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PERIODICO MENSILE DI CULTURA E INFORMAZIONE - SUPPLEMENTO DEL N.2 - SPEDIZIONE IN A.P. ART. 2 COMMA 20/C LEGGE 662/96 FILIALE DI SAVONA Buon Compleanno San Pio X ! ! ! Parrocchia San Pio X Via Bergamo, 10 17025 Loano (Sv) Tel. 019 - 67.03.22 Abit. Parrococo 019 - 67.07.67 E-mail [email protected]
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Buon compleanno Pio X

Mar 29, 2016

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La storia dalle origini della Parrocchia
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Page 1: Buon compleanno Pio X

PERIODICO MENSILE DI CULTURA E INFORMAZIONE - SUPPLEMENTO DEL N.2 - SPEDIZIONE IN A.P. ART. 2 COMMA 20/C LEGGE 662/96 FILIALE DI SAVONA

Buon Compleanno San Pio X ! ! !

Parrocchia San Pio X

Via Bergamo, 1017025 Loano (Sv)Tel. 019 - 67.03.22Abit. Parrococo 019 - 67.07.67E-mail [email protected]

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quartieri non erano stati previsti, e ci ricevuto l'approvazione. Chiedeva anche BREVE STORIA pensò Mons. Piazza a sollecitarli e a l'approvazione diocesana, che però non realizzarli. Ogni parrocchia di città ebbe.della doveva avere tra i tre e i quattromila Il criterio di Mons. De Giuli era quello di abitanti in modo che ogni parroco non concedere parrocchie di città a PARROCCHIApotesse conoscere maggiormente i suoi Congregazioni Religiose, affinché ai fedeli. Tra le nuove parrocchie e chiese parroci locali non rimanessero solo le di S. PIO Xpreviste c'era anche S. Pio X in Loano. Il povere parrocchie di montagna. Perciò la nome della nuova parrocchia era già stato C o m m i s s i o n e d i o c e s a n a f e c e Nel 1965 giunge Vescovo ad Albenga, scritto da Don Folci, che aveva realizzato osservazioni al progetto presentato da proveniente da Genova, Mons. la Casa del Sacerdote e stava preparando, Don Folci: era troppo basso, quasi Alessandro Piazza, noto biblista e autore fin dal 1951 il progetto di una nuova annullato tra i due grandi edifici della (insieme a Mons. Galbiati) del libro assai chiesa, che voleva anche parrocchia, per Casa del Sacerdote: anche Roma, viste diffuso e tradotto anche all'estero il servizio religioso della zona di Loano queste osservazioni, non diede più il “Pagine difficili della Bibbia”.

parere favorevole.Ma Don Folci non rinunciava tanto facilmente. Ripresentò il progetto addirittura al papa Pio XII chiedendo anche l'oblazione del Pontefice. Il Santo Padre promise ma i suoi segretari chiesero subito informazioni sulla persona e sull'opera di Don Folci: tra le carte della Curia di Albenga c'è ancora l'informativa assai positiva sul fondatore della Casa del Sacerdote. In essa vi è scritto che "Don Folci incline a fare debiti, che ad oggi assommano a lire c inquanta mi l ioni ma che era proprietario di beni per una cifra di quattrocento milioni” e che quindi poteva intraprendere un santuario col contributo papale.Frattanto anche Mons. de Giuli, sollecitato dalle pressioni di D. Folci, e aprendo gli occhi sulla espansione urbanistica di Loano, avverte il Parroco di S. Giovanni, Mons. Lanteri (siamo nel 1958) di essere in trattative per l'acquisto di un terreno vicino alla Casa del Sacerdote. L'acquisto del terreno in via La diocesi di Albenga era stata resa ponente.Mascagni (due milioni) porta la data del vacante dopo la promozione a Vescovo di Per dieci anni i suoi tentativi furono vani: 25-3-1960, e fu fatto in vista di un centro Reggio Emilia di Mons. Gliberto Baroni, già nel 1955, a gennaio, scrivevadi culto religioso per una futurache fu Vescovo di Albenga per meno di

due anni. Fu il vescovo però che mi ordinò sacerdote a Dolcedo il 27-6-64 e che mi mandò a Roma a studiare teologia e liturgia.

Uno dei primi indirizzi pastorali del nuovo vescovo Mons. Piazza fu quello della divisione delle parrocchie più grandi della diocesi, che furono quelle delle cittadine rivierasche, che si stavano

parrocchia. Questo terreno fu poi espandendo in modo disordinato con all'allora Vescovo di Albenga Mons. De venduto a Giosué Fumagalli il 23-5-1968 costruzioni edilizie un po' penose nelle Giuli di avere sottoposto il progetto del per 14 milioni, onde poter acquistare il periferie, spesso senza un adeguato piano Santuario Parrocchia a Mons. Fallani, terreno più ampio di Via Bergamo, dove regolatore. Presidente della Pontificia Commissione adesso c'è la chiesa, che fu pagato 48I centri religiosi di servizio dei nuovi nazionale di Arte Sacra e di averne

1976 - gennaio pr imo muro cost ru i to

1979 - la costruzione continua

13-11-1972

Decreto Vescovile per la Parrocchia San Pio X

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milioni il 30-11-1970. nella quale vedo anche la sua impronta 16-12-1972 quando io ero già Ritorniamo a D. Folci che non si dava per intellettuale, di sacerdote che aveva parroco nominato.sconfitto: egli richiese il parere del l'entusiasmo della chiesa vista come La somma stanziata per l'esercizio Vescovo e della Commissione diocesana popolo di Dio in cammino, attendata nel finanzia rio 1972 fu di 154 milioni di cui che in data 31-10-1961, diede parere deserto. trenta per il seminterrato. Non stupisca favorevole, ma con brevi osservazioni, tanta solerzia burocratica: ci sono così anche la Commissione Pontificia sempre dei “se” e dei “però” nelle nazionale approvò il progetto del burocrazie cavillose. La concessione al Santuario l'11-11-1961. L'opera tuttavia 'rustico' vuol dire che prima tu devi non decollò perché non si concedeva costruire con i tuoi soldi, e dopo, con le l'essere parrocchia. Un anno e mezzo opportune e tante documentazioni dopo Don Folci moriva con l'amarezza comprovanti gli stadi di avanzamento, tu dell'opera incompiuta, ma il seme gettato puoi chiedere l'erogazione pattuita. non fu vano, perché si sviluppò vicino Quando il contributo già parziale, nella chiesa di S. Pio X. l'inflazione è tanta, si raccolgono alla I l nuovo ter reno ceduto dal la fine solo le briciole.proprietaria, la Signora Jolanda Delfino, Dopo la rinuncia verbale di Don un po' donato e un po' comprato, fu Nel Maggio del 1972, di ritorno in Bellocchio il Vescovo doveva nominare intestato all'Opera S. Raffaele, un Ente macchina da Roma, dove era andato ad un altro parroco. Nel giugno del 1972 diocesano costituito anche per i beni in un Congresso di Azione Cattolica, don ebbi un colloquio col Vescovo: avevo vista delle erezioni delle parrocchie Bellocchio fu colto da infarto. Diede poi finito gli studi e stavo ultimando la tesi di nuove. verbalmente le dimissioni da parroco di laurea. Il Vescovo mi preannunciò che Il 1-11-1971 fu eretta canonicamente, S. Pio X il 13-11-1972. In seguito ottenne stava pensando alla mia prossima con decreto di Mons. Piazza, la nuova una piccola parrocchia, Diano Castello, destinazione pastorale. E aggiunse: “...ci Parrocchia di S. Pio X, dopo che era stato dove morì il 9-11-1977 nella pienezza sarebbe anche la parrocchia di S. Pio X, concesso parere favorevole il 14-10- della sua notevole attività parrocchiale, ma è una parrocchia di città e ci sono 1970. lasciando un grandissimo rimpianto. Al sacerdoti più ragguardevoli da pro-

funerale ci fu una folla incredibile, Con un secondo decreto del 1-12-1971 fu muovere” . Io me ne ra l legra i commossa e piangente, proveniente da nominato Parroco di S. Pio X il Sac. Dott. interiormente perché preferivo una tutta la diocesi di Albenga.Vitaliano Bellocchio, laureato in parrocchia che fosse vicina al miei cari, Addio, mio carissimo amico e nella zona di Imperia.giurisprudenza, Assistente dell'A.C. predecessore in S. Pio X. Anche noi ti Ma il giorno otto settembre dello stessodiocesana e fino all'anno precedente Pro- ricorderemo sempre. Intanto la pratica

rettore del Seminario di Albenga, dove con me Vice Rettore aveva svolto il servizio formativo dei ragazzi dal 1968 al 1970. E qui apro una curiosa ma doverosa parentesi personale. Ero molto amico e stimavo Don Bellocchio:quando fui nominato, dalla sera al mattino, vice rettore del Seminario di Albenga (era il 29 settembre del 68) Mons. Piazza mi disse che ero troppo giovane per fare il rettore. Mi propose una terna di illustri sacerdoti: dovevo scegliere uno di loro che mi facesse da pro-rettore, e scelsi Don Bellocchio. Ma il Rapporto tra Vescovo e il pro-rettore si logorò presto, per una diversa valutazione del fatto formativo ed educativo dei Seminaristi.A giugno del 70 Don Bellocchio fu dimissionato. “D'ora in avanti farai tu il rettore" mi disse il Vescovo. Ma alle mie osservazioni: “Siamo sempre stati così in sintonia educativa!”, il Vescovo rimase senza parole e il giorno dopo mi dimissionò per lettera: “Entro 15 giorni

anno fui richiamato a rapporto e il tono della nuova chiesa eretta canonicamente devi lasciare il Seminario”.era diverso:continuava. Nel 1972 fu inoltrata la Alla sera stessa ero già a casa mia, dopo “Tu devi andare a S. Pio X...”, fu il richiesta di finanziamento al rustico: il aver richiesto una piccola parrocchia e la comando categorico, che non voleva progetto, ormai delineato nelle sue linee possibilità di proseguire gli studi smentite. Afferrai il concetto: mi manda fondamentali, porta la data del 18-11-universitari. E così me ne ritornai a Roma perché nessuno ci vuole andare.1971, era stato poi sommariamente a finire la laurea in teologia. Mi Mons. Piazza, dopo avermi comunicato approvato dalla Pontificia Commissione mantenevo facendo il coltivatore di olivi.la destinazione parrocchiale, cercò di di Arte Sacra il 25-10-1972.Invece Don Bellocchio seguiva il addolcire la rudezza del comando La data della richiesta di finanziamento il progetto della nuova Chiesa di S. Pio X, affermando che tutto era stato previsto.28-8-1972 e la risposta affermativa fu del

1983 - l a ch iesa avanza

30 14-11-1973

Prima Messa di donAlessandro nella casaDel Sacerdote

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Mi rincuorò assicurando che in tre mesi il Cominciai a fare il pendolare Dolcedo - e ai matrimoni, che consigliavo di fare seminterrato della futura chiesa Loano. In un mese aggiustai ogni cosa: e fuori, in chiese più artistiche e parrocchiale sarebbe stato ultimato. Il il 14-11-72 fui nominato ufficialmente tradizionali. Intanto girai anche in mio sacrificio sarebbe stato di breve Parroco di S. Pio X. Parrocchia alla ricerca di un seminterrato tempo. Feci anche qualche visita alle varie o magazzino che fosse capiente per

eventuali alternative, come locale cappella o chiesa provvisoria. Conobbi un agente immobiliare, il sig. Angusti, che mi sconsigliò, sia per le dimensioni troppo piccole dei locali possibili, sia per i mezzi. Diventammo amici e fu tra i tre impresari che poi costruirono la chiesa. Intanto ebbi modo di conoscere anche l'Ing. Nicolò Elena, che insieme all'Arch. Allegro, di Genova, aveva progettato la Chiesa di S. Pio X. Mi spiegò il progetto, che partiva dalla realtà maturata dal Conc. Vat. II della Chiesa come popolo di Dio e Assemblea convocata per il culto. Ora il popolo di Dio in cammino nel deserto si attendava per il culto nella Tenda, che era il luogo in cui Dio era più vicino agli uomini perché vi venivano conservate le due tavole della legge. La chiesa di S. Pio X voleva significare, essendo stata progettata come una tenda ebraica, il nuovo popolo di Dio in cammino verso la terra promessa del paradiso. L'idea mi piacque, e costruendo la chiesa si trattava di renderla visibile e significativa. Esperto nelle umane cose, l'Ing. Elena mi consigliò anche alcune possibili difficili

Mai parole episcopali (forse perché non comunità religiose, alla casa del vie per superare l'inconciliabilità della correttamente suggerite) furono cosi Sacerdote e al Parroco di Loano Mons. chiesa con la destinazione a zona poco profetiche. C'era certamente il Lanteri. ospedaliera. C'era la possibilità di una terreno su cui costruire, c'era anche la Il problema principale era: dove dirò la variante al piano regolatore, oppure promessa di finanziamento, c'era la messa parrocchiale? Dove farò i costruire la chiesa come cappella di buona volontà di tutti, ma mancavano battesimi, cresime, comunioni, funerali, ospedale. Malgrado formali richieste del due cose essenziali: il permesso matrimoni? Vescovo ed esteriore disponibilità dei comunale e il fatto che il terreno Iniziare da zero una parrocchia è impresa governanti locali, le risposte scritte destinato alla chiesa in realtà era zona assai ardua. Giustamente le Suore non furono negative. Si dovette aspettare il ospedaliera. Tutto questo lo seppi dopo. volevano impicci parrocchiali nelle loro 1975, quasi tre anni dopo.Non potendo costruire velocemente, il silenziose ed ordinate cappelle. Con un Intanto comunicai al Vescovo e al par- finanziamento si deprezzava. Poi po' di fatica si addivenne al seguente roco di Loano che sarei entrato il giorno occorreva aspettare il nuovo piano accordo: avrei celebrato le Ss. Messe 14 gennaio 1973, non con cerimonie regolatore, che doveva essere ancora feriali e quella festiva alle ore 8,30 dalle esterne, ma solo presentandomi alle approvato definitivamente dalla regione. suore Giuseppine di Novara, in via sante Messe.La possibilità di costruire la chiesa era Carducci. Alla Casa del Sacerdote, Il giorno 9 gennaio, nella cappella delle come fare un terno al lotto. Io, tuttavia, da invece, avrei celebrato solo due Ss.

