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LA MEDITAZIONE Sommario: 1. Introduzione alla meditazione pagina 1 2. La meditazione in Occidente e in Oriente 7 3. La vita spirituale; della vita spirituale il Signore Dio ha detto ad Eileen Caddy 15 4. Gli Dei, incluso Il Buddha, e i loro templi: vi suggeriamo di trasformarli 18 5. Le religioni, le meditazioni e le riflessioni per conoscere noi stessi 19 6. Le meditazioni suggerite dalla Madonna, Maria di Nazareth 22 7.Dello yoga è stato autorevolmente detto 23 8. Che cos’è la verità 24 9. Il ruolo che riveste la meditazione nell’universo buddhista 26 10. La pratica della meditazione 30 11. Gli Otto livelli meditativi (jhana) del Buddhismo riferiti da Damien Keown; censure ai citati otto livelli meditativi e analisi di ogni livello; i Quattro Assorbimenti riferiti da Michael Carrithers 34 12. Per finire sulla meditazione buddhista riferisco e concludo 49 13. I Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 hanno detto della meditazione 59 14. Il Signore Dio e l’uomo; il Sé o Spirito o Scintilla Divina e il sé o io umano. 62 15. Le meditazioni di un Cristiano 63 16. Note finali per la meditazione e raccomandazioni 65 1. Introduzione alla meditazione [ La meditazione è una profonda riflessione della mente mentre l’uomo considera attentamente e accuratamente qualcosa. Il corpo mentale 1 dell’uomo non deve essere confuso con il suo cervello che fà parte del suo corpo fisico 2 ; il corpo astrale e il corpo mentale sono al di fuori del corpo fisico dell’uomo 3 , ma sono collegati a quest’ultimo corpo 4 ; chi medita fuori di sé medita nei mondi astrale e mentale dell’Aldilà. L’uomo può meditare sulle sue esperienze di vita e di pensiero dentro se stesso anche fissando il proprio pensiero nel proprio intimo dove si trova il nostro cuore (primo metodo: meditazione interiore), per trovare Dio e con Lui le verità della vita 5 , oppure l’uomo può meditare al di fuori di se stesso, nei mondi astrale e mentale ( secondo metodo: meditazione esteriore), sulle cose, sulle sensazioni, sulle emozioni, sugli stati d’animo o su altri fatti, oggetti o situazioni che sono accadute a chi medita e così via, perché in teoria si può meditare su tutto. Ma 1 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 60 (Corpo mentale), Mediterranee 2 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 59-60 (Corpo fisico), Mediterranee 3 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 58-59 (Corpo astrale) e pagina 60 (Corpo mentale), Mediterranee 4 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 47 (Cervello), Mediterranee 5 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee 1
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066 - La meditazione

Apr 12, 2017

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Page 1: 066 - La meditazione

LA MEDITAZIONE

Sommario:

1. Introduzione alla meditazione pagina 1

2. La meditazione in Occidente e in Oriente “ 7

3. La vita spirituale; della vita spirituale il Signore Dio ha detto ad Eileen Caddy “ 15

4. Gli Dei, incluso Il Buddha, e i loro templi: vi suggeriamo di trasformarli “ 18

5. Le religioni, le meditazioni e le riflessioni per conoscere noi stessi “ 19

6. Le meditazioni suggerite dalla Madonna, Maria di Nazareth “ 22

7.Dello yoga è stato autorevolmente detto “ 23

8. Che cos’è la verità “ 24

9. Il ruolo che riveste la meditazione nell’universo buddhista “ 26

10. La pratica della meditazione “ 30

11. Gli Otto livelli meditativi (jhana) del Buddhismo riferiti da Damien Keown; censure

ai citati otto livelli meditativi e analisi di ogni livello; i Quattro Assorbimenti riferiti

da Michael Carrithers “ 34

12. Per finire sulla meditazione buddhista riferisco e concludo “ 49

13. I Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 hanno detto della meditazione “ 59

14. Il Signore Dio e l’uomo; il Sé o Spirito o Scintilla Divina e il sé o io umano. “ 62

15. Le meditazioni di un Cristiano “ 63

16. Note finali per la meditazione e raccomandazioni “ 65

1. Introduzione alla meditazione

[ La meditazione è una profonda riflessione della mente mentre l’uomo considera attentamente e

accuratamente qualcosa.

Il corpo mentale 1 dell’uomo non deve essere confuso con il suo cervello che fà parte del

suo corpo fisico 2 ; il corpo astrale e il corpo mentale sono al di fuori del corpo fisico dell’uomo 3 ,

ma sono collegati a quest’ultimo corpo 4 ; chi medita fuori di sé medita nei mondi astrale e mentale

dell’Aldilà.

L’uomo può meditare sulle sue esperienze di vita e di pensiero dentro se stesso anche

fissando il proprio pensiero nel proprio intimo dove si trova il nostro cuore (primo metodo:

meditazione interiore), per trovare Dio e con Lui le verità della vita 5 , oppure l’uomo può

meditare al di fuori di se stesso, nei mondi astrale e mentale ( secondo metodo: meditazione

esteriore), sulle cose, sulle sensazioni, sulle emozioni, sugli stati d’animo o su altri fatti, oggetti o

situazioni che sono accadute a chi medita e così via, perché in teoria si può meditare su tutto. Ma

1 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 60 (Corpo mentale), Mediterranee2 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 59-60 (Corpo fisico), Mediterranee3 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 58-59 (Corpo astrale) e pagina 60 (Corpo mentale), Mediterranee4 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 47 (Cervello), Mediterranee5 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee

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noi consigliamo di meditare soltanto nel nostro intimo dove c’è il nostro cuore – dove ci aspetta

Dio 6 con le Sue illuminazioni e risposte 7 - e sulle verità della Fede Cristiana dell’Ordine

Gesù Redentore tra cui i Misteri del Rosario, ma per non più di quindici minuti come suggerì

la Madonna il 10-12-1925 a Lucia di Fatima 8 . Il Buddha, invece, consigliò ai suoi discepoli di

meditare sugli oggetti, i colori, il respiro e su un unico fatto “l’origine e la cessazione delle

sofferenze nell’uomo 9 , ma consigliò loro di fare anche lunghe meditazioni in particolare una

profonda analisi riflessiva del proprio stato mentale 10 .

Per sapere ciò che non sa l’uomo può cercare nelle biblioteche, oppure può fare domande

ad altri; ma è dentro se stesso che l’uomo può trovare le risposte sulle verità e sui misteri

della vita; non lo dico io, lo dice il Signore Dio:

a. << Perché cercare la guida in qualcun altro? Perché non venire direttamente da me?

Non sai che IO SONO dentro di te ? Non sai che se solo Me lo permetti IO SONO qui per

rispondere a tutte le domande, per aiutare a risolvere i problemi e per guidare e dirigere i tuoi

passi? Non mi impongo mai a nessuno. Devi scegliere di cercare e di trovarmi, e quando lo fai IO

SONO lì pronto a prendere le redini, a riversare l’amore su di te e attraverso di te, pronto a

mostrarti il cammino. Una volta che hai fatto la tua scelta e Mi hai permesso di tenere il timone,

puoi rilassarti e semplicemente seguire passo a passo le Mie istruzioni; assisterai al dispiegarsi

delle Mie meraviglie e della Mia gloria, vedrai accadere nella tua vita un miracolo dopo l’altro.

Scoprirai che quando qualcosa è giusta e ha la Mia piena benedizione, niente e nessuno può

ostacolarlo, poiché tutto avverrà al momento giusto in una perfezione autentica 11 >>;

b. << Perché non cominciare fin d’ora a ricevere la tua ispirazione spirituale facendoti

guidare direttamente, anziché attraverso qualcun altro? Non ti rendi conto di possedere dentro di

te saggezza, conoscenza e comprensione ? Non hai bisogno di cercarli al di fuori, ma devi invece

fermarti in tutta tranquillità per trovarli nel profondo del tuo cuore. Non vi è nulla di più splendido o

che valga di più del contatto diretto con Me, sorgente di tutto il creato. Ciò significa che devi

dedicarvi del tempo e, se necessario, procurartene per trovare questo contatto. Devi raggiungere

lo stadio in cui diventi davvero conscio di Me e della Mia divina e costante presenza, in cui desideri

condurmi nella totalità della tua vita, lo stadio in cui vuoi camminare e parlare con Me,

condividendo ogni cosa con Me, sia i tuoi successi che i tuoi fallimenti . Quando l’amore scorre e

tu sei tutt’uno con Me, più di ogni altra cosa desideri spartire ciò che hai con Me 12 >>.

c. << Le risposte interiori: Quando si cerca si trovano le risposte dentro di se. È

qualcosa che va sottolineato molto spesso e con molta forza. Si perde molto tempo indagando i

6 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61(Le risposte interiori), Mediterranee ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Gennaio, del 28 Marzo, del 29 Maggio, del 17 e 21Luglio, del 19 e 30 Agosto e del 4 Settembre Amrita7 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 8 Aprile, del 21 Luglio, del 19 e 30 Agosto e del 24 Novembre, Amrita8 AA.VV. Pregate, Pregate, Pregate, pagina 248, MIR9 Michael Carrithers, Buddha, pagine 43-44, Einaudi Tascabili10 Damien Keown, Buddhismo, pagina 97, Einaudi Tascabili11 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Luglio, Amrita12 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 19 Agosto, Amrita

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Page 3: 066 - La meditazione

misteri della vita fuori di sé, quando sono invece all’interno del proprio essere. Quando ti renderai

pienamente conto che IO SONO dentro di te e che IO SONO tutto il sapere, tutta la saggezza,

tutta la comprensione, smetterai di perdere tempo.

Prova ad immaginare di avere una sorgente perenne di acqua spumeggiante che sale

dentro di te. Tutta la conoscenza, tutta la saggezza, tutta la comprensione, tutto l’Amore si trovano

proprio alla sorgente di questa fonte, in attesa di venire fuori, in attesa di manifestarsi, quando tu li

riconosca e li accetti.

Non hai bisogno di alcun maestro, di alcun guru. Tutto quello di cui tu hai bisogno è

un’espansione di consapevolezza, in modo di poter accettare queste verità. Esse esistono perché

tutti possano accettarle, quando sono pronti a farlo 13 >>.

Ne deriva che le meditazioni devono essere sempre interiori e mai esteriori, cioè fuori

dell’uomo come quelle del Buddha, dei Buddhisti e di altri uomini Orientali e Occidentali.

Le risposte interiori, cioè quelle di Dio, sono sempre esatte perché Egli è “ (.)tutto il sapere,

tutta la saggezza, tutta la comprensione e tutto l’amore (.) 14 ” .

Purtroppo gli uomini, come ad esempio i Buddhisti, cercano quasi sempre fuori di loro e

perciò non trovano le risposte che invece hanno dentro di loro 15 anche quelle sulle sofferenze.

Le meditazioni sono così differenti negli uomini che è impossibile catalogarle con

l’eccezione delle meditazioni dei fedeli delle singole religioni, ad esempio dei Cristiani

specialmente quelle sui Misteri del Rosario ( Gaudiosi, Dolorosi e Gloriosi ).

La Madonna dona “ Le Grazie necessarie alla Salvezza a tutti coloro che mediteranno sui

Misteri del Rosario per cinque mesi, al primo Sabato, si confesseranno, riceveranno la Santa

Eucarestia e mediteranno i Misteri per quindici minuti con l’intenzione di offrirLe riparazioni per i

torti subiti da Lei o da Suo Figlio Gesù 16 “. Questa promessa della Madonna dimostra quanto

siano importanti le meditazioni dell’uomo e in particolare quelle sui Misteri del Rosario e quelle per

scoprire i Misteri della vita, ma dimostra anche la potenza spirituale della Madonna stessa.

Il Buddha meditò e insegnò a meditare fuori se ed è per questo che non trovò Dio e non Lo

fece trovare, non Lo fa trovare e non Lo farà trovare ai suoi discepoli che osservano il suo metodo

di meditazione.

Il modello di meditazione buddhista sugli oggetti è chiamato dei Quattro Assorbimenti

( Jhana); in questi modelli i livelli meditativi sono di crescente intensità 17 , ma tutti e quattro

insegnano a meditare fuori di sé, mentre Dio, con la Sua onniscienza e potenza, si trova nel

cuore dell’uomo 18 . Buddha prescrisse ai suoi discepoli che loro dovevano meditare su di un

13 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee14 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee15 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 e 28 Gennaio, del 28 Marzo, dell’8 Aprile, del 29 Maggio, del 21 Luglio, del 19 e 30 Agosto e del 4 Settembre16 AA.VV. Pregate, Pregate, Pregate, pagina 248, MIR17 Michael Carrithers, Buddha, pagine 37, Einaudi Tascabili18 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn,pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 e 28 Gennaio, del 28 Marzo, dell’ 8 Aprile, del 29 Maggio, del 17 e 21 Luglio, del 19 e del 30Agosto e del 4 Settembre, Amrita

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unico fatto, l’origine e l’estinzione della sofferenza nell’uomo 19 ; tutti questi tipi di meditazione

Buddhista sono al di fuori dell’uomo, nei mondi astrale e mentale; perciò la meditazione insegnata

dal Buddha impedisce la meditazione nel cuore, dove ci aspetta Dio; perciò il sapere del Buddha

e dei Buddhisti sarà sempre un limitato sapere umano, del tutto inadeguato senza la Sapienza di

Dio !

Gotama Siddhattha, da giovane, come figlio di un ricco o di un nobile uomo, ebbe

personali esperienze di vita come figlio, marito e padre di un bambino e come amico prima di

scoprire all’esterno del suo palazzo: in un vecchio, la vecchiaia, in un malato, la malattia e in un

funerale, la morte. Alla fine vide un religioso errante, un samana, sereno e calmo, che aveva

rinunciato ai piaceri del mondo e della carne, e in tal modo capì che quella era la via per scoprire

come sconfiggere il dolore dalla vita, se ciò fosse stato possibile.

Le esperienze dirette della vita possono essere di due tipi: intime ( sensazioni,

emozioni, gioie, sentimenti e stati d’animo ) oppure esterne a noi, sulle azioni che abbiamo fatto,

sulle omissioni, sulle cose, sui fatti, sulle situazioni o sulle sofferenze e le gioie degli umani.

In teoria si può meditare su tutto. Ma noi suggeriamo di meditare soltanto sulle Verità

della Fede Cristiana dell’Ordine Gesù Redentore; tuttavia la meditazione più importante è quella

nel cuore dove ci aspetta il Signore Dio per essere riconosciuto e fatto emergere 20 anche per

rispondere alle nostre domande 21 !

Il Conoscere del Buddha solo per sé stessi impedisce all’uomo, cioè ai Buddhisti, di

beneficiare della onniscienza di Dio, perché Siddharta ignorò l’Assoluto dato che non trovò alcuna

prova dell’esistenza di un’anima personale (Atman) o del suo equivalente cosmico (Brahman) 22,

nonostante che il Signore Dio fosse anche suo cuore 23 . Siddharta non trovò Dio perché non

meditò nel suo intimo, dove aveva il cuore e fu per questo che commise errori gravissimi

perché fu ingannato da Satana 24 . Si veda l’errore n*8 del paragrafo 21 di questo documento.

La meditazione è un profonda riflessione dell’uomo per capire le verità della vita, le ragioni

e il senso della vita stessa o per altri scopi, ma il miglior modo per trovare le citate verità e ragioni

è quello di fare domande direttamente a Dio che ci aspetta nel nostro cuore 25 .

Noi Cristiani dell’Ordine Gesù Redentore concentriamo il nostro pensiero nel nostro intimo

dove c’è il cuore e chiediamo al Signore Dio la spiegazione dei misteri della Vita e delle verità della

Fede Cristiana.

19 Michael Carrithers, Buddha, pages 43-44 , Einaudi Tascabili20 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio , Amrita21 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61, Mediterranee ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 28Marzo, dell’8 Aprile e del 21 Luglio, Amrita22 Damien Keown, Buddhismo, pagina 50, Einaudi Tascabili23 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 17 Luglio, Amrita24 Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggi del 25 Dicembre 1991, del 25 Febbraio 1992 e del 25 Marzo 199225 Deuteronomio 30, 11- 14 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 29 Maggio e del 4 Settembre, Amrita

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Quindi, come ci sono due metodi di meditazione, uno interiore e l’altro esteriore 26 , ci sono

anche due luoghi per la meditazione:

a. Il primo luogo per la meditazione è dentro di noi, nel nostro intimo, dov’è il nostro

cuore ( meditazione interiore); è il luogo più importante dove meditare, perché è lì che ci aspetta

il Signore Dio 27 , se siamo capaci di fare silenzio dentro di noi perché è nella quiete che Dio ci

parla 28 e che riceviamo le risposte del Signore alle nostre domande o le Sue illuminazioni sui

nostri dubbi 29 .

Lo stesso Signore Dio disse :

a. << Smetti di cercare aiuto negli altri , cercalo dentro di te e lo troverai (.) .30 >>;

b. << Scopri che il Regno dei Cieli è dentro di te; puoi cessare la tua ricerca e guardare in

te:vi troverai tutto ciò che cerchi (.) 31 >>;

c. << (.) << (.) Quindi, quando un dubbio qualsiasi ti assale, volgi lo sguardo dentro di te,

ricerca la verità e io te la rivelerò; indi prosegui in pace e fiducioso per la tua strada 32

>> ;

d. << Perché cercare la guida in qualcun altro? Perché non venire direttamente da me?

Non sai che, se solo me lo permetti, IO SONO qui per rispondere a tutte le domande,

per aiutare a risolvere i problemi e per guidare e dirigere i tuoi passi? Non mi impongo

mai a nessuno (.) 33 >>;

e. << Guarda dentro di te e il tuo cuore ti parlerà. Fai il tuo esame e non prestare ascolto

a tutto ciò che c’è fuori, perché se ascolti i tanti sussurri e brusii esterni, ti troverai in un

tal dilemma da non sapere più distinguere il vero dal falso e smarrirai la strada. Tutte le

anime possono trovare la verità dentro di loro, ma ciò significa che esse devono

dedicare del tempo all’interiorizzazione (.) 34 >>.

La meditazione interiore è importantissima, ma anche le riflessioni sui nostri pensieri, sulle

nostre azioni o omissioni sono molto importanti perché nel nostro intimo mondo c’è anche la verità

di noi stessi; questa verità dobbiamo cercare per capire le vere ragioni del nostro agire perché <<

vivere spiritualmente significa conoscere se stessi 35 >>.

In materia i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 insegnano che è fondamentale

conoscere noi stessi per la nostra crescita spirituale; sull’argomento essi dicono: “ nell’intimo

di noi stessi dobbiamo esercitare una costante consapevolezza del nostro essere per conoscersi,

26 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee27 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 4 Settembre, Amrita28 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 143-144 (Stai nella quiete e ascolta. Non ti chiedo nulla di più), Mediterranee29 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi dell’8 Aprile e del 30 Agosto, Amrita30 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 24 Gennaio, Amrita31 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 28 Marzo, Amrita32 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio dell’8 Aprile, Amrita33 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Luglio, Amrita34 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 24 del Novembre, Amrita35 Cerchio Firenze 77, Maestro perché?, pagina 127 (Il significato di vivere spiritualmente), Mediterranee

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Page 6: 066 - La meditazione

cioè per sapere come siamo veramente. È necessario cercare la verità del nostro essere perché -

per modificare l’Umanità - dobbiamo modificare i singoli individui, le cui limitazioni cadono << (.) a

seguito di intime riflessioni, di un’attenta analisi, appunto, nella quale si comprende che la propria

responsabilità, la propria esistenza, deve essere più sentita, più volta gli altri. Quindi un duplice

rendersi consapevoli dei propri limiti e della possibilità di essere diversi. Esercitate la costante

consapevolezza, perché essa può allargarsi e abbracciare quella parte di voi che oggi è

inconscia; senza fermarsi, continuando continuamente in questo esame; e la verità di voi stessi

verrà alla superficie, sarà una vostra conquista. E nella conquista di questa verità individuale – che

poi corrisponde alla realtà di voi stessi – voi sottoporrete voi stessi ad un trattamento di

psicoanalisi, di psicoterapia. Non si tratta di trovare attenuanti al proprio modo di agire, ma di

cercare di comprendere come veramente noi siamo, 121g. Vivere spiritualmente significa

conoscere se stessi; tendere con tutto se stessi a quegli ideali di altruismo, di amore al prossimo,

di spiritualità suggeriti dai maestri, ma ciò inteso nel giusto senso. Quelli sono gli ideali morali che

la vostra coscienza deve avere e quelli dovete perseguire. L’uomo deve conoscere se stesso,

conoscere i propri limiti, capire fino a che punto è del mondo e fino a che punto è dello spirito.

