Corso Preliminare Deambulazione discinetica: diagnosi differenziale dei disturbi dell’andatura in età pediatrica Palermo 26 Novembre 2014 Francesco Nicita Divisione di Neurologia Pediatrica Dipartimento di Pediatria – Policlinico Umberto I Sapienza Università di Roma
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Deambulazione discinetica: diagnosi differenziale dei ... · Comprende i nomi degli oggetti, ... • Quali parametri della deambulazione alterati? Come definiresti l’andatura? ...
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Corso Preliminare
Deambulazione discinetica:
diagnosi differenziale dei disturbi dell’andatura in età pediatrica
Palermo 26 Novembre 2014Francesco Nicita Divisione di Neurologia Pediatrica
Dipartimento di Pediatria – Policlinico Umberto I Sapienza Università di Roma
Deambulazione o CamminoSuccessione di movimenti ritmici alternati degli arti inferiori, bacino, tronco,
arti
superiori e capo che, determinando uno spostamento in avanti del centro di
gravità producono la progressione del corpo in avanti.
Disturbi della deambulazione – Palermo 26 Novembre 2014
Non esiste volontarietà nel cammino se non nel suo avvio, nelle variazioni di percorso e nella decisione di arrestarsi
Tutti i movimenti avvengono in maniera automatica secondo uno schema ontogenetico che inizia verso un anno e si perfezione verso i tre
Esiste un fenomeno di ridondanza presente a livello cinematico e muscolare, che realizza schemi di movimento e di reclutamento muscolare diversi a seconda delle necessità fisiologiche del proprio particolare cammino o di quelle patologiche allo scopo di compensare i deficit
Controllo della deambulazione (e dell’equilibrio)
• Informazioni discendenti da sedi extrapiramidali attraverso le vie reticolo-, rubro- e vestibolo-spinali
• Informazioni ascendenti da afferenze sensitivo-cutanee e propriocettive articolari e muscolari per regolare i movimenti deambulatori a seguito delle verifiche
Disturbi della deambulazione – Palermo 26 Novembre 2014
Fase di appoggio (stance)
Fase di oscillazione (swing)1. Contatto tallone
2. Pieno appoggio 3. Distacco tallone 4. Distacco dita
1. Passo posteriore2. Passo anteriore
MUSCOLO
NERVI PERIFERICI
NUCLEI MIDOLLARI
E DEL TRONCO
RECETTORI VISIVI
PROPRIOCETTORI DEL COLLO
CERVELLETTO
GANGLI DELLA BASE
CORTECCIAMOTORIA
E SENSORIALE
Cosa può comportare un’alterazione della deambulazione?
• Alterazioni dei meccanismi centrali:– Deficit di comando – controllo –
programmazione
• Alterazioni dei meccanismi periferici:– Deficit degli effettori– Deficit dei sistemi sensoriali
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Alterazioni della esecuzione/coordinazione
Alterazioni della forza Funzionali
Tappe sviluppo PM
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Età Stato motorio Linguaggio Comportamento
4-6 settimane Capo sollevato dal tronco e ruotato a destra e sinistra
Pianto Sorride
3 mesi Buon controllo del capo Pianto misto a suoni di compiacimento
Interazione mimica
4 mesi Capo mantenuto costantemente Tentativi di afferrare gli oggetti
Gorgheggio Sorride vedendo la sua immagine allo specchio
6 mesi Prensione con una mano, rotola da prono a supino, siede con appoggio
Balbettio Esprime i primi rifiuti e le prime preferenze nel cibo
8 mesi Siede senza supporto, trasferisce gli oggetti da una mano all’altra
Primi bisillabi Risponde al “no”
10 mesi Siede bene senza supporto, striscia, stazione eretta con appoggio, oppone il pollice e indice, presa a pinzetta
Bisillabi completi Saluta con la mano
12 mesi Stazione eretta con appoggio, cammina con supporto
Pronuncia due o tre parole con significato
Comprende i nomi degli oggetti, mostra interesse nelle figure e nei disegni
15 mesi Cammina autonomamente Pronuncia più parole con significato
Indica gli oggetti desiderati, inizia ad imitare
18 mesi Sale e scende le scale, inizia a vestirsi
Aumenta il vocabolario Esegue piccoli comandi
24 Sale e scende le scale da solo Frasi di due o tre parole Gioco organizzato, indica parti del corpo
Quali parametri della deambulazione valutare?
