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REGIONE BASILICATA
PROVINCIA DI POTENZA
COMUNE DI RUVO DEL MONTE
CONCESSIONE MINERARIA DI CUI ALLA
D.G.R. BASILICATA n. 1103/2008
Modifica non Sostanziale
F4 ingegneria srlvia Nazario Sauro 112, 85100 PotenzaTel: +39
0971 1 944 797 - Fax: +39 0971 5 54 52www.f4ingegneria.it -
[email protected]
Il Direttore Tecnico(ing. Giuseppe MANZI)Cementeria
Costantinopoli srl
S.S. 93 km 76 - 85022 Barile (PZ)Tel: +39 0972 770 768 - Fax:
+39 0972 771 900web: www.cementicostantinopoli.it
Relazione tecnico illustrativa
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Cementeria Costantinopoli Srl S.S. 93 km 76 85022 Barile (PZ)
Concessione mineraria di cui alla D.G.R. Basilicata n. 1103/2008 ‐Modifica non Sostanziale
Regione Basilicata – Provincia di Potenza Comune di Ruvo del Monte
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Sommario
1 Premessa 2
2 Localizzazione della cava 3
3 Descrizione del ciclo produttivo 5
3.1 Attività estrattiva 5 3.2 Attività di
frantumazione/vagliatura 8
4 Emissioni in atmosfera e sistemi di abbattimento
10
Allegati 12
Scheda tecnica impianto di frantumazione/vagliatura
Scheda tecnica gruppo elettrogeno tipo
Certificato di destinazione urbanistica
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Cementeria Costantinopoli Srl S.S. 93 km 76 85022 Barile (PZ)
Concessione mineraria di cui alla D.G.R. Basilicata n. 1103/2008 ‐Modifica non Sostanziale
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1 Premessa La Cementeria Costantinopoli
S.r.l. pur essendo una società
ufficialmente costituita agli
inizi del 1990 ha radici
profonde nel tempo; infatti, essa
è frutto dell’ evoluzione
dell’attività imprenditoriale di coltivazione di pozzolana iniziata dal sig. Canio Rabasco, nei primi anni sessanta.
In seguito, la sempre più consistente domanda di pozzolana proveniente dalle industrie del cemento,
ha avvalorato l’idea dell’elevato
potenziale, insito nella disponibilità
e nelle caratteristiche di
questa materia prima, portando i
sig.ri Orlando, Dario e Claudio
Rabasco a realizzare investimenti
mirati a dare maggior valore
aggiunto alla stessa con la
conseguente realizzazione degli attuali impianti di produzione di calcestruzzo, clinker e cementi.
L’esperienza maturata nel corso
degli anni, ed il riordino dei
settori d’intervento delle attività
produttive, hanno prodotto una
crescita nei volumi di produzione,
investimento
ed occupazione che rendono, difatti, la Cementeria Costantinopoli S.r.l. oggi operante nelle seguenti attività:
estrazione di pozzolana presso la cava di proprietà sita in Barile (PZ);
estrazione di calcare presso la cava di proprietà sita in Minervino Murge (BA);
estrazione di argilla presso la cava di proprietà sita in Ruvo del Monte (PZ);
produzione di clinker con un forno a torre a 5 stadi con precalcinatore;
produzione di leganti cementizi;
produzione e vendita di calcestruzzi preconfezionati;
trasporti.
La presente relazione è
redatta al fine di richiedere
una Modifica non Sostanziale (di
seguito MNS) alla concessione
mineraria di cui alla D.G.R.
1103/2008, inerente all'attività
di coltivazione di una cava di argilla, di proprietà della Ditta "Cementeria Costantinopoli", ubicata in località Sant'Elia Pisciarello del Comune di Ruvo del Monte (PZ).
La richiesta è motivata dalla volontà della Ditta proponente di
inserire all'interno del ciclo produttivo
un'attività di frantumazione/vagliatura
meccanica del materiale argilloso
estratto presso la cava in
oggetto al fine di ottimizzare
l'approvvigionamento di materie prime
per
le diverse attività produttive del gruppo "Costantinopoli".
La relazione è articolata attraverso la descrizione dell'attuale ciclo produttivo di estrazione e del
futuro
inserimento nel piazzale della cava del citato
impianto di frantumazione/vagliatura. Con
la presente, inoltre, si intende
fornire una panoramica completa delle modalità di gestione dell'attività,
e, a tal proposito, nelle
pagine successive si susseguiranno,
in ordine
di approfondimento, i seguenti argomenti:
inquadramento generale del sito
oggetto di intervento e del
regime
urbanistico/vincolistico dell’area interessata dall’attività in oggetto;
descrizione delle attività svolte
dall’impresa Cementeria Costantinopoli
S.r.l.
all’interno dell'area in esame;
descrizione dello stato futuro con
riferimento agli eventuali interventi
di
mitigazione degli impatti ambientali in relazione alle emissioni in atmosfera.
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Le attività di estrazione di argilla presso la cava in oggetto sono state autorizzate con D.G.R. n. 1103 del 01/07/2008 recante "Giudizio Favorevole di Compatibilità Ambientale, Autorizzazione Paesaggistica
e Autorizzazione alla Coltivazione
Mineraria". Le operazioni di
estrazione
del materiale argilloso, coerentemente con quanto previsto nel titolo autorizzativo, sono state avviate nel marzo del 2009 e proseguono regolarmente.
2 Localizzazione della cava
La cava oggetto della presente relazione ricade nel Comune di Ruvo del Monte in Provincia
di Potenza, in località Sant'Elia Pisciarello. Sotto
il profilo catastale, il sito è
censito al NCT al
Foglio n. 37 del Comune di Ruvo del
Monte, le particelle interessate sono le n. 22, 23 e 76 per una superficie di oltre 8 ha. Planimetricamente
l’area oggetto della presente
relazione risulta localizzata lungo
il
versante sud‐est di Toppo Sant'Elia,
in vicinanza della strada comunale del Bradano alla quale è collegata
da un'esistente viabilità interpoderale.
A sud dell'area di cava corre
la strada di collegamento tra
l'area industriale di Vitalba e
l'Ofantina (S.P. 219). Il materiale
argilloso
di estrazione è destinato esclusivamente al consumo interno della Cementeria Costantinopoli.
Figura 1: inquadramento dell'area di cava coltiva ad oggi su base CTR
Le coordinate geografiche del baricentro della cava sono le seguenti: 548064 E; 4521792 N, UTM WGS84 fuso 33. La quota altimetrica
interessa una fascia compresa tra
i 538 m ed
i 464 m slm.