Questo significa vivere una vita spirituale, 127g. La costante, vigile consapevolezza(vedi) di se

stessi, il costante vigile esame del proprio ragionamento – nella massima sincerità di se stessi –

deve fare comprendere i motivi per i quali quel pensiero sussiste, senza preoccuparsi se possono

apparire motivi egoistici. L’egoismo (vedi) è stato, fino a questo momento dell’evoluzione, la

spinta che vi ha fatto progredire, che ha sviluppato i vostri veicoli, le vostre facoltà, la

vostra vita interiore possiamo dire. È da ora in poi, quando comincia a rivelarsi la possibilità di

un sentire che fluisca liberamente, che l’egoismo non ha più ragioni di esistere. Il pensiero che

siete voi, o il pensatore, che siete voi, può sperimentare il reale, solo se il suo pensiero trascende

se stesso, cioè trascende ogni moto egoistico, l’io. E questo trascendere si realizza ora, o forse fra

mille anni, solo e sempre nella costante consapevolezza di voi stessi. Il tempo non ha importanza.

La vostra meditazione può durare anni, forse vite: ma ciò non vuol dire che voi dobbiate

rimandare, che non c’è fretta di giungere ad una conclusione 36 >> .

b. Il secondo luogo per la meditazione, è al di fuori dell’uomo ( meditazione

esteriore), fuori di noi stessi, nei mondi o piani astrale e mentale 37 con il pensiero 38 ; così

meditano la maggior parte degli Orientali, Buddhisti inclusi. Il pensiero è un’attività consapevole

della mente; la mente è un corpo diverso dal corpo fisico e quindi è separata dal cervello, ma è

collegata con esso; si veda Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 47 (cervello), 60

(corpo mentale) 113 (facoltà psichiche), 210 (pensiero), Mediterranee. Tuttavia << Il pensiero,

considerato come idea, come significato, come attività del pensatore-pensiero, è analogo

all’attributo, alla condizione, alla qualità, allo stato delle cose; cioè non esiste in sé ma è

36 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee37 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 219-221 (Piani astrale e mentale), Mediterranee38 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 210 (Pensiero), Mediterranee

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strettamente connesso al pensatore-pensiero in quanto tutto uno con quello: tutto quanto l’uomo

considera astratto. Cioè esistente solo come pensato, in sé ha la natura dell’idea, ma come tale è

indissolubilmente legato al supporto, al substrato di “sostanza”: il pensatore-pensiero 39 >>.

Nei piani o mondi astrale e mentale il Signore Dio non si lascia fare trovare da noi perché ci

sono troppi dilemmi e troppa confusione in tali piani o mondi 40 . Nel piano astrale o mentale può

accadere agli uomini un evento molto spiacevole: essere ingannati da Satana come accadde a

me, ma poi capii l’inganno e perciò smisi di meditare fuori di me.

Io penso che in tale “secondo luogo ” Siddhattha abbia indirizzato la sua attenzione per

trovare le verità della vita , (.) il significato e il senso di qualcosa o per chiarire i suoi dubbi su

argomenti specifici. Ma in questo modo egli fece grossi errori e perse il suo tempo meditativo

perché non meditò dentro se stesso, ma al di fuori di se stesso ; purtroppo per lui e per i suoi

discepoli non si possono trovare fuori di noi le spiegazioni dei Misteri della vita perché tali

spiegazioni si trovano soltanto all’interno del proprio essere dove ci aspetta Dio (.) con tutta la

conoscenza, tutta la saggezza, tutta la comprensione e tutto l’amore (.) 41 . Quando i discepoli del

Buddha se ne renderanno conto smetteranno di perdere tempo con le loro meditazioni fuori di se42.

Probabilmente questo secondo luogo per la meditazione fu insegnato a Siddhattha dai

suoi maestri Alàra Kàlàma e Uddaka Ramaputta ed è su questa base che il Buddha sviluppò il

suo metodo di meditazione 43 . Ma i due maestri di Siddhattha, Alàra e Uddaka, avrebbero dovuto

sapere che le Upanisad raccomandavano la meditazione sul Sé o Scintilla Divina che si trova nel

cuore dell’uomo 44 .

Siddhattha non sapeva che il Signore Dio era dentro lui stesso nel suo stesso cuore 45 e da

solo non riuscì a scoprirlo perché se avesse scoperto questo primo luogo per la meditazione egli

avrebbe trovato Dio con le Sue illuminazioni e risposte 46 e in tal modo non avrebbe commesso

errori nella sua dottrina 47 .

Conseguentemente Siddhattha - non avendo imparato a meditare dentro se stesso ( anche

nel suo cuore ), primo metodo o primo luogo di meditazione - ma, avendo scelto di meditare

soltanto fuori da se stesso (secondo metodo o secondo luogo di meditazione) - non poté

insegnare ai suoi discepoli il primo metodo di meditazione, ma soltanto il secondo, nel secondo

posto, quello di meditare al di fuori di se stessi; perciò i Buddhisti, come il Buddha si trovano nelle

39 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 202 (Gli ideogrammi), Mediterranee40 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 24 Novembre, Amrita 41 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee42 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee43 Damien Keown, Buddismo, pagine 87-100 (La meditazione), Einaudi Tascabili44 Michael Carrithers, Buddha, pagina 35, Einaudi Tascabili45 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 23 Gennaio, 28 Marzo, dell’8 Aprile, del 29 Maggio, del 21 Luglio e del 4 Settembre, Amrita46 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 e 28 Gennaio, dell’8 Aprile, del 21 Luglio, del 19 e 30 Agosto e del 24 Novembre, Amrita ; La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee47 Si veda anche il paragrafo 21 del nostro documento “Le scoperte e gli errori del Buddha Gotama Siddhattha” di questo stesso Catechismo

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Tenebre 48 , della lontananza da Dio e dal Suo Cristo; perciò i Buddhisti non possono avere la

sapienza e la saggezza di Dio.

A causa del suo errato metodo di meditazione e modo di scoprire le verità della vita, il

Buddha non scoprì l’esistenza di Dio e della Scintilla Divina o Sé dentro se stesso, nel suo stesso

cuore 49 , e perciò ignorò che l’uomo potesse acquisire direttamente dal Signore, nel suo cuore, per

mezzo dell’Illuminazione Divina le verità della vita 50 ( udendo la voce di Dio come Eileen Caddy,

donna inglese, nel 20° secolo o la voce del Signore Gesù Cristo, come accadde a Jakob Lorber,

austriaco, nel 19° secolo. Nel 20° secolo a Maria Valtorta, italiana, fu concesso di rivivere gli

episodi evangelici come se vi avesse partecipato duemila anni fa durante la vita di Gesù in

Palestina ).

Siddhattha erroneamente credette che l’uomo potesse acquisire la conoscenza soltanto

con la mente, cioè fuori da se stesso, in particolare con la meditazione su di un solo fatto:

l’origine e l’estinzione della sofferenza nell’uomo 51; perciò il Buddha ignorò la possibilità che il

Signore Dio stesso parlasse ai Suoi figli, ma ignorò anche la relazione d’amore che unisce tutti

gli esseri umani e il loro Dio 52 .

Questa ignoranza causò una separazione del Buddha da Dio a livello mentale, ma

limitatamente allo stesso Siddhattha dato che Dio è sempre presente nel cuore di tutti i Suoi figli 53

chiunque essi siano, anche dei Buddhisti e di altri uomini che non credono in Dio, ma Dio è anche

nel cuore dei malvagi.

Gli uomini sono uniti da una relazione d’amore tra loro e il loro Dio, ma moltissimi uomini

non ne conoscono l’esistenza o non la accettano; purtroppo, però, tale separazione da Dio e dagli

altri esseri umani è all’origine di tutte le sofferenze del mondo, dei conflitti e delle guerre 54 >> .

Perciò dei Buddhisti è molto apprezzata la Non violenza 55 ]. .

2. La meditazione in Occidente ed in Oriente

In Occidente per meditazione si intende una << profonda riflessione della mente intesa a

ricercare la verità, le ragioni, il senso e gli aspetti di qualche cosa 56 >>, ma purtroppo non è

diffusa la conoscenza che meditando nel nostro cuore si trova il Signore Dio, pronto a

48 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 25 Dicembre, Amrita49 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 29 Maggio e del 4 Settembre, Amrita50 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Gennaio, del 28 Marzo, dell’8 Aprile, del 21 Luglio, del 19 e 30 Agosto e del 24 Novembre, Amrita ; Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, page 61 (Le risposte interiori), Mediterranee51 Michael Carrithers, Buddha, pagine 43-44, Einaudi Tascabili52 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 12 Settembre, Amrita53 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio e del 4 Settembre, Amrita.54 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 12 Settembre, Amrita55 L’introduzione alla meditazione è stata tratta dal paragrafo 19 del nostro documento “Le scoperte e gli errori del Buddha Gotama Siddhattha, disponibile anche nel nostro sito Internet www.ordinegesuredentore.it 56 Vocabolario Lo Zingarelli, Edizione 1995, pagina 1074, Zanichelli

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rispondere a tutte le nostre domande, per aiutare a risolvere i problemi e per guidare e dirigere i

nostri passi se Glielo consentiamo 57 .

In Oriente moltissimi maestri o guru insegnano meditazione: ai due estremi Orientali c’è la

meditazione interiore, cioè nell’intimo dell’uomo - come quella nel cuore di Paramahansa

Yogananda 58 , trasferitosi negli USA - e la meditazione esteriore, cioè fuori dall’uomo, come quella

insegnata dal Buddha e da moltissimi altri, ad esempio da Sogyal Rinpoche 59 , trasferitosi in

Occidente.

La meditazione può essere interna o esterna all’uomo 60 così come abbiamo spiegato nelle

pagine precedenti; la meditazione interna è quella nell’intimo dell’uomo, dove nel suo cuore si

trova Dio 61 ; per trovare Dio basta fissare il pensiero nel cuore ascoltandone il battito, ma senza

avere fretta di ottenere la risposta 62 e tantomeno pretendere qualcosa come fece il Buddha che

pretese di avere da Dio la prova che il Signore stesso esisteva, ma è giusto fare delle domande al

Signore, così come Lui desidera 63 ; la meditazione esterna è nei piani o mondi astrale e mentale

dove ci sono tutti, anche Satana e gli altri Demoni, ma dove il Signore Dio non si fa trovare.

Ricordo che le meditazioni esterne all’uomo sono una perdita di tempo quando

hanno lo scopo di prire i Misteri della vita 64 oppure sono inutili - come quelle del Buddha - , per

l’ampliamento delle conoscenze dell’uomo, uno dei motivi per i quali l’uomo stesso vive sulla Terra.

I metodi di meditazione sono processi mentali del tutto personali, facenti parte del mondo

di ogni persona che medita, cioè della persona che riflette profondamente sulla vita, sulle ragioni

delle sue azioni o omissioni, sulle persone e la vita, ad esempio del Signore Gesù o della Mamma,

la Madonna, sui fatti, sui fenomeni, sulle cose, sulle immagini, sulle esperienze e simili; si può

convenire che le meditazioni degli altri non sono osservabili, o riscontrabili perché possono essere

le più varie e numerose e sono segrete.

Ne deriva che le meditazioni di persone diverse sono difficilmente paragonabili tra loro,

ammenoché più persone meditino sugli stessi fatti altro come fanno i Cristiani che meditano sulle

verità della loro Fede; pertanto qualsiasi tentativo di catalogare la materia della meditazione è

praticamente impossibile, anche perché la meditazione dipende anche dall’Aldilà a cominciare

dall’apertura del terzo occhio o occhio spirituale.

57 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Luglio, Amrita ; La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposteinteriori), Mediterranee58 Paramahansa Yogananda, Meditazioni metafisiche, Astrolabio, Roma59 Sogyal Rinpoche, Meditazione, cos’è e come praticarla, Edizioni Arista60 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee61 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23, 24 e 28 Gennaio, del 28 Marzo, dell’8 Aprile, del 29 Maggio, del 17 e 21 Luglio, del 19 e del 30 Agosto, del 4 Settembre e del 24 Novembre, Amrita62 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 143-144 (Stai nella quiete e ascolta. Non ti chiedo nulla di più), Mediterranee63 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 e 28 Gennaio, del 28 Marzo, dell’8 Aprile, del 29 Maggio, del 21 Luglio, del 19 e 30 Agosto edel 24 Novembre, Amrita64 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61(Le risposte interiori), Mediterranee

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Page 10: 066 - La meditazione

Per esperienza personale posso dire che il terzo occhio mi si è aperto dopo aver

concentrato ripetutamente lo sguardo nel centro della parte bassa della fronte, poco sopra il centro

dei sopraccigli. Dopo l’apertura del terzo occhio, che è avvenuta dopo un intenso e lungo periodo

di preghiere, riflessioni e silenzio sono apparse delle luci nella mia vista interiore e dopo un certo

tempo – sempre nel terzo occhio ( e quindi davanti ad esso ) - sono apparsi uno dopo l’altro

differenti “schermi” di tipo televisivo, per intendersi. Ne dedussi che ad ogni schermo

corrispondeva un differente piano o sottopiano di esistenza nei piani mondi astrale e mentale. Ho

fatto tutto da me stesso; non c’è bisogno di alcun maestro o guru così come ha detto il Signore Dio

a Findhorn nel XX secolo 65 .

Si ritiene che l’uomo sia sottoposto a molte prove durante un periodo che dura alcuni anni

prima che gli possa venire aperto l’occhio spirituale e prima che si possa fare emergere il Signore

Dio nel nostro cuore 66 ( penso però che gli insegnamenti e le prove spirituali proseguano fino

all’ultimo giorno di vita terrena, anche se diminuiscono di numero ).

Ciò accade perché non siamo affidabili, né molto inclini alla fedeltà e alla perseveranza,

che sono molto apprezzate dal Signore Dio. Durante tale periodo di prove - che si ritiene sia

diverso da persona a persona - viene anche valutata la nostra pazienza e la purezza dei nostri

intenti meditativi sui fatti della vita materiale o spirituale.

La mia motivazione per la meditazione è sempre stata quella di sapere; non ho mai avuto

alcun dubbio sull’esistenza di Dio, sul Suo Spirito, sul Suo essere il Padre-Madre-Dio di tutto il

genere umano 67, né sul Figlio Gesù, né sulla Madonna, e neanche sulla Sua verginità dopo la

nascita del Bambin Gesù.

Cercavo invece di comprendere come poteva essere accaduto che fosse nato il Bambino

Gesù senza violare la verginità della Mamma, ma non riuscii a intuirlo fino a quando mi fu mostrato

in visione: il Bambino Gesù nacque come Bambino di Luce e la Luce, che è energia, divenne

carne per un successivo solidificarsi dell’energia Luce per volontà Divina. Allora capii anche la

ragione della meraviglia dei pastori invitati dall’Angelo a fare visita al Bambino Gesù 68 perché a

quel tempo la nascita di un bambino in una stalla era un fatto normale.

Mi pare di poter dire, che nei rapporti con l’Aldilà siano molto importanti anche la pazienza

e la sottomissione alla Divinità. Chi vuole prove come il Buddha Gotama Siddhattha 69 , chi ha altre

pretese o non ha pazienza e vuole conseguire scopi egoisti non può piacere a Dio come accadde

al Buddha anche se Dio lo amava. Chi non è umile non è apprezzato dal Signore Dio finché non lo

diventa, ma il Buddha era orgoglioso e caparbio 70 . Coloro che hanno fretta, come dovevano

averla Alàra Kàlàma e Uddaka Ràmaputta, i maestri di Gotama Siddhattha, sia Siddhattha stesso,

65 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee ; Le porte interiori, Messaggi 24 e 28 Gennaio, dell’8 Aprile, del 21 Luglio, del 19 e 30 Agosto e del 24 di Novembre, Amrita66 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita67 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 103-104, Mediterranee68 Vangelo di Luca 269 Damien Keown, Buddhismo, pagina 50, Einaudi Tascabili70 Michael Carrithers, Buddha, pagina 43, Einaudi Tascabili

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dovevano prima imparare ad essere pazienti, rispettosi e a stare in silenzio 71 . Siddhattha aveva

solo trent’anni e naturalmente aveva in sé la forza, la fretta e la smania di dimostrare ai Suoi

Maestri le proprie capacità.

I maestri e i loro discepoli e chiunque altro, se insistono nella meditazione oltre il limite

fissato dal Cielo, la meditazione stessa viene interrotta dall’Aldilà, anche perché i piani di esistenza

o mondi sono rigidamente divisi come ben sappiamo ( piani o mondi fisico, astrale, mentale e

akasico o della coscienza 72 ) come i loro sottopiani 73 . Dopodiché i meditanti Indù avevano sia la

sensazione che durante una certa meditazione non succedesse più nulla ( settimo livello

meditativo o jhana ) - oltre quello che già era stato fatto vedere udire o capire – oppure che non ci

fosse più né percezione, né non-percezione (ottavo jhana) 74 .

Gotama Siddhartha detto il Buddha fu un grande pensatore orgoglioso e caparbio 75 ed è

quasi certo che abbia voluto un riscontro su tutto, anche sull’esistenza di Dio e della Scintilla

Divina o Sé o Spirito 76 . Al futuro Buddha non fu possibile trovare Dio perché non sapeva che

il Signore era dentro di lui, mentre Siddhartha lo cercava fuori di se. A Siddhartha non fu

possibile nemmeno definire Dio perché il Signore è infinito e perciò indefinibile 77 per natura;

cosicché Siddharta, non potendo riuscire a trovare o a definire il Signore Dio, ampliò e rinforzò con

le sue perplessità la barriera mentale con la quale si auto divise da Dio stesso 78 perché non

credeva abbastanza in Lui.

Tale separazione del Buddha da Dio è alla base della separazione che i Buddhisti si creano

mentalmente tra loro stessi e il Signore, mentre Dio non si separa mai da loro 79 .

L’errore più grande commesso dal Buddha è stato quello di non parlare dell’esistenza di Dio

ai Suoi discepoli, nemmeno quando – ingannato da Satana - credette che Dio lo avesse sollecitato

a divulgare la sua dottrina atea .

Siddharta fece altri grandi errori tra cui quelli:

a. di concepire la teoria del Non Sé o Anatta;

b. di concepire la teoria dei Cinque fattori senza la Scintilla Divina o Sé o Spirito;

c. di insegnare ai suoi discepoli, e questa è la madre di tutti i suoi errori “ (.) a

conoscere non per sentito dire, non in base alla tradizione [. ] non perché indulgete alla

speculazione [. ] non perché onorate [il mondo di] un asceta; conoscete invece per

voi stessi (A I 189) 80 . Ma non è tutto perché il Buddha prescrisse loro di meditare

71 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 143-144 (Stai nella quiete e ascolta; non ti chiedo nulla di più), Mediterranee72 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 216-221 (Piani di esistenza o mondi), Mediterranee73 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 274 (Sottopiano), Mediterranee74 Damien Keown, Buddhismo, pagina 92 (Livelli meditativi), Einaudi Tascabili75 Michael Carrithers, Buddha, pagina 43, Einaudi Tascabili76 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee77 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 266, Mediterranee78 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita79 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita80 Michael Carrithers, Buddha, pagina 43, Einaudi Tascabili

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soltanto sugli oggetti, sui colori, sul respiro e su un unico fatto << l’origine e la

estinzione della sofferenza dell’uomo 81 >> ; queste tre cose insieme impediscono ai

Buddhisti di avere un rapporto con il Signore Dio e di potere attingere a tutta la

conoscenza, la saggezza, la comprensione e l’amore 82 . Siddhartha insegnò ai suoi

discepoli anche la meditazione introspettiva limitata ad analizzare soltanto il proprio

stato mentale 83 senza tener conto della esistenza del Dio assoluto, del Quale facciamo

parte e che è anche dentro di noi 84 . Il Buddha non avendo saputo dai suoi maestri Indù

che Dio era anche nel suo cuore, né avendolo intuito, prescrisse ai suoi discepoli una

meditazione sbagliata – solo fuori di se, meditazione esteriore o secondo metodo -

nei mondi astrale e mentale dove Dio non si fa trovare e perciò Siddhartha impedì ai

suoi discepoli di poter disporre come i Cristiani, ad esempio, degli insegnamenti di Dio

meditando nel loro stesso cuore.

