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Incontri di aggiornamento professionale per giornalisti sui temi dell’ambiente e della informazione ambientale L’Agenzia per la protezione dell’ambiente della Toscana: controllo della balneazione, attività di laboratorio e comunicazione Pisa, 15 giugno 2016
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Arpat: qualità delle acque di balneazione e attività del laboratorio biologico

Jan 21, 2017

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Page 1: Arpat: qualità delle acque di balneazione e attività del laboratorio biologico

Incontri di aggiornamento professionale per giornalisti sui temi dell’ambiente e

della informazione ambientale

L’Agenzia per la protezione dell’ambiente della Toscana:controllo della balneazione, attività di laboratorio ecomunicazione

Pisa, 15 giugno 2016

Page 2: Arpat: qualità delle acque di balneazione e attività del laboratorio biologico

La Direttiva 2006/7/CE, entrata in vigore il 15 febbraio2006, è stata recepita nel nostro Paese con il DLvo 30maggio 2008, n. 116. Successivamente, è stata attuatacon il Decreto del 30 marzo 2010 (Gazzetta Ufficialen. 97, 24 maggio 2010) che definisce i criteri perdeterminare il divieto di balneazione e le specifichetecniche per l’attuazione del DLvo di cui sopra.

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I parametri da monitorare per quanto riguarda il monitoraggio delleacque di balneazione sono soltanto due, rispetto ai 17 della precedenteDirettiva. Si tratta didue parametri microbiologici, enterococchiintestinali e Escherichia coli. La loro selezione, soprattutto deglienterococchi intestinali, deriva da un esame effettuato da parte diesperti dell’OMS degli studi epidemiologici disponibilisull’associazione tra qualità delle acque di balneazione e patologie neibagnanti. Gli enterococchi intestinali sono risultati gli indicatori chemeglio correlano con episodi di gastroenteriti, che sono a loro volta lepatologie più frequentemente riportate in acque di balneazionefecalmente contaminate.

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Stati membri garantiscono che l'analisi della qualità delleacque di balneazione sia effettuata secondo i metodi diriferimento specificati nell'allegato I della direttiva e leregole di cui all'allegato V. Tuttavia, gli Stati membripossono consentire l'applicazione di metodi o regolealternativi, purché essi possano dimostrare che i risultatiottenuti sono equivalenti a quelli ottenuti applicando imetodi specificati nell'allegato I e le regole di cuiall'allegato V. Gli Stati membri che consentonol'applicazione di detti metodi o regole equivalentiforniscono alla Commissione tutte le informazionipertinenti sui metodi o le regole applicate e sulla loroequivalenza.

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Decreto 30 marzo 2010Definizione dei criteri per determinare il divieto di balneazione,nonche' modalita' e specifiche tecniche per l'attuazione del decretolegislativo 30 maggio 2008, n. 116, di recepimento della direttiva2006/7/CE, relativa alla gestione della qualita' delle acque dibalneazione. (10A06405)(G.U. Serie Generale , n. 119 del 24 maggio 2010)

ART 23. Il Ministero della salute consente l'applicazione di metodialternativi a quelli di riferimento, specificati all'allegato I,purche'sia dimostrato che tali metodi rispondano a quanto previsto dallaregola tecnica UNI/ISO17994 sulla equivalenza dei metodimicrobiologici.

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Enterococchi intestinaliISO 7899-1 o ISO 7899-2

E. ColiISO 9308-3 o ISO 9308-1

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I due nutrienti-indicatori, ONPG and MUG,costituiscono la fonte principle di carbonio che puòessere metobolizzata dall’enzimaβ-galactosidasi deicoliformi e dall’enzima β-glucuronidasi diE. coli.

Il test Colilert® IDEXX è usato in tutto il mondo per ilrilevamento di coliformi edE. coli. Grazie alla tecnologiaa substrato definito (Defined Substrate Technology®,DST®) brevettata, Colilert

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I coliformi metobolizzano ilsubstrato ONPG mediantel’enzima β-galactosidase. Lareazione è evidenziata dacolorazione gialla.