La cava
interessa un ambito ad urbanizzazione
scarsa, di tipo agricolo,
situato ad est del centro abitato, a circa 2.5 km in linea d’aria dallo stesso; nello specifico, l’area di interesse ricade, sotto il profilo urbanistico (cfr. certificato allegato), all'interno della zona E1 "Agricola" del vigente
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P.R.G. del Comune di Ruvo del Monte
(si specifica che
l'area della cava non
risulta perimetrata sugli elaborati cartografici del citato P.R.G.).
L’accesso al sito è garantito essenzialmente attraverso la S.P. 219 cui è collegata attraverso un'esistente viabilità interpoderale.
Figura 2: localizzazione dell'area di intervento su base Ortofoto
Nella seguente tabella sono
sintetizzati i dati identificativi
dell’impresa e della
specifica attività.
IMPRESA Ragione Sociale
Cementeria Costantinopoli Srl Sede Legale
S.S. 93 km 76
Barile (PZ) 85022 Partita IVA
01122860776 Iscrizione Camera di Commercio
di Potenza n. 76159
Legale Rappresentante o Titolare
Rabasco Claudio Roberto Nato a Barile (PZ), 20 Marzo 1965 Residente in via Acqua del Salice, 12 Barile (PZ)
Sede Operativa1 Cementeria Costantinopoli
Srl ‐ cava di sedimenti
argillosi con
annesso impianto di setacciatura Ruvo del Monte (PZ)
85020 Località Sant'Elia Pisciarello 548134 E– 4521860 N (Coordinate UTM fuso 33N) Tel/Fax: 0972 77 07 68
1 Coincidente con l’impianto per cui si richiede l’autorizzazione.
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[email protected] ALTRE INFORMAZIONI Tipo di Attività2
Attività mineraria ‐ cava di argilla; attività di setacciatura di sabbia silicea Data
Messa in esercizio: 03 aprile 2009
Messa a regime: 03 maggio 2009 L'area oggetto di studio non
interessa alcun vincolo di natura ambientale, paesaggistico o
storico architettonico. Si rammenta, comunque, che l'attività in oggetto è stata già autorizzata con D.G.R. n. 1103/2008.
3 Descrizione del ciclo produttivo
3.1 Attività estrattiva
L’attività estrattiva di materiali naturali, da utilizzarsi nelle diverse attività umane, viene di
solito condotta in zone localizzate e con tecniche di estrazione (coltivazioni) che possono avvenire in sotterraneo ad elevate profondità (miniere), oppure in superficie e/o a piccola profondità tanto da richiedere lavori di scavo a “cielo aperto” (cave).
Di solito l’apertura di una cava è preceduta da una fase preliminare di ricerca (prospezione geologica)
e da una fase di accertamento
(prospezione mineraria). La prima ha
il compito
di identificare le manifestazioni superficiali, la loro diffusione ed estensione, le condizioni generali di giacitura del minerale e le principali caratteristiche geo‐mineralogiche con particolare riguardo alla genesi
del minerale stesso. La prospezione
mineraria invece ha due compiti:
da un lato la determinazione
dell’estensione in profondità della
manifestazione, delle variazioni
di composizione mineralogica e della
distribuzione del minerale; dall’altro
valutazioni di
tipo economico sui tenori lavorabili e delle quantità ricavabili dal giacimento, nonché dello spessore di coperture non utilizzabili (sterili) e valutazioni complesse sulle prospettive di mercato.
Altri aspetti di notevole rilevanza
riguardano il trattamento e lo
stoccaggio dei residui di lavorazione,
la formazione e la
stabilità delle discariche, le
valutazioni di impatto ambientale,
i collegamenti viari delle escavazioni con le zone di utilizzo dei materiali.
Da questi brevi cenni si comprende come l’attività estrattiva, nel suo complesso, solleciti a fondo moltissime competenze di ordine geologico, minerario, pianificatorio, economico, ecc...
La tipologia di coltivazione è generalmente legata oltre che agli aspetti geologici e minerari precedentemente citati, anche alle condizioni morfologiche locali, al tipo di roccia da coltivare ed alle necessità di
recupero ambientale delle aree dismesse al
termine dell’attività
(fronti di cava, piazzali, infrastrutture fisse, discariche, ecc...). Non vanno poi trascurati gli aspetti connessi con la necessità di ridurre o eliminare
le emissioni nocive o ad elevato
impatto ambientale (polveri, gas inquinanti, rumori, vibrazioni, etc.) ed ancora gli aspetti legati alla necessità di garantire la statica degli
ambienti estrattivi a fine
coltivazione (stabilità dei fronti
scavo nel caso di cave a
cielo aperto).
2 Il tipo di attività è inerente a quella svolta presso la sede operativa.
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In generale possiamo distinguere
tra “coltivazioni a cielo aperto”
e “coltivazioni
in sotterraneo”. Nel caso in esame ricadiamo nella prima fattispecie.
La tipologia di cava in esame è classificabile come cava: di versante: vengono aperte in zone in pendio, creando fronti di scavo diversificati a partire
da una quota prefissata e procedendo verso
il basso fino a raggiungere
la quota
finale, di solito coincidente con
il piazzale di cava. A seconda
di come vengono sagomati i
fronti di
scavo, possiamo avere coltivazioni che procedono, come nel caso in esame,:
a gradoni: realizzando successivi
terrazzamenti caratterizzati da
alternanze di
“alzate” di diversa altezza ed
inclinazione e “pedate” generalmente
suborizzontali di diversa ampiezza. Nei materiali lapidei la geometria da assegnare ai gradoni (altezza, pendenza, larghezza della pedata) è funzione
delle caratteristiche litologiche,
strutturali ed idrogeologiche dell’ammasso
(resistenza meccanica, presenza di faglie e pighe, andamento delle discontinuità
in rapporto all’orientazione del fronte di scavo, grado di fratturazione, condizioni delle discontinuità, riempimento, scabrezza dei giunti, grado di alterazione, presenza di acqua), del metodo utilizzato per l’abbattimento della roccia
(esplosivi, mezzi meccanici), della
presenza e dello sviluppo
planoaltimetrico delle
piste carrabili ed infine della sistemazione finale che si prevede di adottare a fine coltivazione. In
linea generale giaciture degli strati a reggipoggio o a traversopoggio e l’utilizzo di esplosivi ben calibrati con
sparo controllato, consentono maggiori
altezze e pendenze dei gradoni;
invece strati a franapoggio con
intercalazioni argillose, abbondante circolazione
idrica e l’utilizzo di
tecniche di sparo non controllato, impediscono di raggiungere considerevoli altezze e favoriscono fenomeni di instabilità dei gradoni.