• Inizio• Larghezza, velocità e lunghezza del passo (intervallo di tempo e
distanza tra due appoggi successivi dello stesso piede)• Marcia in tandem• Base d’appoggio• Sincinesie di accompagnamento degli arti superiori• Cambi di direzione • Modifica con apertura/chiusura degli occhi • Superamento di un ostacolo
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Ovviamente anche…
• Equilibrio e riflessi posturali (pull-test)• Trofismo e tono muscolare• Linguaggio e capacità cognitive
Tipi di disturbi della deambulazione
• Disturbi della deambulazione di origine neurologica• Andatura (atassia) cerebellare• Andatura (atassia) sensitiva (pseudotabetica o tallonante)• Andatura (atassia) vestibolare• Andatura spastica• Andatura coreica• Andatura distonica• Andatura steppante• Disturbo della deambulazione di origine frontale (aprassia della marcia)
• Andatura parkinsoniana
• Disturbi della deambulazione di origine muscolare• Andatura anserina
• Disturbi della deambulazione di origine osteo-articolare• Disturbi della deambulazione di origine psicogena
Disturbi della deambulazione – Palermo 26 Novembre 2014
Video n. 1
Disturbi della deambulazione – Palermo 26 Novembre 2014
Video n. 1
Disturbi della deambulazione – Palermo 26 Novembre 2014
• Quali dati anamnestici?
• Quali dati all’E.O.N.?
• Quali indagini strumentali effettueresti in prima battuta?
• Quali parametri della deambulazione alterati? Come definiresti l’andatura? Altre anomalie? Quale impressione clinica?
Deambulazione lenta, a base allargata, caotica, a zig-zag, con frequenti tentativi di appoggio, non peggiorata dalla chiusura degli occhi; braccia a bilanciere; qualche movimento afinalistico delle estremità aa superiori
Bambino di quasi 3 anni, con anamnesi personale pre- e peri-natale negativa per condizioni degne di nota. Deambulazione autonoma possibile da pochi mesi. Anamnesi familiare: ndr.
Sindrome ipotonica con ritardo psicomotorio e del linguaggio;
nistagmo orizzontale; ROT presenti; ipotonia;
dismetria nei tentativi di afferrare gli oggetti
Atassia
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Definizione: deficit della coordinazione che rende difficoltosa l’esecuzione di movimenti volontari
Marcia atassica:• A. cerebellare:
•Tronco non segue l’avanzamento degli arti inferiori, con retropulsione (atassia tronco-arti)•Non influenzata dalla chiusura degli occhi
•A. vestibolare:•Lateropulsione in posizione Romberg•Marcia a stella (deviazione verso il lato affetto), instabile, a base allargata•Non influenzata dalla chiusura degli occhi
•A. sensitiva (tallonante o pseudotabetica):•Arti inferiori lanciati in avanti con pesante ricaduta sul tallone •Peggiora con la chiusura degli occhi•Lesione fasci midollari posteriori, talamo, parietale
Atassia: segni clinici differenziali
• Atassia sensoriale (perdita stimoli propriocettivi):– Andatura atassica a base allargata e facili cadute– No nistagmo
• Atassia cerebellare:
– Andatura atassica a base allargata, passi irregolarmente alti
– Nistagmo spontaneo o evocato– Tremori intenzionali
– Linguaggio lento con parola scandita
– Ipotonia con ROT aumentati
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Disturbi della deambulazione – Palermo 26 Novembre 2014
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Video n. 2
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Video n. 2
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• Quali dati anamnestici?