suore di Novara, essendo testimoni i ingenuone, pensavo in tempi brevi, Messe domenicali, alle ore 9,30 e alle

sacerdoti Berruto Giorgio e Giancarlo perché mi fidavo del Vescovo, dei 18,30. Vi avrei anche potuto fare i Aprosio, il Cancelliere Vescovile Can. politici, degli esperti. E in effetti la funerali in orari compatibili alla Casa. Alessandro De Michelis mi investi degli profezia del Vescovo, poi, si avverò, ma Offrii anche mezzo milione all'anno oneri di parroco.più tardi. E credo tutto ciò sia stato come ringraziamento e contributo spese.Il 12 gennaio, venerdì, iniziai il compito provvidenziale. Andai a vedere i luoghi di cappellano delle suore Giuseppine di della nuova parrocchia. Individuai Novara, ufficio che svolsi per circa otto facilmente il terreno, che allora era anni, fino alla chiusura della Casa, oggi incolto, e la casa canonica. Per maggiore diventata condominio.sicurezza chiesi alla Madre superiora Il 14 gennaio, alle tre sante messe delle suore del Sacro Cuore, Sr. Teresa, domenicali, mi presentai dopo l'omelia, e maggiori spiegazioni. Poi conobbi anche dissi certamente parole non memorabili, i vicini, il sig. Stefano Canale e i suoi ma semplicemente che ero il nuovo figli, ed ebbi anche le chiavi di casa. La parroco di S. Pio X e che avrei cercato di canonica era ancora da finire: c'era da fare del mio meglio.completare il riscaldamento, dovevo far Alla prima Santa Messa una persona pulizia, mettere i mobili, le luci, fare i Non accennai per il momento ai venne poi in sacrestia, e mi offrì una dellecontratti Enel e Sip e acquedotto. battesimi che facevo in casa del bambino

1986 - Ingresso del salone e sagrato della parrocchia

30 1973

Nasce la cantoria degli adulti

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sue due stampelle, come segno di offerta Anche se la chiesa edificio non sorgeva buon vicino di casa Canale Stefano che della sua sofferenza per il mio lavoro. E ancora, la chiesa comunità si era messa in aveva alcune serre coltivate. Ancora oggi alla Casa del sacerdote si fece avanti solo cammino sotto il segno di S. Pio X. Capii lo ricordo per la sua grandissima la Lina Tissone, che mi offrì il suo aiuto, lentamente il perché la provvidenza

pazienza, che sarà stata certamente che continua ancora oggi a 23 anni di aveva disposto che i permessi di

ricompensata in cielo dal Signore.distanza, con lo stesso entusiasmo e la costruire la chiesa fossero ritardati di tre A febbraio facemmo già il primo stessa devozione. anni. Tanti ce ne vollero per avere la

In mattinata, finite le messe pensai di andare a piedi fino al cimitero e poi nella parrocchia di S. Giovanni. C'era un motivo: volevo sapere quanto tempo occorreva, se avessi fatto un corteo funebre a piedi: 22 minuti. Pensai che era troppo. E così decisi di annullare i cortei funebri dalla chiesa al cimitero. Ci volle del tempo, ma mi sembra che oggi sia un fatto normale.Quel giorno feci anche due conoscenze utili: due giovani visti nella sacrestia di S. Giovanni, che erano miei parrocchiani e che costituirono il primo nucleo, a cui si aggregarono altri in seguito che costituirono la prima realtà giovanile che poi è continuata fino ad oggi.Nel diario di questi primi giorni (che ancora conservo) annotai anche la conoscenza di due coniugi ancora attivi in parrocchia, i con. Luparia.Al termine di quella giornata ebbi ancora due rosari da recitare, per due defunti della Parrocchia. Ad uno di questi S. Rosari conobbi e avvicinai i primi due

carnevale dei bambini, che come altre chierichetti di S. Pio X: Ernestino e prima chiesa come si addice ad un iniziative di allora, continua ancora oggi.Massimo. piccolo popolo in cammino bisognoso La prima domenica del febbraio del 1973 Il giorno si chiudeva in modo positivo: della sua tenda.iniziai anche una quarta messa avevo i miei primi chierichetti, i primi Dopo i primi mesi del 1973, di lento, parrocchiale, alle 11 del mattino della giovani, i primi adulti. faticoso e, a volte, caotico avvio domenica e delle feste: ed era la messa La semina aveva dato buon raccolto. parrocchiale, iniziò il tempo dell'attesa dei giovani e dei bambini, che dopo Dopo aver scritto il diario della giornata. della licenza edilizia.qualche mese fu accompagnata dal chiusi gli occhi sereno. Nel frattempo si iniziarono sia la cantoria complesso musicale.Nei giorni seguenti gli impegni si acca- parrocchiale degli adulti, sempre guidata Naturalmente feci anche i primi debiti: vallarono: mi dovetti velocemente dalla prof. Mesiti, che partecipò con il ma la generosità dei parrocchiani di S. procurare il turibolo, una croce astile, canto già al primo S. Natale 1973, ancora Pio X non venne mai meno, fu subito libri parrocchiali, cavalletti in ferro per le alla Casa del Sacerdote, sia le prime cordiale e assai diffusa, e anch'io mi salme dei defunti in chiesa. Cresime e Comunioni celebrate dalle trovai bene anche se non ebbi stipendio Anche se con molto affanno ogni cosa suore di Ivrea. Naturalmente cominciò da parroco fino al 1978.cominciò a delinearsi, compresi i tutta l'anagrafe parrocchiale, i sacra-

catechismi di cresima e comunione, le menti dei vivi e dei morti, e cioè i primi visite agli ammalati della parrocchia e matrimoni celebrati dalle Suore di S. qualche pentola bruciata, per le tante Giuseppe e i primi battesimi fatti in casa. visite serali. Molte di queste visite erano Ma dopo il primo anno di vita dei ragazzi che voleva no fare gruppo e in parrocchiale, le cappelle delle Suore si breve tempo la mia casa parrocchiale apersero volentieri e disponibili per ogni divenne oratorio quotidiano, sala di esigenza della comunità. Anche se disse- musica di un complesso, con prevedibile minata in vari luoghi la prima comunità irritazione dei vicini, abituati alla pace si rese lentamente visibile e nell'autunno dei campi. dello stesso anno ci fu l'inizio dei primi

gruppi parrocchiali, dei primi incontri Chiesi subito due licenze edilizie: con gli adulti e del primo consiglio ristrutturare il capannone adiacente alla

Nel 1973 una coppia di bravi coniugi, parrocchiale (circa 70 persone) presente casa, che divenne sala di catechismo, ancora viventi, i sigg. Barra, mi fecero il Vescovo.riunioni e gioco, e la licenza di fare un conoscere tutte le famiglie di via Nel 1974 in iz iammo anche le campetto di calcio che fosse recintato Gozzano, che visitai ad una ad una, fuori benedizioni delle case che mi diedero la

fino a sette metri di altezza. In seguito mi del tempo delle benedizioni delle case possibilità di avvicinare quasi tutte le

accorsi che era insufficiente e prolungai che in quell'anno feci fare ai Padri famiglie della parrocchia, per la prima l'altezza fino a 12 metri, che però non Cappuccini. volta.evitarono che i ragazzi giocando a Comunque cominciai a conoscere i miei Il 21 agosto 1974 fu celebrata una pallone rompessero spesso i vetri del mio parrocchiani e ad apprezzarli. solenne S. Messa all'aperto, di sera, nel

1986 - Panoramica da nord-ovest della parrocchia

30 1974

Primo Recital

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campetto parrocchiale, e fu la prova posteriori. Le putrelle anteriori e velocità fu organizzata la posa della generale per le Cresime e Comunioni posteriori, ancora oggi visibili, hanno la prima pietra per la festa di S. Pio X il 21 all'aperto che l'anno seguente celebrò funzione di tiranti del tetto e, nello stesso

agosto: fu il primo colpo di ruspa, in Mons. Parodi, allora Vescovo di Savona. tempo, essere le corde della tenda ebraica cerimonia a lume di candela, di sera, alla Nell'autunno del 1974 giunse tra noi, del deserto.presenza del Vescovo e dei parrocchiani. come vice parroco D. Aldo Rosso, che Tra la fine del 1977 e il 1978 venne Il fotografo Davide immortalò la serata poi rimase per dieci anni, dando un posato il solaio del seminterrato,

notevole impulso alle attività giovanili e prefabbricato, prove niente da Ceparana, con foto straordinarie ed emozionanti al canto. A lui si deve l'inizio del Recital dalla Ditta Pontello.che conservo con gelosia, nell'album Natalizio che fu poi allestito ogni anno, Nel 1978 tutta la struttura edificata è a fotografico della parrocchia.fino ad oggi. livello del terreno esterno, e con la scale

di accesso al seminterrato si rese in qualche modo agibile il locale, tanto che nello stesso anno vennero celebrate le prime Cresime e Comunioni nel locale ancora senza finestre e pavimento di marmo.Poi in agosto fu celebrata la festa di S. Pio X, la prima nei nuovi locali e la prima Santa Messa di Natale, quella di mezzanotte, con l'offerta di un agnello vivo e belante a Gesù Bambino, e i canti della cantoria degli adulti e dei giovani. In quella fine d'anno facemmo anche la festa di capodanno: tutto era utile per fare comunità.Anche nell'anno 1979 continuarono i lavori. All'esterno fu fatta la prima tribuna della chiesa, quella posteriore, in aprile fu ultimato il pavimento in marmo del seminterrato e dei locali adiacenti, per circa 1000 metri quadrati, e in autunno fu ultimata anche la tribuna sospesa anteriore, a sbalzo, che rimane ancora oggi un lavoro imponente di ingegneria.

In settembre cominciarono gli scavi, fatti Intanto si stava sbloccando, dopo due Poi ci fu una pausa dei lavori per dalla Ditta Fazzari, e nel gennaio anni e mezzo, il problema spinoso della impinguare un po' le casse esangui della seguente fu innalzato il primo muro di licenza edilizia. La variante del piano parrocchia, in vista anche dei notevoli contenimento mediante la Ditta Ippolito. regolatore fu approvata definitivamente, lavori di copertura del tetto della futura Poi in primavera subentrò la Ditta cosicché il 3-7-1975 chiedemmo chiesa.Canepa, allora Edilmediterranea, che finalmente la licenza agli uffici Tra le novità salienti della pastorale praticamente costruì i cementi in tutta la competenti del Comune allora guidato annoveriamo nel 1979 l'inizio della chiesa. Con lo stesso Mario Canepa dal Sindaco Guzzetti, e in data 5 agosto si prima Via Crucis della Settimana Santa nacque lentamente una amicizia che dura ottenne la licenza. e, d'estate, il primo campeggio ancora oggi: fu la mia fortuna, in quanto In realtà io ricevetti copia della licenza parrocchiale a Mendatica S. Bernardo, non potevo avere di meglio in edilizia per la costruzione della chiesa (la nella colonia di D. Casa. Anche queste competenza, serietà e capacità di lavoro.prima in assoluto, dopo l'approvazione iniziati ve durano ancora oggi.Le varie tappe della costruzione della del piano regolatore), il giorno 2 agosto, La celebrazione del S. Natale 1980 fu in chiesa durarono circa 15 anni: le elenco alle ore 13 all'inizio del pranzo della festa ambiente pavimentato in marmo, con veloce mente.della Madonna degli Angeli, in Casa riscalda mento e chiusura totale del

Batan, a Borghetto S. Spirito, sotto il locale. Dai mesi estivi cominciammo a pergolato. celebrare la Sante Messe festive nella Era invitato alla festa anche il Sindaco di nuova chiesa. Cominciammo anche le Loano. Il sig. Guzzetti arrivò raggiante e celebrazioni dei funerali e dei matrimoni. misterioso: mi consegnò il plico della E il sabato mattina cominciò l'attività del licenza di fronte ai commensali, gruppo di pulizia che, con alterne orgoglioso di aver avuto l'onore e la gioia vicende, continua ancora oggi tutte le di firmare una licenza per la costruzione settimane. È uno dei gruppi a cui devo della chiesa parrocchiale. Fu un più gratitudine, per l'oscuro ma prezioso momento di grande emozione, quasi lavoro.

Nel 1976 vennero ultimati i muri di Nell'ottobre del 1980 iniziò anche la magico. Era il piccolo grande inizio di un contenimento e i travoni centrali del Sportiva S. Pio X con Carlo De lungo cammino, che avvenne sotto un seminterrato. Francesco per il calcio e Renzo Palazzoli pergolato in una festa dedicata a Maria Nel 1977 vennero ultimate e ricoperte le per la Pallavolo. Nel 1982 furono fatti i Santissima. C'era l'allegria degli uomini fondazioni di ancoraggio delle funi primi banchi della chiesa e in agosto fu

e la benedizione del Signore. In tutta portanti il tetto, sia anteriori che organizzata in modo ancora casereccio la

1990 - La parrocchia è completata

30 21-08-1975

Posa della prima pietra

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volle, l'onore della prima Messa. C'era sicurezza del seminterrato, compresoprima Sagra S. Pio X.anche un altro motivo, più sottile. Frattanto nel 1983 furono posati i tiranti Desideravo che celebrando la S. Messa di acciaio del tetto della chiesa e l'anno con tanta partecipazione di popolo, che seguente fu stesa la copertura in lamiera e poi fu enorme (circa 1800 persone), fu impermeabilizzata.potesse apprezzare e amare la nostra Iniziarono, nel frattempo, i primi presepi chiesa che, in verità, pur avendolacurati da Mario Cenere.

l'ascensore per portatori di handicap, e la ristrutturazione della casa canonica.E qui finisce velocemente la storia dei fatti salienti della parrocchia, quelli più visibili ed esteriori. Nasce spontaneo un grande ringraziamento a tutti i benefattori e collaboratori, ma anche la richiesta di paziente tolleranza e perdono per tutto ciò che non sono riuscito a fare, per le persone e famiglie che non sono riuscito ad avvicinare.Adesso, però, che le opere murarie sono finite (manca solo il retro altare e l'organo della chiesa), mi piacerebbe curare di più la comunità spirituale, in

approvata non gli era mai piaciuta. E attesa di un nuovo parroco che possa Nel 1984 D. Aldo ci lasciò perché fu pro- almeno in parte ottenemmo lo scopo. iniziare un nuovo cammino parrocchialemosso alla parrocchia di Dolcedo, vicino

ad Imperia. Da allora, salvo brevissime parentesi, non abbiamo avuto la fortuna di avere un curato fisso che attendesse alla cura dei giovani e dei ragazzi.