Oggetto di coltivazione della cava in oggetto sono le argille plioceniche. Il sito di estrazione è
caratterizzato dall'esteso affioramento delle
argille
grigio‐azzurre plioceniche, uniformemente caratterizzanti
tutta la zona; esse sono argille
limose con sabbia, localmente marnose,
tanto da assumere la tipica frattura concoide tipica delle marne. Le argille sono coperte da un esiguo strato di
materiale di alterazione pedogenetica,
che viene rimosso ed utilizzato
nelle lavorazioni
di ripristino ambientale.
Il materiale di alterazione pedogenetica è di spessore assolutamente
limitato, tale da non consentire nemmeno l'impianto spontaneo di specie vegetali infestanti, e si riscontra con maggiori spessori negli impluvi.
Il substrato dell'intera area è costituito dalle argille marnose che mostrano caratteristiche omogenee lungo tutta la superficie esposta.
All'interno dell'area di cava sono state realizzate delle piste, di larghezza non inferiore a tre metri, che garantiscono
l'accesso al piazzale di escavazione durante
le operazioni di coltivazione. Lungo
tutto il perimetro della cava è
installata una recinzione costituita
da paletti in
ferro sostenenti una rete metalli di altezza pari a due metri.
La coltivazione è generalmente
condotta dall’alto verso il basso,
su un unico piano di lavorazione
discendente, in modo da realizzare
un ampio piazzale di lavoro
effettuando contemporaneamente la
gradonatura dei fronti di
escavazione, che avranno una
sagomatura finale mirata al miglior recupero morfologico.
Infatti,
la scelta della bassa pendenza del
fronte di escavazione è dettata dalla volontà di favorire un efficace ripristino ambientale. Simultaneamente alle operazioni di escavazione si lascia il paramento di monte, ormai esaurito alla coltivazione, sagomato con gradoni, prima di procedere ad
un ulteriore approfondimento del
piazzale di lavoro. In generale,
non si provvede
ad approfondire il piano di lavoro prima di aver terminato la sagomatura di monte.
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Operando con questo metodo, non vi sarà la necessità di tornare sui luoghi con macchine operatrici, e l'approfondimento del piano di lavoro lascerà un paramento di monte già configurato nel suo assetto morfologico definitivo.
I gradoni hanno geometria di
un metro di alzata per circa
1.90 di pedata. Il
naturale disfacimento e smussamento
irregolare dei gradoni favorirà il
ripristino morfologico
dell'area; questa sagoma consente un’eccellente occultabilità morfologica.
Si precisa che tutte le
lavorazioni avvengono
sui piazzali discendenti e che
i gradoni non saranno aree di lavoro durante la coltivazione, ma unicamente sagomatura morfologica finale del versante.
Questa metodologia di lavoro garantisce sicurezza assoluta per gli operatori, data la grande dimensione
dei piazzali di lavoro, migliore
sfruttamento del materiale ed una
sagomatura immediata e definitiva del
paramento di monte nel suo
assetto morfologico di
ripristino ambientale. Il piazzale di cava ha una pendenza idonea a consentire il convogliamento delle acque meteoriche nelle aste
idriche esistenti al margine orientale della cava,
impedendo, in
tal modo, l'eventuale ristagno delle acque.
Il volume complessivo di materiale estraibile autorizzato è pari a circa 918224 m3. Per quanto riguarda l'attività specifica essa consiste nello scavo di inerti argillosi, prelevati
tal quali e destinati alla
produzione di cementi pozzolanici
nello stabilimento appartenente
al medesimo gruppo "Cementeria Costantinopoli".
Le differenti fasi di produzione possono essere sintetizzate come segue:
scotico superficiale con accantonamento nella medesima area di cava del materiale
di scavo contenente la
frazione organica di copertura
(da destinare al
successivo recupero vegetazionale dell'area di scavo);
scavo del materiale inerte con idonei mezzi meccanici (escavatore e ruspa cingolati e caricatori gommati);
movimentazione del materiale estratto dalla zona di scavo all'area di stoccaggio. Attualmente non è previsto
il trattamento/frantumazione del materiale di scavo presso
la
cava in quanto gli
inerti vengono trasferiti tal quali, per
le successive lavorazioni e per
l'impiego finale, nella Cementeria del gruppo.
La materia prima del ciclo produttivo è costituito dal materiale argilloso estratto che, nella Cementeria
viene trasformato in granulato idoneo
alla produzione di cementi.
Escludendo il combustibile dei mezzi
meccanici impiegati per la
coltivazione non sono previste
materie ausiliarie.
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Figura 3: stralcio planimetrico di progetto con indicazione dell'impianto di frantumazione/vagliatura
3.2 Attività di frantumazione/vagliatura Il gruppo
industriale "Costantinopoli", nell'ottica
di ottimizzare l'approvvigionamento di
materie prime per le diverse attività produttive in cui è coinvolto, prevede di installare all'interno delle pertinenze della cava
in oggetto un sistema di frantumazione/vagliatura al fine di trattare
il materiale argilloso di scavo presso
la cava prima delle successive
lavorazioni per l'impiego finale presso
la cementeria del gruppo. In
particolare, il materiale di cui
sopra, sarà
destinato esclusivamente alla Cementeria Costantinopoli.
In particolare, la Cementeria utilizzerà l’intera quantità di argilla ricavata dalle operazioni di frantumazione/vagliatura per i propri scopi produttivi.
Il materiale in ingresso
all'impianto di frantumazione/vagliatura
consiste, come già accennato prima,
di un inerte composto essenzialmente
da argilla e proveniente
dall'attività estrattiva svolta in
cava. Tale materiale verrà
preventivamente stoccato in cumuli
nei pressi
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dell'area di installazione del nuovo
impianto, e,
risultando comunque caratterizzato da un certo grado di umidità sarà minimizzata l’eventuale dispersione di polveri.
Il materiale verrà caricato per mezzo di una pala meccanica gommata in testa all'impianto di frantumazione/vagliatura all'interno di un'apposita tramoggia di carico. Un nastro trasportatore provvederà a movimentare
il materiale fino al
frantumatore/vaglio vibrante vero e proprio
(cfr. scheda tecnica allegata). A
seguito dell'operazione di
frantumazione/vagliatura si genererà
un flusso di materiale argilloso
setacciato, che, attraverso nastri
dedicati sarà temporaneamente stoccato
in cumuli prima del trasporto,
a mezzo di autocarri
telonati, presso la
cementeria del gruppo.
Al fine di minimizzare l’eventuale
dispersione di polveri è prevista
l'installazione di
un impianto di nebulizzazione di acqua allo scopo di procedere, all'occorrenza, all'umidificazione del cumulo.
