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DISPENSA DI AUTOCAD CORSO BASE di Domenico Mediati arch. Domenico Mediati
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CAD I - Dispensa AutoCAD

Aug 13, 2015

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Dario Costeri
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DISPENSA DI AUTOCAD CORSO BASE

di Domenico Mediati

arch. Domenico Mediati

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NOZIONI GENERALI Informazioni sull’interfaccia Nella schermata iniziale di Autocad appaiono: la barra dei menu, la barra di stato, la finestra di disegno, la finestra dei comandi e alcune barre degli strumenti. Le barre degli strumenti sono costituite da icone che attivano i vari comandi. Le icone degli strumenti che contengono una piccola freccia in basso a destra sono delle icone a scomparsa, che nascondono altri comandi ramificati sotto l’icona visibile.

Nella parte superiore dello schermo, in un’apposita barra, si trovano i menu a discesa, da cui è possibile accedere a tutti i comandi e le opzioni attivabili da AutoCad.

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La barra di stato visualizza le coordinate del cursore e lo stato (attivo o disattivo) di alcune modalità come: snap, griglia, orto, polare, osnap, opuntamento, spl, modelo/carta. Per attivare o disattivare tali opzioni occorre fare clic col tasto sinistro sui relativi pulsanti. Ciccando su di essi, invece, col tasto destro si apre una finestra di dialogo che consente la regolazione delle varie opzioni legate al comando scelto.

Nella finestra dei comandi vengono digitati i comandi e visualizzati i messaggi di richiesta che AutoCAD pone all’utente. La finestra di comando fissa ha la larghezza della finestra dell’applicazione. E’ possibile cambiare le sue dimensioni verticali aggiungendo o togliendo una o più righe di comando, ma non è possibile spostarla.

Quando vengono digitati dei comandi alla riga di comando, AutoCAD visualizza un gruppo di opzioni o una finestra di dialogo. Per selezionare una di queste opzioni occorre digitare le lettere contrassegnate in maiuscolo nel nome dell’opzione stessa. Tali lettere potranno essere digitate sia in maiuscolo che in minuscolo. Dopo aver digitato comandi o risposte a messaggi di richiesta (come coordinate o parole chiave), è necessario premere INVIO per renderli attivi. Un comando potrà essere ripetuto più volte digitando MULTIPLO alla riga di comando e separando i comandi con uno spazio. Per concludere il comando premere ESC. Questo tasto permette di disattivare qualsiasi comando al momento attivo. Per annullare una o più azioni precedentemente compiute, utilizzare il comando ANNULLA (UNDO). Per impartire un comando sarà possibile digitare, invece dell’intera parola che lo attiva, un suo alias. Il comando LINEA, ad esempio, può essere sostituito dalla lettera L, digitandola alla riga di comando e premendo INVIO. L’elenco degli alias può essere letto ed eventualmente modificato apportando opportune rettifiche nel file acad.pgp contenuto nella cartella support di AutoCad. Ciccando col tasto destro del mouse sulle varie parti che compongono l’interfaccia, si possono visualizzare i menu a scelta rapida, il cui contenuto è relativo alle operazioni che in quel momento si stanno svolgendo. Se si clicca col tasto destro quando il cursore è posto su una delle barre degli strumenti, si attiva una finestra da cui è possibile rendere visibili o invisibili le toolbar degli strumenti disponibili.

IL DISEGNO 2D IN AUTOCAD I layers AutoCad adotta un sistema di layers che consente di disegnare su lucidi diversi le varie parti di un disegno. In questo modo, in funzione delle varie esigenze, sarà possibile rendere visibili o invisibili gli oggetti contenuti in un layer o modificarne alcune caratteristiche (colore, tipo e spessore di linea, ecc.). Il layer corrente è quello in cui il programma colloca automaticamente gli oggetti nel momento in cui vengono creati. Esso, però, non è fisso ma può essere cambiato, di volta in volta, in funzioni delle esigenze di disegno.

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Un oggetto potrà essere spostato da un layer ad un altro in qualunque momento. Il numero dei layers attivabili è illimitato. Un layer può essere creato o modificato da un’apposita finestra di dialogo. Da tale finestra, attivabile digitando il comando LAYER alla riga di comando o ciccando sull’apposita icona collocata nella barra degli strumenti standard, sarà possibile stabilire il nome, il colore, il tipo di linea, lo spessore della linea, ecc. Dalla stessa finestra di dialogo, ma anche da un menu a discesa collocato nella barra dei comandi standard, sarà possibili intervenire sulle modalità dei vari layers (acceso, spento, congelato, scongelato, bloccato, sbloccato). Si precisa che non sarà possibile congelare un layer corrente.