• Quali dati all’E.O.N.?
• Quali indagini strumentali effettueresti in prima battuta?
• Quali parametri della deambulazione alterati? Come definiresti l’andatura? Altre anomalie? Quale impressione clinica?
Deambulazione con oscillazioni degli arti superiori e del tronco, con appoggio su arto inferiore destro ridotto rispetto al sinistro, arto inferiore destro spostato in avanti quasi in maniera falciante; marcia su punte e talloni difficoltosaRagazzo di 11 anni con storia personale di lieve disturbo dell’apprendimento (frequenta la scuola con maestra di sostegno). Presenta da qualche settimana difficoltà alla deambulazione con dolore dell’arto inferiore destro. Scoliosi, habitus marfanoide. E.N. non evidenti deficit di forza,
ROT
presenti, lieve ipotrofia dei muscoli della coscia destra
Video n. 2
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Disturbo della deambulazione di origine osteo-articolare
• Può presentarsi con caratteristiche di difficile “collocazione” tra le varie andature patologiche: in generale l’appoggio sull’arto dolente è rapido, e tutto il peso e l’appoggio è sull’arto integro
• Può comportare l’esecuzione di varie indagini neuroradiologiche e neurofisiologiche
• Valutare bene all’E.O. generale e neurologico:– Tono e trofismo muscolare (possibile riscontro di
ipotrofia muscolare selettiva)– ROT
– Possibile presenza di dolore notturno
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Video n. 3
Disturbi della deambulazione – Palermo 26 Novembre 2014
Video n. 3
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• Quali dati anamnestici?
• Quali dati all’E.O.N.?
• Quali indagini strumentali effettueresti?
• Quali parametri della deambulazione alterati? Come definiresti l’andatura? Quali altre anomalie? Quale impressione clinica?
Deambulazione a base sia allargata che normale, con frequenti scatti laterali, qualche tentativo di appoggio, ampie oscillazioni degli arti superiori. Il Romberg non induce antero o latero pulsione ma cedimenti degli arti inferiori senza cadute
Bambina di 10 anni, in abs. Anamnesi personale e familiare muta per patologie neurologiche
E.N. nella norma
Video n. 3: Disturbo di conversione
• D. somatoformi: presenza di sintomi fisici che fanno pensare ad una condizione medica generale (“somatoforme”) e che invece non sono giustificati da una patologia, da effetti di una sostanza o dalla presenza di altro disturbo mentale (es. Disturbo di panico)
• Tipi di DS: d. di somatizzazione, d. s. indifferenziato, d. algico, ipocondria, d. di conversione
• D. di conversione: – sintomi o deficit di funzioni motorie (afasia, paralisi, alterazioni equilibrio/marcia,
pseudocrisi, difficoltà alla deglutizione, disturbi del movimento) o sensitive (dolori, amaurosi transitoria, sordità, ipoestesie/parestesie) che fanno pensare ad una malattia neurologica o altra condizione medica;
– i sintomi sono collegati a fattori psicologici, sono preceduti da un conflitto o eventi stressanti e non sono prodotti intenzionalmente (come nel Disturbo fittizio o simulazione);
– comporta, pur con una sofferenza, dei “vantaggi” involontari per il soggetto
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Disturbi della deambulazione di origine psicogena
Disturbi della deambulazione – Palermo 26 Novembre 2014
• Usualmente ragazzi/e (++) in età adolescenziale
• Anamnesi personale: spesso sintomi precedenti più sfumati e autolimitanti
• Possibile coesistenza con altri segni/sintomi (es. tremore, dolore, parestesie, ecc..)