Nel 1985 furono chiuse le pareti laterali della chiesa in prefabbricato che diedero una configurazione ormai definitiva al volume della chiesa come tenda del deserto.Gli ultimi lavori furono, nel 1986, la scala chiocciola esterna alla sacrestia e ai

Rimane da annotare che in questi ultimi senz'altro più facile del mio.piani superiori, poi fu la volta delle vetrate posteriori. Nel 1988 gli impianti

elettrici e idraulici nel 1989, e infine il (Brani tratti da tre pavimento in marmo di Carrara nel 1990. articoli pubblicatiFurono anche ultimate le tribune in sul “Cupolone” legno.

nel 1998)Così nel Natale del 1990 invitammo il compianto Mons. Piazza, recentemente defunto, per la celebrazione della prima santa Messa episcopale nella nostra nuova chiesa. Sac. Alessandro RanoisioOrmai il Vescovo era in pensione, da

Due anni, abbiamo fatto le uscite di poco, ma spettava a lui, che questa chiesa

Un particolare di un presepe di Mario Cenere

La prima cantoria adulti nel 1973

30 01-05-1978

Prima Messa nella Chiesa-salone

30 1979

Parte il gruppo Del Martedì

30 15-11-1981

Esce il primo numero del Toto Parrocchia

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chiasso, fare recital, spettacoli, fare Cosa rimane dopo parecchi anni? Provo ...PENSIERA DA opere di carità ( ricordo una famosa a rispondere. “raccolta della carta”). Ma gli incontri di Dieci anni a S. Pio X mi hanno insegnato CIVEZZA...cultura religiosa avanzavano a fatica. Ho che la gente vuole schiettezza. Vuole passato con i giovani molto tempo. Si essere coinvolta, vuole sentire che i preti

L'esperienza vissuta come vice parroco a aspettavano da me molto, forse più di vanno d'accordo. Ho imparato ( grazie aS. Pio X è ormai lontana. Ma soltanto perché sono trascorsi parecchi anni. Non perché sia sfocata.Ho nel la mente con chiarezza avvenimenti, persone, situazioni che hanno reso avvincente l'avventura, condivisa con Don Alessandro, della nascita di questa parrocchia. Se dovessi di colpo esprimere la prima impressione che mi viene in mente dovrei scrivere lungamente sulla gente di questa, che a quei tempi, era nient'altro che periferia. E dovrei parlare di un mondo arroccato in difesa dei valori contadini contro la sempre più pressante invasione della mentalità di città.E allora parlerei di gente generosa, ospitale, con quel pizzico di differenza che si può ancora chiamare saggezza. Gente semplice ma prudente. Niente a scatola chiusa. E don Alessandro, volpe sotto l'ascella, spiegava, dimostrava, invitava, rincuorava, correggeva. Pungente, amabile, sardonico, buono e caustico, ma così sincero che non si poteva non volergli bene. Mi aveva affidato i giovani. Ero ancora un po' inesperto e quel gruppone chiassoso e un po' aggressivo mi metteva soggezione.I miei impegni erano: la scuola (e mi portava via molto tempo), la parte quanto riuscissi a dare. Ma mancava Don Alessandro) che nelle cose bisogna ricreativa con i bambini, nel campetto, al sempre qualcosa per entrare in perfetta essere costanti. Che non bisogna pomeriggio, le attività con i giovani, la sintonia. disperare mai. Che si può sempre liturgia nella quale collaboravo con don Riuscii a far scoprire a qualcuno l'Azione ricominciare.Alessandro. E per qualche tempo la Cattolica, il settore giovani. Fu l'inizio di In questi anni ho passato centinaia di ore cantoria. Una grande familiarità ci una nuova epoca. Si cominciò a parlare a giocare con i bambini, ho consumato la legava ma la separazione dei compiti era con serietà di fede, di Cristo, di chitarra, ho insegnato loro a camminare netta. E sapeva riunire in sé, elementi spiritualità, di impegno nella Chiesa. insieme, ho fatto capire che in chiesa si contradditori. Se da una parte sembrava Era una svolta favorita dall'entusiasmo di canta per pregare, non per esibirsi. Che un accentratore dall'altra lasciava personaggi che sono entrati a far parte del salire su una montagna è una esperienza assoluta libertà di iniziativa. DNA della S. Pio X. esaltante. Che la Parrocchia siamo tutti Dicevo pocanzi del buon rapporto con la Forse non è prudente citare nomi. Ma in noi.gente. Lo osservavo spesso. La sua un gruppo giovanile prima o dopo spunta Cosa è rimasto in me? La nostalgia di un battuta, quel po' di ironia, l'avere una il leader. E Pavan, Dutto, Salvini, solo entusiasmo che gli anni hanno un po' parola per tutti lo avevano reso ben per citarne alcuni, seppero dare affievolito. Il ricordo di una carica accetto. E io lo ammiravo e imparavo un'impronta che favoriva assai il mio interiore che di colpo mi faceva entrare in quello che mi sembrava utile per la mia approccio con loro. contatto con chi mi era vicino.attività. Quando, al sabato pomeriggio Era generazione chiassosa e un po' Ma in particolare è rimasto nella mia entravo nel suo studio lo trovavo sempre superficiale. Passò e rimase un gruppetto mente e nel mio cuore il bene che tante intento a preparare l'omelia con cinque o che aveva voglia di imparare e di persone mi hanno voluto; tante persone sei libri aperti sulla scrivania che costruire. Don Alessandro, sempre un po' affezionate a me anche quando non ne consultava con attenzione. Leggeva e diffidente, aveva espresso perplessità. vedevo il motivo.studiava sempre, lo invidiavo. Era nata qualche piccola frizione, ma Forse di qualcuno non ricordo il nome, Organizzavo un appuntamento d'obbligo ormai la cosa aveva preso il verso giusto. ma ho presente i loro volti e so che non li per circa 60 ragazzi dai 16 ai 20 anni e Si faceva A.C.R. con i bambini. C'era un dimenticherò mai. A tutti voglio dire:oltre. Erano legati da amicizia e spirito bel gruppo di educatori. La Parrocchia di catechismo. Boccheggiavo. Arrivavo aveva tutto quanto può far nascere un “Grazie”agli incontri con il mio discorsetto, i miei interesse per un giovane e in particolare foglietti, i miei pensierini spirituali e per un bambino.appena aprivo bocca una bolgia da Sull'onda dei ricordi potrei continuare girone dantesco mi costringeva ad una all'infinito. Ma qualcuno mi chiederà: Don Aldoingloriosa tanta voglia di giocare, far cosa hai imparato? A chi sei stato utile?

1981- Don Aldo con una simpatica mascheradurante un carnevale festeggiato

nel campetto della Parrocchia

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Questo mi ha agevolato il passaggio centro pastorale così attivo?DOPO 30 ANNI quando nell'ottobre del 1998 sono Certo molto merito va alle capacità di tornato come parroco. don Alessandro, ma credo che tanta parte

A dir la verità c'è più di un legame con Da una parte mi sentivo un po' a casa, vada cercata nelle famiglie e nei giovani questa parrocchia, già prima del suo dall'altra volevo conoscere meglio la che hanno saputo costruire amicizie e inizio. realtà, e quindi sentire tutti. segni di coesione che durano nel tempo. Con don Alessandro ho trascorso alcuni Quello che ho trovato è una grande E qui oltre a don Alessandro entra in degli ultimi anni in seminario prima che ricchezza di umanità, insieme ad una scena don Aldo.

Dico subito che don Aldo per me è sempre stato come un vero fratello. Ho potuto constatare, dall'esperienza raccolta in questi anni, che la sua estrosità e la sua forte capacità di empatia hanno dato il via a tante iniziative e a tante amicizie che ancora oggi non solo si reggono in piedi, ma camminano speditamente.Mi riferisco ai gruppi ACR, ai Recital, alla tradizione musicale, al Toto Parrocchia…Certo tutto questo è una bella eredità e mi chiedo quale sia il mio compito oggi. Non è più tempo di costruire, la costruzione c'è, non solo la chiesa, ma la comunità.È tempo di rifiniture e cioè di dare il tocco finale a tante cose che già vanno molto bene.Ma mentre pensi a questo speciale tocco, ti accorgi che le cose cambiano e ne nascono di nuove, come i giovani-adulti, le famiglie, la caritas e tante altre cose belle. Per cui dici: “Lavora e basta, il

lui diventasse prete.Ricordo alcune cose di lui: l'intelligenza brillante, come giocava bene a pallone, era un'ottima punta, il suo ciuffo e le sue battute.Poi l'ho ritrovato quando era vice rettore, proprio poco prima che si inoltrasse verso S. Pio X per iniziare questa grande opera. Non era più bambino, ma ormai un giovane alle prime armi con la teologia, e siamo diventati amici.Un'amicizia che ci ha accompagnato sempre. Tante volte ci siamo ritrovati di fronte ai sacerdoti nei ritiri vicariali, lui a parlare di teologia e io di pastorale. Tante volte mi sono ritrovato accanto a lui per chiedergli consiglio. E ho accolto con gioia l'invito che lui mi ha fatto di prendere il posto di don Aldo quando è andato a Dolcedo.Un periodo di poco più di due anni che mi ha fatto gustare la ricchezza di essere suo collaboratore. Poi sono andato ad Alassio e ci siamo un po' allontanati per ritrovarci negli anni in cui sono stato rettore del seminario.In quel tempo si è stretta una forte

significato del tuo lavoro non sta a te amicizia, soprattutto nel tempo della struttura già ben consolidata. Parlo della stabilirlo”.malattia di don Alessandro. struttura fatta di persone (non della

In quegli anni, quelli trascorsi a Loano e costruzione) che, devo confessare, mi ha quelli del seminario, ho conosciuto molte sempre posto una grande domanda: persone di S. Pio X e in particolare i come queste persone in così poco tempo Don Lucianogiovani. hanno potuto diventare una unità e un

24 Maggio 1988Veduta della Parrocchia San Pio X

c’erano ancora i ponteggi dall’ingresso principale

1 maggio 1975 venne allestito un altare nel campetto

In occasione delle Comunioni e delle S. Cresime

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rappresentanza della nostra Parrocchia Guzzetti ho fatto qualcosa che non Il ricordo di un partecipò alla Messa del Vescovo: dovevo che ora mi dà del lei?”. Rispose: c'erano tutti, ragazzi, educatori ed anche “No, don Gabriele, sono sempre stato parrocchiano adulti, tra cui Giuseppe Guzzetti e don educato ad avere rispetto per i sacerdoti, Alessandro. un conto è l'amicizia, che ci sarà sempre, divenuto sacerdote.Il resto è storia recente, dall'arrivo di don un altro è il rispetto per chi lei Luciano, con il quale avevo già rappresenta!!”.

Tutto per me è iniziato nel lontano 1987, instaurato un bellissimo rapporto di Tanti altri sarebbero i nomi da ricordare a S. Pio X era già una Parrocchia fiorente stima ed amicizia al tempo del suo cui legare ricordi indimenticabili, come d'attività e soprattutto di un bel gruppo di rettorato in Seminario, all'esperienza dei il sig. Varenna, il papà del sindaco giovani. Campi non più come partecipante o Cenere e tanti altri…. C'è sempre stataIo fino ad allora avevo frequentato la chiesa di S.Giovanni, data la profonda amicizia che ha sempre legato la mia famiglia a don Lanteri. Mio fratello Maurizio però si era inserito in S. Pio X ed aveva iniziato a collaborare come educatore dell'AC. Così piano piano anch'io ho iniziato a frequentare l'attività del sabato, in particolar modo l'ACR. Il primo sabato…Remo, insieme a Paola e Tiziana, mi accolsero subito con entusiasmo; ricordo molti volti di quel gruppo: Alessia, Jessica, Marco, Alessandro, Simone, Daniela, Erika, Marco (oggi giocatore dell'Empoli in Serie A) e tanti altri…Il primo contatto lo ebbi però con la sportiva S. Pio X, anche in questo caso grazie a mio fratello che era diventato allenatore ed arbitro; mi appassionai subito alla Pallavolo, specialmente per la stima e l'amicizia che si creò con Guido Guzzetti. Anche nell'ambito della Sportiva S. Pio X ho bellissimi ricordi, quando con Sergio Boselli e Domenico Dama si partiva col pulmino per le partitelle di mini-volley e poi dell'Under

come educatore, ma come sacerdote e Una domanda che già da ragazzo tanti mi 16!!!devo essere sincero nel dirvi che sono facevano, specialmente i miei amici che Poi iniziarono i Campi parrocchiali, stati i momenti più forti, spiritualmente al sabato mi avrebbero voluto in giro con prima a Cappello, poi ad Ormea. Ogni ed umanamente che abbia vissuto in loro: “ Ma cosa trovi di così bello ed Campo è sempre stato un'esperienza questi anni di contatto con la Parrocchia. affascinante in S. Pio X?”. Io oggi posso unica ed irripetibile, perché sono sempre Vorrei terminare ricordando alcune dire che la risposta principale si s ta t i i par tecipant i a renderlo persone prima di tutto don Alessandro: identifica nelle amicizie che in questi unico…Quanti volti e quanti ricordi, dal due sono le cose che sono rimaste anni si sono create con tante persone, “falso funerale notturno” fatto ad Andrea particolarmente fisse nel mio cuore, il soprattutto con gli educatori, di ieri come a Cappello, alla pescha di trote, quasi di soprannome con il quale era solito Gianni, Marco, Remo, Fabio, Valerio, frodo, di don Alessandro nel fiume di chiamarmi, in Parrocchia prima ed in Maresa, Betty, Carmen, Michaela e di Ormea, agli indimenticabili pranzi della Seminario poi, “una piccola volpe del oggi come Fabio, Veronica, Annalisa ed Ezia, alle visite notturne con scherzi e deserto”, perché era un gesto d'affetto di Angela, Dume, Stefano, Marzia, Giulia, risate di Andrea Nan….una persona apparentemente fredda che Fabio, Chiara, Chiara, Eleonora, Elena Dopo le esperienze iniziali decisi di nascondeva un cuore ricco di attenzioni. ed Elisa, Simona, Dajanira, Annamaria, a i m p e g n a r m i m a g g i o r m e n t e i n La seconda è una frase che diceva spesso cui aggiungere l'affetto di tanti ragazzi e Parrocchia, prima nell'aiutare gli ai suoi educatori: “La nostra Parrocchia tante famiglie che mi sono sempre state educatori a preparare i giochi del sabato non è fatta di gente d'elite, ma ci deve accanto in tutti questi anni, come l'affetto pomeriggio per i bambini, poi io stesso essere sempre spazio per tutti, soprattutto di preziosi collaboratori tra cui vorrei come educatore.per coloro che sono stati allontanati da citare Lina ed Ottorino, come veterani…Iniziai nel 1992 come educatore altri e che non sanno dove andare, qui Grazie a tutte queste persone ho seguendo il gruppo di II-III media, troveranno sempre una porta aperta!”. compreso il “segreto” di S. Pio X, gruppo che tenni per due anni, poi entrai Dobbiamo ringraziare il Signore per comunità tangibile che prega e in Seminario. Fu una scelta difficile e averci donato un tale sacerdote, ma ancor testimonia con iniziative forti, semplici e devo dire la verità che ebbi la paura di di più un tale amico!! Tra le altre persone concrete la propria fede nella nostra città: perdere i contatti con S.Pio X, invece care non posso dimenticarmi del sig. trent'anni sono pochi, ma sono stati ogni anno le amicizie lasciate a Loano Guzzetti: la cosa che più mi impressionò davvero intensi ed indimenticabili!!!diventavano sempre più forti e di ciò ne fu che dal giorno stesso della mia ebbi la certezza il giorno della mia ordinazione passò a darmi del lei; io con ammissione tra i candidati al sacerdozio meraviglia un giorno gli chiesi: “ Sig. Don Gabrieleil 24 gennaio del 1995, quando una folta