La prescrizione del Buddha di conoscere solo per se stessi, sotto un altro aspetto, fu

utile poiché consentì ai Suoi discepoli, cioè ad una parte degli Indù, di non commettere gli errori

del Brahmanesimo (ad esempio, quello malvagio della divisione degli uomini in caste fino dalla

nascita); però tale prescrizione ha finito con il diventare un’enorme svantaggio per i Buddhisti

perché essi non possono trovare il Signore Dio, il Brahman, dentro di loro, in quanto essi meditano

soltanto fuori se stessi (meditazione esteriore).

Sostanzialmente l’esperienza personale insegnata dal Buddha, unita al metodi di

meditazione Buddhista ( meditazione esteriore ) non è un Bene, ma un Male in quanto si è rivelato

un handicap di dimensioni cosmiche per il Buddha e i Buddhisti perché li priva di un rapporto

personale diretto con il Signore Dio, il Brahman, con tutta la conoscenza, la saggezza, la

comprensione e l’amore 85 ; perciò il valore della esperienza personale dei Buddhisti è un Non

valore perché manca del più e del meglio, il Signore Padre-Madre-Dio 86 di tutti gli uomini essendo

la loro meditazione erronea perché non meditano mai nel loro intimo 87 dove Dio ci aspetta nel

nostro stesso cuore 88 .

Gotama Siddharta, conosciuto come Buddha non avendo trattato del tema del Dio assoluto,

che include in Sé esseri viventi e cose, ha lasciato in eredità una religione o uno stile di vita senza

Dio; perciò i Buddhisti sono nelle Tenebre, poiché ignorare Dio, la Luce che è sapienza e

amore, significa vivere nelle Tenebre della ignoranza e lontananza da Dio.

81 Michael Carrithers, Buddha, pagine 43-44, Einaudi Tascabili82 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61(Le risposte interiori), Mediterranee83 Damien Keown, Buddhismo, pagine 96-99(La meditazione introspettiva), Einaudi Tascabili84 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita85 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee86 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 103-104, Mediterranee87 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee88 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 4 Settembre, Amrita ;

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Page 13: 066 - La meditazione

Il Buddha commise altri errori fondamentali per se stesso e la sua dottrina e quindi per i

suoi discepoli, errori per i quali si fà riferimento agli altri documenti di questo Catechismo scritti sul

Buddha tra cui quello che ha per titolo “ Le scoperte e gli errori del Buddha Gotama Siddhattha “.

Pensiamo che i maestri di Siddhartha, Alàra Kàlàma e Uddaka Ramaputta, ed in genere gli

meditanti Indù dell’epoca, tra cui il Buddha, erano troppo interessati ad ottenere risultati egoisti

dalle meditazioni 89 e perciò erano impazienti e frettolosi.

Siccome anche la meditazione fà parte della scuola della vita è il Maestro Interiore, cioè

Dio 90 che fissa il programma e le regole; perciò quando il meditante insiste a meditare fuori di sé e

troppo a lungo il Signore fà cessare gli effetti della meditazione; perciò la sfera della Non

esistenza di Alàra Kàlàma non esiste perché Tutto è Dio e perciò Tutto esiste 91 mentre il Nulla di

Alàra Kàlàma non è una fase o stadio o livello meditativo, bensì la fine della meditazione e lo

stesso dicasi per la “né percezione, né non percezione” di Uddaka Ràmaputta 92 , cioè gli stadi

settimo e ottavo della pratica meditativa 93 dei monaci - maestri di Siddhartha citati in precedenza;

quelle erano le risposte che il Cielo dava a meditazioni troppe lunghe: non faceva succedere più

nulla anche perché la vita è una scuola e il Maestro che è Dio fissa il programma, a cui nolenti o

volenti dobbiamo attenerci; in particolare non sono apprezzate pretese, impazienze e forzature; io

penso che il Signore Dio, prima di emergere nel nostro cuore 94, valuti il nostro amore e la nostra

fede, determinazione, fiducia e perseveranza.

Ricordiamo sempre che siamo ribelli e che abbiamo vissuto milioni di anni nei tre regni

della natura ( minerale, vegetale e animale ) ; dopo migliaia di anni di vita umana il Signore Dio

aspetta pazientemente anche lo svolgersi della evoluzione spirituale della nostra Anima o

Coscienza in uomini sempre più evoluti 95 , per salvare gli Angeli ribelli divenuti Demoni 96 ; perciò è

più che giusto che gli uomini – nei quali si incarnano i Demoni - imparino ad avere pazienza, a

rispettare le regole della vita e a fare umilmente il primo passo verso Dio 97 , avendo fede, fiducia,

pazienza, perseveranza e umiltà.

Secondo me il primo passo per avere un rapporto con il nostro Dio si fa imparando

fare silenzio in noi 98 e con il pensiero fisso dentro di noi, nel nostro intimo mondo dove c’è il

nostro cuore 99 .

89 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 160-161 (Liberazione), Mediterranee90 Vangelo di Giovanni 14, 25-26 ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 28 Marzo, Amrita91 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 296-297 ( Tutto ; Tutto è perfetto ; Tutto-Uno-Assoluto), Mediterranee92 Leonardo Vittorio Arena, Buddha, pagine 17-19, Tascabili Economici Newton93 Damien Keown, Buddhismo, pagina 92 (Livelli meditativi), Einaudi Tascabili94 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita95 Cerchio Firenze 77, Oltre l’illusione, pagina 185, Mediterranee ; Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee96 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 157- 163 (La natura di Satana e le conseguenze della sua caduta), Armenia97 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Agosto, Amrita98 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 143-144 (Stai nella quiete e ascolta; non ti chiedo nulla di più), Mediterranee 99 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Gennaio, dell’8 Aprile, del 29 Maggio, del 17 e 21 Luglio, del 19 e 30 Agosto, del 4 di Settembre e del 24 di Novembre, Amrita

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Page 14: 066 - La meditazione

Ad esempio, se un aspirante meditante ha fretta di conseguire i risultati che si è prefisso

meditando, il Cielo può decidere di non aprirgli l’occhio spirituale, finché non avrà imparato l’arte

della pazienza e del lasciar fare Dio. Nelle loro meditazioni i meditanti Buddhisti potranno vedere

l’oggetto delle loro meditazioni o un colore o percepire il proprio respiro 100 , così come vogliono

fare, perché il Signore Dio rispetta la nostra libertà perché ci ha dato il libero arbitrio 101 .

Io non ho esperienze di esecuzione di metodi di meditazione Orientali, ma ci sono affinità

tra il mio metodo e quello di Paramahansa Yogananda, anche se io non meditavo proprio nel

cuore perché non lo sapevo allora, come invece faceva il santo Indù “ (.) lasciando sprofondare la

mente nel pozzo senza fondo del cuore (.) 102 “; inoltre, mentre Paramahansa sedeva immobile,

con la spina dorsale diritta, io stavo sdraiato nel letto, la testa appoggiata sul cuscino; se mi

voltavo sul fianco sinistro con l’orecchia poggiata sul guanciale sentivo forte il battito del cuore –

come un richiamo - e percepivo i movimenti cardiaci nel petto; se mi voltavo sul fianco destro

percepivo ancora i battiti del cuore, ma assai più piano; però li percepivo sempre, ma all’inizio non

riuscii ad intuire che il Signore Dio aspettava da circa cinquantamila anni l’evoluzione della mia

Coscienza o Anima 103 , tanto dura - in media – l’evoluzione di un’Anima o Coscienza dallo stadio

di uomo alle soglie del superuomo nel pianeta Terra 104 .

All’inizio - quando non sapevo che il Signore Dio è nel nostro cuore e da lì rispondeva alle

nostre domande - mentre ero in ascolto degli stupendi suoni cardiaci al ritmo dei battiti chiamavo

semplicemente Dio senza sapere, senza pretese, senza richieste e con il massimo rispetto; non fu

indispensabile fare domande, poiché Dio sa esattamente quello di cui abbiamo bisogno e vi

provvede 105, come nel mio caso, in vari modi, a cominciare dal farci capire. Non abbiate fretta!

Perseverate e restate in ascolto; quando avrete dimostrato pazienza e perseveranza il Signore Dio

vi risponderà.

Il Maestro Interiore 106 , lo Spirito di Dio, che è in noi può rispondere a tutte le domande che

vogliamo sui tanti Misteri della vita o per risolvere i nostri dubbi e per indicarci il nostro cammino

spirituale 107 ; anche la pace, che è il primo frutto della meditazione, è in noi, poiché in noi c’è Dio108 con il Suo amore e tutte le Sue virtù.

Le meditazioni degli uomini possono essere molti differenti, ma molte possono essere simili

come ad esempio quelle dei Buddhisti e dei Cristiani. In ogni caso presumo che anche le risposte

di Dio possano essere differenti per ognuno di noi e dipendono dalle domande che Gli abbiano

100 Michael Carrithers, Buddha, pagine 35-44 (La meditazione e Il rifiuto della meditazione), Einaudi Tascabili101 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 161-162 (Libero arbitrio e Libertà), Mediterranee102 Paramahansa Yogananda, Meditazioni Metafisiche, pagina 13, Astrolabio, Roma ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio e del 4 Settembre, Amrita103 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 28-29 (Anima), Mediterranee104 Cerchio Firenze 77, Oltre l’illusione, pagina 185, Mediterranee105 Vangelo di Matteo 6, 25-34106 Vangelo di Giovanni 14, 25-26 ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 28 Marzo e 17 Luglio, Amrita107 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee ; Le porte interiori, Messaggio del 21 Luglio, Amrita108 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Gennaio, del 28 Marzo, dell’8 Aprile, del 29 Maggio e del 17 e 21 Luglio e del 4 Settembre, Amrita

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Page 15: 066 - La meditazione

fatto, poiché siamo tutti differenti l’uno dall’altro, anche se sostanzialmente simili ( come gli alberi di

una stessa specie, ad esempio ).

La Provvidenza dà o non dà all’uomo ciò che lui desidera in funzione dei bisogni spirituali di

ciascuno, poiché la vita non ha scopi materiali essendo soltanto uno straordinario strumento

evolutivo della nostra Coscienza 109 . L’abbondanza o la pochezza di doni, di beni, di cibo, di acqua

e così via deve essere vista sempre nel quadro dei crediti e debiti karmici di ognuno di noi 110 e nel

quadro delle necessità evolutive delle singole persone perché tutti viviamo sulla Terra per ampliare

la nostra Coscienza, che ad un certo punto diventa amore; tali necessità evolutive non sono

sempre facili da interpretare, specialmente se viviamo a modo nostro e non si cerca Dio dentro di

noi e non Gli si consente di emergere 111 a causa del nostro scarso amore..

Quale che sia la vita che abbiamo, bella o brutta, è importante venire a sapere che è frutto

dei nostri comportamenti del passato, anche di vite terrestri precedenti e che le prove che

dobbiamo superare sono state predisposte da Dio, o meglio dalle persone da Lui delegate - i

Signori o Maestri del Karma 112 - in modo che si possa sempre crescere in sapienza e Coscienza

per realizzare lo scopo delle nostre esistenze sulla Terra, la nostra unità con Dio 113 .

Il progetto della vita nel Cosmo si fonda e ha per scopo l’amore reciproco. Il piano fatto da

Dio per ognuno di noi si sviluppa tenendo anche conto delle scarse capacità di crescere nell’amore

a causa del nostro egoismo e dei nostri errori 114 . Per ciascuno di noi nobile o plebeo, bianco o

nero, scuro, rosso o giallo, povero o ricco, generoso o avaro, maschio o femmina, re o

mendicante, superbo o umile, iracondo o mite, buono o cattivo (.). c’è un piano perfetto che si

svolge in modo tale da ampliare la nostra Coscienza, comunque ci si comporti perché nulla è vano

o casuale o accade invano 115. Il piano è fatto esclusivamente in funzione delle necessità evolutive

della nostra incarnazione terrena ( perciò è nostro interesse comportarci bene, ma se ci

comporteremo male - cioè contro le Leggi di Dio ( Il Decalogo 116 e i Comandamenti dell’amore 117 )

– impareremo anche dai nostri errori, poiché nulla accade invano 118.

Tornando al mio cuore: posso risentire i battiti cardiaci in qualunque momento, a piacer

mio, visto che ho imparato a far silenzio dentro di me perché è nella quiete che il Signore Dio ci

parla 119 . E qui mi fermo, perché questa non è la sede per parlare di me stesso. Dico solo che in

quei primi anni, mentre mi trovavo in un centro di cardiologia, a Veruno, vicino al lago di Garda, ci

109 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 205 (Corpo Akasico uguale Coscienza) e pagina 206 (Evoluzione), Mediterranee110 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 153-156 (Karma) e pagine 157-159 ( Legge di causa e di effetto olegge karmica); pagina 266 (I Signori del karma), Mediterranee111 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita112 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 266 (I Signori del karma), Mediterranee113 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 17 Maggio e del 29 Agosto, Amrita ; La voce di Dio a Findhorn, pagina 130 (Amami e fai la Mia volontà), Mediterranee114 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 230, Mediterranee ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 27 e 29 Agosto, Amrita115 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 27 e del 29 Agosto, Amrita116 Deuteronomio 5, 6-22117 Levitico 19, 17- 18 ; Deuteronomio 6, 4-9 ; Vangelo di Matteo 22, 34-40118 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Agosto, Amrita

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Page 16: 066 - La meditazione

fu insegnato un metodo di rilassamento mediante la contrazione successiva dei muscoli del corpo,

a cominciare dalla mano destra, metodo che era unito ad una respirazione tranquilla e profonda; ci

facevano sdraiare su di una coperta o una stuoia, in posizione supina con un piccolo cuscino sotto

la testa. Ne traevo belle sensazioni di calma e di consapevolezza muscolare che ogni tanto

riprovo, pur non avendone più bisogno, grazie a Dio. Ma ai fini spirituali questo metodo di

rilassamento può essere utile anche per fare silenzio dentro di noi per entrare in uno stato di pace

e di tranquillità interiori che ci consente anche di rivolgere delle domande al Signore Dio e di

sottoporGli i nostri problemi 120 . Il Signore ci risponderà perché Dio ci parla quando abbiamo

imparato a fare silenzio dentro di noi 121 .

Dalla meditazione ho tratto tanti grandi o grandissimi vantaggi: innanzitutto ho trovato il

Signore Dio dentro di me, ma prima avevo trovato la pace e la tranquillità interiori, che sono i doni

previsti dalla Divina legge del Karma per gli uomini che fanno del loro meglio per comportarsi bene

e quindi non per merito di alcun guru Orientale o Occidentale. Durante circa diciannove anni, tanto

dura l’ultima parte del mio percorso spirituale ci sono stati per me tanti lavacri e purificazioni

spirituali ad opera della Grande Madre Spirito Santo, anche col fuoco, avvenuti in altri mondi, ai

corpi colà viventi per rendermi degno delle promesse di Cristo; mi è stato consentito di vedere tali

lavacri e purificazioni, per farmi capire quante erano le mie sporcizie e impurità spirituali. Ciò è

possibile poiché l’uomo – che è un insieme formato da Scintilla Divina o Sé o Spirito, corpo fisico,

corpo eterico, corpo astrale, corpo mentale e corpo Akasico o della Coscienza 122 - vive

contemporaneamente in quattro piani di esistenza con i corrispondenti corpi: fisico, astrale,

mentale e Akasico o della Coscienza; esiste anche un altro corpo, l’eterico, che armonizza il corpo

fisico con il corpo astrale 123 .

Chi vorrà saperne di più sul Regno dei Cieli o di Dio, sulla meditazione e sull’uomo che sta

scrivendo potrà leggere i miei Diari ( che ho pubblicato nel sito Internet dell’Ordine Gesù

Redentore: www.ordinegesuredentore.it ); sarà così possibile rendersi conto del rapporto che c’era

tra me - che ero e sono sulla Terra – la Divinità e gli Esseri celestiali dell’Aldilà. I Diari sono

disponibili gratuitamente, come tutto il Catechismo dell’Ordine Gesù Redentore.

3. La vita spirituale; della vita spirituale il Signore Dio ha detto ad Eileen Caddy della

Comunità di Findhorn in Scozia nel 20° secolo:

Il Signore Dio ha detto di Sé stesso :

119 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 143-144 (Stai nella quiete e ascolta; non ti chiedo nulla di più), Mediterranee120 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 21 Luglio, Amrita ; La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposteinteriori), Mediterranee121 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 143-144 (stai nella quiete e ascolta. Non ti chiedo nulla di più., Mediterranee122 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 58-60 (Corpi akasico o della Coscienza, astrale, eterico, fisico, mentale ), Mediterranee123 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 59 (Corpo eterico), Mediterranee

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Page 17: 066 - La meditazione

- << IO SONO Spirito. IO SONO ovunque. IO SONO in ogni cosa. Non esiste luogo nel

quale IO non SIA. Quando ne prendi interamente coscienza e sei in grado di accettarlo,

scopri che il Regno dei Cieli è dentro di te; puoi cessare la tua ricerca e guardare dentro

di te: vi troverai tutto ciò che cerchi. Ben poche anime si comportano oggi in questo

modo, perché troppo occupate a cercare le risposte dappertutto tranne che dentro di se

. Quando accetterai il fatto che IO SONO in te, non ti sentirai, mai più solo, e non dovrai

più cercare all’esterno la risposta ai tuoi problemi. Quando ne sorgerà uno, cercherai

questa pace e questa tranquillità interiori, Mi rivolgerai le tue domande e Mi sottoporrai i

tuoi problemi ed Io ti fornirò le risposte. È perciò necessario che tu impari ad ubbidire e

a seguire esattamente ciò che Io ti rivelo interiormente. Devi imparare a vivere secondo

la Mia parola, anziché limitarti ad ascoltarla 124 .

San Francesco D’Assisi ha detto del Signore Dio dopo molte meditazioni nel Suo cuore e

preghiere 125 :

- << Onnipotente, eterno: Onnipotente, eterno, giusto e misericordioso Iddio, concedi a

noi miseri, per la forza del tuo amore, di fare quello che sappiamo che tu vuoi e di

volere sempre quello che a te piace, affinché purificati nell’anima, interiormente

illuminati e infiammati dal fuoco dello Spirito Santo possiamo seguire le orme del tuo

Figlio diletto, il Signore nostro Gesù Cristo, e, con l’aiuto della sola tua grazia, giungere

a te o Altissimo, che nella trinità perfetta e nella semplice unità vivi e regni e sei

glorioso, Dio onnipotente, per tutti i secoli dei secoli, Amen 126 >> .

- Le Lodi di Dio Altissimo ( il Te Deum francescano): Tu sei santo, Signore, Dio solo,

che compi meraviglie. Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo. Tu sei re

onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra. Tu sei trino e uno, Signore Dio

dell’universo. Tu sei il bene, tutto il bene, il sommo bene, Signore Dio vivo e vero. Tu sei

carità, amore. Tu sei sapienza. Tu sei umiltà. Tu sei pazienza, Tu sei bellezza, Tu sei

mansuetudine. Tu sei sicurezza, Tu sei quiete, Tu sei gaudio. Tu sei la nostra speranza

e letizia. Tu sei giustizia, Tu sei temperanza, Tu sei ogni nostra ricchezza in

sovrabbondanza. Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine, Tu sei protettore, Tu sei nostro

custode e difensore. Tu sei fortezza, Tu sei refrigerio. Tu sei la nostra speranza, Tu sei

la nostra fede, Tu sei la nostra carità. Tu sei tutta la nostra dolcezza. Tu sei la nostra

vita eterna, Grande e ammirabile Signore, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore127 .