Il sistema delle coordinate Quando nella riga di comando si chiede che venga specificato un punto, sarà possibile farlo tramite il dispositivo di puntamento (mouse) o digitando i valori delle coordinate nella stessa riga di comando. AutoCAD adotta un sistema di coordinate cartesiane fisso detto Sistema di Coordinate Globali (WCS). Un sistema cartesiano utilizza tre assi X,Y e Z per specificare la posizione di un punto nello spazio. Appena si visualizza un nuovo disegno viene attivato automaticamente il sistema WCS, indicato dall’apposita icona. Oltre al Sistema di Coordinate Globali (WCS), sarà possibile definire anche un Sistema di Coordinate Utente (UCS), che modifica la posizione del punto di origine e la giacitura del piano XY. Sarà inoltre possibile spostare e ruotare l’UCS. La posizione dell’UCS corrente sarà indicata da un’apposita icona posta nel punto di origine degli assi cartesiani o nell’angolo inferiore sinistro della finestra corrente. Se l’icona viene posizionata all’origine degli assi, al suo interno appare una croce (+). Se, invece, l’icona non viene posta in corrispondenza dell’origine, al suo interno non appare alcuna croce. Sarà comunque possibile tramite apposito comando, visualizzare l’icona UCS all’origine degli assi cartesiani (UCS Origine).

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Immissione di coordinate Nello spazio bidimensionale i punti vengono specificati nel piano XY, paragonabile ad un foglio piano di carta millimetrata. La coordinata X indica la distanza orizzontale, mentre la coordinata Y quella verticale. Il punto di intersezione dei due assi X e Y viene individuato dalle coordinate (0,0). Le coordinate 2D potranno essere digitate come coordinate cartesiane (X,Y) oppure come coordinate polari. Le coordinate cartesiane sono individuate da due valori dimensionali. Le coordinate polari sono individuate da un valore dimensionale e da un valore angolare. Con entrambe i metodi sarà possibile adottare valori assoluti o relativi. Le coordinate assolute fanno riferimento all’origine degli assi, le coordinate relative si basano sull’ultimo punto digitato. Coordinate cartesiane Per immettere delle coordinate cartesiane assolute occorre digitare i valori noti di X e Y rispetto all’origine degli assi. Per esempio se il punto A avrà coordinate X=-5 e Y=4, alla riga di comando si dovrà digitare -5,4. Se ad esempio vogliamo tracciare una linea che inizia in corrispondenza di un punto aventi coordinate X=-2 e Y=1 e con l’altro estremo posto nel punto di coordinate X=3 e Y=4, procederemo nel modo seguente:

Comando: LINEA Dal punto: -2,1 Al punto: 3,4 Se a partire da questo punto vogliamo introdurre un’altra linea il cui secondo estremo si trova ad una distanza pari a 4 lungo l’asse X e -2 lungo l’asse Y, alle richieste della riga di comando bisognerà immettere i valori relativi preceduti dal simbolo @ (es.: @4,-2). Se, di seguito, vorremo introdurre un’ulteriore linea che parta dall’ultimo punto digitato e che abbia come secondo estremo un punto posto rispetto ad esso ad una distanza pari a 2 unità lungo X e 4 lungo Y, si dovrà, senza uscire dal comando linea, introdurre ancora una volta le coordinate relative richieste (es.: @2,4).

Esempio Comando: LINEA Dal punto: INVIO Al punto @4,-2 Al punto: @2,4 e premere INVIO per completare la linea.

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Coordinate polari Per specificare una coordinata polare, occorrerà digitare alla riga di comando una distanza ed un angolo, separati da un segno < (parentesi ad angolo aperta). Se per esempio dobbiamo immettere un punto che si trova ad una distanza di 2 unità dall’origine e ad un angolo pari a 30°, si dovrà digitare 2<30. In AutoCAD per default gli angoli sono crescenti in senso antiorario e decrescenti in senso orario. Si potrà, quindi, digitare un valore positivo per spostarsi in senso antiorario, ed un valore negativo per spostarsi in senso orario. Digitare, pertanto, 2<30 equivale a digitare 2<-330. Esempio Comando: LINEA Dal punto: 0,0 Al punto: 4<120 Al punto: 5<30

Se, a partire dall’ultimo punto digitato, senza uscire dal comando LINEA, vogliamo introdurre i punti successivi dovremo adottare le coordinate relative precedute dal simbolo @.