27 giugno 1989Venticinquesimo anno di sacerdozio di don Alessandro

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salutarlo e dargli il benvenuto, fatto”; impegno che ho mantenuto.1973 - 2003 comunicandogli che mio padre era Data l'età non posso più fare quello che ammalato e sarebbe stato contento di facevo una volta, ma se qualcuno che

Trent'anni sono passati, la nostra ricevere una sua visita; cosa che fece nei ancora non mi conosce, mi chiede il parrocchia sta vivendo il suo trentennale primi giorni della settimana. nome, io rispondo “Sono la Lina della S. in piena attività. Da allora la mia attività per la parrocchia Pio X”, perché mi sento ancora parte viva Nel lontano 1973, il terreno adibito alla è sempre stata costante, ho sempre della parrocchia.parrocchia era un cumulo di sterpaglie. cercato di rendermi utile in ogni Don Alessandro con nostro grande

rammarico ci ha lasciati. Quando stava già male, io sono andata a trovarlo in ospedale e gli ho rivolto una preghiera: “Don Alessandro, quando sarà in Paradiso, venga a prendere anche me.” Lui mi ha risposto: “No, Lina, perché lei è ancora utile alla S.Pio X”.I miei anni sono tanti. Non so quale sia la volontà del Signore: io sono pronta alla sua chiamata. Ma sono certa che nel momento del trapasso, don Alessandro sarà vicino a me per darmi il benvenuto, come ho fatto io, trent'anni fa.

Lina Tissone

Don Alessandro con molto coraggio e necessità, con tanta dedizione verso la grande forza di volontà, sotto la chiesa e il parroco.direzione dell'Ing. Ellena e dell'impresa Nel 1998 per motivi di salute, don Canepa, ha messo mano alle ruspe ed è Alessandro ha chiesto il trasferimento inriuscito in pochi anni a dar vita a questa una parrocchia più piccola; prima di costruzione, frequentata ora da molte andarsene mi ha detto: “Lina, lei continui persone e soprattutto da tanti ragazzi. a fare per la chiesa quanto ha sempreL'attuale parroco, don Luciano, si dedica a tutti con amore e sollecitudine.Ritorno indietro nella memoria e tanti ricordi riaffiorano nella mia mente. il 14 gennaio 1973 mi sono recata alle ore 9.30 nella cappella della Casa del Sacerdote, come ogni domenica, per ascoltare la S. Messa. Il celebrante era un sacerdote giovane che non avevo mai visto. All'omelia si è presentato da solo come il nuovo parroco della futura parrocchia di S. Pio X. Ricordo ancora le sue parole: “Ho trentadue anni; dopo la mia ordinazione ho passato un periodo in seminario; sono stato un anno in Germania prendendomi cura degli emigranti, ed ora, per nomina del Vescovo, sono qui in mezzo a voi. Vorrei scendere dall'altare per stringere la mano a tutti, per dialogare e conoscervi meglio”. Alla fine della S. Messa, pensavo che le persone che erano in chiesa si recassero da lui per dargli il benvenuto. Mi sono girata: in chiesa non c'era più nessuno. Io impulsivamente mi sono alzata e sono andata da sola a

1999 -Diano Calderina la “Lina” e la Ezia Durante la festa di Compleanno di don Alessandro

1999 Compleanno di don Alessandro - un biglietto d’auguri molto personalizzato

30 19/21-08-1982

Prima Sagra

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che già sembra così amato. testi, di scelta delle canzoni, di prove di ...30 ANNI E lì inizia la mia storia: dall'emozione di canto con il complesso di allora (i quella sera che mi portò nei giorni “mitici” M2GIERRE).DI RICORDI...successivi a voler conoscere quel prete Nell'estate del 1976 un altro spettacolo che mi affascinava perché così diverso da “SVALUTATION” e poi, nel settembre

Dopo 30 anni i ricordi sono legati quelli che avevo conosciuto prima. di quell'anno, la famosa “lettera aperta” sopra t tu t to a l l e emoz ion i che Mi ritrovo così ad essere accolto in quel al gruppo che i giovani di allora un'esperienza ti ha fatto provare. gruppo che, in breve tempo, diventò il sicuramente ricordano.Una comunità parrocchiale che stava mio gruppo di amici. Anche quello fu un momento di forte nascendo, una parrocchia senza la sua Pomeriggi passati dal “Don” a emozione e tensione: Don Alessandro chiesa, un gruppetto di giovani che inizia chiacchierare; giocare a calcio balilla e chiedeva a tutti un sempre maggior a stringersi intorno a Don Alessandro (il ping pong; le riunioni serali in una saletta impegno nella crescita di fede e, in quella nuovo parroco), e poi l'arrivo della dietro la casa di Don Alessandro dove a lettera, indicava “……una proposta di persona che sarà il più potente motore fatica ci stavamo tutti e dove si discuteva esperienza di fede, per chi ha fede……”.della nostra vita di gruppo di quegli anni: su tutto; le domeniche passate insieme; le Sono ormai passati tanti anni, ma ricordo Don Aldo. gite in montagna (altra grande passione ancora le animatissime e laceranti

di Aldo che riuscì a trasmetterci). E il discussioni che quella lettera scatenò.gruppo cresceva e incuriosiva ragazzi e Iniziò così un'altra fase della vita di ragazze che “bazzicavano” nei dintorni. gruppo: alcuni aderirono alla proposta E nel luglio del 1975 una grande sfida: altri no, ma questo non spezzò i legami di “UN ALTRO GREP” un vero e proprio amicizia.spettacolo di musica e cabaret, la cui Nell'estate del 1978 si fece ancora uno preparazione coinvolse in settimane di spettacolo “CLOCK”, a cui partecipò prove tutti noi. con un divertentissimo pezzo di cabaret Fu un tale successo che nell'agosto dello l'allora sconosciuto Antonio Ricci (che stesso anno lo replicammo: “ANCORA insegnava alle medie di Loano ed era UN GREP”. amico di Aldo).Che estate! L'entusiasmo era alle stelle:

Un giovane sacerdote con un'inesauribile ricordo le emozioni delle serate in carica vitale, un vulcano di idee e un passeggiata a Loano con Aldo e la sua grandissimo talento musicale. chitarra, e noi tutti in gruppo a cantare Comincia così a crescere quello che negli con la gente che si fermava ad ascoltarci.anni successivi diventerà il più forte Cresceva così la nostra amicizia e il punto di aggregazione giovanile loanese. nostro senso di appartenenza alla

L'anno dopo per la prima volta si organizza un campo estivo parrocchiale a Cappello: splendide giornate di vita insieme fatte di condivisione quotidiana, gite in montagna, giochi, chiacchierate e musica. Negli anni successivi, alcuni di noi parteciparono ai campi organizzati dall'Azione Cattolica Diocesana, e da queste esperienze si trasse nuovo entusiasmo e nacquero i primi gruppi di A.C.R. e di giovanissimi con i loro educatori.E la storia continua: ma tutto iniziò in quegli anni, ripercorsi qui velocemente sul filo di ricordi ed emozioni che, in modi diversi, hanno comunque segnato tutti quelli che hanno partecipato alla

Natale 1974: il primo recital, la prima Parrocchia San Pio X che, per tutti noi, nascita e crescita di una bella realtà occasione di mostrare alla comunità era il “Don”. giovanile.parrocchiale che esisteva già un gruppo E per il recital di Natale del 1975 un'idea Voglio però ancora ricordare che le di giovani che desiderava costruire forte e impegnativa: fondamenta su cui tutti noi abbiamo qualcosa. 3 serate consecutive per riflettere costruito quella esperienza sono state Io non ci sono ancora: quella sera sono insieme alla gente sul senso profondo due grandi persone:uno spettatore curioso seduto nella dell'attesa del Figlio di Dio. Don Aldo e Don Alessandro.piccola chiesa della Casa del Sacerdote. Rileggo oggi il copione di quelle serate Rimango colpito da quei giovani come (che ho gelosamente conservato) e mi me che si divertivano a cantare e suonare sembra di rivivere l'impegno e la frenesia Paolo Pavane, soprattutto, mi emoziona quel prete della preparazione fatta di discussioni sui

Ormea - campo parrocchiale

30 1979

Primo Campo Par- rocchiale a Cian Prai

30 1984

Prima Pesca di beneficenza

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scavo avvenne la sera del 21 agosto dicembre 1974 e già allora Betty, che “CANTARE 1975, festa di S. Pio X, dopo una S. aveva solo due anni,cantò una piccola Messa celebrata all'aperto nel campo canzone mentre io nel coro ero seduta INSIEME…CHE adiacente la canonica). vicino a suo fratello Enrico, oggi Era il 1975 e gli spettacoli estivi, una affermato attore, di cui avevo preso una SPETTACOLO”sorta di varietà con canzoni e bella cotta … anche ricambiata…( chissà intrattenimenti, furono messi in scena se lui lo ricorda, avevamo dodici anni!). sino al 1978, uno al mese di luglio e poi Il palco era il presbiterio della cappella

Non nascondo che l'essere considerata replicato nel mese di agosto. Una del “Divin Prigioniero” e la chiesa era una delle “memorie storiche” della curiosità: nell'ultimo spettacolo, quello gremitissima di genitori, amici, parenti, Parrocchia S. Pio X mi ha reso felice, del 20 agosto 1978, partecipò come parrocchiani che con meraviglia erano perché la ritengo sempre la “mia casa” in cabarettista Antonio Ricci… si proprio venuti ad ascoltarci, stupiti per la nostra cui sono cresciuta e mi sono formata lui, quello di “Striscia la notizia”, grande bravura e per un Natale così nuovo e come donna e come cristiana. insolito… Chi l'avrebbe mai detto che

dopo trent'anni non sarebbe quasi “un vero Natale” senza quest'appuntamento?Ricordo anche quando, con l'A.C.R. ormai radicata in Parrocchia, all'inizio degli anni Ottanta, il Recital voleva dire anche “Recite” e “Diapofilm” realizzati dai ragazzi dei vari gruppi… insomma un turbinio di iniziative.Alcuni pensavano che senza don Aldo, divenuto parroco di Dolcedo nel novembre del 1984, tutto si sarebbe fermato, e invece no!… Forse perché si era seminato bene, forse perché la voglia di stare insieme per qualcosa e soprattutto per Qualcuno di grande è sempre stata radicata nel cuore della comunità di S. Pio X, grazie anche alla fondamenta le presenza d i don Alessandro e attualmente di don Luciano, così tutto è continuato in maniera sempre vitale. Vi assicuro che questo senso di appartenenza alla parrocchia si coglie quasi fisicamente, io Tra tutti i ricordi più belli, nel cuore trova amico di don Aldo e con “radici” nella lo sento sempre molto forte quando mi un posto speciale “l'epoca degli parrocchia del “Sacro Cuore” di capita di venire alla S. Messa delle 11,30. Spettacoli e dei Recital”. Che gioia Albenga.E' una gioia per me, perché è un po' come ripensare a quelle splendide estati in cui Quante canzoni: Moonlight Serenade, tornare a casa. Credo proprio di essere in tanti (circa 80 ragazzi), sotto la guida La Boheme, Violino tzigano, Jesus

del “mitico” don Aldo, imparavamo canzoni, duettavamo davanti ai microfoni, imparavamo balletti con la “nostra coreografa” Cristina Pavan. Quanti di noi hanno così imparato a cantare, a suonare, a presentare, a inventare e recitare spassosissime scenette!… Mentre scrivo mi tornano alla mente tanti volti: Marco, Vanni, Patrizia, Donatella, Maurizio, Antonella, Mauro, Cinzia, Paolo, Giampiero, Roberto, Fulvio, Pivi, Lilli, Marialina, Elena, Silvia, Anna, Nicoletta Augusto, Robertino, Bongio, Fulvia, Lara, Tiziana, Paola, Lauretta, Marina, Manuela, Katia, Massimo, Graziano, Chicco … e mille altri nomi ancora…Erano i primi anni Settanta, io frequentavo ancora le Scuole Medie e molti di loro erano già alle Superiori, ma eravamo tutti insieme, senza distinzioni,

Christe Super star, Aggiungi un posto a stata fortunata ad essere stata una di voi!con l'obiettivo di allestire un “Grande tavola… Mi sembra che sia passato solo Grazie per avermi dato l'opportunità diSpettacolo” per raccogliere un po' di un giorno! Scrivere queste righe e grazie ancora a denaro per la “nostra chiesa” che al Che entusiasmo, che voglia di fare e di questa piccola straordinaria parrocchia tempo era ancora un progetto su carta e stare insieme! E poi come non ricordare i che mi ha aiutato a crescere.un grande scavo davanti all'abitazione “Recital di Natale”; il primo fu il 23 del “nostro Don” (per la cronaca il primo Claudia Barbieri

1987 - Una scenetta del Recital di Natale

2000 - “Apriamo il Sipario... Va in scena il Recital” - Spettacolo natalizio

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Alessandro, nel suo studio. Ricordo che Io intonavo e insieme cantavamo …MA QUANDO I c'era un pianoforte, che lui affermava di rigorosamente senza musica… il non saper suonare, e poiché sosteneva di risultato era assai modesto, ma noi, RAGAZZI essere stonato, tirava fuori un giradischi, ostinate, non ci saltavamo neppure una alcuni vecchi L.P., ci distribuiva i libretti messa vespertina!INIZIARONO A rossi “Alla casa del Padre” e noi Così continuammo fedelmente per un bel imparavamo le canzoni così, leggendo, po' di tempo sino all'arrivo, nel settembre CANTARE IN ascoltando e provando a cantare. La del 1974, di don Aldo Rosso, che con

PARROCCHIA?… prima canzone fu “Mio Signore”… mi l'entusiasmo e l'energia dei suoi quasi piaceva moltissimo. trent'anni fu un vero ciclone, portando, Quanta emozione quando cantammo la oltre a mille idee, anche tastiere, chitarre Nel 1973, con l'arrivo di don Alessandro, prima volta! elettriche, basso, flauto e batteria… ebbe inizio la nostra parrocchia, una

Immaginate i primi tempi quali fossero i commenti e le reazioni…Piano, piano l'oratorio cominciava ad animarsi di tanti giovani che scelsero il “Don” come punto di incontro, non più solo per giocare, per salire sugli alberi di albicocco del campo dove oggi sorge la chiesa, che non maturavano mai perché le mangiavamo acerbe, ma anche per cantare, per fare musica e mille altre cose ancora… e la storia continua….