124 Eileen Caddy, Messaggio del 28 Marzo, Amrita125 Samuele Duranti, Preghiere di San Francesco D’Assisi), pagine 7-10, Edizioni Porziuncola126 Samuele Duranti, Preghiere di San Francesco D’Assisi, pagina 91, Edizioni Porziuncola127 Samuele Duranti, Le preghiere di San Francesco D’Assisi, pagine 115 -116, Edizioni Porziuncola; San Francesco disse a fra Tommaso da Celano riguardo alle lodi del Signore: “Portami carta e calamaio, perché voglio scrivere le parole e le Lodi del Signore come le ho meditate nel mio cuore”

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Page 18: 066 - La meditazione

Anche per la meditazione nessuno vorrà contentarsi o fermarsi a leggere le esperienze

altrui, poiché è necessario che ognuno faccia la sua propria parte anche nella vita spirituale, così

come faceva da bambino, quando imparava a camminare 128 .

Della nostra vita spirituale il Signore Dio ha detto anche ad Eileen Caddy della Comunità di

Findhorn in Scozia nel 20° secolo:

- << Ti si può parlare di verità spirituali, ma solo vivendole, mettendole in pratica nella vita e

dimostrandole diventano per te realtà, vivono, vibrano ed hanno in te la loro essenza. Devi

pensare con la tua testa, devi vivere e trovare da solo la soluzione ai tuoi problemi. Devi

camminare con le tue gambe e non aspettarti mai che qualcuno lo faccia al posto tuo. Volgi

lo sguardo dentro di te, cerca lì le risposte e le troverai, anche se ciò potrà richiedere del

tempo. Può darsi che tu debba imparare ad essere paziente ed a servirMi, ma quando la

tua fede sarà sufficientemente salda, troverai tutto ciò che cerchi. Impara a crescere e ad

espanderti. Impara ad attingere alla fonte di ogni forza, di ogni sapere, della saggezza e

della comprensione. Rivolgiti sempre a Me, il Signore Dio tuo, la Divinità in te. Non ti

abbandonerò mai, poiché oramai sai con certezza che IO SONO con te, sempre 129 >>;

- << Devi imparare a camminare con le tue gambe e a trovare il tuo cammino individuale per

potere funzionare nel disegno generale. Attingi soltanto a Me, unica sorgente di vita e

creazione, e non potrai sbagliare. Non vacillare mai quando la strada diventa difficile, ma

vai semplicemente avanti con passo fermo, sapendo che stai semplicemente attraversando

solo un tratto accidentato. Tanto meglio se lo supererai rapidamente, con meno resistenza

e risentimento possibile, apprendendo ad ogni passo lezioni importanti e necessarie. Devi

imparare a tener duro, ad essere paziente e tenace e a non cedere facilmente. Mantieni la

visione davanti a te. Sappi dove stai andando e cosa deve essere compiuto e non mollare

mai prima di averlo realizzato. In questa vita non puoi essere pusillanime, poiché essa

richiede quella forza e conoscenza interiori che nulla può scuotere o sbilanciare. Riponi la

tua forza e la tua sicurezza in Me 130>>;

- << Lascia che l’energia dello Spirito scorra dentro e attraverso di te. Schiuditi a questo

infinito potere e renditi conto che il suo autentico segreto risiede nello stretto contatto con

Me, nell’attingere alla sorgente infinita ed eterna. L’energia è sempre qui, affinché le anime

che sono pronte ad utilizzarla per il bene del Tutto possano attingervi. Devi essere pronto;

devi chiedere prima di poter ricevere. Nulla ti verrà imposto prima che tu sia pronto. Riesci

a credere che con Me tutto ti sia possibile ? Lo accetti come un fatto, oppure lasci ancora

che dubbi e timori intacchino la perfezione della tua vita? Esiste un ritmo perfetto in ogni

vita e quando l’hai trovato puoi scorrere con esso senza alcun sforzo, trovando in ciò gioia

128 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Agosto, Amrita129 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 30 Maggio, Amrita130 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 18 Luglio, Amrita

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Page 19: 066 - La meditazione

ed elevazione. Perché allora non prendere il ritmo, non metterti in sintonia e godere

appieno della vita 131 >>;

- << In questa vita spirituale devi compiere il tuo lavoro. IO SONO sempre qui per aiutare le

anime che si aiutano da sole, ma devi fare il primo passo. Non imparerai mai la lezione se

altri faranno le cose per te. Non puoi allevare un bambino facendo tutto al suo posto; devi

lasciarlo fare da solo. Non importa quanto lente ed esitanti saranno inizialmente le sue

azioni, devi tirarti indietro ed essere molto paziente. Con grande pazienza e amore, devo

stare in disparte ad osservarti mentre lavori e commetti degli errori, ma ricorda sempre

che trarrai beneficio dai tuoi sbagli, e che nulla accade invano. Tu impari senza sosta

nuove lezioni e avanzi lungo il cammino spirituale: ogni passo, anche il più piccolo ti

avvicina alla Meta, la realizzazione della tua unità con me, finché alla fine di renderai conto

che non esiste separazione, che il Tutto è Uno, e che sei parte di questa unica e splendida

vita 132 >>.

- << Ti chiedi talvolta perché sei qui, a fare ciò che stai facendo? I dubbi assalgono forse la

tua mente ? Scava nel profondo del tuo cuore e rispondi onestamente a queste domande.

Poi, se senti di essere ancora un incredulo San Tommaso, soffermati in tutta tranquillità a

cercare l’illuminazione che viene dal di dentro, e scopri quale è il tuo posto all’interno di

questo vasto schema. Posso assicurarti che non sei lì per caso. La vita può essere stata

molto dura con te, e forse hai dovuto superare molte prove o sei stato addirittura gettato in

una fornace ardente. Puoi essere certo che vi è una ragione per tutto ciò: bruciare tutte le

scorie, affinché non resti che l’oro puro, quell’ “IO SONO dentro di te “, ed Io possa

servirMene per realizzare le Mie meraviglie e la Mia gloria davanti agli occhi di tutti 133 >>.

- << Che nella tua vita spirituale non vi sia fantasticheria senza sostanza. Si tratta di una

vita molto reale, pratica, piena di eccitazione e di aspettativa. Non sorprenderti se

l’impossibile diventa possibile: aspettati un miracolo dopo l’altro semplicemente perché tu

vivi e testimoni le Mie leggi divine. Se vivi secondo le Mie leggi, può accadere qualunque

cosa in qualsiasi momento, poiché sei in accordo con le energie superiori ed operi a partire

da un livello più elevato di coscienza. Sei tutt’Uno con lo Spirito Universale, con Me;

quando non vi è alcuna separazione e noi lavoriamo come un solo essere, tutto diventa

possibile. Allora mettiti in sintonia, inizia la giornata accordando le tue note con Me, stando

in silenzio e ritrovando quella pace e quella serenità interiori che nulla può distruggere. Uno

strumento sensibile deve essere accordato prima di poter essere suonato; a maggior

ragione devi esserlo tu, prima di entrare in scena e suonare la tua partitura nell’orchestra

della vita! 134 >>.

131 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 23 Agosto, Amrita132 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Agosto, Amrita133 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 30 Agosto, Amrita134 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 25 Gennaio, Amrita

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Page 20: 066 - La meditazione

Sottolineo l’importanza dei Messaggi che ho riferito che devono essere osservati alla

lettera. Questi insegnamenti superano enormemente ogni ammaestramento umano e di ciò

bisogna tenerne conto poiché provengono dall’Assoluto.

4. Gli Dei, incluso il Buddha, e i loro templi ; vi suggeriamo di trasformarli

Buddha non fu e non è un dio; egli era un maestro, anche se i Buddhisti lo hanno deificato.

Quindi i Buddhisti, nel loro stesso interesse, mettano in pratica le parole di Dio e si mettano

nelle Sue mani, invece che in quelle del Buddha, che – al massimo – può essere venerato

come un santo che intercede per voi presso Dio.

Fratelli Buddhisti, è giunta l’ora che nei vostri templi mettiate, dietro l’altare maggiore un

Sole, che simbolizzi il Signore Dio, con i raggi puntiformi, dove ogni punto simbolizza un uomo;

sull’altare maggiore, nel centro, mettete una statua del Signore Gesù Cristo e alla sua destra una

statua della Madonna, più piccola di quella del Cristo.

Quindi è giunto anche il tempo che il Buddha sia messo al di sotto di Dio, del Cristo e della

Madonna in tutti i vostri templi in un altare laterale secondario. E lo stesso dicasi per tutte le

altre religioni Orientali: che nei loro templi ci sia, al primo posto, il simbolo del Dio assoluto che

ci è Padre e Madre135 ! Ciò è nel Vostro interesse, ma farà piacere anche al Signore nostro Dio.

Il Signore Dio merita tutta la nostra devozione e considerazione poiché ci ama e fà tutto ciò

che Gli permettiamo di fare, avendoci dato il libero arbitrio 136 . Tutta la vita sulla Terra si svolge

all’insegna dell’amore misericordioso di Dio e della libertà che ci ha concesso 137 . Noi si soffre per

le correzioni della legge karmica o legge di causa e di effetto 138 , uno dei pilastri della legge

dell’evoluzione 139 , quel tanto necessario a farci comprendere che una sola cosa è necessaria e

quella perseguire: fare la volontà di Dio 140 .

La stessa cosa faranno nei loro templi per gli altri dei gli altri popoli o religioni che ancora

non adorano l’unico vero Dio, il Padre-Madre-Dio di tutti gli uomini 141 con lo Spirito Santo 142 .

5. Le religioni, le meditazioni e le riflessioni per conoscere noi stessi

Riguardo alle nostre affermazioni o a quelle di altri uomini o Fedi religiose ognuno deve

valutare le affermazioni altrui con il suo discernimento; dunque, non è offensivo per nessuno

valutare attentamente e obiettivamente ciò che ha detto, a cominciare da quel che dice e dirà chi

135 Eileen Caddy, La Voce di Dio a Findhorn, pagine 103/104, Mediterranee136 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 161 (Libero Arbitrio) e pagine 161-162 (Libertà), Mediterranee137 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia138 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 209 (Karma); Dizionario del Cerchio, pagine 157-159 (Legge di causa e di effetto o Legge karmica), Mediterranee 139 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione) e pagina 210 (Legge di evoluzione), Mediterranee140 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 38 (La tua meta più grande è fare la Mia volontà), Mediterranee ; Vangelo di Matteo 12, 46-50141 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 103-104, Mediterranee142 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 28 Marzo e del 17 Luglio , Amrita

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Page 21: 066 - La meditazione

sta scrivendo, specialmente su argomenti dei quali non si possono dare prove scientifiche, come

nei casi di ciò che si vede o si sente in meditazione.

Ciò nonostante si conferma il valore che le religioni attribuiscono alla meditazione,

specialmente alla meditazione interiore, ma è necessario fare altre precisazioni :

a. che meditando nel nostro intimo si trova il Signore Dio nel nostro cuore 143 ,

mentre meditando esteriormente si entra in altri mondi ( l’astrale e il mentale

dove c’è confusione 144 perché ci sono innumerevoli altre persone tra cui i

Demoni). Ciascuno può dire ciò che vuole delle sue esperienze meditative,

purché non pretenda di essere creduto o non pretenda di fare diventare una

scienza il suo metodo meditativo. I metodi di ciascuno, tutti personali, anche se

codificati da Religioni o Sette o Autori di libri, sono e restano modi o sistemi

particolari che non hanno natura scientifica tranne la distinzione tra

meditazioni interiori e meditazioni esteriori, suggerita dal Signore Dio 145 ; non

sono scientifiche nemmeno le meditazioni esteriori, suggerite dal Buddha e da

innumerevoli altri guru Orientali. Ma se non si vuole perdere tempo seguiamo il

consiglio del Signore Dio che ho sopra indicato: meditate dentro voi stessi, nel

vostro intimo cercando il Signore e facendoGli delle domande sui Misteri della

vita o su ciò che non capite o sui vostri dubbi o sottoponeteGli i vostri problemi o

cercate la Sua guida 146 ;

b. che la pratica della meditazione interiore è di per se stessa un fattore di

progresso spirituale perché ci mettiamo in contatto con il Signore Dio il Quale ci

spiega i misteri della vita, risponde alle nostre domande o chiarisce i nostri dubbi

o problemi esistenziali perché il Signore Dio è tutta la conoscenza, la saggezza,

la comprensione e l’amore dentro di noi 147 . Invece, la meditazione esteriore

insegnata dal Buddha 148, dai Buddhisti e da innumerevoli altri guru Orientali non

dà frutti spirituali, ma solo una migliore conoscenza del proprio stato mentale 149

nonché la pace e la tranquillità come tutte le altre meditazioni. Perciò se i

Buddhisti o in genere gli Orientali vogliono conoscere le verità della vita si devono

143 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Gennaio, del 28 Marzo, dell’8 Aprile, del 29 Maggio, del 17 e 21 Luglio e del 4 Settembre, Amrita ; Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee144 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 24 Novembre, Amrita145 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, page 61 (Le risposte interiori), Mediterranee146 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Luglio, Amrita147 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61(Le risposte interiori), Mediterranee148 Michael Carrithers, Buddha, pagine 35-44 (La meditazione, Il rifiuto della meditazione), Einaudi Tascabili ; Damien Keown, Buddhismo, pagine 96-100 (Meditazione introspettiva), Einaudi Tascabili149 Damien Keown, Buddhismo, pagina 97, Einaudi Tascabili

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Page 22: 066 - La meditazione

rivolgere al Signore Dio Padre e Madre del genere umano 150 , che aspetta tutti

noi nel nostro stesso cuore 151 ;

c. Si può meditare anche sulla Scintilla Divina, Sé o Spirito purché non si pretenda

di definirLa o avere riscontri come fece il Buddha divulgando il criterio

incompleto dell’esperienza personale diretta mediante la meditazione esteriore

( nei mondi astrale e mentale, cioè solo al di fuori di se stessi 152 ), dove il Signore

Dio non si fa trovare perché lì c’è troppa confusione 153 ;

d. Lo Spirito o Scintilla Divina o Sé fà parte del Mistero di Dio e degli uomini, tutti

differenti tra loro. Siccome gli uomini sono differenti tra loro fanno domande

differenti, ma le risposte di Dio sono sempre perfette per ciascuno di noi per

meglio soddisfare le particolari necessità spirituali di ogni uomo;

e. Nella Cristianità sono suggerite le meditazioni sulle verità della Fede Cristiana; le

altre religioni consigliano altre meditazioni; perciò, siccome non tutte le verità di

fede delle religioni sono Verità, l’Ordine Gesù Redentore consiglia le meditazioni

che ci propone di fare la Madonna, Maria di Nazareth, Mamma del Signore Gesù:

quindici minuti soltanto di meditazione sui Misteri del Rosario 154 , ma si possono

fare meditazioni su altre Verità della vita o sulle altre Rivelazioni che sono alla

base del Catechismo dell’Ordine Gesù Redentore chiedendo spiegazioni

direttamente al Signore Dio 155 che ha detto anche: “Stai nella quiete e ascolta.

Non ti chiedo nulla di più 156 “ ;

f. Le riflessioni sulle vere ragioni che determinano le nostre azioni o

omissioni, sono importantissime per imparare a conoscere noi stessi

realizzando l’auto conoscenza 157 per mezzo dell’ autopsicanalisi 158 insegnate dai

Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 159 . Noi stessi siamo un altro mistero

della vita, sulla cui conoscenza tanto insistono i Maestri spirituali del Cerchio

Firenze 77 , poiché tale conoscenza, cioè il sapere perché si fanno o non si fanno

150 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 103-104, Mediterranee 151 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61(Le risposte interiori), Mediterranee ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 e 28 Gennaio, del 28 Marzo, dell’8 Aprile, del 29 Maggio, del 17 e 21 Luglio, del 19 e 30 Agosto, del 4 Settembre e del 24 Novembre, Amrita152 Michael Carrithers, Buddha, pagine 35-44, Einaudi Tascabili. Tale metodo – collegato alla prescrizione di meditare soltanto al di fuori di de stessi: sugli oggetti, sui colori, sul respiro e su un unico fatto “l’origine e l’estinzione della sofferenza nell’uomo” – “divide” i Buddhisti da Dio mentre Dio non si divide mai da loro. Si veda Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, , Amrita. Si veda anche l’errore n°3 del paragrafo 21 del nostro documento “Le scoperte e gli errori del Buddha Gotama Siddhattha” in questo stesso Catechismo.153 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 24 Novembre, Amrita154 AA.VV. Pregate, Pregate, Pregate, pagina 248, Editrice MIR155 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Luglio, Amrita ; Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, page 61, Mediterranee156 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 143-144 (Stai nella quiete e ascolta; non ti chiedo nulla di più), Mediterranee157 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 35-36 (Autoconoscenza), Mediterranee158 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 37 (Autopsicanalisi), Mediterranee159 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee

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Page 23: 066 - La meditazione

certe azioni, è fondamentale per sapere chi e come veramente siamo per

progredire sul nostro peculiare sentiero spirituale.

g. Della meditazione i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 hanno detto tra

l’altro:

<< Sulla meditazione e l’analisi di se stessi. Come fare ? Credo che sia

semplicissimo: basta farlo non per giornate intere, non per ore, ma che ci sia la

voglia di farlo e di farlo con sincerità. Analizzare noi stessi: questo è importante;

senza voler raggiungere nessun fine, né di migliorarci né di progredire

spiritualmente, né di mettersi in contatto con il divino. State pur tranquilli che il

divino, fino a che non si é pronti, non si mette in contatto con nessuno. Perché è

l’uomo che va a mettersi in contatto con Dio, non è Dio che scende a lui: è chiaro

? Quindi tutti quelli che vi promettono di farvi evolvere, di farvi

raggiungere mediante discipline e meditazioni forzate una maggiore

evoluzione vi ingannano. Questo è importantissimo: ciascuno conosca se

stesso; e per conoscere se stessi ci vuole molta costanza, molta chiarezza di

idee e molta sincerità. Analizzare le proprie azioni nei confronti degli altri,

analizzarle, valutarle freddamente, come si trattasse di un’altra persona: questo

dicono i maestri . È importante fare questo con molta semplicità e dire: “Oggi io

ho fatto così e così e così. Per quale motivo? Può essere per questo motivo, e

può essere per un motivo completamente diverso e opposto. Quale sarà quello

vero ?”. Questo è il problema da porsi, con freddo distacco e con molta semplicità

e sincerità. Il motivo vero, che rispecchi il vostro vero essere, al momento

opportuno sarà identificato e riconosciuto; e da allora sarà difficile, se proprio non

lo volete, ingannare voi stessi 160 ;

h. Autoconsapevolezza e inconscio. Come sboccia il fiore della comprensione: In

certi momenti la conoscenza di se stessi avviene a livello conscio, poi, per una

parte che non si sa spiegare, rimane invece, a livello inconscio, inconsapevole. Ma

questa parte non è destinata a rimanere sconosciuta, perché sarebbe una

contraddizione in termini, è vero? È uno stato transitorio, è solo un momento in cui,

come prima dicevo, la parte nascosta della mente, la parte inconsapevole, lavora

vostro malgrado, a vostra insaputa. E poi improvvisamente sboccia il fiore della

comprensione. Ecco, allora, che d’improvviso, come un’illuminazione, con la parte

consapevole della mente voi riuscite a capire una verità di voi stessi. Ma questo,

dice la vita, può dare successivamente origine ad un nuovo fantasma della mente161 ; sì, perché la conoscenza di sé non è ancora totale. Nel momento in cui avverrà,

160 Cerchio Firenze 77, Maestro perché?, pagina 122 (Sulla meditazione e l’analisi di se stessi. Come fare?), Mediterranee161 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 114 (Fantasmi della mente), Mediterranee e Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 29-34 (L’occulto e i fantasmi della mente), Mediterranee

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Page 24: 066 - La meditazione

questa conoscenza totale, e che non ci si può aspettare in breve tempo, allora

anche il regno dei fantasmi della mente cesserà 162 >>;

i. Fantasmi della mente:I veri fantasmi che si devono temere non sono quelli che

frequentano antichi manieri, plaghe solitarie o salotti di spiritisti. Sono quelli che

nascono e dimorano nella mente degli uomini. Sono quelli che torturano i mistici;

che tentano i casti; che, alimentati dalla gelosia, turbano le unioni più felici.