Al punto: @3<45 Al punto: @7<285 e premere INVIO per completare la linea.

La variabile di sistema ANGDIR controlla la direzione dell’angolo positivo rispetto all’UCS corrente (0 per valori positivi in senso antiorario, 1 per valori positivi in senso orario).

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Impostazione dell’ambiente di lavoro La prima operazione da compiere prima di iniziare a disegnare, è quella d’impostazione dell’ambiente di disegno. Sarà importante, difatti, impostare l’unità, la scala e i limiti del disegno, scegliere se visualizzare o meno una griglia di supporto e, eventualmente, impostarne la densità. Impostazione delle unità Generalmente su AutoCAD si disegna a schermo intero, impostando la scala al momento di plottaggio. Sarà possibile impostare, però, anche nello spazio di disegno, il tipo e la precisione delle unità. Il tipo di unità individua la modalità con cui AutoCAD visualizza le coordinate e le quote. Per esempio, selezionando nella finestra di dialogo Unità disegno (attivabile o con il comando DDUNITS oppure scegliendo Unità dal menu Formato) la modalità decimali, coordinate e quote saranno visualizzate in unità metriche. Si può impostare, inoltre, il punto dal quale AutoCAD misura gli angoli e la direzione nella quale vengono misurati. Il valore di default è 0 gradi a destra e il senso è antiorario.

Determinazione del fattore di scala Anche se la scala del disegno verrà impostata al momento della stampa su plotter, è possibile stabilire in anticipo il fattore di scala. Il fattore di scala modifica i limiti del disegno e determina le proporzioni di elementi come l’altezza del testo e la scala del tipo di linea. Impostazione dei limiti del disegno E’ possibile impostare un contorno invisibile di un disegno oltre il quale non sarà possibile disegnare. Esso potrà essere utile per adattare la scala del disegno ai limiti del foglio su cui stampare. I limiti del disegno potranno essere modificati in qualunque momento. Per impostare o modificare i limiti descritti scegliere Limiti del disegno dal menu Formato oppure digitare LIMITS alla riga di comando. Impostazione della griglia La griglia è costituita da una maglia di punti che si estende entro l’area definita dai limiti del disegno. L’utilizzo della griglia equivale a posizionare sotto il nostro disegno un foglio di carta millimetrata. Essa aiuta ad allineare oggetti e visualizzare le reciproche distanze. La griglia può essere attivata o disattivata. Essa non sarà visualizzata nel disegno stampato.

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Impostazione di snap La modalità snap forza il movimento del cursore ad intervalli definiti dall’utente, purché non sia stata effettuata una rotazione del Sistema di Coordinate Utente. Essa potrà essere attivata o disattivata durante l’esecuzione di un altro comando e non è necessario che corrisponda con la spaziatura della griglia. Snap ad oggetto Gli snap ad oggetto permettono di individuare la posizione esatta di un punto senza conoscerne le coordinate. Sarà possibile individuare in maniera estremamente veloce, ad esempio, gli estremi o il punto medio di una linea o ancora il punto di intersezione tra due linee, o il centro di un cerchio etc. Gli snap ad oggetto singolo, attivabili con apposite icone a scomparsa poste nella barra degli strumenti standard o nella barra degli strumenti Snap ad oggetto, sono attivi solo per il successivo oggetto selezionato.

Sarà possibile, però, rendere attivi e selezionare tutti i tipi di snap utili nel nostro disegno in maniera permanente. A tal fine potrà essere visualizzata un’apposita finestra di dialogo denominata Impostazioni disegno digitando il comando OSNAP alla riga di comando, oppure ciccando col tasto destro sulla scritta OSNAP posta sulla barra di stato. Ciccando, invece, su di essa col tasto sinistro sarà possibile attivare o disattivare la modalità snap ad oggetto permanenti.