Claudia Barbieri

Comunità tutta da costruire, senza una chiesa, all'estrema periferia ovest della città.Quasi nessuno sapeva che Loano avrebbe avuto una nuova parrocchia; sino a quel momento Loano era un'unica grande comunità ecclesiale, quella di S. Giovanni Battista. Io facevo la V elementare e un mattino le suore dell'”Istituto S. Giuseppe delle suore di Ivrea”, dove frequentavo le elementari, ci radunarono nella cappella e… sorpresa… si presentò il nuovo parroco, un giovane prete poco più che trentenne, che ci parlò di una nuova parrocchia, dedicata a S. Pio X, di cui lui era stato chiamato“indegnamente” a fare da guida. Credo proprio che fossero pochissime le persone informate di quella “novità”.Noi bambini capimmo ben poco, ma ci fu chiaro che forse per noi si aprivano delle nuove possibilità di gioco e di incontro.Don Alessandro ci invitò per cantare alla S. Messa della sera nella chiesa del “Divin Prigioniero”.Ci presentammo in quattro: io, Lorenza, Franca e Maria Grazia. Per le prove ci ritrovavamo a casa di don

Rappresentazione della Via Crucis nel salone parrocchiale

2000 - Locandina pubblicitaria recital di natale

30 28-11-1984

Don Aldo Rosso parroco di Dolcedo

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La prima pesca fu inaugurata un giorno Il Sig. Varenna portò avanti con tanto Pesca di di Carnevale, nei locali dove attualmente amore e impegno la pesca di beneficenza ci sono le casse delle sagre; c'era molta fino alla sua morte che avvenne nel 1993. beneficenzagente ed in poco tempo fu venduto tutto. A questo punto, don Alessandro chiese al A Natale dello stesso anno fu allestita nel Sig. Pinuccio Stella di proseguire il

Nel 1984 per finanziare la costruzione seminterrato vicino al salone, allora lavoro della pesca.della chiesa ha inizio, nella parrocchia adibito a chiesa. Le collaboratrici erano C'era lavoro tutto l'anno: arrotolare i

tante, tutte animate da grande bigliettini dentro “ditalini” di pasta, entusiasmo, il Sig. Varenna, responsabile confezionare i regali, rendere attraente la della pesca, le organizzò in vari turni di mostra degli oggetti, la pesca era aperta presenza; facevano a gara per essere il ogni domenica; ma il ricavato di questa più numerose possibile quando, al attività ripagava con soddisfazione i termine della Messa, la gente si affollava collaboratori di tutto questo lavoro.nella saletta per…. “pescare”. Ancora oggi a Natale e a Pasqua continua Gli oggetti della pesca erano donati dai l ' i m p e g n o p e r s o s t e n e r e negozianti di Loano e da generosi economicamente le attività della parrocchiani; poi al Sig. Varenna fu parrocchia.consigliato di andare a Gattona in Val Fontanabuona e a Sestri Levante, dove in San Pio X, la pesca di beneficenza per la negozi specializzati potevano essere gioia e la sorpresa dei bambini e… anche I manovali della pescaacquistati premi carini e convenienti.degli adulti.

coppia di sposi: Giosetta e Giorgio Nominato parroco di Verzi e la sua La pastorale Rubatti. collaborazione è naturalmente diminuita Fino al 1990 questa soluzione innovativa così che Mons. Vescovo ha assegnato dal giovaniledi affidare la formazione dei giovani a settembre 2002 don Fabrizio Contini,

Come Don Aldo partì per Dolcedo, la dei giovani adulti diede frutti generosi; in diacono, che dal 15 marzo è prete con pastorale giovanile restò scoperta, ma la seguito Don Alessandro si occupò noi. La pastorale giovanile ha, come si provvidenza dispose che io, assistente personalmente del gruppo, anche nel vede, una lunga e differenziata tradizione diocesano a tempo pieno dell'A.C., non breve periodo in cui venne mandato per questo la nostra parrocchia è un avendo una sede dove abitare fossi come vice-parroco don Daniele Fiorito, riferimento per molti ragazzi e giovani ospitato alla San Pio, e per tre anni, fino fino alla sua rinuncia della parrocchia. anche oggi; il nostro impegno come al 1987, fui il Curato anche senza nomina Dal 1998 il gruppo giovani è tornato alle comunità privilegia perciò le iniziative e ufficiale, collaborando attivamente con mie cure, questa volta in qualità di lo stile adatte a rispondere a questa Don Alessandro. Nominato parroco di parroco, impegno conservato anche importante domanda.Alassio San Vincenzo, consigliai di all'arrivo di Don Paolo Tirotto, come affidare il gruppo giovani di A.C. a una Don Lucianovice-parroco. Nel 2001 don Paolo è stato

trovò altri porcini: un vero colpo di Purtroppo pian piano c'è stato un lento …NEGLI fortuna!!! declino da parte delle nuove generazioni,

ANNI 80 I CHIRICHETTI…

In merito ai chierichetti degli anni 80, non posso che iniziare col raccontare del rapporto che si era instaurato con don Alessandro, per lui eravamo come figli e lui per noi era come un secondo padre.Alla domenica pomeriggio ci portava sempre a gustare il gelato al bar Italia, prima, e al bar Paloma, poi. Il giovedì d'estate era rigorosamente dedicato all'andare per funghi a Castagna Banca, Pian delle Bosse, a Calizzano e negli ultimi anni anche a Bardineto.Come non poter ricordare quel pomeriggio d'estate al ritorno da Bardineto, quando il don si accorse di aver perso il portafoglio (nel quale teneva la chiave di casa e molti soldi, visto che in casa, in quegli anni, aveva subito molti furti). Ripartimmo così Penso comunque che la nostra ma auspichiamo che in futuro numerosi nuovamente alla volta di Bardineto e generazione sia stata, come numero di ragazzi siano pronti in quest'opera tornammo nel bosco dove pensava di chierichetti, la più prolifica ed anche la d'aiuto nei confronti dei parroci.averlo perso. Ebbene, dopo circa un più costante nel servire le S. Messe tutti i

Andrea Nan (Ciccio)quarto d'ora, lo trovò e prima ancora giorni per tanti anni.

1998 - Visita pastorale di S.E. Mons. Mario Olivieri

30 1984 - 1987

Don Luciano Pizzo Parroco di San Pio X

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l'acquisto del tavolo con la cassa sovrapponendosi macchino l'altra IL TOTO giovani suscitò alcune “riserve”). facciata o che la stampa risulti troppo Personalmente non ero d'accordo sul chiara o t roppo scura. Questa PARROCCHIAnome del giornalino (come non riesco ad precisazione per dimostrare quanto Don apprezzare gli oggetti che non hanno A l e s s a n d r o ( n o i g l i

Non si può neanche far parte di un funzionalità, così mi gruppo di amici che partecipano alle chiedevo che cosa vo-attività parrocchiali e “Inventano” il lesse dire “Toto”),Toto Parrocchia che subito… - 22 anni mentre ero entusia-dopo Marco Banfi ti incarica di scrivere sta di avere un'altraun articolo al proposito.In tutta sincerità opportunità per ren-non ricordo particolari riguardo i primi dere protagonisti ipassi dell'iniziativa, che nacque tuttavia ragazzi (di cui ancorin un momento di impegno su varie oggi apprezzo il modoattività coordinate da Don Aldo che fu di vedere le cose, piùun amico e punto di riferimento sincero, libero, aperto,importante. Oltre ai gruppi ACR del ricettivo, scambievole,sabato una domenica al mese elastico, positivamenteproiettavamo un film, una si giocava in reattivo di quello dellaparrocchia, una si usciva in gita. maggior parte degliL'ultima era dedicata a noi (allora) adulti).giovani. Lo spettacolo Natalizio era Il resto è quello chevissuto con particolare intensità e con ognuno può sperimen-atti di professionalità, comunque a tare ogni Domenica,tempo pieno, da ottobre a dicembre: le anche se ora il Toto ècrisi di astinenza dei mesi successivi molto più bello grafica-a volte portavano pure ad ulteriori mente, arriva anche inspettacoli (es. “Un volto d'uomo”).

internet, ci sono preparavamo la mat r ice e lu i bellissime foto, più provvedeva sempre personalmente alla gruppi, più articoli, stampa sino all'invenzione della più iniziative. Una fotocopiatrice) avesse caro questo volta non era giornalino, e per riconoscere il possibile pubblicare tempo la pazienza e la bravura dei fotografie: il disegnatori. giornalino era Poco dopo nacque il calendario, con ciclostilato. Questo l'indicazione dei compleanni, che è stato metodo di stampa pure esso ripreso e migliorato da Don consiste nel battere Luciano. Con questa escalation mi A macchina (con dovrò rendere disponibile per un una vera macchina ulteriore articolo per i 50 anni della da scrivere) su una Parrocchia. matrice (un foglio Se mi chiedessero un'idea per i sottile che, anziché prossimi 100 anni di Toto inizierei la essere scritto, viene storia di Rino (ACRino) e Rina perforato): è quasi (ACRina) e qualche amico personaggio i m p o s s i b i l e tramite il quale raccontare (con licenza correggere gli errori di iniezioni di fantasia) una storia e i disegni sono resi quotidiana lunga, appunto, altri cento Difficili dalla anni. necessità di esercitare una d e t e r m i n a t a

Augusto Salvini pressione, e dalla I giovanissimi avevano la loro area frequenza dei tratti. Inoltre in fase di con calcetto e ping-pong (di cui stampa è possibile che i fogli

1981 - Era il 15 novembre quando uscì i l primo numero del Toto Parrocchia

2001 - Il 18 novembre sono già 635 i numeri usciti...Tra poco arriveranno a mille!!!

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incontri diocesani interregionali e gran voglia di mettersi al servizio dei ...UN'AVVENTURA nazionali dell'azione cattolica dei ragazzi della parrocchia.ragazzi. Io personalmente presi in mano il settore CON LA Ma andiamo con ordine, l'annata 81/82 musicale con le prove del sabato, la S. fu un periodo molto travagliato. Infatti messa delle 11.30 coinvolgendo in un CHITARRA...nell'autunno di quello stesso anno ci fu secondo tempo anche Francesco De una bella mareggiata e buona parte dei Francesco che poi mi sostituì quando Buon 30° a tutti.gruppi si sfasciarono. Ci siamo quindi lasciai il campo per il normale ricambio E' passato un po' di tempo dall'ultima ritrovati a doverci rimboccare le maniche generazionale.volta che ho scritto un articolo per il e ricominciare tutto daccapo. Vi assicuro Della parte più spirituale e di giornale della parrocchia, ed ora eccomi che il lavoro da svolgere era enorme. coordinamento dei gruppi se ne di nuovo qua, come ai vecchi tempi.Per iniziare fondarono un giornaletto occuparono Claudia Barbieri e Nicoletta Il mio nome forse a qualcuno non dirà ciclostilato, il toto parrocchia, che Barbera (ora Salvini).niente, ma sono sicuro che ad altri invece raccontava passo passo tutta le storia dei Augusto continuò con il suo gran lavoro farà rivivere i bei momenti trascorsi gruppi e delle varie attività da questi di capo redattore del toto-parrocchia e insieme. Tra gioie, dolori e piccoli svolte. Qualcuno forse si ricorderà anche con il suo ruolo di moderatore, dato il suo conflitti ne abbiamo passate di serate per del toto-club nato l'anno successivo da invidiabile autocontrollo.creare e condurre le varie attività un'idea di Augusto Salvini, con il quale Ho fatto anche parte dell'equipe parrocchiali e diocesane.h o c o n d i v i s o m o l t i m o m e n t i diocesana A.C.R. per un paio d'anni. E' ora giunto il momento di svelare il mio organizzativi quali le cacce al tesoro a Questa nuova attività mi ha dato nome: sono Roberto e vi scrivo da Santa Libera, le uscite a Castagnabanca, l'opportunità di seguire anche alcuni Lugano, ridente cittadina svizzera situata il cinema parrocchiale la domenica gruppi di altre parrocchie e di partecipare ai bordi del lago Ceresio, dove risiedo da pomeriggio, il carnevale, le feste varie e all'organizzazione di alcuni campi estivi circa 13 anni.

(un anno ne ho fatti addirittura 4).Ma la cosa più faticosa e più appassionante, era preparare il recital di Natale.