Figura 4: layout impianto di frantumazione/vagliatura
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Figura 5: schema operativo del vaglio vibrante
L'impianto di frantumazione/vagliatura
sarà alimentato da un gruppo
elettrogeno alimentato a gasolio di potenza massima pari a 100 kW elettrici, potenza
termica
inferiore ad 1 MW e quindi appartenente all'elenco delle attività
in deroga ex art. 272
comma 1 del D.Lgs n. 152/2006 (e s.m.i.). Il gruppo funzionerà al massimo per circa 8 ore giorno per 5 giorni settimanali.
Si sottolinea che il
frantumatore/vaglio vibrante risulta
completamente
carterizzato, determinando, quindi, i seguenti vantaggi:
Protezione meccanica
del macchinario stesso con
conseguente minore incidenza
delle rotture. Protezione della
forza lavoro che opera nelle
zone limitrofe del macchinario con
conseguente minore incidenza di eventuali infortuni sul lavoro.
Miglioramento dell'ambiente intorno
al macchinario dal punto di
vista della
sicurezza sul lavoro sotto l'aspetto acustico.
ATTENUAZIONE DISPERSIONI POLVERI
Miglioramento dell'ambiente intorno al
macchinario dal punto di vista
della sicurezza sul lavoro sotto
l'aspetto delle affezioni delle vie
respiratorie, e
dal punto di vista ambientale in materia di emissioni pulverulente.
4 Emissioni in atmosfera e sistemi di abbattimento
Le eventuali emissioni in atmosfera sono essenzialmente connesse:
alle normali attività di
scavo, manipolazione, stoccaggio e
trasporto del materiale
pulverulento trattato nella cava in oggetto (argilla);
alle attività connesse all'esercizio dell'impianto di frantumazione/setacciatura di cui
al paragrafo precedente. In
questa sede si esclude di
considerare i prodotti della
combustione associata sia
all'esercizio dei mezzi d'opera impiegati nelle normali attività di coltivazione della cava stessa, che
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del gruppo elettrogeno a servizio
dell'impianto di frantumazione/setacciatura
in quanto
non pertinenti con la normativa in materia di emissioni in atmosfera (comunque, quale buona pratica, si eviterà di lasciare i motori dei caricatori gommati accesi durante le normali operazioni di carico e si provvederà alla regolare manutenzione di tutti i mezzi al fine di garantire le ottimali condizioni di combustione e minimizzare così le eventuali emissioni dei prodotti di combustione).
In conformità a quanto
richiesto dall’Allegato V alla parte V del più volte citato D.L.vo n. 152/2006 (e s.m.i.), al fine di evitare quanto più possibile l’aerodisopersione di polveri diffuse che si
dovessero generare durante la
produzione/movimentazione del materiale
trattato, si provvederà qualora
necessario, come normale buona
pratica gestionale, alla bagnatura
dello stesso attraverso opportuni
irroratori ad acqua. L’acqua
nebulizzata, spruzzata sul
materiale estratto e da movimentare, lo rende leggermente umido e quindi incapace di generare polverosità diffusa.
In particolare, tale tecnica
risulta particolarmente indicata per
le aree in prossimità del fronte
di scavo. Tali sistemi prevedono
l'impiego di un nebulizzatore ad
alta pressione per l'abbattimento di
polveri sospese prodotte sia
dall'attività di scavo che da
quella
di movimentazione del materiale estratto. Tale
sistema risulta idoneo all'applicazione
in esame in quanto progettato per
l'impiego in esterno e su ampie
superfici. Infine, tale
sistema garantisce bassi consumi
idrici ed evita
il formarsi di fanghiglia a causa di eccessiva bagnatura del materiale stesso.
Una tecnica differente, consistente nell'impiego di una cisterna montata su idoneo mezzo e dotata appositi ugelli, verrà
impiegata lungo
la breve viabilità percorsa dai caricatori gommati, al fine
di trasferire il materiale cavato
presso l'area di stoccaggio
temporanea prima del
suo trasferimento presso l'impianto finale di utilizzo di Barile.
Si consideri, tuttavia, che la
tipologia di materiale trattato
risulta di per
sé naturalmente poco pulverulento e che il trasporto dello stesso avverrà per mezzo di autocarri telonati.
Infine, considerata la modalità di
coltivazione programmata, che prevede
l'immediato riutilizzo dello strato
organico rimosso (a valle delle
attività di estrazione per il
settore considerato), allo scopo di riprofilare il versante e di ripristinare la vegetazione minimizzando così la perdita di vitalità vegetativa di tale strato di scotico, la produzione di polveri derivante da aree della cava non in fase di coltivazione verrà di fatto minimizzata, se non azzerata.
In merito all'esercizio dell'impianto di frantumazione/vagliatura, fermi restando i presidi di carattere generale sopra citati, si sottolinea che il materiale trattato risulta di per sè umido prima di
essere alimentato alla tramoggia di
carico; inoltre, il vaglio vibrante
risulta
completamente carterizzato determinando pressoché
l'azzeramento della produzione di polveri
indotte. Inoltre, come già anticipato,
è previsto l'impiego di nebulizzatori
ad acqua al fine di
minimizzare l'aerodispersione dal cumulo di materiale vagliato in attesa del suo trasporto presso la cementeria dove verrà impiegato.
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Allegati
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Preliminary information
Vibrating Screen Machine Sizer
Revision level 28.09.2011
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Vibrating Screen Machine Sizer Preamble
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Table of Contents
1
Preamble..............................................................................................................................
3
2 Structure and Function
......................................................................................................
3 2.1 General Description
........................................................................................................
3 2.2 Assembly Overview
........................................................................................................
4
2.2.1 Main Components
....................................................................................................
4 2.2.2 Optional assemblies
.................................................................................................
4
3 Transport, Packaging, and Storage
..................................................................................
5 3.1 Safety Instructions
..........................................................................................................
5 3.2 Transport Inspection
.......................................................................................................
5 3.3
Packaging.......................................................................................................................
6 3.4 Storage
...........................................................................................................................
6
4 Technical
Data.....................................................................................................................
7 4.1 Type
Designation............................................................................................................
7 4.2 Rating Plate
....................................................................................................................
7 4.3 Machine
Data..................................................................................................................
7 4.4 Dimensions
.....................................................................................................................
8 4.5 Installation Site Requirements
........................................................................................
9
4.5.1 Required Floor Space
..............................................................................................
9 4.5.2 Foundation
...............................................................................................................
9
4.6 Charging Fixture
Requirements....................................................................................