Panoramica Il comando panoramica, attivabile o da apposita icona o digitando PAN alla riga di comando, consente di spostare la vista corrente di un disegno in qualsiasi direzione. I limiti, la scala del disegno e l’ingrandimento non cambiano, muta solo la posizione.

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Zoom Un disegno può essere visualizzato sullo schermo secondo vari fattori di ingrandimento. Tale variazione è attivabile in avvicinamento o in allontanamento attivando il comando ZOOM. Lo zoom non modifica le dimensioni in assoluto del disegno, ma cambia le dimensioni della vista all’interno dell’area di disegno. L’opzione Zoom in raddoppia le dimensioni dell’immagine, mentre l’opzione Zoom out le dimezza. E’ possibile, inoltre, selezionare un’area ben precisa del disegno adottando il comando Zoom Finestra. Altre modalità di ingrandimento o riduzione possono essere attivate tramite le icone a scomparsa relative ai vari tipi di zoom. Viste con nome Una qualsiasi vista può essere salvata e richiamata in qualunque momento tramite la finestra di dialogo richiamabile scegliendo il comando Viste con nome dal menu Visualizza. Finestre affiancate Generalmente AutoCAD apre un nuovo disegno utilizzando un’unica finestra che occupa l’intera area di disegno. Sarà possibile, però, in qualsiasi momento, suddividere l’area di disegno in due o più finestre, in maniera da visualizzare diverse viste dello stesso disegno e verificare, in tempo reale, le modifiche apportate. Tale opzione sarà particolarmente utile nel disegno 3D. Il comando da attivare è Finestre affiancate dal menu Visualizza.

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Disegno di oggetti Oltre alla possibilità di tracciare punti, linee, archi e figure piane chiuse (quadrati, rettangoli, poligoni, cerchi, ellissi, etc.), AutoCad permette di disegnare oggetti complessi quali polilinee, multilinee, spline e regioni. Polilinee Una polilinea è costituita da una successione collegata di segmenti di linea o di arco creati come un unico oggetto. All’interno della stessa polilinea è possibile impostare la larghezza dei singoli segmenti che, eventualmente, potrà essere anche variabile. Quando all’interno di una polilinea vengono introdotti segmenti di arco, il suo primo punto coincide con il punto finale del segmento precedente. Il comando si può attivare da un’apposita icona collocata nella toolbar Disegna, oppure digitando PLINEA alla riga di comando. Per eventuali modifiche di una polilinea già tracciata, ciccare sulla relativa icona posta nella toolbar Modifica II oppure attivare il comando EDITPL (in inglese: PEDIT) e scegliere la tipologia di modifiche da apportare.

Multilinee Le multilinee sono composte da una serie di linee parallele dette elementi. Tali elementi si posizionano ad una distanza, prestabilita dall’utente, rispetto all’origine della stessa multilinea. Lo stile di multilinea di default prevede l’introduzione di una coppia di linee, sarà possibile, però, creare e salvare stili di multilinea personalizzati. Si potrà, pertanto, impostare il colore ed il tipo di linea di ogni elemento e scegliere se visualizzare o nascondere i giunti della multilinea. Le estremità della stessa potranno essere costituite da linee o da archi. Per aprire la finestra di dialogo per l’impostazione dello stile di una multilinea, scegliere Stile multilinea nel manu Formato, oppure digitare STILEML alla riga di comando. Per tracciare una multiline, invece, occorre ciccare sull’apposita icona posta nella toolbar Disegna oppure digitare LINEAM (in inglese: MLINE).

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Spline Una spline è una curva regolare passante per una determinata serie di punti. AutoCad utilizza un particolare tipo di spline detta curva B-spline razionale non uniforme (NURBS). Essa determina una curva regolare appoggiandosi a dei punti di controllo determinati dall’utente. E’ possibile creare approssimazioni lineari di spline partendo da una polilinea già esistente attivando il comando EDITPL. Per tracciare una spline cliccare sull’apposita icona posta nella toolbar Disegna oppure digitare SPLINE alla riga di comando. Una spline può essere modificata da apposita icona collocata nella toolbar Modifica II, oppure attivando il comando EDITSPLINE (in inglese: SPLINEDIT).