Cavalcando il dubbio disperdono gli slanci della fede; minando la fiducia di se stessi

affossano nella mediocrità l’uomo più dotato. Assalgono con l’incertezza,

paralizzano con l’esitazione, partoriscono l’ambiguità e l’ombrosità, fanno regnare

l’indeterminatezza e la perplessità..45c, 29d. Non temete il <<mondo

occulto>>(vedi); semmai abbiate paura della vostra mente. Lì sono i fantasmi che vi

perseguitano, lì le maledizioni che non vi danno pace, lì le pozioni che vi fanno

cadere ammalati. E come fare a non cadere in una simile autosuggestione?

Innanzitutto non credendovi e, meglio, convincendovi di essere inattaccabili, 33d 163

.

Per molti anni, nel XX secolo, il Padre – Madre – Dio di tutti gli uomini 164 ha parlato a una

donna inglese, Eileen Caddy (della Comunità di Findhorn in Scozia) anche del pensiero, della

mente, della mentalità della contemplazione, della meditazione, dei comportamenti e degli

atteggiamenti dell’uomo. Troverete un elenco di tali Messaggi sul pensiero in questa stessa

cartella. Vi consigliamo di studiare i Messaggi del Signore Dio nella Rivelazione di Findhorn,

poiché sono fondamentali per orientare correttamente il nostro pensiero e quindi per la nostra

crescita spirituale.

6. Le meditazione suggerite dalla Madonna, Maria di Nazareth

Qui si divulgano quattro insegnamenti della Madonna, Maria di Nazareth, Madre del

Signore Gesù, la Quale ha detto in materia di meditazioni:

a. << Cari figli, in questi giorni ( Novena per la festa dell’Esaltazione della Croce) voglio

invitarvi a porre al centro di tutto la Croce. Pregate in particolare davanti alla Croce, da cui

derivano grandi grazie. In questi giorni fate nelle vostre case una consacrazione speciale alla

Croce. Promettete di non offendere Gesù e la Croce e di non arrecarGli ingiurie. Grazie per aver

risposto alla mia chiamata 165 >>;

b. << Cari figli, il secondo messaggio per i giorni di Quaresima è questo: rinnovate la

preghiera di fronte alla Croce. Cari figli, io vi sto dando grazie particolari, e Gesù dalla Croce, vi dà

162 Cerchio Firenze 77, Maestro perché ?, pagina 123 (Autoconsapevolezza e inconscio. Come sboccia il fiore della comprensione), Mediterranee 163 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 114, Mediterranee ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercatedall’uomo, pagine 29-34 ( L’occulto e i fantasmi della mente), Mediterranee 164 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 103-104, Mediterranee165 Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggio del 12 Settembre 1985, MIR

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Page 25: 066 - La meditazione

doni particolari. Accoglieteli e viveteli! Meditate la passione di Gesù e unitevi a Gesù nella vita.

Grazie per aver risposto alla mia chiamata 166 >>;

c. << Cari figli, oggi vi invito a decidervi se desiderate vivere i messaggi che vi sto dando.

Desidero che siate attivi nel vivere e nel comunicare i messaggi. In modo particolare, cari figli,

desidero che tutti siate il riflesso di Gesù il quale illuminerà questo mondo infedele che

cammina nel buio. Desidero che tutti siate luce a tutti e che testimoniate nella luce. Cari figli, non

siete chiamati al buio ma alla luce; per questo vivete la luce con la vostra vita. Grazie per aver

risposto alla mia chiamata! 167 >>.

d. In altra occasione la Madonna ha consigliato la meditazione sui Misteri del Rosario per

quindici minuti soltanto << (.) con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora

della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza 168 >>.

7. Dello Yoga è stato autorevolmente detto dai Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 :

<< Se una particolare esperienza di assoluta pace con se stesso e col mondo sia una méta da

conseguire durevolmente: Il sentire del quale parlano i maestri

Il sentire di cui parlano i maestri conduce per se stesso, quando è a un dato punto di sviluppo

questo stato di tranquillità, di superamento di ogni conflittualità; lo produce automaticamente e

spontaneamente. Sarebbe perciò un errore cercare la liberazione per giungere a quello stato di

verità e di tranquillità. Questa liberazione non va perseguita con l’intento di tranquillizzarsi e di

vivere poi quella beatitudine. Ripeto: la beatitudine, la serenità, il senso di comunione con tutto

quanto ci circonda, avviene automaticamente, è dato in sovrappiù, secondo l’espressione

angelica. Molti provano queste esperienze preparatorie suscitate da uno spettacolo naturale, ad

esempio un tramonto, o da una visione della natura , da una dimostrazione di affetto da parte di

altri. È come una scintilla che fà sentire alle creature di essere in comunione con il mondo che le

circonda. Sembra, quasi, allora che il paesaggio sia parte di loro stessi, essi si sentono parte

integrante del tutto, uniti al tutto, ed è una sensazione meravigliosa, che corrisponde ad una

liberazione di sentire piuttosto complesso, di una coscienza allargata.

Tali esperienze, inizialmente, avvengono saltuariamente, cioè quello stato d’animo non

perdura per molto tempo perché ancora il sentire non è di intensità sufficiente. Ma in seguito si

producono a distanza sempre più ravvicinata, fino a quando giunge ad esistere uno stato d’animo

che non ha altro che questa radiazione, questo benessere continuo e naturale. Naturalmente, tutto

questo avviene attraverso il tempo e l’evoluzione.

Non è lo yoga di qualunque tipo che fà avere determinati stati d’animo . Se una

persona non ha la coscienza sviluppata, se non ha una certa evoluzione, può fare tutto lo yoga

che vuole ma non arriverà mai all’unione dei suoi veicoli, cioè non arriverà mai a questi stati di

166 Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggio del 20-2-1986, MIR167 Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggio del 5 Giugno 1986, MIR168 A. VV., “Pregate, Pregate, Pregate !”, pagina 248, MIR

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Page 26: 066 - La meditazione

beatitudine. Potrà raggiungere una maggiore serenità, un maggiore equilibrio ( come non soltanto

lo yoga ma anche altre discipline possono dare) ma non arriverà mai ad avere questi stati di

coscienza come li ha invece l’individuo di una certa evoluzione .

Comprendo il desiderio di riprovare – quando sia già stata sperimentata – un’esperienza

così bella, così meravigliosa e appagante; ma non si può pensare di riaverla entro breve tempo:

essa verrà quando deve venire, soprattutto non quando e perché l’individuo desidera riaverla.

Verrà quando la sua coscienza rivelerà certe particolari condizioni, a seguito di un incremento

della coscienza stessa. E verrà in sovrappiù 169 >>.

8. Che cos’è la verità?

Parlando di religioni si incontra spesso la parola verità; perciò ritengo opportuno anticipare

che cosa si deve intendere per verità.

Ce lo dice il Signore Gesù, la Presenza Divina nell’uomo 170 che disse nel XIX secolo a

Jakob Lorber:

Cos’è la verità?: Un oste chiese un giorno a Gesù: << E così, caro Signore e Maestro, io

vorrei sentire da Te che cosa è in fondo la verità; perché su questo tu potrai darci la migliore

spiegazione. Solo quando l’uomo sa che cos’è la verità e come e dove può trovarla, può

assumerla dentro di sé per dare un orientamento alla sua vita e liberarsi da ogni pazzia e inganno.

Che cos’è dunque la piena verità, e come e dove possiamo trovarla?>>.

Gli dissi con cordialità: << Guardami e capisci bene quello che ora ti dirò: Dio, l’unico e solo

vero, è la verità. Chi ha trovato Dio, l’unico e solo vero, ha trovato anche la verità che lo renderà

libero e vivo. Una volta che l’uomo ha trovato Dio e riconosciuto la Sua volontà, e si comporta e

vive in base a questa, diviene anch’egli verità; e una volta che è divenuto tale, è libero, e dalla

morte del mondo e dalla materia passa alla vita che viene da Dio.

Io vedo in te un’altra domanda, alla quale non si può rispondere così facilmente come a

questa; tuttavia anche a questa nuova domanda che tu non hai ancora espresso darò una risposta

comprensibile per tutti. La tua non espressa domanda è questa: “Dio è giustamente la verità, e chi

ha trovato Dio, ha trovato la verità che lo fa libero; ma dov’è Dio, chi è Dio, com’è la Sua volontà, e

infine: come faccio a trovare Dio, e come riconosco di averLo trovato?”

Vedi, Mio caro amico, rispondere chiaramente a questa domanda non è per me molto

difficile, mentre è difficile per te comprendere la risposta che ti avrò dato. Tuttavia tentiamo!

Vedi, Dio è uno Spirito purissimo ed eterno! Questo Spirito eterno è il più puro e perfetto

amore e quindi l’eterna vita; l’amore è però un fuoco e una luce risplendente e tutto questo è la

verità.

169 Cerchio Firenze 77, Maestro perché ?, pagine 246-247 (Se una particolare esperienza di assoluta pace con se stesso ecol mondo sia una méta da conseguire durevolmente), Mediterranee170 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 144, Mediterranee

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Page 27: 066 - La meditazione

In Dio, origine eterna di tutto ciò che è, vi è anche la più perfetta autocoscienza, la

massima intelligenza, saggezza e potenza, e se non fosse così, nulla sarebbe mai stato

creato; perché ciò che non è nulla in se stesso, non può neppure creare nulla.

In Dio è poi eternamente presente la massima intelligenza e la più luminosa autocoscienza,

che continuamente agiscono. E se non fosse così, chi avrebbe dato agli Angeli e agli uomini una

vita fornita di intelligenza e autocoscienza? Oppure è possibile dare a qualcuno qualcosa che non

si possiede ? Può una forza cieca e rozza dare una vita perfetta? Un fulmine che scende dalle

nubi e colpisce la terra, ha mai prodotto altro che disordine e confusione ? Se consideri le forze

cieche non potrai scoprire nella loro azione il minimo segno di intelligenza e ragione! Sì un saggio

ricercatore scoprirà anche nell’azione delle forze cieche e naturali un certo ordine e un certo

programma: ma questa non è una proprietà loro, bensì proprietà di Dio, che regola queste forze

con la Sua volontà infinitamente saggia, per conseguire un fine buono in questa o quella parte

della terra.

Se consideri le piante, gli animali e soprattutto gli uomini, troverai in tutti il massimo ordine,

un savio programma, uniti alla migliore finalità, cosa che questi esseri non possono avere per sé,

poiché prima di esistere non erano nulla. È quindi chiaro che la loro esistenza deriva da un motore

primo supremamente saggio, ed è evidente che solo la Sua suprema intelligenza, la Sua potenza

e la Sua perfetta autocoscienza ha potuto trarre da Sé e creare questi esseri multiformi.

L’uomo, pur nella sua sfera di vita inevoluta, possiede una intelligenza luminosa e

lungimirante da cui si sviluppano ragione e intelligenza, come un albero si sviluppa dal seme, e

con queste egli può chiamare in essere opere mirabili e bene ordinate.

Chi oltre Dio potrebbe dare all’uomo l’intelligenza, l’amore, la ragione e il libero arbitrio e la

corrispondente forza d’azione? Amico, se tu consideri un poco quanto ti ho detto brevemente,

troverai facilmente la via che conduce a Dio e alla Sua verità. Se l’uomo intraprende questa via

con amore per Colui che cerca, Lo troverà; e quando l’avrà trovato, Dio gli manifesterà ben presto

la Sua volontà.

Se l’uomo poi agirà in base a questa volontà, si sentirà nell’anima sua sempre più unito allo

Spirito che viene da Dio. E una volta che questo sarà avvenuto, l’uomo stesso diverrà verità,

avendola trovata dentro di sé; e così tu ora vedi che cos’è la verità, come la si debba cercare e

come e dove la si può in ogni momento con sicurezza trovare.

E quando avrai trovato la verità e ti sarai reso libero e puro, anche tutto ciò che ti circonda,

diverrà verità, purezza e libertà; poiché per chi è sincero tutto è vero, per chi è puro tutto è puro e

per chi è libero tutto è libero 171 >>.

A tutti voi fratelli che non credete in Dio si ricorda che Gesù rispose così all’apostolo

Tommaso che Gli aveva domandato “ Signore, non sappiamo dove tu vai; e come possiamo

conoscere la via ? Gesù rispose: << Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se

171 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 60-62 (Cos’è la verità?), Armenia

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Page 28: 066 - La meditazione

non per mezzo di me 172 >> . Perciò, chiunque vuol lasciare la ruota delle nascite e delle morti e

vivere eternamente nella plenitudine di Dio deve fare una cosa semplice: cercare il Signore Gesù

dentro di sé; lo troverà se lo farà con fiducia, umiltà e amore.

9. Il ruolo che riveste la meditazione nell’universo buddhista :

<< L’importanza della meditazione negli insegnamenti buddisti è provata dal fatto che il

Buddha realizzò l’illuminazione proprio mentre meditava . L’immagine di Buddha seduto a gambe

incrociate in meditazione (.) ( mia nota: si veda a pagina 88 del libro di Damien Keown,

Buddhismo, Einaudi Tascabili) (.) è uno dei soggetti più diffusi nell’arte buddista e un costante

richiamo allo stretto rapporto esistente tra meditazione e illuminazione (.) ( mia nota: in ogni caso

l’illuminazione è graduale per tutti; per quanto ho capito l’illuminazione del Buddha fu limitata alla

scoperta delle regole del funzionamento della Divina legge del karma che premia chi si mantiene

giusto, misericordioso e puro, ma soltanto finché rimane tale; poi il dolore riprende per l’espiazione

dei karma negativi sospesi. Al Buddha il dolore riapparve perché continuò ad ignorare Dio. Quindi

non è vero che il dolore cessi per più ragioni come è detto nella Terza e Quarta nobile verità.

Risulta, infatti, che il dolore riapparve anche al Buddha nella sua vecchiaia 173 . Il Buddha scoprì su

se stesso che la rinuncia alla bramosia per i piaceri del mondo e della carne con conseguente

cessazione dell’attaccamento coopera a dare origine alle rinascite sulla Terra. Con la meditazione

si acquisisce la pace, la serenità e la riduzione o sospensione del dolore, così come è previsto per

tutti gli uomini che meditano dalla divina legge del karma; in proposito si veda il libro del Cerchio

Firenze 77, “Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 49, Mediterranee”.

Per avere tale illuminazione parziale Siddharta impiegò circa cinque anni da monaco

errante (samana), ma siccome ignorò il Signore Dio visse nelle Tenebre della lontananza dal

Signore stesso tutta la sua restante vita di circa quaranta anni .

(.) Praticamente tutte le tradizioni del buddismo considerano la meditazione – che

costituisce una parte preponderante della dimensione “empirica” di questa religione – la via

maestra dell’illuminazione (.) . ( Mia nota: considerando che la meditazione buddhista è al di fuori

dell’uomo (meditazione esteriore) è evidente che tale meditazione buddhista non è la via

maestra dell’illuminazione. La via maestra dell’illuminazione è un’altra: è quella che insegna il

Signore Dio da Findhorn in Scozia la meditazione interiore 174 .

Fratelli Buddhisti, non perdete tempo a cercare la spiegazione dei Misteri della vita fuori di

voi, perché esse sono nel vostro essere dove il Signore Dio è presente con tutta la conoscenza,

tutta la saggezza, tutta la comprensione e tutto l’Amore 175 ).

172 Vangelo di Giovanni 14,6173 Michael Carrithers, Buddha, pagina 106, Einaudi Tascabili ; Damien Keown, Buddhismo, pagine 28-30 (La morte), Einaudi Tascabili ; Leonardo Vittorio Arena, Buddha, pagine 74-76 (Malattia del Buddha), Tascabili Economici Newton174 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee ; Si veda anche l’introduzione alla meditazione in questo stesso documento175 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee

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Page 29: 066 - La meditazione

(.)La meditazione ( samadhi 176 ) è una delle tre suddivisioni dell’ottuplice sentiero, quindi

occupa una posizione centrale nella pratica buddista. Tuttavia, il termine più generale per

meditazione è bhavana, che significa “coltivare” o, letteralmente, “far diventare”. Il significato

letterale è appropriato, perché la meditazione è il principale metodo buddhista per trasformare se

stessi in ciò che si desidera essere.( mia nota: questa trasformazione è impossibile all’uomo!).

Per me il maggior merito del Buddha fu quello di aver intuito le regole della legge del karma

e che la sete o bramosia per piaceri del mondo e della carne concorre a fare rinascere l’uomo sulla

Terra. Invece la meditazione buddhista non è un valore, ma un disvalore, perché la meditazione

che Siddharta insegnò fu soltanto esteriore; perciò il metodo di meditazione buddhista non apporta

benefici spirituali e perciò dovreste cessarlo ).

Le origini Hindu: Le tecniche di meditazione in uso ai tempi di Buddha facevano parte di un

comune retaggio spirituale di tutti coloro che erano dediti alla rinuncia (samana) e di quei praticanti

che seguivano la tradizione ortodossa della religione indiana (brahmana). Alcuni secoli prima il

rinnovato interesse per la dimensione interiore della vita spirituale era maturato nella

composizione di un corpo di letteratura religiosa che aveva preso il nome di Upanisad… .

(.) Questi trattati si proponevano di spiegare il rapporto che intercorre tra il sé individuale

(atman) (.) (mia nota: che si scrive con la a maiuscola (.) e il sostrato cosmico dell’essere (.) (mia

nota : cioè il suo equivalente cosmico, il Brahman) (.), e descrivevano le tecniche mistiche

mediante le quali il sé poteva arrivare ad identificarsi con la realtà suprema (Brahman). Buddha

dissentiva dalla concezione filosofica che ispirava questi testi, ma concordava con il loro

messaggio, secondo cui la salvezza va ricercata nella dimensione interiore dell’essere e può

essere raggiunta solo attraverso una profonda comprensione della propria natura (.). (mia nota:

non è tutto vero! La Salvezza o Liberazione si ottiene con il nostro vivere evangelicamente e l’aiuto

di Dio nella persona di Gesù Cristo 177 , ma anche con la profonda comprensione della propria

natura come dicevano le Upanisad ) .

(.) Oltre agli insegnamenti delle Upanisad, Buddha conosceva bene le credenze e le

pratiche della tradizione dello yoga (.) ( mia nota: non so se il Buddha e i suoi due maestri Alàra

Kàlàma e Uddaka Ramaputta sapevano che il Sé dimora nel cuore dell’uomo e che le Upanisad

consigliano di concentrare il pensiero su tale Sé che, ripeto, dimora nel cuore dell’uomo 178 ) (.) ;

(.) I praticanti dello yoga, pur basandosi su dottrine filosofiche che Buddha rifiutava,

avevano elaborato un raffinato sistema di tecniche per disciplinare il corpo e la mente e sfruttarne i

poteri (.) (mia nota:non mi risulta che lo yoga insegni a conoscere se stessi nonostante che tale

conoscenza sia importantissima per la crescita spirituale dell’uomo, mentre la disciplina del corpo

176 La samadhi è un evento spirituale per l’uomo che ha la coscienza sviluppata; la samadhi non può essere identificata con la meditazione, come si fa nel testo trascritto; il samadhi o estasi è uno stato di beatitudine breve e raro nell’uomo che vice sulla Terra se ha la coscienza sviluppata da permettere tale evento. Si veda Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 249 (Samadhi), Mediterranee 177 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita178 Michael Carrithers, Buddha, pagina 35, Einaudi Tascabili

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Page 30: 066 - La meditazione

fisico e del corpo mentale per conoscerne la natura e sfruttarne i poteri non è importante per la

crescita spirituale dell’uomo ).

(.) Molti lettori avranno certamente familiarità con gli esercizi e le posizioni dello yoga, il cui

scopo è di rendere il corpo sciolto, flessibile e sano (.). ( mia nota lo Yoga non è così importante

come credono gli Orientali, mentre è importantissimo che l’uomo conosca se stesso, perché

ciò significa vivere spiritualmente ( Si veda Cerchio Firenze77, Maestro perché?, pagina 127,

Mediterranee ) .