10
5 Installation
.........................................................................................................................
11 5.1 Safety Instructions
........................................................................................................
11 5.2 Setting up the Sizer
......................................................................................................
12 5.3 Electrical Connection
....................................................................................................
14
5.3.1 Advice of motor connection
....................................................................................
15 5.3.2 Equipotential Bonding
............................................................................................
16 5.3.3 Electrical Assembly
................................................................................................
18
6
Accessories.......................................................................................................................
19 6.1 Insulation
Frame...........................................................................................................
19 6.2 Electrical heating
unit....................................................................................................
20 6.3 Mechanical screen cleaning
.........................................................................................
21 6.4 Pneumatic Screen Cleaning System
............................................................................
21 6.5 Screen tension monitoring
............................................................................................
21
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Vibrating Screen Machine Sizer Preamble
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1 Preamble This document is not a complete manual, it only gives
you some information about the machine you ordered.
You will receive a complete manual with the machine
delivery.
2 Structure and Function 2.1 General Description
The Mogensen Sizer® system consists of multiple superimposed
screen decks at different angles; moving downward the mesh widths
become finer with each successive screen deck.
The screen surfaces of the individual screen decks are placed in
vibration in a compact housing by motor vibrators or exciters. The
material to be sized is fed from above through a feed
connection.
Coarser grains are screened off of the material flow on the
upper screen deck, the finer grain of the feed material flows
almost vertically through and is screened off by the lower screen
deck depending on grain size.
Fig. 1: Operational diagram
Due to the screen surfaces varying angles of incline, their
openings have the effect of smaller mesh. Consequently as opposed
to conventional flat screens, unusually large mesh widths can be
selected, and still provide equivalent separating resolution.
Separating different grain sizes out of the material flow, and
the greater mesh widths of the screen surfaces, relative to the
separation grain prevents carrot particles and layers of material
from forming on the screen surfaces. Also the greater mesh widths
ensure high throughput performance, in addition to extremely long
service life for the screen surfaces.
Constant high-performance requires uniform charging over the
entire width of the sizer, at a feed speed that is as low as
possible.
The screen mesh is specially manufactured for each machine,
relative to mesh width, wire thickness, and fold execution. Fine
tuning these factors guarantees optimum separating results and
performance.
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Vibrating Screen Machine Sizer Structure and Function
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2.2 Assembly Overview
2.2.1 Main Components
Fig. 2: Sizer structure
1 Feed connection
2 Housing
3 Screen tensioner
4 Maintenance cover
5 Spring hangers - sizer
6 Screen surfaces
7 Vibratory drive
0 - V Screen decks (number is optional)
A - G Discharge connections (number is optional)
2.2.2 Optional assemblies See the Accessories section, as well
as Appendix II - Installed Components, for structure and
arrangement of the optional assemblies.
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Vibrating Screen Machine Sizer Transport, Packaging, and
Storage
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3 Transport, Packaging, and Storage 3.1 Safety Instructions
Injury hazard! There is an injury hazard posed by falling parts
when lifting, swinging, and lowering the machine. The machine can
be damaged or destroyed by improper transport.
Warning! Consequently always comply with the following safety
instructions: – Only use approved lifting gear and slings.
– Only fasten the machine to the prescribed attachment points,
do not fasten on protruding machine parts or on the eyes of
attached components. Ensure that the slings are securely
seated!
– Ropes and belts must be equipped with safety hooks. Do not use
frayed ropes or ropes with chafing marks. Do not lay ropes and
belts on sharp edges and corners, do not knot or twist ropes and
belts. Consider the machine's center of gravity when attaching
lifting gear.
– Never lift, swing or lower the machine over people.
– Always move the machine with the utmost care and caution.
Life-threatening hazard! Suspended loads can fall and cause
severe or fatal injuries. Never position yourself under a suspended
load when transporting with lifting gear!
Warning! – Comply with the safety instructions and regional
guidelines when transporting the machine with a crane.
– See the adjacent illustration for lashing points and the
position of the center of gravity:
1, 2 Lashing points 3 Center of gravity
– See rating plate for total weight.
Fig. 3: Crane transport
3.2 Transport Inspection Check the delivery for completeness and
transport damage immediately upon receipt.
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Vibrating Screen Machine Sizer Transport, Packaging, and
Storage
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Do not accept the device or, only accept delivery subject to
reservations if there is visible exterior damage. Note the extent
of damage on the transport documents/delivery note of the carrying
agent. Submit a complaint.
Register a complaint of hidden defects immediately after they
are noticed, because damage claims can only be enforced within the
applicable reclamation period.
3.3 Packaging
If an agreement to return the packaging has not been concluded,
then separate the materials according to type and size and keep on
hand for subsequent use, or recycle.
Always dispose of packaging material in a manner that is
environmentally responsible, and in accordance with local disposal
guideline. If necessary have a recycling company handle the
disposal.
Attention!
Good news for the environment!
Note! Packaging materials are valuable raw materials and in many
cases they can be reused, or they can be effectively treated and
recycled.
3.4 Storage Keep packed goods sealed; store them in accordance
with the placement and storage markings affixed to the exterior of
the packaging material.
Only store packaged goods under the following conditions:
– Do not store outside.
– Store in a dry and dust-free location..
– Do not expose the machine to aggressive media.
– Protect from direct sunlight.
– Avoid mechanical vibration.
– Storage temperature 15 to 25 °C
– Relative humidity: max. 60 %
– For longer periods of storage (> 3 months) regularly check
the general condition of the parts and of the packaging. If
required touch up or replace the anti-corrosion agent.
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Vibrating Screen Machine Sizer Technical Data
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4 Technical Data 4.1 Type Designation
Example: SC 25 4 6 │ │ │ │ │ │ Number of poles on the vibration
motors.: │ │ │ in the example: 6-pole motors │ │ │ │ │ Number of
screen decks │ │ Including zero deck │ │ │ Width in [dm] │ in the
example: 25 = 2.50 m │ Serial type designation
4.2 Rating Plate Rating plates that contain the following
information are affixed on the left side and right side of the
machine:
1 Designation in accordance with2006/42/EC
2 Manufacturer Mogensen GmbH & Co. KG D-22880 Wedel
3 Type specification Type: SC XXXX
4 Machine number Serial no. D XXXX
3 Year of manufacture Year of manufacture:
20XX
5 Net weight (incl. drive)
Weight [kg]:
Fig. 4: Rating plate
4.3 Machine Data Technical information on the machine, including
bulk material definition, performance data, and adjustment values,
are provided in the Machine Data Sheet (see Appendix Ι).