Regioni Le regioni sono costituite da aree bidimensionali delimitate da forme chiuse dette sequenze chiuse. La sequenza chiusa è data da uno o più elementi rettilinei o curvi con estremità collegate, che definiscono un’area piana o un contorno non intersecante con se stesso. Esse posso derivare dalla combinazione di linee, polilinee, cerchi, archi, ellissi, archi ellittici, spline, facce 3D e solidi. E’ necessario, però, che gli oggetti che costituiscono le sequenze chiuse siano complanari. Si potranno creare regioni da più sequenze chiuse o da curve aperte le cui estremità sono collegate a formare una sequenza chiusa. Le polilinee 3D e mesh di facce possono essere convertite in regioni dopo averle esplose. Alle regioni possono essere applicati retini e ombreggiature. Ad esse sarà inoltre possibile applicare le operazioni booleane di unione, sottrazione e intersezione. Per trasformare una sequenza chiusa in regione si dovrà attivare il comando da un’apposita icona posta nella toolbar Disegna oppure digitando il comando REGIONE (in inglese: REGION) alla riga di comando.

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Esportazione di un disegno E’ possibile esportare un disegno in un formato compatibile con altre applicazioni attivando il comando dal menu File e scegliendo Esporta. Le possibili opzioni sono: 3ds - Formato tipico di 3D Studio, programma di modellazione solida, rendering e animazione. eps - Formato bidimensionale Post Script. Il formato eps prevede differenti opzioni di esportazione compatibili anche con applicazioni Macintosh. wmf - Formato bidimensionale vettoriale tipico dell’ambiente Windows. Esso è compatibile con applicazioni come Corel Draw o Ms Word. bmp – Formato bidimensionale bitmap tipico dell’ambiente Windows. Esso è modificabile con qualsiasi applicazione che consente di elaborare immagini. Di seguito vengono riportati i principali comandi da digitare alla riga di comando utili per il disegno 2D. Tali comandi potranno essere attivati anche da apposite icone contenute nelle barre degli strumenti o nei menu a cascata posti in alto nella schermata di AutoCAD. Comandi di disegno: ITALIANO INGLESE FUNZIONE ARCO ARC Crea un arco CERCHIO CIRCLE Crea un cerchio ELLISSE ELLIPSE Crea un’ellisse LINEA LINE Crea una linea LINEAM MLINE Crea una multilinea. PLINEA PLINE Crea una polilinea POLIG SOLID Crea un elemento solido piano POLIGONO POLYGON Crea un poligono ad n vertici PUNTO POINT Traccia un punto REGIONE REGION Crea una regione a partire da una figura chiusa

costituita da singoli elementi separati. Alle regioni è possibile applicare le operazioni booleane di unione, sottrazione, intersezione e interferenza

CONTORNI BOUNDARY Crea un contorno continuo (polilinea o regione) da una figura chiusa delimitata da linee indipendenti.

STILEML Apre la finestra di dialogo per l’impostazione e il salvataggio di uno stile di multilinea personalizzato.

TESTO TEXT Inserisce una o più stringhe di testo TESTODIN DTEXT Inserisce una o più stringhe di testo e visualizza il

testo durante la digitazione MTEXT Inserisce un testo di paragrafo TRATT HATCH Inserisce retini BHATCH Apre la finestra di dialogo per l’inserimento dei

retini MLSTYLE Permette di settare lo stile di una multilinea

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Comandi di modifica:

ITALIANO INGLESE FUNZIONE ALLINEA ALIGN Allinea ed eventualmente ridimensiona un oggetto

rispetto ad una linea CAMBIA CHANGE Cambia le proprietà di un oggetto CANCELLA ERASE Cancella l’oggetto selezionato CIMA CHAMFER Raccorda due linee introducendo una linea retta

variamente inclinata COLORE COLOR Cambia l’impostazione del colore corrente COPIA COPY Copia uno o più oggetti rispetto ad un punto base DIVIDI DIVIDE Suddivide un oggetto in un numero di parti indicate

dall’utente o eventualmente inserisce un numero dato di blocchi

EDITSPLINE SPLINEDIT Consente di apportare modifiche alle spline EDITPL PEDIT Consente di apportare modifiche alle polilinee PURGE PURGE Elimina alcuni elementi: layers, blocchi, stili di

multilinea, stili di testo, etc. ESPLODI EXPLOSE Scompone blocchi e oggetti in elementi singoli ESTENDI EXTEND Estende una linea rispetto ad uno spigolo definito

da uno o più oggetti. (Tale comando è attivabile anche nello spazio 3D purché i due oggetti siano complanari).