• E.O. generale e neurologico: nella norma; possibili alterazioni alle prove di sensibilità; E.O. articolare negativo
• Il dolore è mal localizzato, di difficile descrizione, mai notturno, spesso associato a ipoestesie/parestesie
• Può presentarsi con caratteristiche di difficile “collocazione” tra le varie andature patologiche
• Comporta l’esecuzione di varie indagini neuroradiologiche e neurofisiologiche senza esiti positivi
Video n. 4
Disturbi della deambulazione – Palermo 26 Novembre 2014
Video n. 4
Disturbi della deambulazione – Palermo 26 Novembre 2014
• Quali dati anamnestici?
• Quali dati all’E.O.N.?
• Quali indagini strumentali effettueresti?
• Quali parametri della deambulazione alterati? Come definiresti l’andatura? Quali altre anomalie? Quale impressione clinica?
Deambulazione possibile con appoggio, con extrarotazione dell’anca, piede slanciato in avanti per permettere l’avanzamento della gamba
Ragazza di 16 anni, anamnesi familiare negativa per patologie neurologiche. Esordio di debolezza muscolare con difficoltà a salire le scale, facile faticabilità allo sforzo fisico nella prima decade
EN: ipostenia aa inf>>sup, ipotrofia arti inferiori, ROT aa inf assenti, piede cavo, dita dei piedi a martello. Deficit sensibilità tattile, termica, dolorifica
Andatura steppante
• Deriva dalla presenza di un piede cadente causato dall'ipostenia o dalla paralisi dei muscoli antero-laterali della gamba
Disturbi della deambulazione – Palermo 26 Novembre 2014
La gamba viene elevata mediante una extrarotazione dell’anca e una flessione esagerata di anca e ginocchio per evitare che il piede (cadente) della gamba che avanza inciampi al suolo; il piede è lanciato in avanti e le dita colpiscono per prime il terreno. Il ritmo dell'andatura è solitamente regolare, con passo uniforme e postura della parte superiore del corpo e oscillazione delle braccia normali
Andatura steppanteTipica delle lesioni del motoneurone inferiore
• Sintomi sensitivi: parestesie, iperestesie, allodinia, ipoestesie/anestesie tattile-termica-dolorifica (più frequentemente osservate nelle forme genetiche degenerative, spesso subdola)
• Sintomi motori: deficit di forza, ipotrofia muscolare, deformità (piede cavo e dita a martello: sintomo d’esordio in 1/3 dei casi di CMT)
• Sintomi vegetativi: ipoidrosi/anidrosi, ipotermia, perdita di annessi cutanei, discromieDisturbi della deambulazione – Palermo 26 Novembre
2014
Disturbi della deambulazione – Palermo 26 Novembre 2014
CMT o Hereditary Motor Sensory Neuropathy (HMSN)• Incidenza 1:2500• > 70 sottotipi• Classificazione:
•CMT1: de/dismielinizzante, AD•CMT2: assonale, AD•CMTX: X linked•CMT4: AR
• Poi A,B,C, ecc in base all’ordine storico di scoperta genetica• Oltre il 60% ha CMT1A
Andatura steppante
Rallentamento non-uniforme o asimmetrico con blocchi di conduzione
Video n. 5 e 6
Video n. 5
Disturbi della deambulazione – Palermo 26 Novembre 2014
• Quali dati anamnestici?
• Quali dati all’E.O.N.?
• Quali indagini strumentali effettueresti?
• Quali parametri della deambulazione alterati? Come definiresti l’andatura? Quali altre anomalie? Quale impressione clinica?
Video n. 5
• Bambino di 7 anni, con anamnesi personale e familiare negativa per patologie neurologiche degne di nota
• Da circa 2-3 giorni comparsa di movimenti involontari del capo e degli arti, afinalistici, non ripetitivi, ampi, a volte violenti, che ostacolano la deambulazione (inducono perdita dell’equilibrio con cadute) e le attività quotidiane
• E.N.: NC indenni, ROT vivaci, non ipostenia ma presente segno del mungitore, movimenti afinalistici della lingua, buona la coordinazione.