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Escherichia coli, idrolizzando il 4-metilumbelliferil-β-D-glucuronide(MUG), produce fluorescenza neipozzetti

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Gli enterococchi intestinali,idrolizzando il 4-metilumbelliferil-β-D-glucoside, produconofluorescenza nei pozzetti

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PRELIEVO EFFETTUTO DAI DIPARTIMENTI COMPETENTI

INVIO AL LABORATORIO TRAMITE CORRIERE DEDICATO

INIZIO ANALISI AL MASSIMO ENTRO 24 H DAL PRELIEVO

INVIO TEMPESTIVO DEI RISULTATI DIRETTAMENTE DAL LABORATORIO E PUBBLICAZIONE SUL SITO DEGLI STESSI

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La Direttiva 2006/7/CE del 15 febbraio 2006 richiede che lavalutazione e la classificazione delle acque di balneazione sianocondotte sulla base dei dati di monitoraggio riguardanti ledensità di indicatori di qualità microbiologica, ma richiedecomunque alle autorità competenti di garantire un’adeguataqualità delle acque e di adottare le misure di gestione necessarieper prevenire esposizioni pericolose per i bagnanti anche inrelazione a fattori di rischio diversi dagli agenti microbiologici

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Tra i principali fattori di rischio vanno annoverati icianobatteri, un gruppo di microrganismi fotosinteticidistribuiti in tutto il pianeta.

Nei corpi idrici superficiali eutrofici possono raggiungeredensità molto elevate, formare fioriture e schiume. Molte speciedi cianobatteri sono in grado di produrre una varietà di tossine edare luogo a effetti sanitari di rilievo anche a seguito di attivitàdi balneazione. Nel Decreto attuativo del DLvo 30 maggio2008, n. 116 vengono fornite le linee guida per la gestione diquesto tipo di rischio nelle acque di balneazione.

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Le acque costiere possono essere interessate da fioriture dialghe marine. Sono note circa alcune decine di specie algalimarine in grado di produrre tossine. Tuttavia, il principalerischio sanitario associato a queste tossine deriva dal consumodi prodotti ittici, in particolare molluschi, nei quali possonoraggiungere livelli particolarmente elevati. Non sono invecenoti casi di intossicazione nei bagnanti dovuti ad ingestione diacqua durante le attività di balneazione in acque interessatedalla presenza di alghe tossiche marine. È anche improbabileche nel volume d’acqua involontariamente o accidentalmenteingerito (si fa riferimento in termini cautelativi a 100 ml)vengano raggiunte dosi sufficienti per causare effetti tossici.

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In alcune aree del Mediterraneo, compresi molti tratti dellitorale italiano, sono stati segnalati casi di disturbi alle primevie respiratorie e talvolta stati febbrili nei bagnanti chestazionavano sulla spiaggia, associati in via ipotetica a fiorituredell’alga bentonica Ostreopsis ovata. In alcuni casi è stato fattoanche ricorso a cure ospedaliere. Al fine di prevenire episodianaloghi, su iniziativa del Ministero della Salute, un gruppo diesperti ha predisposto specifiche linee guida, alle quali vienefatto riferimento nel Decreto attuativo del DLvo 30 maggio2008, n. 116.

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La possibilità di contrarre patologie a seguito dell’assunzione dicontaminanti chimici presenti nelle acque di balneazione è ingenerale trascurabile. Infatti, i contaminanti che raggiungono ilmare o un lago sono soggetti a forti diluizioni. Inoltre, sulla basedelle loro caratteristiche chimico-fisiche, possono essereassorbiti ai sedimenti se liposolubili e/o degradati attraversoreazioni abiotiche (idrolisi, fotolisi) o dai microrganismipresenti. Eventuali specifiche fonti di contaminazionedovrebbero comunque essere individuate nel profilo delle acquedi balneazione e così tenute sotto controllo da parte delle autoritàcompetenti per territorio. Direttiva europea su acque dibalneazione 1

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Il monitoraggio delle aree a rischio di fioritura diOstreopsisovata (art. 3 DM30/03/2010) verràattuato nei punti indicati inall. 4 DDRT 412/2016 e così sinteticamente riportati:• in Comune di Massa (MS): OST-MS1, OST-MS2, OST-MS3e OST-MS5;• in Comune di Pisa (PI): OST-PI1, OST-PI2 e OST-PI3;• in Comune di Livorno (LI): OST-LI6.Verrà garantito altresì il controllo durante la stagione di altreventuali aree, che dovessero risultare a sospetto rischio aseguito di segnalazioni sanitarie o di ispezioni visive

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In attesa del recepimento normativo delle nuove Linee Guidapubblicate, a fine 2014, dall’Istituto Superiore di Sanità(Rapporti ISTISAN14/19 - “Ostreopsis Cf ovata: linee guidaper la gestione delle fioriture negli ambienti marino costieri inrelazione alla balneazione e altre attività ricreative”), verràeffettuato il solo controllo ed analisi delle concentrazioni incolonna d'acqua(cell/l) di O. ovata, corredato delle necessariemisure in campo

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I prelievi vengono programmati ed effettuati di concerto fra iDipartimenti competenti di Massa Carrara, Pisa e Livorno, il SettoreMare e la UO Biologia di AV Costa, mantenendo la frequenzadimonitoraggio della stagione 2015 (mensile a giugno e settembre, ogni10 giorni a luglio e agosto), in sintonia con quanto indicato nelle nuovelinee guida, per un totale di 8 controlli.