The technical data on the machine drive, including performance
data and connection loads for the installed motors are provided in
the Motor Data Sheet (see Appendix Ι).
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Vibrating Screen Machine Sizer Technical Data
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4.4 Dimensions
Fig. 5: Dimensions
Type a (width) [mm] b (height) [mm] c (length) [mm]
Sizer SC 102x 1000
Sizer SC 104x 1000
Sizer SC 106x 1000
Sizer SC 152x 1500
Sizer SC 154x 1500
Sizer SC 156x 1500
Sizer SC 202x 2000
Sizer SC 204x 2000
Sizer SC 206x 2000
Sizer SC 252x 2500
Sizer SC 254x 2500
Sizer SC 256x 2500
Sizer SC 302x 3000
Sizer SC 304x 3000
Sizer SC 306x 3000
x - Number of poles for the motor
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Vibrating Screen Machine Sizer Technical Data
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4.5 Installation Site Requirements
4.5.1 Required Floor Space Due to its special screen technology
the machine has very compact dimensions and consequently has low
floor space requirements.
Ensure sufficient assembly space for maintenance and repair when
setting up the machine. Access and work area must be secured in
accordance with local applicable safety regulations and accident
protection guidelines.
Screens are changed at the rear of the machine. Here clearance
to the rear wall or to other equipment components of at least 2500
mm must be maintained.
On the other sides of the machine free passage of at least 600
mm is required for access to the equipment. Fig. 6: Minimum
clearance The machine must be able to vibrate freely during
operation; it should not hit permanently installed components or
piled material waiting to be conveyed. Consequently · Clearance of
at least 80 mm must be maintained between the stationary components
and the vibrating components of the machine.
Ensure that there is free space of at least 100 mm around the
feed connection and the discharge connection.
4.5.2 Foundation Setup the machine on a torsion-free,
vibration-free foundation. The set-up surfaces of the foundation
must be horizontally aligned respective to each other. Permissible
deviation is ±1mm.
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Vibrating Screen Machine Sizer Technical Data
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4.6 Charging Fixture Requirements The machine's separating
result is significantly influenced by the type and continuity of
the material feed. Vibratory conveyors ideally satisfy the
requirements in this regard, as they ensure slow and uniform
charging over the entire width of the machine.
Other conveyors as well, such as belt systems, chutes, screw
feed conveyors, and elevators can be used if the following
conditions are maintained:
• The material must be conveyed as a continuous flow and in full
width with uniform layer height.
• The feed speed should be max. 0.5 to 0.8 m/sec.
• Suitable transitions must be provided for fast-running
conveyor belts that ensure distribution and braking of the material
to be conveyed.
• Maximum fall height of the feed material should not exceed 500
mm to the feed plate. Always channel the material onto the feed
plate in such a manner that the entire length of the feed plate is
available for transport. If the feed material directly hits the
screen surfaces, this means a higher level of wear and poorer
separation.
• The feed material should be fed to the machine in uniform
layer height over the entire width of the feed plate. The material
should be spread upstream of the screen machine. If chutes are used
in this process then a possibility of adjustment must be provided
to influence the material flow.
• When stopping the machine ensure that the charging fixtures
have been switched off beforehand. Machine after-run is required to
keep the screen surfaces free of encrustation or "carrot"
particles.
Fig. 7: Charging example
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Vibrating Screen Machine Sizer Installation
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5 Installation The machine includes factory-installed accessory
parts. Separate instructions on installation, commissioning,
operation, maintenance, repair and troubleshooting are provided for
these accessories. The instructions contained therein, including
the basic instructions and behavior requirements cited in the
Safety section of this operating manual must be heeded without
limitation. The manuals for the installed accessories are
inseparable components of this operating manual.
5.1 Safety Instructions
Injury hazard! Improper installation and assembly can result in
serious injury and/or property damage. Consequently installation
and assembly work should only be executed by trained and qualified
personnel in compliance with the safety guidelines.
Warning!
Life-threatening hazard! There is an injury hazard posed by
falling parts when lifting, swinging, and lowering the machine. ·
Never position yourself under a suspended load!
Warning! Always comply with the following safety rules: – Only
use approved lifting gear and slings with sufficient bearing
capacity.
– Only fasten the machine to the prescribed attachment points,
not on protruding machine parts or on the eyes of attached
components. Ensure that the slings are securely seated!
– Ropes and belts must be equipped with safety hooks. Do not use
frayed ropes or ropes with chafing marks. Do not lay ropes and
belts on sharp edges and corners, do not knot or twist ropes and
belts. Consider the machine's center of gravity when attaching
lifting gear.
– Never lift, swing, or lower the machine over people.
– Always move the machine with the utmost care and caution.
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Vibrating Screen Machine Sizer Installation
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Always wear the following when working on or with the
machine:
– Protective Work Clothing Tight-fitting work clothing (low
tear-resistance, no loose sleeves, no rings, no jewelry, etc.)
– Protective gloves To protect the skin from friction, abrasion,
puncture wounds, and more serious hand injuries, and from contact
with harmful substances.
– Safety Boots For protection against heavy falling parts and
slipping on loose substrates
– Hard Hat For protection against falling and flying parts and
materials
5.2 Setting up the Sizer
Injury hazard! Compression springs are pre-mounted in the steel
frame of the sizer on the feed and discharge sides. If improperly
handled springs can release and cause serious injuries and
permanent disability. Consequently:
Warning! – Wear personal protective gear. – Exercise extreme
caution for all work.
– Do not remove the transport safeguards of the compression
springs prematurely.
1. Prepare the upper traverse (3) of the insulation frame to
accommodate the mounting bolts (1) in accordance with the hole
pattern ( Dimension Sheet).
2. Check the deviation of the placement points of the traverse
(3): Placement points must be horizontally aligned and leveled
(maximum deviation: ± 1 mm).
3. Attach approved load suspension gear to the crane eyes on the
sizer, and lift sizer with lifting gear.
Fig. 8 Screen hangers of the sizer
4. Slowly and carefully lower the sizer onto the upper traverse
of the insulation frame. Keep the load suspension gear (crane
tackle) slack.
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Vibrating Screen Machine Sizer Installation
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5. Align the sizer and spring hangers as shown on the Dimension
Sheet. In this process use the slotted holes to compensate for
minor deviations.
6. Carefully and slowly loosen the safety bracket. In this
process the sizer will slump slightly and start to stress the
springs.
7. Use the load suspension gear to lower the sizer completely
until the load suspension gear (crane tackle) is slack.
Note!
Use a rubber mallet to lightly tap springs that are not seated
correctly to return them to their intended position.
8. When the sizer has reached its correct position on the
springs and is still, remove the load suspension gear. (crane
tackle).