Corea: classificazione eziologica
Categoria Causa Frequenza
Infettiva/Post-infettiva
SBEGA, Neurosifilide, PESS, CMV, EBV, TBC, Encefalopatia da HIV
CS 60-90%
Geneticamente determinata
Neuroacantocitosi, M. di Wilson, CFB, ICCA, M. di Huntington
?
Autoimmune non Sydenham
LES, S. Ab anti FL, corea gravidica <3-5% (?)
Da farmaci/droghe AEDs, contraccettivi orali, cocaina e altri simpaticomimetici
<3% (?)
Varie Ipertiroidismo, circolazione extracorporea, stroke dei nuclei della base, Moya-moya, sclerosi multipla, encefalite, ipocalcemia
?
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Andatura coreica
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Corea
Anamnesi di cardiopatia con recente (<1 mese) intervento di
circolazione extra-corporea
RMN
Corea da CEC
(Postpump chorea)
Anamnesi di malattia reumatica/infezione SBEGA
positiva/negativa/dubbia
Indici infiammatoriRicerca SBEGA
Valutazione cardiologica
CS ANA, LAC, beta2-GP
FT3, FT4, TSH
C. autoimmune non Sydenham
C. da tireotossicosi
RMN
Terapia farmacologica
in atto
Sospensione
Corea iatrogena
C. sintomatica di lesione
C. geneticamente determinata
Corea reumatica (di Sydenham)
Informazioni generali
• 26% dei pazienti con FR• Età: 5-13 anni; F:M=2:1• Latenza da infezione
streptococcica: 1-3 mesi• Non riportata dopo infezione
cutanea
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Informazioni cliniche• 20-75% dei casi non altra sintomatologia da FR (Corea pura)• 70% corea bilaterale, 30% emicorea • Possibile coesistenza con altri DM (tic, ballismo, distonia)• Ipotonia 90%; corea paralitica o molle molto rara• Frequente coesistenza con disturbi del comportamento (irrequietezza, difficoltà concentrazione, alterazioni del tono dell’umore), anche prodromici• Corea acuta (< 2 anni), persistente se sintomi >2 anni, recidivante (ricomparsa dopo >2 mesi di sospensione; circa 30%; fattori di rischio: cardite, sintomi sistemici di FR)
Terapia• I scelta: VPA• II scelta: aloperidolo, pimozide• Prednisone 2 mg/kg/die• IVIG
Video n. 7
Disturbi della deambulazione – Palermo 26 Novembre 2014
Video n. 7
• Quale impressione clinica? Come definiresti l’andatura?
Disturbi della deambulazione – Palermo 26 Novembre 2014
• Quali dati anamnestici?
• Quali dati all’E.O.N.?
• Quali indagini strumentali effettueresti?
• Quali parametri della deambulazione alterati?
• Quali altre anomalie?