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Tutti i risultati del monitoraggio diOstreopsis ovata, una volta inseritiin ARPALab, vengono residisponibili attraverso la banca dati delSIRA, consultabile all’indirizzohttp://sira.arpat.toscana.it/apex/f?p=118:1:4261777204111473::NO.In attesa del recepimento normativo delle nuove Linee Guida, simantiene anche per il 2016, a scopo cautelativo, la disposizione che, incaso di fioritura diO. ovata con concentrazioni nellacolonna d'acquasuperiori a 10.000 cell/l (All. C del DM30/03/2010), il laboratorioinvii una comunicazione al Comune, alla Regione, al Ministero dellasalute, all’IZS, alla Capitaneria di Porto e alla ASL competenteperterritorio.

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La comunicazione è effettuata via PEC e deve riportare il sitointeressato dalla fioritura, la data del campionamento, il valore diconcentrazione (cell/l) diO. ovata, la temperatura (°C) dell'acquadi mare ed il riferimento alla banca dati di ARPAT (SIRA), insiemead una nota di rimando al mutato quadro di valutazione e gestionedel rischio previsto dalle nuove linee guida.Al fine di tenere conto delle evidenze scientifiche delle nuove LineeGuida (Rapporti ISTISAN14/19), alla comunicazione è allegata lanota informativa concordata con le ASL

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La comunicazione deve essere anche notificata via freedocs (e per e-mail) alla Direzione tecnica, al settore Comunicazione formazione e documentazione ed al Dipartimento competente.Analoga comunicazione deve essere inviata anche nel momento in cui le concentrazioni nellancolonna d'acqua scendono sotto 10.000 cell/l nei controlli successivi alla fioritura nel medesimo sito.

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Facsimile di nota: “In attesa del recepimento normativo, si segnalache secondo quanto pubblicato in Rapporti ISTISAN14/19(Ostreopsis Cf ovata: linee guida per la gestione delle fioriture negliambienti marino costieri in relazione alla balneazione e altre attivitàricreative) la fase routinaria, in cui il rischio sanitario èconsideratotrascurabile e non necessita alcuna misura di intervento, comprendeanche situazioni con presenza di densità fino a 30.000 cell/L incolonna d’acqua se le condizioni ambientali e metereologichegarantiscono un periodo prolungato (7-10 giorni) con sufficienteidrodinamismo e le temperature delle acque sono inferiori a quelleottimali di fioritura

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INFORMAZIONE AI CITTADINI SULLA PROBLEMATICADELLE FIORITURE DI O. OVATA10Ostreopsis cf. ovata è un’alga microscopica unicellulare presente inItalia in molte acque costierecon fondali a prevalente natura rocciosa.La sua proliferazione è legata essenzialmente a fattori climatici eidrodinamici quali:• condizioni meteo-marine stabili (alta pressione atmosferica);• moto ondoso ridotto (presenza di scogliere naturali o artificiali);• temperatura dell’acqua relativamente elevata.

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I segni caratteristici del fenomeno osservabili a occhio nudo, sono:• formazione sott’acqua di una pellicola brunastra dall’aspettomembranoso e gelatinoso sugliscogli e su tutto ciò che si trova sul fondo;• presenza di aggregati brunastri (fiocchi e/o filamenti) diconsistenza gelatinosa insospensione; in superficie tali aggregati possono talvolta presentarsisotto forma di schiumedi color bruno-rossiccio;• talvolta opalescenza dell’acqua.

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Durante la fioritura, si possono verificare disturbi respiratori eirritazioni oculari e cutanee sia per esposizione ad aerosol (incondizioni di forte vento dal mare o di moto ondoso forte) contenentel’alga o suoi frammenti, che per contatto diretto con le acque dibalneazione.Nei casi verificatesi, gli effetti riportati non sono stati mai graviehanno mostrato di essere reversibili per lo più entro poche ore. Nonsono stati invece riportati casi di intossicazione associati a consumodiprodotti ittici o ingestione di acque interessate da fioriture diO. cf.ovata.Questo problema è seguito con attenzione da enti e organi istituzionalipreposti, attraverso specifici piani di monitoraggio e sorveglianzasanitaria.

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Per conoscere i risultati del monitoraggio ambientale di O. ovata nei punti a rischio del litorale toscano consultare anche le pagine ARPAT all’indirizzo internet http://www.arpat.toscana.it/temiambientali/acqua/balneazione/ostreopsis-ovata/il-monitoraggio-di-ostreopsis-ovata .

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http://www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/acqua/balneazione/dati-del-monitoraggio