(.) Le tecniche di meditazione usate nello yoga hanno più o meno lo stesso effetto sulla

mente, fornendo un metodo esauriente per farla funzionare in maniera ottimale . Buddha dunque

non inventò la meditazione, ma, come vedremo, introdusse nelle tecniche dei suoi contemporanei

sostanziali modifiche , che fecero della meditazione buddhista un sistema a sé stante sia nella

teoria che nella pratica 179 >> . ( mia nota: purtroppo per il Buddha e per i Buddhisti la meditazione

insegnata dal Buddha stesso è soltanto esteriore all’uomo e perciò il Buddha e i Buddhisti

mancano della meditazione più importante, quella interiore, mediante il nostro pensiero fisso

nel nostro intimo dove c’è il cuore, dove l’uomo trova il suo Dio con tutta la sapienza, la saggezza,

la comprensione e l’ amore 180 . Il Buddha, non meditando nel suo intimo , non trovò Dio e perciò

non poté correggere i gravi errori della sua dottrina. Si veda il paragrafo 21 del nostro documento

“Le scoperte e gli errori del Buddha Gotama Siddhattha”, tra gli Approfondimenti di questo stesso

Catechismo nella cartella del Buddha ).

La natura della meditazione: Ma che cos’è esattamente la meditazione? La meditazione può

essere definita come uno stato di coscienza alterato indotto in modo controllato. Non è nulla di

particolarmente misterioso, e gli individui entrano ed escono spontaneamente da stati di trance

simili alla meditazione durante la vita quotidiana. Buona parte di quest’ultima è caratterizzata da

sogni ad occhi aperti e fantasie durante le quali la mente si ritrae a contemplare un paesaggio

interiore. Talvolta queste fantasticherie catturano l’attenzione come quando, guidando un’auto, ci si

trova improvvisamente a destinazione senza quasi ricordare il viaggio. Anche l’assunzione di

droghe può produrre effetti non dissimili da quelli che si sperimentano durante la meditazione. Le

differenze più rilevanti tra la meditazione e gli stati cui si è accennato si riferiscono al grado di

controllo e alla profondità e durata dell’esperienza. Inoltre diversamente dalle droghe, la

meditazione non comporta effetti collaterali o “brutti viaggi (.).( mia nota: purtroppo non è vero!

Infatti nella meditazione fuori di sé il Buddha incontrò Satana che si fece credere Dio, il Brahman.

Satana, in tal modo, ingannando il Buddha, gli fece fondare una religione o stile di vita senza Dio.

Si veda l’errore n°8 del paragrafo 21 del nostro documento “ Le scoperte e gli errori del Buddha

Gotama Siddhattha” nella cartella del Buddha di questo stesso Catechismo. Per quanto riguarda i

misteri della vita la meditazione fuori si se stessi, meditazione esteriore, del Buddha e dei

Buddhisti è una perdita di tempo, perché la spiegazione dei Misteri della vita si trova, invece,

179 Damien Keown , Buddhismo, pagine 87-89 (La meditazione), Einaudi Tascabili180 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee

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Page 31: 066 - La meditazione

all’interno dell’essere uomo, nel suo cuore dove si trova il Signore Dio. Non lo dico io, lo disse il

Signore Dio stesso ad Eileen Caddy della Comunità di Findhorn in Scozia nel 20 secolo; si veda

Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee ).

(.) e i benefici che ne derivano si accumulano e si rafforzano (.) 181 >>. ( mia nota: Ma brutti

incontri con il Demonio a livello di pensiero nei mondi astrale e mentale possiamo averne! Ne

deriva che in meditazione anche ogni maestro può ricevere suggerimenti da Esseri satanici 182 che

sviliscono il suo insegnamento; anche il Buddha li ricevette, ad esempio quando concepì le

teorie del Non Sé o Anatta e dei Cinque fattori ( tra i fattori del Buddha manca la Scintilla Divina o

Sé o Spirito 183 con gaudio di Satana, il Diavolo) . Se un maestro non si accorge dell’inganno

invece che Luce porta Tenebre ( cioè ignoranza ) all’umanità, così come è accaduto nel caso

della dottrina del Buddha; fu certamente Satana, che ne aveva interesse, a suggerire in modo

subdolo 184 a Siddhartha di non parlare di Dio, né della Scintilla Divina o Sé o Spirito. È molto

probabile che il Demonio abbia suggerito al Buddha anche di definire mentalmente Dio, che è

infinito e quindi indefinibile 185 . La meditazione esteriore, cioè fuori di sé come quella buddhista,

può apportare benefici di tipo fisico e mentale soltanto come le altre meditazioni. Ma meditazione

esteriore può apportare anche svantaggi, gravi errori e danni come accadde a Siddharta;

ripeto che il Signore Dio ha detto nel XX secolo a Findhorn in Scozia che la meditazione fuori di

sé per scoprire i misteri della vita è una perdita di tempo 186 ; perciò si consiglia di mantenersi

vigili e freddi per valutare molto attentamente ciò che si percepisce durante le meditazioni esteriori

poiché il Nemico Satana e i suoi Demoni sono sempre all’opera per ingannare e ostacolare non

solo i piani degli uomini, ma anche quelli della Madonna 187 ).

In proposito la Madonna disse a Medjugorje:

a. << Cari figli, desidero dirvi che ho scelto questa Parrocchia e che la tengo nelle mie mani

come un piccolo fiore che non vuole morire. Io vi invito ad abbandonarvi a me, perché io posso

donarvi a Dio freschi e senza peccato. Satana ha preso una parte del mio piano e vuole farlo

proprio 188 . Pregate perché ciò non avvenga, perché io vi voglio per me, per potervi donare a

Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata 189 >>.

b. << Cari figli, oggi vi invito a entrare in lotta contro Satana per mezzo della preghiera,

particolarmente in questo periodo (Novena dell’Assunta). Adesso Satana vuole agire di più,

181 Damien Keown, Buddhismo, pagine 89-90 (La natura della meditazione), Einaudi Tascabili182 lessando Nangeroni, Dizionario del Corano, pagina 43 (Esseri satanici) , sura VI 112-113, Xenia Tascabili183 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla divina – Spirito – Sé), Mediterranee184 Alessandro Nangeroni, Dizionario del Corano, pagina 113 (Satana), sura CXIV 4-5 Sussurratore furtivo che sussurra negli orecchi degli uomini), Xenia Tascabili185 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 266, Mediterranee186 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee187 Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggi del 1 Agosto 1985 e del 5 Settembre 1985, MIR188 Il 5 Settembre dello stesso anno, la Madonna comunicò ai Veggenti di Medjugorje che il piano di Satana era fallito anche per le preghiere del popolo di Medjugorje189 Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggio del 1 Agosto 1985, MIR

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Page 32: 066 - La meditazione

dato che voi siete a conoscenza della sua attività. Cari figli, rivestitevi dell’armatura contro

Satana e vincetelo con il Rosario in mano. Grazie per aver risposto alla mia chiamata ! 190 >> .

(.) Durante il normale stato di veglia la mente vaga continuamente dentro e fuori queste

specie di trance. Chi viene interrotto durante una fantasticheria si accorge che la mente era

“altrove”. Scopo della meditazione invece, non è essere “altrove”, ma proprio qui, pienamente

coscienti e presenti . L’obiettivo è quello di “organizzare la propria testa ” e sviluppare una

concentrazione mentale senza dispersione. Il raggio laser fornisce un’appropriata analogia: la luce

diffusa è relativamente poco potente, ma se viene concentrata può tagliare l’acciaio. O, se si vuole

usare la metafora del suono e non della luce, scopo della meditazione è isolare la mente dai

“disturbi di fondo” e ridurre il “chiaccherio mentale” che disperde energia psichica 191 >>.

10. La pratica della meditazione

<< La pratica della meditazione: Le teorie della meditazione riconoscono l’esistenza di uno stretto

rapporto tra corpo e mente. Perché la mente possa calmarsi del tutto, anche il corpo deve essere

composto (.) .192.

Dopo questa frase l’autore riferisce ciò che i testi Buddhisti insegnano, ma siccome

sappiamo quante siano le esagerazioni dei Buddhismi in tutto ciò che riferiscono, riteniamo che

ancor più esagerino quando si tratta della meditazione buddhista, cioè esteriore o fuori sé (

secondo metodo o luogo ). I Buddhisti hanno descritto i livelli di meditazione (jhana) e ne hanno

identificati otto che si esamineranno criticamente nel paragrafo 11 seguente, ma penso che essi

non conoscano la meditazione nel proprio intimo dove c’è il cuore( primo metodo o luogo ) dove

ci aspetta il Signore Dio 193 con tutta la conoscenza, la saggezza, la comprensione e l’amore 194 .

La meditazione presuppone la calma del cuore, del corpo e della mente, che possono

essere conseguite soltanto da coloro che non hanno preoccupazioni, timori, ansietà, smodati

desideri o aspirazioni eccessive e simili sia per cause familiari, economiche, finanziarie e simili, per

l’andamento dei loro affari o per i propri beni.

Per imparare a meditare non è necessario entrare in un monastero o in un convento,

né andare in particolari luoghi o avere maestri o guru perché è sufficiente essere tranquilli, ad

esempio nella Natura o nella nostra camera, per ottenere - comunque e ovunque ci sia tranquillità

- dei buoni o anche straordinari risultati come quello di trovare il Signore Dio dentro di noi 195 .

Infatti la vera capacità di meditare si fonda sulla rinuncia o il distacco dai beni terreni, dai

piaceri del mondo e della carne e dalle preoccupazioni, nonché dai desideri e dalle fantasie che ne

190 Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggio dell’8 Agosto 1985, MIR191 Damien Keown, Buddismo, pagina 90, Einaudi Tascabili192 Damien Keown, Buddismo, pagine 87-100 (La meditazione), Einaudi Tascabili193 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Gennaio, del 28 Marzo, del 29 Maggio, del 17 e 21 Luglio e del 4 Settembre, Amrita194 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61(Le risposte interiori), Mediterranee195 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Marzo, del 28 Marzo, del 29 Maggio, del 17 e 21 Luglio e del 4 Settembre , Amrita ; Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee

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Page 33: 066 - La meditazione

derivano; tuttavia penso che sia vero, che chi può abbracciare la vita monacale possa essere

favorito nel camminare sul suo sentiero spirituale e quindi anche sotto l’aspetto della meditazione,

ma è certo che non è indispensabile, specialmente se si hanno forti vocazioni e determinazione.

La meditazione nel proprio intimo dove c’è il cuore ( primo metodo o luogo ) è un

modo perfetto per trovare le risposte sui misteri della vita o le risposte alle nostre domande

o la soluzione dei nostri dubbi perché è nel cuore che si trova il Signore Dio 196 , cioè il

Maestro Interiore 197 , con tutto il sapere, la saggezza, la comprensione e l’amore 198 ; per tale

meditazione non occorrono maestri o guru umani perché basta concentrare il proprio

pensiero nel proprio intimo con l’intenzione di iniziare un rapporto con il Signore Dio o per

farGli domande 199. Oppure basta fare silenzio dentro di noi e restare in ascolto poiché il

Signore Dio è nella quiete che ci parla (e non ci chiede nulla di più ) 200 .

Per poter fare buone meditazioni nel cuore bisogna saper rinunciare consapevolmente ai

piaceri del mondo e della carne senza sforzi, né tensioni per coscienza raggiunta, perché nella via

dello Spirito le cose più importanti della vita sono Dio e la Sua volontà 201 , che vanno messe al

primo posto anche nelle famiglie 202 .

Dunque, una volta tagliate le radici delle fonti delle preoccupazioni, superate le fantasie e i

desideri materiali e sessuali per coscienza raggiunta, siamo nelle condizioni ottimali per iniziare la

meditazione nel nostro intimo, avendo conseguito la calma del cuore, del corpo e della mente.

Senza attaccamento alla materialità della vita l’uomo crea le condizioni ottimali per la meditazione

nel suo intimo mondo. Tali condizioni presuppongono anche la vittoria sul proprio io umano o

piccolo sé o sé inferiore, essenzialmente egoista e egocentrico 203 .

La meditazione è una pratica che richiede un addestramento, ancorché limitato - come già

si è detto - a quindici minuti soltanto per ogni meditazione così come suggerisce la

Madonna, Maria di Nazareth da Fatima 204 .

Dopo che si è conseguita la calma con la concentrazione subentra lo stato di pace interiore

per cui si può agevolmente meditare sui Misteri del Rosario e su altri Misteri della vita e per

chiedere illuminazioni al Signore Dio sui nostri dubbi o problemi esistenziali.

196 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Gennaio, 28 Marzo, del 29 Maggio, del 17 e 21 Luglio e del 4 Settembre, Amrita ; Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee197 Vangelo di Giovanni 14, 25-26 ; Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Luglio, Amrita 198 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee199 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Luglio, Amrita200 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 143-144 (Stai nella quiete e ascolta. Non ti chiedo nulla di più), Mediterranee201 Vangelo di Matteo 12, 46-50 ; Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 38 (La tua meta più grande è fare la Mia volontà), Mediterranee202 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 20 Marzo e del 3 Agosto, Amrita203 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagine 208-209 (io), Mediterranee204 AA. VV. , Pregate, Pregate, Pregate, pagina 248, MIR

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Page 34: 066 - La meditazione

Con la meditazione nel cuore si può diventare sapienti perché il Signore Dio risponde a

tutte le nostre domande, risolve tutti i nostri dubbi e guida i nostri passi 205 ; ma sono importanti

anche le meditazioni sulle verità di Fede dell’Ordine Gesù Redentore.

Quanto ho detto finora evidenzia che una buona meditazione dipende anche dalla mentalità

e personalità del meditante e dalla capacità che ha avuto di distaccarsi dalla materialità della vita e

dall’aver conseguito uno stato d’essere idoneo alla pratica meditativa con mezzi propri e per l’aiuto

divino che tutti i meditanti ricevono a qualunque religione appartengano, poiché di fronte a Dio

siamo tutti uguali 206 .

Non dobbiamo meditare nel nostro intimo se abbiamo scopi egoistici quali – ad esempio –

quelli di liberarci dal dolore o per il condono dei karma negativi sospesi. Io penso che se abbiamo

scopi egoistici il Signore Dio non emerga in noi 207 a causa dell’egoismo che avrebbe motivato la

meditazione.

In meditazione non è opportuno fare richieste al Signore Dio di doni o di altro, perché tutto

ci viene donato al momento giusto senza che sia necessario chiederlo perché “la Providenza è

automatica!”, ma compatibilmente con gli insegnamenti-correzioni karmiche previste alla nascita

per ognuno di noi.

Io penso che per mezzo della meditazione interiore il Signore Dio voglia che noi si diventi

sapienti, perciò Gli si può chiedere spiegazioni sui Misteri della vita o su come risolvere i nostri

problemi esistenziali.

Quando si hanno difficoltà a calmare la mente per preoccupazioni materiali o per altro, il

dono della pace può essere richiesto da chiunque ne abbia bisogno direttamente a Gesù

Redentore; purché la richiesta sia fatta con fede e con cuore puro il miracolo accadrà

indipendentemente dalla religione che si professa, poiché il Cristo è il Redentore e Salvatore di

tutta l’Umanità 208 .

Il Cristo è Colui che ci aiuta – essendo la Presenza Divina nell’uomo 209 - ad entrare nel

Regno di Dio ampliando e impregnando la nostra Coscienza con la Sua Coscienza 210 .

Non si deve credere che le persone povere siano favorite rispetto ai ricchi, poiché questi

poveri se hanno invidie per i ricchi o desideri eccessivi non si trovano nelle condizioni mentali

e spirituali per potere meditare bene, nemmeno se si sono fatti monaci o suore di una religione,

poiché la calma del cuore e della mente e la giusta considerazione dei valori della vita sono

fondamentali per poter meditare bene, anche se - come si è già detto - è necessaria una pratica

meditativa seppur breve. Riguardo ai poveri il Signore Dio ha detto che “non c’è alcuna virtù

205 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Luglio, Amrita206 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 16 Marzo e del 16 Maggio, Amrita207 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita208 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno” del Cristo), Mediterranee209 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 144, Mediterranee210 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita

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Page 35: 066 - La meditazione

nell’essere poveri 211 “; io penso che il Signore l’abbia detto anche perché la povertà dipende da

precedenti comportamenti dell’uomo che vengono corretti dalla legge del Karma anche con la

povertà212.

Gli Orientali hanno pratiche meditative differenti da quelle degli Occidentali ma le più alte

meditazioni sono quelle nell’intimo dell’uomo dove c’è il cuore - e dove troviamo il Signore

Dio 213 - che ci spiega i Misteri della Vita 214 e i Misteri del Rosario ( Dolorosi, Gioiosi e Gloriosi ),

dai quali derivano, come dalle preghiere davanti alla Croce, Doni e Grazie particolari 215.

Invece le meditazioni fuori di sé per scoprire i Misteri della vita - come quelle dei Buddhisti

per scoprire “ l’origine e l’estinzione della sofferenza nell’uomo 216 “- sono una perdita di tempo,

così come ha detto a Findhorn, il Signore Dio 217.

La meditazione nell’intimo dell’uomo dove c’è il cuore è un cammino ( un sentiero

spirituale ) che porta diritto a Dio perché l’uomo si riconosce un figlio nel Signore e in tal modo Gli

consente di emergere nel nostro cuore 218 .

Siccome gli uomini sono tutti differenti l’uno dall’altro si può dire che le riflessioni, le

contemplazioni e le meditazioni dei singoli individui per la loro personalità sono differenti a tutte le

altre - sono uniche nel loro genere - ma le meditazioni dei Cristiani e dei Buddhisti, ad esempio,

sono simili.

Per correggere e indirizzare bene il nostro pensiero, la nostra mentalità, i nostri

comportamenti e atteggiamenti il Signore Dio, nel XX secolo, ha praticamente dettato - ad Eileen

Caddy della Comunità di Findhorn in Scozia - un corso sul pensiero e sui modi di pensare

trattandone in oltre cento Messaggi-Meditazioni sulle 365 Meditazioni contenute nel libro “ Le porte

interiori “di Eileen Caddy. Troverete l’elenco dei Messaggi sulle meditazioni predette in questa

stessa cartella dal titolo “Sintesi del Pensiero: la mente, la mentalità, la riflessione, la

contemplazione, la meditazione, i comportamenti e gli atteggiamenti dell’uomo “.

Per leggere i Messaggi dovete comprare il libro sopracitato perché è indispensabile per la

vostra crescita spirituale ( titolo originale del libro “Opening doors within”, by Eileen Caddy,

pubblicato da FIndhorn Press, The Park, Findhorn, Forres IV 36 0TZ, Moray, Scotland .

Consigli ai singoli individui sulle modalità della meditazione? Un consiglio solo: consigliamo

a tutti di fare silenzio dentro di loro perché è nella quiete che il Signore Dio ci parla o risponde 219

211 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 23 Marzo, Amrita212 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 43-49 (La dinamica del karma), Mediterranee ; Jakob Lorber, Il Signore parla pagine 133-137 (Il significato della miseria, della malattia e del dolore), Armenia213 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 4 Settembre, Amrita ; Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (L risposte interiori), Mediterranee214 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee215 Maria di Nazareth, Messaggi, Messaggi del 12 Settembre 1985 e del 20 Febbraio 1986, MIR216 Michael Carrithers, Buddha, pagine 43-44, Einaudi Tascabili217 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee218 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita219 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 143-114 (Stai nella quiete e ascolta. Non ti chiedo nulla di più) Mediterranee

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Page 36: 066 - La meditazione

alle nostre domande per spiegarci i Misteri della vita, per chiarire i nostri dubbi, per aiutare a

risolvere i nostri problemi esistenziali o per guidare i nostri passi 220 .

Nessun altro consiglio perché gli uomini sono tutti differenti l’uno dall’altro; perciò ciascuno

farà le sue domande a Dio (una per volta è meglio) e troverà da solo, nel silenzio, la strada diritta

che porta a Dio che non è fuori di noi, ma dentro noi stessi 221.

Non ci offenderemo certamente se valuterete criticamente ciò che diciamo, ma consigliamo

fermamente a tutti di osservare la Parola di Dio che menzioniamo nei nostri scritti, soprattutto

per avere una relazione con il Signore e per avere spiegazioni sui Misteri della vita 222 ; perciò è

necessario che ciascuno si rivolga direttamente a Dio come ci suggerisce il Signore stesso 223 , se

volete conseguire i migliori risultati dalle vostre meditazioni fissate il vostro pensiero nel vostro

intimo mondo dove c’è il cuore e fate domande a Dio e poi restate in ascolto delle risposte del

Signore.

Infine vi ricordiamo che le meditazioni esteriori non danno benefici spirituali ai

meditanti.