Toe-walking: informazioni generali
Disturbi della deambulazione – Palermo 26 Novembre 2014
• Si intende l’incapacità ad appoggiare sul piano la parte posteriore del piede all’inizio e durante il cammino
• Può essere un atteggiamento al momento di iniziare la deambulazione (pre-walking), senza significato patologico
• Può essere intermittente, continua, simmetrica o asimmetrica, monolaterale o bilaterale
• Può scomparire entro il secondo anno di vita o persistere più a lungo (entro il terzo anno) (Idiopatic Toe Walking)
• Può riscontrarsi in caso di tendine calcaneare corto congenito
• Se persistente, se compare dopo l’acquisizione dell’andatura normale fisiologica o se associato ad altra sintomatologia, devono essere escluse patologie neurologiche (diplegia spastica, patologie neuromuscolari, distonie)
Toe-walking: dati clinici da ricercare
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• Accurata anamnesi
• E. O. generale – Cute: CALM, malformazioni vascolari-linfatiche– Articolazioni anca, ginocchio, piede (es. retrazioni
tendine di Achille)– Arti inferiori: ipo/ipertrofie– Postura
• E. O. N– Manovra di Gowers
TW: diagnosi differenziali
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Aspetti da valutare nel
TW
Diplegia spastica
Malattie neuromuscolari
Tendine calcaneare
corto
Toe walking abituale
Toe walking distonico
Esordio Dall’inizio della deambulazione
(che sarà ritardata)
Acquisito Dall’inizio della deambulazione indipendente
Dall’inizio della deambulazione indipendente
Prima dei primi passi, spesso asimmetrica
Sviluppo motorio
Ritardato Può essere ritardato,
dipende dalla causa
Normale Normale Normale o lieve ritardo
Evoluzione Persistenza Progressione con contratture
secondarie
Persistenza per diversi anni
Transitoria Regressione prima dei tre
anni
Esame neurologico
Spasticità alle gambe, segni
piramidali, contratture secondarie
Ipostenia, atrofia, Gowers,
areflessia
Normale Normale Ipertono passivo della
caviglia, movimenti involontari
Sequele funzionali
Variabile a seconda della
severità, spesso richiesta
assistenza per deambulare
Variabile, spesso perdita della
deambulazione per debolezza
muscolare
Incapacità a camminare sui
talloni
Nessuna Incapacità a camminare sui
talloni
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TW: algoritmo
diagnostico-assistenziale
Andatura anserina• Risultato della progressiva disfunzione dei muscoli del cingolo pelvico
(gluteo medio, i flessori ed estensori dell'anca) che comporta lo spostamento in avanti del bacino (protrusione addominale), compensato da uno spostamento in dietro del busto (accentuazione lordosi)
• La deambulazione si compie con pendolarismo del tronco (oscillazione latero-laterale) che segue la gamba d’appoggio. Generalmente, le gambe assumono una base d’appoggio più ampia.
• Cause: tipicamente miopatie, ma attenzione (raro) a displasia congenita dell’anca
• Ricercare:– Segni clinici di ipostenia del cingolo pelvico e dei muscoli della
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Andatura anserina
Video n. 8 e 9
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Andatura spastica
• Trascinamento del piede da ipertono muscoli della gamba, diminuzione della flessione di anca e ginocchio. Il piede tende a strisciare o a trascinarsi. Per compensazione, la pelvi dei lato colpito si inclina verso l'alto nel tentativo di sollevare le dita, inducendo il paziente ad abdurre e circondurre la gamba
• Indice di danni dei tratti corticospinali: PCI spastica, HSP
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Andatura spastica
Disturbi della deambulazione – Palermo 26 Novembre 2014
Diplegia spastica: • Nati pretermine, ipoperfusione; lesioni periventricolari• Ipertono tronco e arti inferiori, impossibilità di inizio deambulazione, possibile
solo intorno a 4-5 aa, caratterizzata da andatura sulle punte e scissoring
Emiplegia spastica: • Stroke o disgnesie cerebrali• Ipertono in flessione arto superiore, ipertono in estensione arto inferiore,
deambulazione autonoma acquisita in età normale o con lieve ritardo, andatura falciante.