9. Insert the mounting bolts (2) and tighten to the prescribed
torque.
10. Check the alignment of the machine:
• A distance of at least 80 mm must be maintained between
vibrating and stationary components.
• The minimum distance around the feed connection and the
discharge connection is 100 mm.
• Horizontal surfaces (as viewed from the broad side of the
sizer) must be aligned horizontally to each other.
• Side walls of the sizer must hang perpendicularly.
• The feed connection must be flush with the charging
device.
• The discharge connection must be flush with the counter
connection of the collecting device.
11. Mount the dust sleeves (optional) between the feed
connection and the associated counter connection.
12. Mount the dust sleeves (optional) between the discharge
connection and the associated counter connection.
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Vibrating Screen Machine Sizer Installation
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5.3 Electrical Connection
Electrical shock hazard! Only qualified personnel should work on
electrical devices, in accordance with safety guidelines.
Warning! Prior to starting work, switch off the supply of
electricity and ensure that it cannot be switched on again.
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Vibrating Screen Machine Sizer Installation
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5.3.1 Advice of motor connection
cabinet inside cabinet motor terminals unbalance motors
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Vibrating Screen Machine Sizer Installation
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before starting up check out the rotation of the motors, motors
have to counter rotate!
5.3.2 Equipotential Bonding
Potential differences in adjacent metallic bodies cause short
circuits and/or disintegration effects in the material structure
and result in loss of stability and destruction. Consequently:
Attention! Connect machine, substructure, and factory steel
structures together with an earthing cable. This also applies to
steel frames, platforms, stairs, or similar metal fixtures, as well
as steel reinforced/pre-stressed concrete structures and
foundations.
Components required for equipotential bonding:
Quantity Designation Standard or product number Comment
1 Earthing cable 70 mm² x 1000 mm 88-21-0010 Included in the
scope of supply
for the ATEX version
2 Bolt M12x60 / 8.8 DIN EN ISO 4014:
2 Washer B13 DIN EN ISO 7089
2 Nut M12 DIN EN ISO 4032:
Available from your dealer.
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Vibrating Screen Machine Sizer Installation
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Arrange earthing cable on a side wall in a Ø 13 mm bore, in the
channel of punched holes in the angle bracket, as well as on the
structural steel frame:
Fig.: 1 Housing sizer SC 2 Earthing cable connection 3 Earthing
cable 4 Structural steel work
Fig. 9: Arrangement of the earthing cable
Fasten one end of the earthing cable to the machine housing,
fasten the other end of the cable to the structural steel work, in
a manner that ensures contact.
Fig.: 1 Nut
2 Washer 3 Bolt 4 Earthing cable
Fig. 10: Cable attachment
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Vibrating Screen Machine Sizer Installation
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5.3.3 Electrical Assembly
1. Switch off the electrical equipment on which you will work,
and safeguard it against being turned on again, and safeguard it
from unauthorized third-party access.
2. Compare machine electrical data ( rating plates on motors),
such as mains voltage, frequency, current values, with the power
mains data. Only connect if the values agree!
3. Have material and insulated tools required for the assembly
on hand in sufficient quantity. In this process consider the
following: • Use highly flexible rubber hose lone (e.g. NSS Höu-J)
to connect the
unbalanced mass vibration generators. • Rubber hose line must
sag freely and be secured against twisting and tensile
load, particularly in the start-up phase. • Use suitable screwed
cable glands (IP 65). • Determine the maximum operating current in
order to dimension motor
contactors, fuses, and possibly other electrical equipment. 4.
Establish the connections in accordance with the basic wiring
diagram. In this
process note: • Only connect unbalanced mass vibration
generators directly. Do not establish
a Δ/Y star start-up. Contactors for high-inertia starting must
be provided. • The cores must be routed in the shortest path from
line entrance to terminal
board. • Avoid chafing marks on the cables. • Connect unbalanced
mass vibration generators in a contra effect. • .Motors must always
be switched on and off at the same time. If one
unbalanced mass vibration generator should fail then the second
one must then be switched off immediately.
Note!
Mogensen controllers are additionally equipped with wire
fracture relays that trip at line break or phase failure, and
switch off both unbalanced mass vibration generators at the same
time. The auxiliary contacts of the motor protection switch and of
the core break relays are locked with the main contactor and thus
prevent a drive from failing on its own.
5. Connect EMERGENCY-STOP device and brake device. The circuit
must ensure that when tripping the EMERGENCY-STOP button, or in the
event of disruption in the energy supply, the machine comes
immediately and completely to a standstill. When energy is again
supplied the machine should not start-up on its own.
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Vibrating Screen Machine Sizer Accessories
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In the event of sudden standstill, after-running unbalanced
masses can cause serious damage. Consequently never operate the
machine without a braking device!
Attention! 6. After assembly, check all connections for correct
installation, check all bolts and clamps for firm seat, and check
that all wires, cables and lines have been routed without
obstruction.
7. Close the terminal box. Ensure protection class IP 65.
8. Leave the danger zone and check to ensure that no one is in
the equipment area or in the immediate vicinity of the machine.
6 Accessories 6.1 Insulation Frame
An optional insulation frame is available for setting up the
machine.
The insulation frame absorbs the machine vibrations of the
machine on the foundation. This is a torsion-resistant frame on
rubber buffer bearings, comprised of the following main parts:
1 Side piece (2x)
2 Lower traverse
3 Upper traverse
Fig. 11: Insulation frame structure
Spring Hanger - Insulation Frame
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Vibrating Screen Machine Sizer Accessories
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The spring hanger is used to anchor the insulation frame on the
foundation surface and is comprised of the following parts.
1 Spring retainer stud
2 Mounting bolt
3 Rubber spring
4 Base plate
5 Foundation
6 Insulation frame Fig. 12 Spring hanger - insulation frame
6.2 Electrical heating unit When screening wet, sticky, bulk
goods frequently the phenomenon of caking and adhesion of fine
particles occurs on the screen mesh. A screen surface heater is
optionally available for this situation.
The objective is to overcome the bonding forces arising from
liquid bridges between the individual particles, and between the
feed material and the screen surface. This is not always possible,
even with high accelerations and the use of rapping devices. The
consequence is that that the screen surface clogs.
Electrically heating the screen surfaces has proven to be an
optimum solution in such cases. Many screen problems, which
formerly were considered unsolvable have been resolved in this
manner.
Fig. 13: Heating unit
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Vibrating Screen Machine Sizer Accessories
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6.3 Mechanical screen cleaning Rapping devices can be installed
to prevent formation of carrot particles.