Chi si rivolge al Signore Gesù si rivolge a Dio poiché Dio stesso ha detto a Eileen Caddy

della Comunità di Findhorn: << Stai nella quiete e ascolta. Non ti chiedo nulla di più (.) IO SONO

sempre con te. Divieni consapevole di Me in ogni momento. Noi siamo Uno, Uno nel cuore, nella

mente e nello Spirito. Tu sei perfettamente consapevole della Presenza Divina, il Cristo in te (.)224 >>.

11.Gli Otto livelli meditativi (jhana) del Buddhismo riferiti da Damien Keown; censure ai

citati Otto livelli meditativi e analisi di ogni livello. I Quattro Assorbimenti riferiti da Michael

Carrithers

Si ritiene che il Buddha sia del tutto estraneo alla elencazione degli otto stadi meditativi del

Buddhismo 225 , tranne che per la conferma dell’esistenza dello stadio del Nulla o a quello della

Percezione – Non percezione, conferme che sarebbero state date da Siddharta ai suoi maestri

Alàra Kalama e Uddaka Ràmaputta di cui ho già detto.

Non so fino a qual punto sia corretto dare agli otto jhana o stadi meditativi una struttura che

induce a credere che abbia contenuto scientifico 226 quando nelle meditazioni di scientifico c’è poco

220 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Luglio, Amrita221 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Gennaio, 28 Marzo, dell’8 Aprile, del 29 Maggio, del 17 e 21 Luglio e del 4 Settembre, Amrita222 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi dell’8 Aprile e del 21 Luglio, Amrita223 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi, dell’ 8 Aprile e del 21 Luglio, Amrita224 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 143-144 (Stai ella quiete e ascolta. Non ti chiedo nulla di più), Mediterranee225 Damien Keown, Buddhismo, pagina 92 (Livelli meditativi), Einaudi Tascabili226 Damien Keown, Buddhismo, pagina 92 (Livelli meditativi), Einaudi Tascabili

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Page 37: 066 - La meditazione

o nulla. Ad esempio, le vere meditazioni hanno inizio quando dall’Aldilà ci aprono l’occhio spirituale

( o terzo occhio ); al principio si cominciano a vedere delle luci.

La meditazione è un percorso graduale, ma non voglio escludere che anche alle prime

meditazioni qualcuno possa avere altre visioni anche più importanti se il meditante ha una

coscienza abbastanza sviluppata, poiché a Dio tutto è possibile, ma penso che si tratti di eventi rari

sia in Oriente che in Occidente, nel Nord o nel Sud del mondo perché tutto nella vita accade in

modo graduale.

Per me la meditazione, specialmente nei primi tempi può dare tre frutti, ma non da sola: la

meditazione coopera a dare la pace, la serenità e la riduzione o sospensione del dolore, ma deve

essere sempre associata al comportamento virtuoso dell’uomo come prevede la Divina Legge del

Karma 227 , alla quale il Buddha si è ispirato nella la Seconda, Terza e Quarta nobile verità

nonostante gli errori che tali verità contengono e dei quali ho parlato in altri documenti di questo

Catechismo per illustrare la dottrina del Buddha Gotama Siddhattha .

Come critica comune a tutti e otto i livelli meditativi (jhana) del Buddhismo faccio notare che

– in ogni caso - se la meditazione non fosse associata ai comportamenti virtuosi dell’uomo

meditante non sarebbe possibile ottenere i benefici della meditazione stessa, cioè pace e serenità.

Il neofita buddhista deve stare attento ai benefici promessi dai singoli otto stadi meditativi

(jhana) del Buddhismo, se non vuole perdere la propria vita dietro un metodo di meditazione

che il Signore Dio ha definito una perdita di tempo, quantomeno per la meditazione esteriore o

fuori di sé sui misteri della vita 228 ; io definisco le meditazioni esteriori, tra cui quelle buddhiste, del

tutto inutili per la crescita spirituale dell’uomo. Infatti la meditazione esteriore è una pratica

meramente mentale che non dà speranze al meditante di conseguire ampliamenti della propria

coscienza, uno degli scopi principali della vita dell’uomo sulla Terra.

Viene riferito da Damien Keown che i Buddhisti dicono, riguardo ai quattro livelli meditativi

(jhana) della sfera della pura forma che:

1. al primo livello meditativo ( o I jhana ) corrispondono: << pensiero discorsivo,

distacco, rapimento, gioia 229 >>. Facciamo rilevare che se esiste ancora il pensiero discorsivo, la

concentrazione e quindi la meditazione su un determinato argomento, oggetto o soggetto non è

ancora iniziata, poiché il susseguirsi dei pensieri è tipico della normale attività della mente umana;

perciò è indispensabile concentrarsi per poter meditare.

Quanto alle “promesse” del primo jhana, rapimento e gioia, faccio presente che non

ci credo perché non sono possibili se l’uomo non avesse già una coscienza molto amplia 230 ; se

l’avesse avrebbe la gioia il rapimento ( o estasi o samadhi ) per merito di Dio e dell’uomo

stesso e non per merito della meditazione buddhista.

227 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 49 (Mantra del karma), Mediterranee228 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee229 Damien Keown, Buddismo, pagina 92 (Livelli meditativi), Einaudi Tascabili230 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 313 (Yoga), Mediterranee

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Page 38: 066 - La meditazione

Se fossi un Buddhista prometterei molto dicendo che alle prime meditazioni, quelle del

primo livello meditativo (jhana), si consegue la pace, la serenità e la riduzione o sospensione del

dolore perché l’uomo è egoista, egocentrico e incostante e perciò inaffidabile se non dimostra con

il tempo di meritare tali doni karmici.

In ogni caso i risultati della meditazione debbono essere collegati con il comportamento

virtuoso del meditante, così come ho detto in precedenza; perciò le promesse del rapimento ( o

estasi o samadhi ) e della gioia al primo jhana sono esagerazioni buddiste di dimensione

cosmica, mentre un inizio della pace può essere il frutto del primo jhana e forse anche della

serenità, ma la meditazione deve essere – in ogni caso - sempre collegata a comportamenti

virtuosi.

La gioia è uno “ stato d’animo di intensa allegria e contentezza “, ma non si prova né al

primo, né al secondo, né al terzo jhana; il rapimento (o estasi ( samadhi) e la gioia non si provano

nemmeno al quarto, quinto o sesto, settimo e ottavo jhana, anche se il meditante vivesse

virtuosamente, ma si provano soltanto quando l’uomo sarà arrivato alle soglie della santità, a

qualsiasi religione o popolo l’uomo stesso appartenga purché riconosca e adori il Signore Dio, ami

il Signore e ami gli altri come se stesso.

La gioia è un frutto della unità con il Signore Dio, poiché il Signore ha detto ad Eileen

Caddy della Comunità di Findhorn in Scozia: “Io sono amore” 231 , mentre a me ha detto “Tutto in

me è gioia”; ne deduco che la gioia è figlia dell’amore; dunque la gioia è un sentire divino, un frutto

della sopravveniente santità e un dono divino allo stesso tempo 232 quando l’uomo sta per

diventare santo; la santità è uno stato d’essere.

Se si tratta, invece di gioia temporanea e occasionale, allora la gioia è possibile per

tutte le brave persone, ma per provarla non c’è bisogno della meditazione o di essere monaci o

monache e tantomeno di maestri o guru; le brave persone possono provarla, ma i bambini, i

giovani, i genitori, i nonni e gli innamorati possono testimoniarla.

Il rapimento cioè l’estasi o il samadhi degli Indù, sempre rara e breve, intesa come “l’esser

sollevati dalla realtà naturale nella contemplazione delle realtà divine ” non è possibile nemmeno

per coloro che sono già abituati da tempo alla pratica meditativa anche se hanno una coscienza

abbastanza sviluppata.

L’estasi (o il samadhi o il rapimento) non può essere il frutto delle meditazioni dei primi

jhana, neppure se unite a comportamenti virtuosi. Ciò perché “ (.) l’estasi ( o rapimento o

samadhi ) è quella gioia spirituale e tutta interiore che si effonde nell’animo del santo, 55e 233 “.

Il rapimento ( l’estasi o il samadhi ) non dipendono dalla vita monacale perché chiunque

può diventare santo se ama Dio e gli altri come se stesso e perciò dall’avere una coscienza ampia.

231 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 42, Mediterranee ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 17 Luglio, Amrita232 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Vol. I, pagina 119, CEV srl, 03036 Isola del Liri (FR), Italia233 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 103 (Estasi, vedi Samadhi), Mediterranee

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Page 39: 066 - La meditazione

2. Al secondo livello meditativo o II jhana corrispondono: << concentrazione,

rapimento, gioia 234 >>.

La concentrazione consiste in “una profonda riflessione della mente tendente a ricercare la

verità, le ragioni, il senso e gli aspetti di qualcosa” oppure è “un intenso raccoglimento mentale”235.

La concentrazione non è un livello meditativo ma è la condizione iniziale per poter

meditare, ovvero la concentrazione prepara sempre la meditazione; ciò premesso non sono

d’accordo che il rapimento - che è un’estasi o una samadhi - possa essere ottenuto nemmeno nel

secondo jhana, così come la gioia; per il rapimento e la gioia faccio riferimento a quanto ho scritto

nel primo jhana. Nel secondo jhana, dovrebbe aumentare la pace e, forse, la serenità del

meditante, peraltro non nominate dal Buddhismo nel primo e secondo jhana, ma le meditazioni

debbono essere sempre associate a comportamenti virtuosi.

Anche nel secondo jhana siamo in presenza di enormi esagerazioni buddhiste.

3. Al terzo livello meditativo o III jhana corrispondono: << concentrazione, serenità 236

>>. Della concentrazione ho già detto al secondo jhana: è preparatoria della meditazione, di tutte

le meditazioni.

La serenità si accompagna alla calma e alla pace di cui ho già detto al primo e al secondo

jhana; la serenità, quindi, è un frutto possibile della meditazione e può essere conseguito non

soltanto al terzo jhana, ma anche prima, ma deve essere sempre collegata a comportamenti

virtuosi.

Si possono avere gli stati di serenità e di pace anche senza la pratica meditativa se l’uomo

si comporta bene.

Nel terzo livello meditativo non viene parlato di rapimento ( estasi o samadhi ) – che sono

sinonimi - o di gioia; è con il vivere amando che si possono conseguire stati di rapimento (estasi o

samadhi) e di gioia; mentre le trance sono normali condizioni della meditazione specialmente di

quella interiore.

Le critiche fin qui fatte dimostrano che per i livelli di meditazione si promette moltissimo ai

neofiti Buddhisti nei primi due livelli meditativi, ma non si hanno – o si preferisce ignorarle per

interessi delle Sette buddhiste - le idee chiare su ciò che accade in meditazione.

Aggiungo che nel secondo e terzo livello meditativo o jhana, cioè con il passare del tempo,

la pace e la serenità dei meditanti aumenta; siamo più equilibrati, più propensi al servizio e al

vedere gli altri come altri noi stessi e perciò ad amarli 237 .

234 Damien Keown, Buddismo, pagina 92 (Livelli meditativi) Einaudi Tascabili235 Lo Zingarelli, Edizione 1995, Vocabolario della lingua italiana, pagina 415, Zanichelli236 Damien Keown, Buddismo, pagina 92 (Livelli meditativi), Einaudi Tascabili237 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 23 Novembre, Amrita

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Page 40: 066 - La meditazione

Ed è sempre con il passare del tempo servendo gli altri che possono avvenire più

facilmente, brevi stati di gioia, ma i rapimenti, le estasi o i samadhi sono rari e brevi per loro natura238 .

In ogni caso le meditazioni devono essere sempre associate a comportamenti virtuosi.

4. Al quarto livello meditativo o IV jhana corrispondono: << concentrazione,

equanimità, al di là del piacere e del dolore 239 >> .

Come già ho detto nel II jhana la concentrazione non è un livello della meditazione,

ma la condizione per poter meditare ed è preliminare alla meditazione essendo un intenso

raccoglimento mentale 240 . Quanto alla equanimità è equanime chi è sereno, giusto e imparziale241 ; perciò è possibile provarla, dopo un certo periodo di tempo trascorso dopo l’inizio delle

meditazioni, ma da parte di tutti i meditanti, non solo dai Buddhisti. Il sentirsi d’essere è la

consapevolezza di se stessi che hanno tutti ed è eterna 242. Non credo che sia possibile provare da

vivi il sentirsi d’essere al di là del piacere e del dolore; perciò non capisco cosa vogliono dire; forse

sono soltanto parolone, cioè le solite esagerazioni dei Buddhisti.

Secondo i Buddhisti al quarto jhana possono essere raggiunti i seguenti poteri psichici:

chiaroveggenza, chiaraudienza, retrocognizione, telepatia e psicocinesi. Io penso che senza un

rapporto con Dio non sia possibile avere tali poteri. Per me tutti i poteri psichici sono nelle mani di

Dio e nell’impegno dell’uomo nel vivere evangelicamente, nel senso che se il meditante non

consegue con la sua vita pratica le caratteristiche spirituali ( ampiezza di coscienza) dalle quali

dipende il dono del potere psichico, non esiste metodo meditativo al mondo o maestro o guru che

ci possa fare conseguire tali poteri psichici. Voglio dire che se l’uomo non si comporta

evangelicamente secondo le leggi dell’amore - ovvero se non ha la coscienza sviluppata - non c’è

maestro o guru, metodo o religione che gli possa fare conseguire i sopracitati poteri psichici anche

occasionalmente, nemmeno lo yoga 243 .

Io penso che senza un rapporto dell’uomo con il suo Dio non siano possibili i predetti poteri

psichici a nessun livello, ma il promettere – anche quello dei Buddhisti - non costa nulla, ma è

utile a chi promette, in questo caso alle Sette Buddhiste.

Né c’è bisogno di diventare monaci o monache per avere occasionalmente

chiaroveggenze, chiaro udienze e telepatie; occorre soltanto una Coscienza ampia.

Le psicocinesi credo che siano molto difficili a farsi e per quanto ne so sono molto rare.

La retro cognizione è una capacità che gli uomini possono avere nell’Aldilà, quando il

Signore Dio li farà riflettere sulle loro precedenti incarnazioni terrestri; durante tali riflessioni l’uomo

238 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 103 (Estasi) e pagina 249 (Samadhi), Mediterranee239 Damien Keown, Buddhismo, page 92 (Livelli meditativi), Einaudi Tascabili240 Lo Zingarelli, edizione 1995, Vocabolario della lingua italiana, pagina 415, Zanichelli241 Lo Zingarelli, edizione 1995, Vocabolario della lingua italiana, pagina 632, Zanichelli242 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 263 (Sentirsi d’essere), Mediterranee243 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 313 (Yoga), Mediterranee

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Page 41: 066 - La meditazione

capirà le ragioni del dolore che ha patito sulla Terra; quindi escludo che l’uomo possa avere retro

cognizioni sulla Terra se non raramente e – in ogni caso - mai sistematicamente.

Il Buddha e i Buddhisti sbagliano nell’avere un giudizio negativo sulla vita sulla

Terra ).

In Occidente, particolarmente tra i Cristiani sono suggerite meditazioni su Gesù e la

Madonna: Lucia di Fatima racconta: << Il 10 Dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine

Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la

mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altro mano reggeva un cuore circondato di spine.

In quel momento il Bambino disse ” Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima

avvolto nelle spine che gli uomini ingrati le configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia

atti di riparazione per strappargliele”. E subito la Vergine Santissima aggiunse: Guarda figlia mia il

mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e

ingratitudini. Consolami almeno tu e fà sapere questo: A tutti coloro che per cinque mesi, al primo

sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario, e mi faranno

compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto

di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza “. “…Un confessore di

Lucia le chiese il perché del numero cinque. Lei lo chiese a Gesù, il quale rispose: “Si tratta di

riparare le cinque offese dirette al Cuore Immacolato di Maria:

1. Le bestemmie contro la sua Immacolata Concezione.

2. Contro la sua Verginità.

3. Contro la sua Maternità divina e il rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini.

4. L’opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l’indifferenza, il

disprezzo e perfino l’odio contro questa Madre Immacolata.

5. L’opera di coloro che la offendono direttamente nelle sue Immagini sacre 244 >> .

Faccio rilevare quanto importante sia la meditazione sui Misteri del Rosario nella vita degli

uomini, nonché la familiarità che si stabilisce in meditazione tra la Madonna - la Corredentrice e

Madre del Genere umano 245 - e i singoli uomini, anche nei brevi stati transitori delle trance. Si

tratta di un rapporto familiare che cambia la natura intima degli uomini stessi oppure rafforza la loro

spiritualità a tale punto che in sole cinque sedute di meditazione in compagnia della Madonna, con

cinque confessioni, cinque Comunioni e cinque Rosari, la Mamma di Gesù e nostra può fare

questa promessa cosmica ed epocale: “prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le

grazie necessarie alla salvezza 246 “.

244 AA.VV., Pregate, Pregate, Pregate, pagine 248-249, MIR245 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Volume I, pagina 246, CEV srl, 03036 Isola del Liri (FR), Italia246 AA.VV. , Pregate, Pregate, Pregate, pagina 248, MIR

41

Page 42: 066 - La meditazione

Faccio notare anche come in qualsiasi altra religione nessuno abbia potuto dare

concretamente, per propria natura spirituale, una tale assicurazione, tanto potente è la forza dello

Spirito della Vergine Maria, che è Una con il suo Figlio Gesù 247 .

La Salvezza Cristiana o Liberazione Indù corrisponde al completamento del ciclo delle

nascite e delle morti di ogni uomo, cioè alla liberazione dal dolore, dalla vecchiaia e dalla morte;

tutti gli uomini possono essere salvati dalla Vergine Maria e dal Cristo Redentore 248, la Presenza

Divina nell’uomo 249 , se vincono il proprio egoismo e egocentrismo amando gli altri come se stessi.

Anche ciascun altro uomo del mondo, appartenente ad altre fedi religiose, può

conseguire la Salvezza in soli cinque sabati consecutivi e complessivamente con soli 75 minuti di

meditazione sui Misteri del Rosario, poiché se un uomo si avvicina alla Madonna con il giusto

spirito si instaura tra la Madre e il meditante un rapporto eterno! In tutto settantacinque minuti

soltanto di meditazione, quindici per ogni Sabato! Quindi l’assistenza della Madonna nell’ora della

morte non è riservata ai soli Cristiani, ma a tutti gli uomini che si affidano a Lei poiché è la

Corredentrice e la Madre del genere umano rinato a Dio. Implicitamente i Non Cristiani devono

riconoscere il Figlio Gesù come il loro Maestro, Redentore e Salvatore, indipendentemente dalla

religione che professano 250 , poiché la Dottrina Cristiana dell’amore perfeziona tutte le religioni.

Impensabile ma vero, ci si può salvare in soli settantacinque minuti di meditazione

sui Misteri del Rosario con cinque sante Messe. Ciò è possibile perché la Beata Vergine

Maria, è “Una “ con il Figlio Gesù 251 e perciò, in Lei, ciascuno di noi diventa Uno col Figlio

e nel Figlio ciascuno di noi diventa Uno con Dio 252 ! Queste sono alcune delle

grandissime possibilità dello Spirito di Dio 253 .

Infatti è stato detto: << Cristo sorgerà nell’intimo di ogni uomo, appartenga all’una o all’altra

religione, all’una o all’altra fede politica. L’uomo si chiama cristiano quando ama il prossimo suo.

Credere di cambiare l’uomo bagnandolo o circoncidendolo equivale a credere di poterlo mutare

cambiandogli l’abito. Ma l’opera del Cristo non è fallita. Cristo – la Carità, l’amore fraterno -

sorgerà nell’intimo di ogni uomo e non già per il riconoscimento di una qualsiasi organizzazione

religiosa che porti o non porti il suo nome (.) 254 >>. !

Anche le meditazioni di questo quarto jhana dovevano essere associate ai comportamenti

virtuosi.