• Paraplegie spastiche ereditarie (HSP): patologie genetiche degenerative dei tratti cortico-spinali caratterizzate da spasticità progressiva degli arti inferiori, con iperelicitabilità dei ROT, debolezza muscolare ed urgenza urinaria
Andatura distonica
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• Definizione: DM caratterizzato da co-contrazione muscoli agonisti ed antagonisti che produce movimenti abnormi ripetitivi e con caratteristiche di torsione, e, quando prolungata, anomalie posturali
• Classificazione:– Età d’esordio: precoce (<26aa) e tardivo (>26aa)
– Eziologia: primaria, secondaria o sintomatica, eredo-degenerativa
DistoniaDistonie primarie
Pure Distonia unico segno neurologico +/- tremore
Plus Distonia + mioclono e/o parkinsonismo
Parossistiche Distonia +/- coreo-atetosi
Distonie eredo-degenerative Distonia + altri sintomi neurologici
Distonie secondarie Espressione di patologia acquisita SNC
Distonie primarie pure (DYT1,2,4,6,7,13,17,21): • Trasmissione AD (++) o AR• Esordio variabile dal periodo tardo infantile (DYT1, 4, 13) all’età adulta (DYT7, 21)• Forme generalizzate (DYT1,2,17), segmentarie o focali (DYT4,7,13), o miste
Distonie primarie plus (DYT3,5a,5b,11,12,15,16):• Trasmissione AD (++), AR, X-linked• Esordio variabile dal periodo tardo infantile (DYT5, 11, 15) all’età adulta (DYT3, 12)• Distonia + parkinsonismo (DYT3, 12, 16), distonia mioclonica (DYT11,15), distonia Dopa responsiva con (5b) o senza (5a) ritardo psico-motorio, crisi convulsive
Distonia torsiva primaria ad esordio infantile (D. di Oppenhaim) – DYT1/TOR1A• Forma pura idiopatica più comune• Esordio precoce (media: 13 anni) con distonia focale di un arto che crea difficoltà nella marcia• Generalizzazione nel 65% dei casi• Mutazione (delezione GAG) gene TOR1A
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Discinesie Parossistiche (PD)• Attacchi improvvisi, transitori e imprevedibili di corea, atetosi,
(emi-)distonia, ballismo (anche in associazione), in assenza di perdita di coscienza, di breve durata e con un ritorno rapido alle normali funzioni motorie
• Possibile presenza di altre manifestazioni neurologiche: epilessia, emicrania, atassia
• Forme rare (incidenza non nota), genetiche (familiari, sporadiche) o acquisite (traumi, lesioni vascolari, kernittero, meningo-encefaliti)
• Sottotipi:
– PKD: kinesigenica
– PNKD: non kinesigenica
– PED: indotta da esercizio
– PHD: ipnogenica (=ADNFLE)
Disturbi della deambulazione – Palermo 26 Novembre 2014
PKD, PNKD, PED
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PKD:- Età d’esordio: 6m-33a (7-15a)- Evento scatenante: Movimenti improvvisi, cambio di direzione o velocità, stress, iperventilazione, stimoli sonori/visivi- Sensazione “aura-like” epigastrica o della sede interessata (punture di spillo, pesantezza) (70%)- Disartria/anartria (30%)- Frequenza: 1-100 attacchi/die (picco in pubertà e poi declino; possibile remissione >30aa
PNKD:- Età d’esordio: 2.5-79a (8a)- Sensazione prodromica (40%)- Esordio focale con tendenza alla generalizzazione- Frequenza: Poche decine di attacchi annuali- Terapia: BDZ (Clonazepam)
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P. classico o puro:
• Mutazioni PARK2 (Parkina):
– AR; 70% delle forme familiari o sporadiche ad esordio < 20 anni– Sintomo più frequente all’esordio: distonia arti inferiori– Decorso lentamente progressivo con andamento benigno
• Mutazioni PARK6
S. distonia-parkinsonismo:• NBIA: forme più frequenti• Disordini amine biogene (dopamina, serotonina, adrenalina e
noradrenalina)– M. di Segawa/Distonia Dopa responsiva/Deficit di GTPCH/DYT5:
• Esordio (8 anni)con distonia d’azione agli aa. inferiori; fluttuazioni diurne con peggioramento serale
• Rapid-onset dystonia parkinsonism (DYT12)– Esordio acuto (ore-settimane) in adolescenza di distonia oro-facciale a
progressione cranio-caudale associata a segni parkinsoniani – Mutazioni AD ATP1A3 (allelica con Emiplegia alternante)
P. Atipico (segni e sintomi parkinsoniani incostanti):• S. Rett, X fragile, patologie lisosomiali/mitocondriali