Dopo la partenza di Don Aldo me ne sono occupato personalmente con la collaborazione di Claudia Barbieri, prima Elisabetta Mutti e Francesco De Francesco dopo, senza tuttavia dimenticare il gruppo giovani.Era estenuante fare tre prove al giorno con i vari gruppi e non era certamente semplice coordinare il tutto, ma lo stare insieme, il condividere le gioie e le tribolazioni, il doversi continuamente confrontare, alla fine ci ha ripagati della …i molti viaggi sulla sua Giulia 1300.Torno volentieri indietro con la memoria fatica fatta.Finalmente i nostri sforzi vengono al periodo compreso tra il 1981 ed il Ogni volta che ci si incontrava si ricompensati in quanto i gruppi si sono 1987/88 quando “militavo” attivamente cresceva un po'.almeno in parte ricostruiti, le attività per i nei gruppi giovani della parrocchia.Infine voglio ricordare Don Alessandro giovani ripartite, ma ecco che parte Ho cominciato a frequentare San Pio X con il quale non sempre eravamo in anche il nostro caro Don Aldo.nell'estate del 1981 invitato da un accordo, ma che comunque è sempre Per prima cosa Don Aldo era per noi un personaggio eccezionale con un grande riuscito a farci ritornare con i piedi ben grande amico, ma anche persona carisma che era Paolo Pavan, mio vicino saldi sulla terra quando forse ci si c a r i s m a t i c a c o n g r a n d i d o t i di casa. Mi aveva sentito suonare la lasciava prendere un po' troppo organizzative.chitarra e mi propose di aiutare il gruppo dall'euforia e dall'entusiasmo. La sua partenza ci ha lasciato non solo un dei giovani durante la liturgia. Conobbi Un pensiero molto particolare va a grande vuoto affettivo, ma di colpo ci è così un altro personaggio matto da coloro che mi erano vicini in quegli anni mancato anche un punto di riferimento legare: Don Aldo.e soprattutto al gruppo giovanissimi molto importante.Da qual momento io e la mia chitarra dell'epoca ai quali dico: “Saluti da J.R.”Malgrado questo nuovo shock la diventammo inseparabili e mi aiutò a

macchina organizzativa doveva conoscere un sacco di gente e a svolgere Vostrocontinuare e perciò abbiamo messo in molte attività come ad esempio

pratica ciò che Don Aldo ci aveva organizzare i gruppi, partecipare ad Roberto Marangonitrasmesso, e poi ognuno di noi aveva una

Uno dei primi gruppi di A.C.R.nei primi anni 1980 - questo

era “La banda degli Angioletti”

Luglio 1986

Prima Sagra pallavolo

30

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L'essere chierichetti non voleva solo dire perché impegnato nel lavoro durante il ... CRESCERE IN servire Messa, o andare a fare le giorno.benedizioni delle case, ma anche gite in Ancora oggi ci ricordiamo i gustosi e PARROCCHIA...montagna per funghi insieme a Don abbondanti piatti che arrivavano dalla Alessandro e cene a base di risotto ai cucina; pensate che ritornavamo a casa

Vi domanderete che cosa significa questa funghi, splendidamente cucinati dal non deperiti ma in carne, merito di tutto frase per noi e per tanti altri ha un grosso "nostro parroco". questo va a chi, con sacrificio ma felice di significato, aver trascorso insieme più di Divenuti più grandicelli, ormai intaccati essere tra i ragazzi ai campi, ci faceva da 15 anni, metà della vita della parrocchia; da quella voglia dello stare insieme, il mangiare, non possiamo non ricordare le in quelli che allora iniziavano a diventare nostro impegno fu quello di partecipare nostre cuoche, Giovanna, Ezia, Carla, le attuali strutture, tra il campetto di ai gruppi di A.C.R trovammo degli Ida, Rosa, Maria Teresa, Gianna, Natale, calcio e la casa del parroco. Ancora vivo educatori capaci di trasmettere l'allegria Rosaria, Noemi, e tutte le altre persone è in noi, il ricordo, di quella prima messa dello stare insieme. Ricordiamo con che hanno dato una mano per la buona servita da chierichetti, in una Domenica affetto, Claudia, Monica, Nicoletta, riuscita dei campi.mattina del 1979, nella Cappella della Tiziana, Katia, Claudio B. Carmela, ed Non sapremo mai spiegarci che cosa ci Casa del Sacerdote, la Messa dei ragazzi altri, forse è proprio questa la magia, fosse di cosi magico, però, quella stessa animata dai canti e dalle musiche di Don stare insieme, senza chiusure verso magia che ci univa allora è presente Aldo Rosso, celebrata dal nostro parroco nessuno. ancora oggi in parrocchia, ogni Sabato, Don Alessandro, che durante la predica La musica, il cantare univa tutti, fu allora stesso appuntamento, stessa ora, prove ti faceva delle domande e comunque, che decidemmo con l'aiuto di Roberto e dei canti, catechismo, gioco e gruppi e la risposta o no, concludeva con un di Augusto e Francesco, di imparare a Domenica tutti ad animare la S. Messa sorriso. delle 11.30........altri ragazzi, altri

educatori, ed il nuovo parroco Don Luciano.Guardando il film dal titolo "S. PIO X", tanti e diversi sono gli attori che vi hanno partecipato, ognuno con il suo ruolo, protagonisti della vita parrocchiale, tra cui la signora Calierno A., Garassini E., Palazzoli R., Varenna, Peppino Guzzetti, Ellena G. ed altri, non più tra di noi che ricordiamo con sincero affetto.

Quello che più, a distanza di anni ci fa strimpellare la chitarra, cosa cheancora riflettere , è la velocità, finita la Abbiamo poi trasmesso a nostra volta ad scuola, di mangiare e subito correre a altri, questo non lo scriviamo per incontrarsi; non faceva differenza l'età, presunzione, ma per farvi capire quanto è potevi essere un bambino delle stato contagioso vivere insieme in elementari, potevi essere uno studente parrocchia, è una ruota che gira, ognuno delle superiori, ma il pomeriggio in dà più di quanto riceve, o riceve più di parrocchia, era un appuntamento fisso. quanto dà si avete capito bene, forse non E' indubbio che chi ci ha seguito e subito, Vi chiederete cos'è che ci spingeva a sembra neanche vero, parlare ai giorni è colui che ha guidato la comunità per 26 correre in parrocchia?? nostri di un luogo dove puoi dare molto anni, colui che ci ha insegnato a volere Chi giocava a flipper nella sala giochi in cambio di nulla, se non sorrisi, affetto bene alla Parrocchia, perché il tempo allestita dal parroco, nella baracca dietro e volersi bene. passa, come passano gli uomini ma la S. la casa canonica, chi giocava nel Iniziò anche l'era dei campi parrocchiali. PIO X resta, per chi c'e stato, per chi c'e campetto, chi si scambiava le figurine, Molti di noi nei mesi estivi non potevano ora, per chi verrà dopo, con una chi giocava a palla prigioniera, a campo, andare ai campi diocesani, fu allora che differenza che da lassù c'e “un angelo” in chi giocava a bocce, chi cantava, animato si decise di provare l'avventura nel 1989 più che accompagna la vita di tutti noi, di dai musicisti ( Roberto M., Augusto S., a Cappello (Garessio) da trascorrere questa comunità che si chiama ed altri) ognuno trovava il suo spazio per settimane indimenticabili nei primi PARROCCHIA S. PIO X.passare un pomeriggio in allegria, e giorni di Settembre, (serviva anche a

“GRAZIE DON ALESSANDRO......”purtroppo alla sera, tornando a casa riorganizzarsi e motivarsi per ripartire...) stanchi, ci ricordavamo anche di fare i aperti a tutti, anche a chi voleva Remo Zaccaria compiti per il mattino dopo. condividere un'ora alla sera con gli amici

e Fabio Mauri

1987 - Il gruppo 6/8 di A.C.R. Fotografato sulla scala della nota saletta delle “damigiane”

Compleanno Sig.ra Calierno

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c'è la cucina, la dispensa e la sala da boschi adiacenti....LA PRIMA pranzo, al piano superiore le camere. A metà settimana gita di tutto il giorno.Si iniziano i lavori di riordino e di pulizia. La sveglia suona al mattino presto e via VOLTA A Il giorno successivo arrivano i ragazzi e con le borracce, gli scarponcini e gli zaini la casa si riempie di suoni, risate, allegria in spalla per una giornata di faticoso CAPPELLO...e un pizzico di magia. cammino e la sera al rientro una cena Ogni mattina Giovanna, Ida e Carla, speciale aspetta tutti (dopo tanta fatica è

Siamo alla fine degli anni '80 e don dopo aver servito la colazione ai quel che ci vuole).Alessandro organizza il primo Campo bambini, preparano il pranzo mentreParrocchiale della S. Pio X a Cappello. Claudio con la vecchia 128 rossa scende

Quasi ogni sera don Alessandro, dopo la celebrazione della S. Messa, sale a Cappello per vedere che tutto proceda bene. Lungo la strada si ferma a raccogliere qualche fungo, che lo sta già aspettando, cena con tutti noi, partecipa agli intrattenimenti organizzati dagli educatori e poi di nuovo giù a notte fonda verso Loano.La domenica, ultimo giorno di campo, con un pochino di tristezza e di nostalgia perché la settimana sta finendo si

Per diverse sere ci si ritrova nella saletta organizza un grandissima festa per con il don e gli educatori per organizzare a Garessio per fare le compere tutti.al meglio il campo. Si discute sul numero dei partecipanti, sui programmi, sulle compere e sul menù. La durata del campo è di una settimana, da domenica a domenica, i gruppi due.La prima settimana è rivolta ai bambini più piccoli, la seconda dai ragazzi.Oltre agli educatori fanno parte del gruppo gli addetti alla cucina e alle compere: Giovanna Masi, Ida Corini, Carla Tavella e Claudio Bensi.

giornaliere. I genitori salgono con le loro auto a Il sabato parte il gruppo degli adulti per Si cercha di prendere i bambini per la prendere i propri figli per portarli a casa poter accogliere al meglio i ragazzi il gola, cucinando gnocchi, torte e cose (la scuola è vicina!!) e viene organizzato giorno successivo. golose. un grande e appetitoso pranzo per tutti i La casa è semplice, ma accogliente. È Gli educatori seguono i loro gruppi, presenti.una vecchia canonica adiacente alla o r g a n i z z a n d o o g n i g i o r n o chiesa. intrattenimenti, giochi, bans, canti, Carla BensiÈ disposta su due piani, al piano terreno preghiere, passeggiate nei bellissimi

Foto di gruppo di un recentecampo parrocchiale durante

una gita in montagna

Ormea campo parrocchiale A.C.R.

30 1987 - 1990

Gruppo giovani di A.C. Con Giorgio e

30 1988

Parte l’Aiuto Fraterno (Oggi Caritas)

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Don Alessandro si prodigava con alacrità alcuni parrocchiani.LE anche nei lavori più pesanti e tutti i Nei giorni della sagra, fin dalle prime volontari collaboravano con entusiasmo luci dell'alba, donne e uomini di buona SAGREalla riuscita della festa. volontà si alternavano nella pulizia dei L'approvvigionamento di alcune derrate: pentoloni, dei fuochi, della zona dei

La sagra estiva della S. Pio X è giunta vino, cinghiale, verdure, per risparmiare, tavoli. Più tardi, durante la preparazione aormai alla 37 edizione. era fatto direttamente sul posto di dei cibi, i cuochi erano attorniati da Ha sempre goduto di un bel successo di produzione: il vino veniva acquistato numerose donne che pul ivano, pubblico grazie ai buoni piatti preparati nelle cantine del Friuli, il cinghiale era tagliavano, tritavano montagne di dagli esperti cuochi, al divertimento acquistato vivo, macellato, conservato e verdure e di erbe aromatiche e musicale e danzante e alla festosa quindi cucinato, molte verdure ed erbe preparavano le carni, le salsicce, gli atmosfera creata dalla generosa aromatiche provenivano dagli orti di spiedini. In serata intervenivano tanti accoglienza degli operatori parrocchiali. ragazzi che provvedevano a raccogliere i

resti dai tavoli e a compiere piccoli servizi di emergenza in un clima vivace vissuto da loro come un gioco. La notte, poiché non vi erano ancora le attuali inferriate di protezione, un volontario a turno montava la guardia.Gli introiti furono subito incoraggianti: la prima sagra fruttò circa 13 milioni di lire. Naturalmente i conti erano fatti a mano con carta, penna e… molta attenzione.C'è da sottolineare che la sagra era da tutti attesa come evento di incontro, di amicizia, di allegria, anche se… di grandissima fatica.La realtà delle sagre attuali ricalca in parte quella degli anni '80: certamente nuovi provvedimenti e le nuove attrezzature rendono più agevole il lavoro che si svolge, come da sempre, in un clima di festa che rinsalda i vincoli della comunità.

Alcuni collaboratoriDa qualche anno le sagre estive sono due: infatti a quella di agosto, nata con lo scopo di finanziare la costruzione e la manutenzione straordinaria della nuova chiesa, si è aggiunta quella (che ha luogo in luglio) a favore del Gruppo Sportivo San Pio X di Pallavolo.Ci piace ricordare gli inizi di questa festa parrocchiale: eravamo nel 1982, allora i mezzi erano pochi, lo sforzo economico per la costruzione della chiesa era notevole, quante le fatiche sorrette dall'entusiasmo, in quei primi anni!L'idea di organizzare una sagra gastronomica partì da due parrocchiani: Giuseppe Guazzetti e Renzo Palazzoli, sostenuti dall'instancabile e compianto don Alessandro.Il progetto fu appoggiato e portato avanti da alcuni giovani cuochi e da altri i n f a t i c a b i l i c o l l a b o r a t o r i c h e provvedevano a raccogliere nelle case e nelle vicine campagne mobili e pezzi di arredamento usati per adattarli come panche, sedie, tavoli, armadi, utili alle necessità della sagra. Alcune attrezzature da cucina furono regalate dai cuochi e da altri benefattori.Il lavoro di preparazione si protraeva per alcune settimane ed era assai gravoso.

1983 - dal 18 al 21 agosto si è svolta la seconda edizione della sagra

della Parrocchia - le cassiere e don Alessandro

1982 - dal 19 al 21 agosto si è svolta la prima sagra della Parrocchia. Un particolare dei cuochi e delle

donne che hanno collaborato

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noi tutti ci dovemmo rimboccare le E poi avevamo anche una nuova Chiesa … PROVE DI maniche per continuare il lavoro iniziato bellissima!anni prima. Don Alessandro ci è stato Io avevo una diversa responsabilità: CANTO...vicino, ci ha consigliato e... anche dirigevo il coro. Non sapevo nemmeno controllato (eravamo così giovani!!) e ce se sarei stata all'altezza, ("dirigere" era

Se chiudo gli occhi la mente mi riporta a l'abbiamo fatta: il nostro coro era sempre una parola grossa), ma, essendo forse quando avevo 4 anni, nel 1973, e tutto GRANDE!! l'unica con un po' più di tempo a cominciò. Una chiesetta, un giovane disposizione, ci provai. E poi adoravo stare con i bambini! I bambini saranno

sempre l'anima della nostra Parrocchia e sono speciali; la rendono allegra, la riempiono di vita.Questo è uno dei motivi per i quali sono sempre stata orgogliosa della nostra S. Pio X. Naturalmente, con il trascorrere del tempo, ci sono nuovi volti, abbiamo un nuovo Parroco (Don Luciano) e la mia vita di 34enne, come si può immaginare, è un po' cambiata, ma i ricordi (e un po' di nostalgia) delle ore trascorse in questa Parrocchia ...li porterò sempre nel cuore.