The design is oriented to the screen mesh that is installed.
• PU or silicon cords
• Light steel chains or magnetic stainless steel chains
• Ball rapper
Fig. 14: Mechanical screen cleaning
6.4 Pneumatic Screen Cleaning System The pneumatic screen
cleaning system is auxiliary equipment for all Mogensen sizers and
is available as an option. It is used to momentarily release the
screen tension at intervals.
The momentary release causes the screens to flutter and are,
thus, liberated from adhering feed material or sticking grains. The
design is aligned to the installed screen mesh and the feed
material.
Fig. 15: Pneumatic screen cleaning
system
6.5 Screen tension monitoring The screen tension monitoring
system is auxiliary equipment for all Mogensen sizers and is
available as an option. It is used to monitor the screen tension.
Sensors do the monitoring.
If the screen elongates because of a failure of individual
meshes, the sensors detect it.
The machine control activates the signal to issue an error
message and the motor and brake control slow down the motor
vibrators.
Fig. 16: Screen tension monitoring
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Vibrating Screen Machine Sizer Accessories
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SCHEDA TECNICA GRUPPO ELETTROGENO MODELLO F 125 GX PAGINA 1 DI
1
IMMAGINE ESEMPLIFICATIVA DI GAMMA
Visa S.p.A. via I° Maggio, 55 31043 Fontanelle (TV) Italy Tel:
+39 0422 5091 Fax: +39 0422 509350 Mail: [email protected] Web:
www.visa.it
Condizioni di riferimento standard ISO8528-1: temperatura 25 °C,
altitudine 1-1000 mt. S.L.M., umidità relativa 30%, pressione
atmosferica 100 kPa (1 bar),fattore di potenza 0.8 in ritardo,
carico applicato equilibrato non distorcente. Le specifiche
contenute nella scheda tecnica ed allegati riguardanti i dati come
ilpeso, le dimensioni, i rendimenti, la potenza o il consumo sono
da considerarsi nominali e soggette a tolleranze in riferimento
alle normative ISO - CEI - UNI.Tutte le specifiche indicate sono
inoltre soggette a modifiche o revisioni senza preavviso e non
costituiscono pertanto un vincolo qualora non sianoespressamente
confermate nel contratto di fornitura. Aggiornato al 15 luglio
2011.
DATI GENERALI GRUPPO ELETTROGENO
MODELLO F 125 GX GAMMA GALAXY VERSIONE GX
Volt - Hz 400 - 50 PRP kVA - kW 120.0 - 96.0 LTP kVA - kW 130.0
- 104.0
MODELLO TELAIO GV100 MODELLOCOFANATURA GV100CAPACITA'
SERBATOIO l. 120
LUNGHEZZA mm 3060 LARGHEZZA mm 1140 ALTEZZA mm 2232
PESO kg 2130PRESSIONE
SONORA (7 mt.)dBA
67.0 RPM 1500
DESCRIZIONETELAIO
Robusto telaio in lamiera di acciaio verniciata a polveri con
interposizione di antivibranti in gomma vulcanizzata resistenti
acarburanti e lubrificanti opportunamente dimensionati per
supportare l’accoppiamento motore/alternatore. Il telaio è
completodi serbatoio per il combustibile.
DESCRIZIONECOFANO
Struttura pressopiegata zincata a caldo e verniciata a polveri
dotata di insonorizzazione a norme CEE realizzata con
materialipoliuretanici autoestinguenti e non gocciolanti. Ampie
porte di accesso agevolano le operazioni di controllo e
manutenzione.
DESCRIZIONEQUADRO Pannello di controllo manuale installato a
bordo macchina completo di interruttore magnetotermico
quadripolare.
CARATTERISTICHE MOTORE DIESEL
MARCA FPT-IVECO MODELLO N67SM1 NR CILINDRI 6
CILINDRATA l. 6.7 ASPIRAZIONE Turbocompresso RAFFREDDAMENTO
Acqua
POTENZA NETTAkW 110.0 REGOLAZIONE GIRI Meccanica
CONSUMI 100%l/h 28.8
CONSUMI 75% l/h 21.8 CONSUMI 50% l/h 14.6 CONSUMI 25% l/h
0.0
TENSIONE MOTOREVDC 12
CAPACITA'ACCUMULATORI A 0
NUMEROACCUMULATORI 1
DESCRIZIONEMOTORE Motore diesel 4 tempi ad avviamento elettrico
completo di accumulatori, liquidi lubrificanti e liquidi di
raffreddamento.
CARATTERISTICHE ALTERNATORE
MARCA STAMFORD MODELLO UCI274D kVA PRP - LTP 120.0 - 130.0
RENDIMENTO % 0.9 PRECISIONE +/- % 1.5 REGOLATORE SX460
DESCRIZIONEALTERNATORE Generatore sincrono autoregolato,
autoeccitato senza spazzole.
CARATTERISTICHE LINEA DI SCARICO
TIPO SILENZIATORE MSR/a 80 DIAM. mm 89
TIPO DILATATORE DN75 DIAM. mm 89
DESCRIZIONELINEA DI SCARICO Marmitta di scarico residenziale con
abbattimento nominale di 28-30 dBA installata all'interno della
cofanatura.
-
F0150A0011_Relazione
tecnico-illustrativa_solo_argilla_mascherina_F01500011F0150A0011_Relazione
tecnico-illustrativa_solo_argilla
Allegato.1_Scheda tecnica impianto di setacciatura1 Preamble2
Structure and Function2.1 General Description2.2 Assembly
Overview2.2.1 Main Components2.2.2 Optional assemblies
3 Transport, Packaging, and Storage3.1 Safety Instructions3.2
Transport Inspection3.3 Packaging3.4 Storage
4 Technical Data4.1 Type Designation4.2 Rating Plate4.3 Machine
Data4.4 Dimensions4.5 Installation Site Requirements4.5.1 Required
Floor Space4.5.2 Foundation
4.6 Charging Fixture Requirements
5 Installation5.1 Safety Instructions5.2 Setting up the Sizer5.3
Electrical Connection5.3.1 Advice of motor connection5.3.2
Equipotential Bonding5.3.3 Electrical Assembly
6 Accessories6.1 Insulation Frame6.2 Electrical heating unit6.3
Mechanical screen cleaning6.4 Pneumatic Screen Cleaning System 6.5
Screen tension monitoring
Allegato.2_Scheda tecnica Gruppo elettrogeno da 100 KW
tipoAllegato.3_Certificato destinazione urbanistica
/ColorImageDict > /JPEG2000ColorACSImageDict >
/JPEG2000ColorImageDict > /AntiAliasGrayImages false
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