MISURA MEASURE Inserisce, in un oggetto, dei punti o dei blocchi ad una distanza reciproca stabilita dall’utente

ALLUNGA LENGHTEN Allunga una linea lungo la sua direzione OFFSET OFFSET Consente di duplicare uno o più oggetti ad una

distanza indicata dall’utente RACCORDA FILLET Consente di raccordare due linee introducendo un

arco il cui raggio viene indicato dall’utente. RUOTA ROTATE Consente di ruotare uno o più oggetti rispetto ad

un punto base SCALA SCALE Consente di ridimensionare uno o più oggetti SCALATL LTSCALE Permette d’impostare il fattore di scala dello stile di

linea SERIE ARRAY Dispone uno o più oggetti secondo una serie

rettangolare o polare SPECCHIO MIRROR Specchia uno o più oggetti rispetto ad un asse

indicato dall’utente SPEZZA BREAK Rimuove parte di un oggetto: linee cerchi, archi,

polilinee, ellissi, spline, etc. SPOSTA MOVE Sposta un oggetto rispetto ad un punto base. STIRA STRETCH Stira interi oggetti o parte di essi TAGLIA TRIM Taglia un oggetto rispetto ad uno spigolo di taglio

definito da uno o più oggetti. (Tale comando è attivabile anche nello spazio 3D purché i due oggetti siano complanari).

TLINEA LINETYPE Apre la finestra di dialogo per la scelta del tipo di linea corrente

DDEDIT Consente di modificare il testo già digitato. PROPRIETA PROPERTIES Apre la finestra di dialogo delle proprietà di un

oggetto.

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Altri comandi: ITALIANO INGLESE FUNZIONE ANNULLA UNDO Annulla un determinato numero di operazioni

indicate dall’utente AREA AREA Consente di misurare la dimensione dell’area e del

perimetro di un oggetto DIST DIST Misura la distanza tra due punti indicati dall’utente GRIGLIA GRID Definisce la densità e attiva o disattiva una griglia di

riferimento sullo sfondo del disegno ID ID Individua le coordinate di un punto rispetto all’UCS

corrente LIMITI LIMITS Definisce i limiti del disegno NT F (FENCE) Consente di creare una selezione di oggetti

attraverso l’intersezione con una linea spezzata fittizia

ORTO ORTHO Consente di attivare o disattivare il comando per tracciare linee o compiere spostamenti solo in senso ortogonale rispetto all’UCS corrente.

OSNAP OSNAP Apre la finesta di dialogo per la scelta degli snap ad oggetto permanenti

PAN PAN Consente di spostate la vista di un oggetto senza modificarne il fattore d’ingrandimento

PLOT PLOT Visualizza la finestra di plottaggio PUN TK Puntamento video PVISTA VPOINT Consente di scegliere un punto di vista per la

finestra corrente RIGEN REGEN Rigenera il disegno SALVA SAVE Salva le ultime modifiche su file SNAP SNAP Forza gli spostamenti del cursore secondo i valori

stabiliti dall’utente TEMPO TIME Visualizza il tempo trascorso lavorando sul disegno UNITA UNITS Visualizza la finestra di dialogo per l’impostazione

del tipo e della precisione delle unità di disegno VISTA VIEW Visualizza la finestra di dialogo per la

memorizzazione di nuove viste determinate dall’utente o per attivare viste già esistenti

ZOOM ZOOM Permette di scegliere le opzioni per la determinazione della dimensione di visualizzazione del disegno.

VPORTS Apre la finestra di dialogo per la scelta del numero e della disposizione delle finestre di disegno

ANGDIR Variabile di sistema. Controlla la direzione dell’angolo positivo rispetto all’UCS corrente

ADCENTER ADCENTER AutoCad Design Center. Consente di importare alcune caratteristiche (layers, layout, stili di quota, blocchi, stili di testo, tipi di linea, ecc.) da altri file di AutoCad già esistenti.

CAPROP Cambia le proprietà di uno o più oggetti direttamente dalla riga di comando

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I blocchi Un blocco è costituito da un insieme di elementi tra di loro associati in maniera da formare un unico oggetto. Gli elementi che compongono un blocco possono essere sia 2D che 3D. E’ possibile creare un blocco ciccando sull’apposita icona o digitando il comando BLOCCO (in inglese BLOCK) alla riga di comando. A questo punto si aprirà una finestra di dialogo denominata Definizione di un blocco, da cui sarà possibile determinare il nome del blocco, gli oggetti da includere, il punto base e l’unità d’inserimento.