Elisabetta Mutti

parroco e un altrettanto giovane vice. E poi adulti, ragazzi, bambini con tanta buona volontà di costruire qualcosa di bello e duraturo. Una di queste cose è stato il coro dei giovani. Don Aldo, sotto il controllo del nostro caro Don Alessandro, creò un gruppo di bambini e ragazzi che si divertivano un mondo a cantare la domenica alle 11:30, a Pasqua, alla via Crucis e a Natale. E poi i Recital, che venivano preparati con tanto entusiasmo ed emozione. Si provava di giorno, di sera, in ogni momento libero. E le mamme impazzivano a sentirci cantare in casa a squarciagola le canzoni che imparavamo in Parrocchia.

E le prove del sabato? Per me quel giorno era speciale, il più bello della settimana. Questo perché andavo a cantare, e la cosa mi piaceva tantissimo, e poi perché incontravo i miei amici più cari. Le risate più belle le ho fatte lì, alla S. Pio X, in mezzo ai miei compagni di avventure.

Poi, quando raggiunsi i 14 anni, e il caro Don Aldo diventò Parroco di Dolcedo,

Elisabetta Mutti (per la San Pio Betty)ha diretto per molti anni

il coro giovani della parrocchia, in questa foto durante uno dei tanti

Recital natalizi

Annamaria e Renzo (la mascotte della parrocchia)

30 1979

Campo estivo a Cappello

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priorità pastorali e attivare risorse per nella cantoria. Quando per i problemi di ...IL GRUPPO realizzare le iniziative: in modo semplice salute di Don Alessandro gli incontri si all'interno di questo gruppo stava il sono diradati alcuni, in appoggio ai DELconsiglio pastorale parrocchiale. gruppi dei giovani e dei ragazzi Gli incontri iniziavano di solito ad dall'inizio collegati all'Azione Cattolica, MARTEDI’...ottobre, il giorno di San Luca, a volte con hanno deciso di aderire all'A.C. facendo la Messa. Qualche anno il gruppo ha nascere un gruppo adulti che ancora oggi organizzato il capodanno insieme con si incontra il mercoledì pomeriggio Fra le attività fondamentali della nostra cenone e tombolata; altre volte ha prima della Messa e segue il cammino parrocchia è da ricordare il gruppo di festeggiato il carnevale con una serata in proposto dall'associazione nazionale.catechesi per gli adulti, che Don maschera. Sempre, alla fine di ogni anno Un gruppo fecondo, quello del martedì, eAlessandro ha iniziato nell'autunno del associativo gli adulti si ritrovavano1989.

intorno alla pizza, prima in pizzeria epoi, per questo vivo e longevo.Un nutrito gruppo di genitori, per lo più negli ultimi anni, in casa del Don. A fine mamme tra i 30 e i 40 anni, si sono maggio coi giovani ci si reca ancora oggi incontrati ogni lunedì e poi ogni martedì ( Giosetta Bertonascoa Monte Croce (presso il Santuario di da cui il nome del gruppo) nella casa del Balestrino) a recitare insieme il Santo Don . Quando finalmente c'è stata la Rosario.chiesa nuova il gruppo ha continuato a Nel tempo alcune persone nuove sono vedersi nella sala della fotocopiatrice.venute a sostituire chi per motivi diversi Sotto la guida del Don, fine conoscitore ha lasciato, ma la fedeltà all'impegno è degli uomini , studioso della Bibbia e stata una delle caratteristiche di questo teologo, il gruppo ha camminato gruppo che, ha poi accolto al suo interno nell'approfondimento della Parola di i Medici Cattolici, gruppo vicariale Dio, uscendo dagli schemi tradizionali, affidato anch'esso alle cure di Don imparando a conoscere il senso profondo Alessandro.della Rivelazione e nella conoscenza dei Il gruppo adulti ha espresso validi documenti della Chiesa Italiana. Gli collaboratori nella gestione della grande incontri con cadenza settimanale casa-parrocchia: nel servizio liturgico, avevano anche lo scopo di valutare i nelle pulizie, nel catechismo ai fanciulli, problemi della parrocchia, individuare nella pesca di beneficenza, nelle sagre e

1989/90 - Il gruppo del martedìin una foto scattata nella saletta delle damigiane

insieme al gruppo dei medici cattolici

Ottobre 1998

Don LucianoPizzo parroco di San Pio X

30

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del coro don Aldo Rosso il sacerdote gruppo....LA tanto amato dai ragazzi, che in quegli La cantoria sottolineò con le sue melodie anni era vice parroco di San Pio X. la solenne inaugurazione della nuovaCANTORIA

DEGLI ADULTI...

Una delle prime attività che vide riunito un numeroso gruppo di generosi parrocchiani fu quella della “Cantoria degli adulti”.Nel 1973 il Parroco don Alessandro chiamò ad insegnare i canti e a dirigere il gruppo degli aspiranti “cantori” la prof. Valentina Mesiti che accettò con entusiasmo l'incarico: fin da subito iniziò le prove nella serata di ogni mercoledì in casa di don Alessandro.L'esordio pubblico della cantoria avvenne nel Natale dello stesso anno (1973) nella Cappella della “Casa del Sacerdote”: i cantori, stretti gli uni agli altri intorno all'armonium suonato dalla prof. Mesiti nell'angusto spazio in fondo alla chiesa accanto al confessionale, diedero il meglio di sé e questa dimostrazione di affiatamento e di impegno comune fu uno dei primi tassel l i che contr ibuirono al la formazione della comunità spirituale della novella Parrocchia.Da allora la Cantoria degli adulti allietò le Sante Messe delle solennità liturgiche

chiesa di San Pio X durante la Santa Messa della notte di Natale del 1990 e continuò ad accompagnarci nelle tappe più significative della vita parrocchiale.Alcuni cantori ricordano volentieri le loro trasferte: a Verzi per cantare nella chiesa della Natività di Maria Santissima e, nei tempi più recenti (nel 1999), a Diano Calderina per accompagnare la festa patronale dei SS. Giacomo ed Anna nella nuova parrocchia di don Alessandro che orgogliosamente presentò ai suoi fedeli la storica “Cantoria di San Pio X” di Loano, che venne accolta con entusiasmo ed affetto.

La cantoria

La prof. Mesiti cercò con i suoi allievi di annuali, della Cresima, delle visite far musica a tre voci per arrivare al canto pastorali del Vescovo e spesso le Sante polifonico a quattro voci, meta assai Messe delle domeniche del tempo ambiziosa e raggiungibile solo con molta ordinario. fatica (per la grande costanza e l'impegno La prof. Mesiti guidò la Cantoria con necessari). Questo tentativo fu citato, passione e competenza per circa 25 anni. commentato e ammirato da un cronista Ci fu solo una breve interruzione dal esperto di musica, il che lusingò il 1982 al 1984, periodo in cui fu maestro

1975 - il 21 agosto, fu celebrata una Messanel campetto in occasione del primo scavo della

Costruzione della nuova chiesa

1983 - Nella chiesa vecchia la cantoria diretta da don Aldo Rosso (allora vice parrocodi San Pio X, ora parroco di Civezza - Imperia)

30 1-07-2000

Ordinazione di don Gabriele Corini primo sacerdote di S. Pio X

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previa telefonata, nei restanti giorni della distribuzione pacchi di generi alimentari, CARITAS settimana. indicaz ioni per la r icerca de lLa seconda chiusura si verificava nel lavoro, risposta ai bisogni di pratiche 1996, nei mesi di Luglio e Agosto a causa burocratiche, piccoli ascolti.), e ogni La lettera pubblicata qui a lato scritta da dell'ingestibile flusso di persone che giovedì pomeriggio dalle 14.30 alleDon Alessandro Ranoisio spiega molto chiedevano aiuti alimentari e/o 16.30 (come momento d'ascolto ebene le finalità del Centro: ascolto e

informazione.Demandava l'aiuto ai bisognosi all'Associazione S. Vincenzo, che aveva sede nella nostra stessa parrocchia. La Presidente, Sig.na Angela Tu rch i , d iven t ava mia s t r e t t a collaboratrice.Giovedì 11 Febbraio 1988 il Servizio Aiuto Fraterno apriva al pubblico per la prima volta.

Don Alessandro mi aveva proposto di dedicarmi a questo suo progetto soltanto un mese prima. Data la mia adesione, iniziavo la raccolta dati: concretamente passavo ore al telefono intervistando responsabili di Istituti, Centri, Case, etc. (rimane impressionante lo schedario dei vari settori).Un aiuto rilevante e capillare, inerente all'Assistenza medico-sanitaria ci era giunto dal Sig. Giuseppe Guzzetti, e un altro altrettanto valido, dalla Sig.ra Giovanna Gallo, riguardante le Case di Riposo di Torino, Cuneo e relative province.Per il gusto della cronaca, la prima richiesta evasa dal Centro è avvenuta il 18-3-1988 e si trattava di indirizzi di Case di Riposo. La seconda il 31-3-1988, ed erano indirizzi di collegi universitari zona Milano e Torino. La terza il 5-5-1988 riguardava il lavoro, precisamente un'assistenza anziani.Dal 14 Novembre di quello stesso anno, il Centro apriva anche ogni Lunedì dalle 17 alle 18.30 per agevolare il crescente

economici da ogni parte della provincia e dialogo con le persone, contatto con numero di utenti.non. Privatamente continuavano però Assistenti Sociali o con il Distretto Quando l'Associazione S. Vincenzo è tutte le altre attività del Centro. Socio- Sanitario del “Ramella” in Loano, stata sciolta (Anno Soc. 1991/92), il La terza nel 2000 da Ottobre fino al 21 distribuzione compiti all 'interno Servizio Aiuto Fraterno ha gestito Dicembre. dell'equipe).direttamente l'aiuto ai bisognosi, fermo Nel Febbraio 2001 il Servizio Aiuto La caratteristica principale del Centro restando la collaborazione continua della Fraterno diventava “Centro Caritas nel corso di questi 15 anni é stata quella Sig.na Turchi, avvalendosi inoltre del Interparrocchiale S. Pio X”, in quanto si di sapersi adattare e rinnovare più volte, cospicuo appoggio dato dall'Ordine univano alla nostra parrocchia quelle di per essere in grado di rispondere e far Francescano Secolare.S. Matteo e di S. Antonio di Borghetto fronte ai cambiamenti che si sono Durante l'intero arco della sua esistenza SS. presentati, soprattutto negli ultimi anni, il Centro ha chiuso al pubblico solo tre Veniva formata una equipe di 12 mantenendo costante l'obiettivo per cui volte.collaboratori, tutti volontari, provenienti era nato: offrire un servizio e un aiuto alla La prima nel 1993 dal 9 Settembre al 7 dalle tre comunità parrocchiali sotto la comunità.Ottobre e riapriva con una novità: veniva direzione di Don Renato Rosso.soppressa l'apertura del lunedì, si Il nuovo Centro è tuttora aperto ogni manteneva fissa quella del giovedì, ma Mariagrazia Fumagalligiovedì mattina dalle 9.30 alle 11.30 (per era possibile fissare appuntamenti,

30 2002

Don Fabrizio Contini Vice parroco S. Pio X

Prima lettera di di don Alessandro per la Caritas

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loro parrocchia di residenza, spesso meglio il parallelismo tra il catechismo e ...SIAMO lasciando un fondo di dispiacere nel loro il gruppo di Azione Cattolica, novità alla parroco e in coloro che operano quale anche noi educatori abbiamo RAGAZZIall'interno della parrocchia, per dovuto abituarci. È una novità che ci sta trasferirsi in massa alla San Pio X? piacendo, e non solo a noi: anche in DI OGGI...Perché nella nostra parrocchia si prega, diocesi questa iniziativa ha suscitato ma non solo; si gioca, ma non solo; si l'interesse degli educatori del settore

Le attività dei ragazzi, nella nostra riflette, ma non solo; si canta, ma non ragazzi dell'Azione Cattolica. Si tratta di parrocchia, stanno guadagnando terreno solo! Insomma, è l'unione di tante attività un gruppo ACR più vissuto e più

impegnato e di un catechismo meno tradizionale e più dinamico.Questo siamo noi, sono i nostri ragazzi, forse non è la storia della nostra parrocchia, ma sicuramente lo sarà un giorno.

Fabio Bonifazio

...e L’AZIONE CATTOLICA...

Il gruppo giovani ed i ragazzi ha agerito, già dall’inizio con don Aldo, all’Azione Cat to l ica I ta l iana , dandos i un collegamento con una realtà più ampia che è servita da confronto e da verifica ed ha evitato la chiusura, tentazione sempre presente in ogni gruppo. In questo modo i

In modo grintoso. Ogni sabato che passa sentiamo i nostri ragazzi sempre più carichi di entusiasmo e di voglia di crescere.I ragazzi sono una forza per la nostra parrocchia, anzi, sono la forza maggiore, che dà vita e coraggio a tutta la comunità. Le attività che noi educatori proponiamo e organizziamo sono sempre di più e il campetto della parrocchia è sempre più affollato di bambini e di ragazzi che non perdono l'occasione di passare il sabato pomeriggio in compagnia dei loro amici in un ambiente che li sa accogliere degnamente e nel quale possono sentirsi come a casa loro. E noi educatori cerchiamo di creare un'atmosfera sempre più armoniosa, vogliamo rendere l'aria sempre più respirabile per i nostri ragazzi, compito nel quale godiamo pienamente del loro aiuto e della loro collaborazione.La cosa curiosa è che i ragazzi di oggi sentono l'appuntamento del sabato pomeriggio in parrocchia come un

nostri giovani ed educatori hanno piacere atteso e desiderato. Lo dimostra diverse, ma con un obiettivo comune: partecipato coi ragazzi ai campi il fatto che continuano a frequentare la quello di unire i ragazzi in un viaggio diocesani a Nava, a Cian Prai e poi ad parrocchia anche dopo la Cresima, meraviglioso e interminabile nel mondo Ormea, alle varie iniziative e ai campi sempre più desiderosi di crescere della fede. nazionali, riportando in parrocchia insieme ai loro educatori.Ma non è tutto: da alcuni anni abbiamo entusiasmo ed idee nuove.E, come se non bastasse, da qualche anno cambiato il nostro modo di fare ACR e a questa parte, sono sempre di più i l'ultima generazione di bambini che bambini e i ragazzi che provengono dalle Stefano Rubattihanno iniziato a frequentare la nostra parrocchie limitrofe.parrocchia ha sperimentato la fusione, o Perché molti ragazzi “abbandonano” la

1980 - nel campetto parrocchialefesta di carnevale

1986 - carnevale in parrocchia.Un vice parrocco in formissima,notate la folta chioma bionda!!!