Per creare invece un blocco esterno al disegno, un blocco, cioè, costituito da un file di disegno separato e richiamabile da qualsiasi altro documento di AutoCad, si dovrà digitare il comando MBLOCCO (in inglese: WBLOCK) e, all’apertura della finestra di dialogo denominata Scrivi blocco, seguire una procedura analoga a quella precedentemente descritta. L’unica variante consiste nella necessità di indicare la posizione in cui salvare il file contenente il blocco.

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Per inserire un blocco occorre ciccare sull’apposita icona o digitare INSER (in inglese: INSERT) alla riga di comando. Si aprirà, così, una finestra di dialogo denominata Inserisci, da cui sarà possibile scegliere il blocco interno o il percorso del blocco esterno da inserire, il fattore di scala d’inserimento distinto secondo i tre assi X, Y e Z, e le coordinare del punto d’inserimento. Sarà possibile, inoltre, determinare la posizione di questo ultimo punto anche ciccando direttamente sullo schermo.

Gli oggetti che compongono un blocco possono essere separati tra loro in qualunque momento, attivando il comando ESPLODI (in inglese ESPLODE) e selezionando il blocco da esplodere. Un blocco potrà essere modificato in qualunque momento semplicemente sovrascrivendo il nuovo blocco modificato su quello già esistente. Immediatamente tutti i blocchi con lo stesso nome di quello appena ridefinito e contenuti all’interno del disegno, saranno aggiornati. Attributi di un blocco Ad ogni blocco è possibile associare uno o più attributi. Tali attributi possono essere, ad esempio, nomi, numeri, prezzi, commenti o altro. E’ possibile estrarre le informazioni contenute in un attributo e utilizzarle in un foglio elettronico o in un database. Gli attributi possono essere anche invisibili, possono, cioè, non essere visualizzati o stampati pur essendo archiviati nel file di disegno e scritti su un file di estrazione attraverso i comandi DDATTEXT e ESTRATT. Per creare un attributo è necessario attivare il comando DDATTDEF digitandolo alla riga di comando oppure scegliendo Definisci attributo dalla barra degli strumenti Attributi. Si aprirà così una finestra di dialogo denominata Definizione attributo, attraverso la quale sarà possibile definire l’etichetta, il messaggio di richiesta, le informazioni sui valori, la formattazione del testo ed altre eventuali modalità opzionali.

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Dopo aver ciccato OK sullo schermo, nel punto indicato, comparirà un’etichetta con la voce prescelta dall’utente. Se si vorrà definire un blocco con tale attributo, sarà necessario, al momento della sua definizione, che tale etichetta sia selezionata come oggetto costituente il blocco stesso.

Da questo momento, ogni volta che si introdurrà un blocco con quel nome, AutoCad, alla finestra di dialogo, farà la domanda di rito prescelta precedentemente dall’utente. Rispondendo alla domanda si collegherà tale attributo al blocco appena inserito. Gli attributi legati ad un blocco possono essere più d’uno e possono essere modificati in qualunque momento. Comandi relativi ai blocchi: ITALIANO INGLESE FUNZIONE DDATTDEF DDATTDEF Consente di aprire la finestra per la definizione di

uno o più attributi di un blocco BLOCCO BLOCK Apre la finestra di dialogo per la creazione di un

blocco OOPS OOPS Ripristina gli oggetti eliminati come componenti

individuali INSER INSERT Apre la finestra di dialogo per l’inserimento dei

blocchi MBLOCCO WBLOCK Consente di salvare un blocco come file di disegno

separato (blocco esterno). ATTDISP Consente di visualizzare tutti gli attributi, anche

quelli che di default sono invisibili DDATTE DDATTE Consente di individuare e modificare gli attributi di

un solo blocco ATTREDEF Ridefinice un blocco EATTEDIT Ridefinisce uno o più attributi BATTMAN Gestisce e modifica le caratteristiche generali degli

attributi EATTEXT Estrae gli attributi di un intero file o di un gruppo di

selezione, salvandolo in un file esterno apribile con il programma Excel

ESPLODI EXPLOSE Scompone blocchi e oggetti in elementi singoli