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giocare in compagnia del suo amico Iacoangeli, mentre una mano la diede La San Pio X “Peppino” Guzzetti, Don Alessandro gli anche come giocatore-allenatore lo disse “ormai è ora di fare una sportiva”. E stesso Piccinini. Per le ragazze Pallavolocome spesso è capitato da una sua l'allenatrice-giocatrice era Marina intuizione è nato dal nulla qualcosa di Clerici.

Dagli atti ufficiali risulta che “Il gruppo importante… C'era però anche un giovane insegnante Sportivo San Pio X” si è costituito il 5 La denominazione della nascente società che aveva giocato a calcio, già novembre 1981 con atto pubblico non poteva che essere San Pio X nell'ambito del basket, e che con grande innanzi al notaio Dr. Burastero. passione aveva voglia di aiutare: Guido

Guzzetti. A lui venne affidato il settore femminile. Inizialmente le nostre erano le squadre materasso. Si perdeva molto spesso. Ma solo inizialmente.L'anno dopo la squadra maschile partecipò al campionato juniores e poi di I^ divisione.Il gruppo di ragazzi era costituito da Paolo Castellucci, Roberto Munerol, Umberto Giandon, Massimo Bosco, Natale Lupetti, Nicola Saccone, Gianni Bruzzone, Claudio Bianchin, Enrico Mutti e Jimmy Piccinini. Allenatore Iacoangeli. Le squadre avversarie erano il Don Bosco di Alassio, Laigueglia, Carcare, Savona, Virtus Finale e Smet di Albissola, tutte con una certa tradizione alle spalle. Allenamenti dove si poteva, partite nella palestra delle scuole elementari in C.so Europa, solo qualche volta al Palazzetto (inaugurato anch'esso da poco) Gli allenamenti diventavano

ricordando già nel nome il legame con la In tale data Don Aldo Rosso (primo seri, la tecnica migliorava, un po' di Parrocchia (nata da qualche anno, ma presidente), Sergio Nati e Bruno esperienza veniva fuori.allora ancora nella fase di crescita Morabito (vicepresidenti), Carlo De E cominciarono a fioccare le vittorie. A iniziale). Fancesco (segretario) Giordano fine stagione promozione in serie D. Nei primi tempi (parliamo del 1978) con Va r e n n a , L a u r e n t i n o Z a c a r i a , Memorabile finale al Palazzetto di un gruppo di volenterosi si cominciò Gianfranco Mel, Giacomo (Jimmy) Loano gremito di pubblico.senza tante formalità iscrivendosi ai Piccinini e Domenico Dama costituirono Le ragazze non potevano essere da meno. campionati del CSI. Nelle prime partite l'associazione che come citato nell'atto Agli ordini di Guido Guzzetti il gruppo gli avversari furono il Don Bosco di “ha come solo scopo la cultura e la formato da Marina Clerici, Emanuela Alassio e il San Filippo di Albenga. Gli diffusione della pallavolo e del calcio Guarisco, Maura De Canis, Angela allenamenti ovviamente erano nel come mezzo di formazione morale, Fojadelli, Luisa Rosina, Paola Paolino, campetto, le partite in genere all'aperto.spirituale e fisica della gioventù”. Stella Zanni e Anna Zanni vinsero il loro Come detto sopra nel 1981 sì costituì La società infatti, inizialmente e poi per campionato di I^ Divisione con relativa ufficialmente la società e si aderì alla qualche anno gestiva sia la pallavolo che promozione alla serie superiore.Federazione Italiana Pallavolo. il calcio. Dopo qualche anno però si E già c'era un gruppetto di ragazzine più Si iscrissero ai campionati le squadre: ritenne più opportuno continuare piccole (under 16) desiderose di imitarle: una maschile ed una femminile. Età soltanto con la pallavolo a causa di Simona Palazzoli, Claudia Dama, media intorno ai 17/18 anni.diverse ragioni tra le quali, esistendo Simona Merciai, Daniela Trinello, Elvia I due gruppi avevano anche una altre due società di calcio come la U.S. Canclini, Milvia Canclini, Laura differenziazione tecnica. I maschi erano Gagliardi Loanesi e la San Francesco Tognolo, Alessandra Rat ta l ino, piuttosto atletici, la pallavolo l'avevano (successivamente fusesi tra loro), era Elisabetta Disette, Ida Lisa Oldofredi, più o meno imparata nelle palestre delle preferibile concentrarsi su una sola Francesca Masi. scuole, cercavano di fare del proprio attività. Da quel nucleo iniziale che aveva nella meglio. Le femmine in buona parte la Ma è doveroso fare un passo indietro in parrocchiail luogo di ritrovo e nel “Don” pallavolo la conoscevano di più, avendo, quanto la costituzione ufficiale fu in un il punto di riferimento si sviluppò tutto il diverse di loro, già giocato in un'altra certo senso la conseguenza della resto.società (a Loano per un certo periodo era necessità di formalizzare la società che di Altri collaboratori si aggiunsero esistita la Pallavolo Loano).fatto già esisteva. gradualmente tra i quali Aldo Rossi, Con l'aiuto dei già citati soci fondatori e Già da qualche tempo infatti, negli spazi Sergio Boselli, Guerino Anteghini, di alcuni altri quali i signori Palazzoli, intorno alla Chiesa, i ragazzi giocavano a Orazio Oldofredi, Franco Trinello, oltre Venegoni, Grassi e Morelli si cominciò pallone delimitando le porte con quattro a Giuseppe Guzzetti naturalmente.l'attività ufficiale. pietre; oppure nel campetto giocavano a Con l'aiuto di ognuno di loro, con le I ragazzi e le ragazze c'erano, i dirigenti pallavolo col campo diviso da una rete da conoscenze specifiche di ciascuno, e con anche; occorrevano degli allenatori. pescatori sostenuta da due carasse (pali la costante collaborazione di Don Inizialmente ci fu una collaborazione di legno usati in campagna). Alessandro si fecero passi da gigante nel col prof. Palmieri, poi Angelo Un bel giorno guardando i ragazzi senso che in poco tempo le squadre si

Una delle prime squadre del Gruppo Sportivo Pallavolo San Pio X

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moltiplicarono avendo tutte le fasce di estiva metteva in palio addirittura della società era passata a Roberto età: dai più piccoli ragazzini del un'automobile. Panizza anche perché Aldo Rossi era minivolley alle prime squadre sia A testimoniare il prestigio raggiunto stato eletto, ed è tuttora, Presidente maschili che femminili. dalla nostra società nel 1994 ci fu Regionale della Federazione. Si partecipava con le varie squadre ai affidata l'organizzazione dei Campionati Tra le altre cose la S. Pio è stata tornei di minivolley e ai campionati Nazionali categoria Ragazzi e Ragazze. p r o t a g o n i s t a a n c h e i n a l c u n i provinciali e regionali. A Loano vennero le squadre giovanili di torneinazionali ed internazionali sia con I dirigenti e gli stessi ragazzi più grandi ci squadre del calibro di Sisley Treviso, le squadre femminili che con quelle mettevano le macchine e si andava a fare Maxicono Parma, VBC Roma, Modena, maschili. E nel corso delle stagioni le trasferte. e Carifano Fano (tutte squadre da serie diversi nostri atleti e atlete sono stati La società stava assumendo una A), per citarne solo alcune. chiamati a rappresentare la Liguria nelle dimensione diversa da quella iniziale. Si Fu uno sforzo notevole, ma ripagato dai squadre della selezione giovanile. coinvolgevano più ragazzi, si facevano complimenti ricevuti dai dirigenti delle Sul finire degli anni 90, all'interno della più cose, ma ovviamente aumentavano le squadre ospiti nonché da quelli dei società si era però venuta a creare spese di ogni tipo. Non si poteva pesare dirigenti nazionali della Fipav. purtroppo una situazione difficile per cui troppo sulla Parrocchia. Le nostre squadre intanto continuavano non si riusciva ad esprimere un Alla presidenza fu eletto Aldo Rossi che ai massimi livelli regionali per le prime presidente: i problemi burocratici, la col consiglio direttivo ed il consenso di squadre e a livello provinciale per le paura di problemi economici uniti ai Don Alessandro che lasciava fare, ma giovanili. problemi di lavoro e/o famigliari era sempre molto vigile su quel che La formazione maschile negli anni dal 94 spaventavano i possibili candidati.accadeva appor tò abbas tanza al 99 è stata costantemente in serie C/1 Come sempre, nelle situazioni difficili, velocemente diverse novità: per esempio prima e C poi (a seguito di cambiamento Don Alessandro si assunse il carico dei trovare degli sponsor che ci pagassero dei regolamenti) sfiorando due volte la problemi, accettando la carica di almeno le magliette di gioco, le tute e le promozione in serie B. Presidente, sottolineando ancora, se ce borse. Quel gruppo di ragazzi merita una ne fosse stato bisogno, il legame tra La Parrocchia, per autofinanziarsi, da citazione perché con minime variazioni è società sportiva e Parrocchia. Il pastore qualche anno organizzava una sagra rimasto a lungo lo stesso: Andrea Torri, di anime era anche il primo dirigente gastronomica in occasione della festività Paolo Trinello, Paolo Maggi, Matteo della società sportiva, come all'inizio di S.Pio X, perché non organizzarne una Massardo, Fabrizio Ballico, Andrea quando il presidente era Don Aldo.seconda per autofinanziare anche la Maggioni, Davide Orsi, Paolo Enrico, La sua presidenza è durata fino a quando società sportiva? Detto-fatto. E questo Vincenzo Insero, Davide Crovella, prese corpo la voce che girava da tempo: permise ulteriori passi avanti. Simone Miceli, Luca di Cola, Gianluigi Don Alessandro veniva chiamato ad altro Per diverse ragioni, non ultima quella di Geddo, Silvano Vacca. incarico.far stare il più possibile i ragazzi assieme, Diversi di loro ancora attualmente Il nuovo Presidente fu trovato in Remo si scelse di acquistare un pullmino usato, stanno giocando a ottimi livelli ad Zaccaria, guarda caso figlio di uno dei col quale andare a giocare in trasferta. A esmpio nella squadra di Finale in serie soci fondatori, cresciuto nell'ambito quello poi se ne aggiunse un secondo più B/2. Non dissimile come andamento la parrocchiale al quale è sempre rimasto grande. squadra delle ragazze che nello stesso legato, ideale punto di sintesi tra D'altra parte i campionati richiedevano periodo aveva questo gruppo: Daniela spiritualità, pragmatismo e rapporti sforzi sempre maggiori. I ragazzi e le Trinello, Cristina Frangelli, Tiziana umani e sociali. E siamo arrivati ai giorni ragazze col loro impegno e le loro Chiarelli, Bruna Migliora, Francesca nostri. Le esigenze sono un po' cambiate, capacità meritavano di essere sostenuti. Masi, Giovanna Cenere, Mariella Insero, i problemi sono forse aumentati, ma la S. Ad esempio le ragazze a seguito di Valeria Bongiorno, Laura Ramella, Pio X è al suo posto: per un doveroso promozioni ed avendo acquisiti i diritti Barbara Picatto alle quali si sono adattamento a mutate esigenze abbiamo parteciparono ad un campionato di serie aggiunte Giorgia Rizzonato, Francesca da tempo una stretta collaborazione con C/1 con squadre avversarie fino a Pisa. Jannelli ed Erika Cianchetti. Diverse di la società di Toirano in particolare per il I problemi aumentavano, ma per fortuna loro stanno giocando tuttora con noi o settore femminile, mentre per il settore aumentavano le collaborazioni e, quindi, con altre squadre. ….Altre sono m a s c h i l e s t i a m o a t t u a l m e n t e le soluzioni. Nel tempo si aggiunsero diventate mamme. La società ha collaborando col V.T. Finale.I ragazzi altri dirigenti: Renzo Gallizia, Graziella mantenuto ancora la sua fama anche a che sono con noi stanno continuando la Bertazzo, Augusto Righello, Renzo livello organizzativo infatti nel 96 nostra modesta tradizione allenandosi, Allario, Franco Migliora, Francesca abbiamo organizzato per la Fipav la giocando e soprattutto crescendo sotto Grillo, Giampaolo Rebora, Carla Coppa delle Alpi con squadre ragazzi ogni aspetto.Rodano, Mara Procacci, Marilena, delle regioni settentrionali (tra le altre Qualche tempo fa una ragazza che per Parodi, Francesca Mangiola, Adriana Sisley Treviso e Alpitour Cuneo) e anni ha giocato per noi e che ora sta Migl ior ini , Antonio Colasante , successivamente nel 98 le finali giocando in un'altra squadra ha detto una Annamaria Sciri, Immacolata Facciolo, nazionali juniores (con Sira Falconara, cosa molto bella: “Qui sto bene, Giancarlo Mel, Donato Barile, Roberto Wuber Schio, Lube Macerata, Alpitour giochiamo per vincere, però….alla S. Panizza. Cuneo, V.T. Catania ecc.). I fari della Pio era diverso: insegnavate di più, e Senza nessuna presunzione ormai la pallavolo eran di nuovo puntati su non solo la pallavolo….”. E' una di società aveva assunto una sua stabilità Loano. Giornalisti e dirigenti nazionali quelle cose che fanno piacere, che ci fa interna, ed una buona fama - e non solo a per qualche giorno hanno fatto ancora pensare che quello che facciamo, sia, nel livello regionale - sia per i risultati della nostra città la capitale del volley. nostro piccolo, importante.raggiunti dalle diverse squadre sia per la Bisogna dire, a questo proposito, che il serietà morale di dirigenti, tecnici e atleti. Presidente della Fipav regionale non era Tra i fatti più notevoli del periodo ci fu del tutto estraneo al fatto che l'organizzazione di una importante manifestazioni di tale livello ci venissero Alcuni della sportivalotteria che in occasione della sagra affidate. Da qualche anno la presidenza

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