247 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Vol. I, pagina 119, CEV srl, 03036 Isola del Liri (Frosinone, Italia248 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita e Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno” del Cristo), Mediterranee ; AA. VV. , Pregate, Pregate, Pregate, pagina248, MIR249 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 144, Mediterranee ; 250 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno” del Cristo), Mediterranee251 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Volume I, pagina 119 CEV srl, 03036 Isola del Liri (FR), Italia252 Vangelo di Giovanni 17, 20-26253 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 28 Marzo e del 17 Luglio, Amrita254 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno” del Cristo) , Mediterranee

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Page 43: 066 - La meditazione

Ho così completato l’esame dei primi quattro jhana della sfera della pura forma,

vediamo ora i secondi quattro jhana della sfera dell’assenza di forma 255 .

5 Al quinto livello meditativo (V jhana) corrisponde lo : << spazio infinito 256 >>.

Questo stato non può essere conseguito dai meditanti Buddhisti o di altre religioni perché lo spazio

infinito non esiste. In ogni caso l’uomo non avrebbe la possibilità di raggiungere l’infinito essendo

una creatura limitata; perciò si tratta di una esagerazione buddhista (.) infinita. Se i Buddhisti

avessero scritto che nel quinto jhana si vedono:

- immagini di uno o più mondi ( o piani ) ultraterreni del Cosmo ( astrale e mentale 257);

- oppure un grande sole d’oro 258 simbolo dello Spirito di Dio;

- oppure un sole d’oro dai raggi puntiformi ( simbolo dello Spirito di Dio e di quello dei Suoi

figli, ogni punto simbolizza la Stellina 259 o Scintilla Divina di un uomo );

- oppure una grande Luce ( un’ altra realtà di Dio 260 ),

allora non avremmo fatto obiezioni.

Anche le meditazioni di questo quinto jhana dovevano essere associate ai comportamenti virtuosi

6. Al sesto livello meditativo (VI jhana) corrisponde la : << Coscienza infinita 261 >>. I

Buddhisti dicono che raggiungono la Coscienza infinita, ma la Coscienza infinita non esiste. I

Maestri spirituali del Cerchio Firenze 77 definiscono la Coscienza di Dio come la Coscienza

Assoluta 262 ; Dio stesso ha definito la Sua Coscienza la Coscienza Assoluta 263. Ma i Buddhisti

meditano soltanto al di fuori di se stessi (meditazione esteriore) dove il Signore Dio non si fa

trovare; perciò i Buddhisti non possono trovarlo né trovare la Sua Coscienza per loro colpa.

L’uomo che avesse un contatto con la Coscienza infinita anzi Assoluta avrebbe un contatto

con Dio. << Dio è la causa delle cause. Prima causa increata. Inizio e fine del TUTTO che non

ebbe inizio e non avrà fine. Origine e finalità di ogni emanazione. Uno uguale Assoluto. Essere e

esistenza unica che comprende ogni essere ed ogni esistenza essendo questi “in Lui”. Presente in

ogni cosa pur trascendendo la totalità delle cose è di queste origine nei Cosmi per “Sua natura:

interna “Amore”, ed esterna “Vita”. Colui che È >>., 205c >> <<…Dio è “oltre 264 ” è lo Spirito e

“tutto il resto”…Dio non è un “io”, non è un soggetto; e non potrebbe esserlo dal momento che in

tale “stato d’essere” null’altro esiste se non Dio >>. Dio si trova soltanto in noi stessi “non è una

255 Damien Keown, Buddhismo, pagina 92 (Livelli meditativi), Einaudi Tascabili256 Damien Keown, Buddhismo, pagina 92 (Livelli meditativi), Einaudi Tascabili257 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee258 Paola Giovetti. I Messaggi della Speranza, pagina 90, Mediterranee259 Paola Giovetti, I Messaggi della Speranza, pagine 50, 90, 96 e 97, Mediterranee260 Paola Giovetti, I Messaggi della Speranza, pagina 121, Mediterranee261 Damien Keown, Buddhismo, pagina 92 (Livelli meditativi), Einaudi Tascabili262 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 63 (Coscienza Assoluta), Mediterranee263 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee264 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 294 (Trascendenza), Mediterranee

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Page 44: 066 - La meditazione

persona, ma ci conosce 265 “ . Dio - per rendersi visibile e comprensibile agli uomini – ha

manifestato tre Esseri Divini, cioè il Padre, la Grande Madre Spirito Santo e il Figlio Gesù 266 .

Perciò i risultati di questo sesto livello meditativo (jhana)non sono possibili. Siamo in

presenza di una delle solite esagerazioni Buddhiste di infinita dimensione se fosse possibile e

quindi dico sarebbe di dimensione cosmica. Per le ragioni sopra esposte per me l’uomo in

meditazione non è capace di determinare se è entrato in contatto o meno con la Coscienza

infinita, anzi Assoluta perché l’uomo è un essere limitato. Ma può essere più facile che l’uomo

entri in contatto con uno dei tre Esseri Divini della Santissima Trinità, cioè il Padre, il Figlio Gesù e

la Grande Madre Spirito Santo, ma non i Buddhisti perché essi meditano al di fuori di loro stessi.

Si intenda: il Signore Dio, l’Essere Infinito o l’Essere Supremo, si può manifestare come il Padre, il

Figlio Gesù o la Grande Madre Spirito Santo tutte e tre Manifestazioni di Sé stesso, l’Unico Dio.

Quindi non siamo in presenza di tre Persone Divine separate, come se fossero tre

Dei, ma in presenza di tre Manifestazioni dello stesso unico Dio.

Ripeto, infine che si tratta di Realtà Spirituali manifestate dall’Unico Dio al fine di rendersi

visibile e comprensibile agli uomini che meditano dentro se stessi come i Cristiani; perciò il Signore

Unico Dio, nei mondi della percezione 267 ( fisico, astrale e ,mentale 268 ) si presenta a noi a volte

come il Padre, a volte come la Madre 269 e più sovente come il Figlio Gesù di Nazareth, la

Presenza Divina nell’uomo 270 .

Ciò premesso, chi avesse un contatto con la coscienza infinita, ovvero Assoluta avrebbe

un contatto con Dio; ma ciò è impossibile ai Buddhisti poiché essi meditano al di fuori di loro stessi

(meditazione esteriore) nei mondi astrale e mentale dove c’è troppa confusione 271; per trovare il

Signore Dio bisogna meditare dentro noi stessi 272 (meditazione interiore) come fanno i Cristiani.

Tornando alla coscienza infinita dei Buddhisti : l’uomo è un essere limitato e quindi non

può apprezzare l’infinito e tanto meno la Coscienza infinita, che non esiste, mentre si trova in

quella ottima scuola dello Spirito, che è la Terra 273 .

Anche le meditazioni di questo sesto jhana dovevano essere associate a comportamenti

virtuosi.

7. Al settimo livello meditativo (VII jhana) corrisponde il : << nulla 274 >>.

265 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 71-72 (Dio, due voci), Mediterranee266 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 40, Armenia267 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 210-213 (Percezione), Mediterranee268 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee269 Giuseppe Barbero, La Vergine a La Salette, pagina 18-27 San Paolo. Il 19-9-1846 il Signore Dio si presentò come Madre a due pastorelli, Melania e Massimino, ma la Chiesa Cattolica con un giro di parole attribuì l’Apparizione alla Madonna, mentre la Madonna – nelle Sue tante Apparizioni - non ha mai parlato come Dio e non si è mai presentata sfavillante di Luci extraterrene.270 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 144, Mediterranee271 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 24 Novembre, Amrita272 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Luglio, Amrita ; Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee273 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 185, Armenia274 Damien Keown, Buddhismo, pagina 92, Einaudi Tascabili

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Page 45: 066 - La meditazione

Secondo gli Hindu e i Buddhisti il Nulla è un livello delle loro troppo lunghe meditazioni nel

quale non accade più nulla; quindi per me il Nulla non è un livello meditativo, ma la fine della

meditazione.

Circa duemila cinquecento anni fa: qualche monaco errante Indiano - non scoprendo più

nulla in meditazione dopo aver percepito suoni o parole o frasi o visto qualcosa - ad un certo punto

della meditazione stessa - cessò la sintonia meditativa e il meditante non vide né percepì più nulla

nonostante la mantenuta o ripresa della concentrazione. In tali casi i meditanti ( Alàra Kàlàma o

Uddaka Ramaputta, ad esempio, maestri di Gotama Siddhattha, e altri meditanti ( precedenti o

seguenti loro ) avranno detto di aver raggiunto lo stato meditativo del Nulla, poiché non gli

accadeva più nulla perché la meditazione era stata fatta finire; tutto qui, tutto semplice.

Riguardo allo Spirito di Dio, cioè a Dio stesso 275 , i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze

77 dicono che lo Spirito è l’essenza del Tutto 276 . Detti Maestri hanno detto anche:

<< È chiaro che Dio non può essere il nulla; la Sua materia l’abbiamo chiamata

”Spirito” – la Sua sostanza, più che la materia - distinguendoci nell’uso di questo termine,

per esempio, da Kardec che con “Spirito” intendeva la parte immortale dell’uomo, quella

che sopravvive. Per noi, spirito è divina sostanza, invece. Ma nemmeno lo “spirito” esiste

oggettivamente rispetto a Dio, o da Dio distinto. Di oggettivo non c’è che Lui. Se ci si limita

ad osservare la costituzione dello Spirito, divina sostanza, appariscono i cosmi, i mondi, le

materie, gli esseri, i Sé, gli ego, i quali però appartengono alla soggettività. Sicché non si

può dire che lo “spirito” sia composto da cosmi, da mondi, eccetera, ma se mai il contrario

(.) 277 >>.

Tornando al tema dei metodi della meditazione è stato riferito che << (.) Il Buddha si reca

prima da Alara Kalama e in breve tempo ne padroneggia la dottrina “ per quanto concerne il

recitare a fior di labbra e il ripetere”. Poiché si rende conto che questa dottrina – che

sintomaticamente non è illustrata nel racconto – si fonda sull’ esperienza meditativa del maestro, il

Buddha gli domanda, “ Fino a che punto puoi affermare di aver assimilato questa dottrina,

suffragandola direttamente con la conoscenza meditativa ? Alàra Kàlàma dice di averla

assimilata fino allo stadio del Nulla. Il Buddha consegue allora tale stato e quando torna da Alàra

Kàlàma a informarlo di aver raggiunto l’obiettivo, questi è così compiaciuto che lo invita a diventare

a propria volta maestro e sua guida . Il Buddha, però, osserva che “ questa dottrina non conduce

all’imparzialità, allo svanire del desiderio, alla cessazione, alla calma, alla conoscenza diretta per

mezzo della meditazione, al risveglio, alla liberazione; essa conduce solo allo stadio meditativo del

nulla (.) 278 “. mia nota: Il Nulla non è un livello meditativo, ma la fine della meditazione )

Il Buddha “ (.)si congeda allora da Alàra Kàlàma e si reca da Uddaka Ràmaputta. Qui si

verificano i medesimi fatti, con la differenza che la dottrina di Uddaka Ramaputta non è volta a

275 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 28 Marzo e 17 Luglio, Amrita276 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pages 278-279 (Spirito), Mediterranee277 Cerchio Firenze 77,Oltre il silenzio, pagina 163, Mediterranee 278 Michael Carrithers, Buddha, pagina 35, Einaudi Tascabili

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Page 46: 066 - La meditazione

conseguire l’illuminazione, bensì semplicemente uno stato meditativo che non conduce “né alla

percezione, né alla non percezione”, per cui il Buddha prende congedo anche da lui 279 .(Mia

nota: Mi sembra chiaro che anche la meditazione insegnata da Uddaka Ramaputta conduceva ad

uno stato meditativo simile a quello di Alara Kalama, nel senso che non c’era più nulla da percepire

e che quindi si trattava della fine della meditazione stessa; perciò anche la “Né percezione –

Né non percezione” non è un livello meditativo, ma la fine della meditazione stessa.

<< (.) Questo è sotto molti aspetti, il capitolo più importante della ricerca compiuta dal

Buddha, ed è evidente che per comprenderne il significato occorre concentrarsi sugli stadi

meditativi. Che cosa sono? E perché il Buddha li condanna 280 ?

Siddhartha capì che le dottrine di Àlàra Kàlàma e di Uddaka Ràmaputta non portavano

alla liberazione dal dolore, dalla vecchiaia e dalla morte – scopo della ricerca del Buddha – ma al

Nulla di Alàra Kalama o alla Né percezione – Né non percezione di Uddaka Ràmaputta

Il Buddha si sbagliò anche sul dolore perché non capì che il dolore dona

comprensione e che quindi ha un grande valore positivo 281 perché il Signore Dio ha dato

alla vita sulla Terra una funzione fondamentale per la salvezza dei demoni per mezzo della

vita e degli uomini 282.

Tutti devono sapere che la liberazione dalle rinascite sulla Terra – e quindi dal dolore, dalla

vecchiaia e dalla morte si può ottenere soltanto mediante la Redenzione Cristica 283 voluta dal

Signore Dio (Si veda la Storia della Salvezza dei Cristiani, la quale, però, si realizza senza

componenti egoiste 284 all’insegna della Carità-Amore del Cristo Signore).

È stato detto: << Il Buddha rifiuta tali stati (.) (mia nota: stati meditativi ) . (.) O meglio rifiuta

le affermazioni dei maestri yoga secondo cui essi rappresentano il culmine dell’esistenza spirituale

(.) 285 >>.

Ciononostante la meditazione – insieme ai comportamenti virtuosi e saggi 286 - due cardini

della dottrina del Buddha, è capace di dare la pace e la serenità a quelle persone che praticano la

meditazione, ma lo stesso accade ai meditanti di tutte le altre religioni, perché pace e serenità

sono doni karmici di Dio e non doni della meditazione Buddhista.

8. All’ottavo livello meditativo (VIII jhana) corrispondono : << né percezione, né non-

percezione >> di Uddaka Ràmaputta. Anche questo è un concetto piuttosto strano ed è simile a

quello del Nulla di Àlàra Kàlàma del quale ho parlato prima; rimando perciò alle mie osservazioni

o commenti del VII jhana, poiché anche in questo caso non si tratta di un livello meditativo, ma

279 Michael Carrithers, Buddha, pagina 35, Einaudi Tascabili280 Michael Carrithers, Buddha, pagina 35, Einaudi Tascabili281 Cerchio Firenze 77, Oltre il silenzio, pagine 122-123 (La sofferenza non è fine a se stessa), Mediterranee282 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia283 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno” del Cristo), Mediterranee284 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 160-161 (iberazione), Mediterranee285 Michael Carrithers, Buddha, pagina 39, Einaudi Tascabili286 Michael Carrithers, Buddha, pagina 78, Einaudi Tascabili

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Page 47: 066 - La meditazione

del termine della meditazione, la cui durata non dipende dall’uomo, ma da Dio o da uno dei Suoi

Angeli o dalle leggi Divine.

Ho già commentato i precedenti sette jhana, ma per quanto riguarda quelli del V e del VI,

jhana mi sento di dire che siamo nel campo delle fantasie e della non comprensione di che cosa

succede dopo che la meditazione è stata interrotta ( o è finita).

Mi sento anche di escludere che ci possa essere un contatto tra Dio e uomini che ne

disconoscono l’esistenza, salvo per coloro che abbiano una coscienza bene formata; in tal

caso, anche se questi ignorano il Signore, il contatto può esserci perché Dio è amore 287 e

perciò può emergere anche in loro 288 ; perciò non escludo che ci possano essere contatti tra

singoli uomini, come eccezioni alla regola, e la Divinità, quando il meditante non credente – per

coscienza raggiunta - comincia a capire che Dio e il Sé o Scintilla Divina esistono e quindi

consentono al Signore di emergere anche in loro 289 .

Anche i secondi quattro jhana non si condividono per i motivi indicati in ognuno di essi.

Fratelli Buddhisti, la verità è cruda, ma è buona perché fuga le Tenebre. Ho analizzato i

vostri stati meditativi (jhana) e poi ho deciso di parlarvi con chiarezza per il vostro vero bene.

12. Per finire sulla meditazione buddhista riferisco e concludo :

a. Il metodo di meditazione Buddhista dei Quattro Assorbimenti (jhana) riferito da

Michael Carrithers (Buddha, pagine 37-38, Einaudi Tascabili: <<Si tratta del modello dei

Quattro Assorbimenti (jhana) una serie di livelli meditativi di intensità crescente.

Nel primo Assorbimento chi medita dimentica tutto ciò che lo circonda, pu essendo

indubbiamente capace di elaborare un pensiero insieme istintivo e coordinato, e la sua attenzione

si fissa saldamente sull’oggetto della meditazione (.) (mia nota: questo è possibile, ma non

apprezzo la meditazione esterna all’uomo per i motivi che ho già spiegato).

(.) Egli percepisce il benessere del corpo e con esso il più raffinato piacere mentale che si

accompagna a tale serena concentrazione. In questo stato d’animo, l’individuo che medita non è

turbato da desideri frustrati, né da collera, apatia, scetticismo o inquietudine (.) . (mia nota: il

linguaggio è ridondante, ma i benefici sono possibili, anche se io preferisco la meditazione

interiore con la quale si trova Dio dentro di noi ). (.) Nel secondo e terzo Assorbimento, colui che

medita abbandona a poco a poco la piena attività di pensiero e si concentra sempre più

sull’oggetto della meditazione. In virtù di questa accresciuta concentrazione e semplificazione, egli

trascende le proprie sensazioni di benessere e piacere intellettuale. È tutto assorbito dall’oggetto

della meditazione (.). (mia nota: anche questo è possibile, anche se sostanzialmente – dal punto di

vista spirituale – la meditazione sugli oggetti, sui colori o sul respiro non è importante ).

287 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 42, Mediterranee288 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita289 Eileen Caddy, le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita

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Page 48: 066 - La meditazione

Nel quarto Assorbimento, infine, chi medita è conscio unicamente dell’oggetto, e di una

persistente sensazione di inalterata equanimità che va oltre la percezione del dolore o del piacere.

In effetti, egli potrebbe affermare di avvicinarsi sempre più a diventare l’oggetto della meditazione

(.). (mia nota: questo è un frutto perverso della meditazione Buddhista sugli oggetti perché l’uomo

vale molto di più di un oggetto essendo fatto ad immagine e somiglianza di Dio 290 ; questo mi

sembra un inganno di Satana per tenere il Buddha lontano dalla meditazione interiore che gli

avrebbe consentito di trovare il Signore Dio nelle profondità del suo cuore 291 . Anche gli effetti del

quarto Assorbimento sono ridondanti, ma io non provo a controllarli perché ciò sarebbe un degrado

a livello di oggetto e una perdita di tempo. Nelle meditazioni interiori, anche le più alte, si ha

coscienza di se stessi, siamo cioè noi stessi mentre viviamo la visione! La Madonna ci mette

in guardia riguardo al Diavolo: ci ha detto che Satana si prende gioco di noi e delle nostre Anime e

Lei non può aiutarci perché siamo lontani dal suo cuore 292 . Ne deriva che col quarto Assorbimento

il Buddha si fece ingannare un’altra volta da Satana che gli fece credere che il diventare

l’oggetto della meditazione fosse una cosa importante!).

(.) Ovvero il meditante ha coscienza di ben poco al di là della propria assoluta

concentrazione o <<univocità>> (.) (mia nota: per i motivi già detti io sconsiglio la meditazione sugli

oggetti, sui colori o sul respiro perché non apporta benefici spirituali, mentre raccomando la

meditazione interiore fissando nel nostro intimo il pensiero dove ci aspetta il Signore Dio nel nostro

cuore 293 ).

(.) Proprio perché si trattava di strumenti specifici atti a controllarne l’esperienza dell’individuo, i

quattro Assorbimenti avrebbero in seguito ricoperto un ruolo esclusivo nel sistema di formazione

elaborato dal Buddha. Oltre agli Assorbimenti, tuttavia, esistono ulteriori forme di perfezionamento,

vale a dire gli Stadi Meditativi (ayatana) 294 (.) (mia nota: non ritengo opportuno analizzare questi

Stadi (ayatana) per non appesantire oltre questo documento, ma soprattutto perché il Signore

Dio ci ha detto di rivolgersi a Lui - che è dentro di noi nel nostro stesso cuore – per avere

spiegazioni sui misteri della vita, per avere risposte alle nostre domande, per aiutare a risolvere i

nostri problemi, per esporgli i nostri dubbi o per avere la Sua guida 295 . Il Signore Dio ci ha detto

anche di non cercare all’esterno, come fanno i Buddhisti, sostegno o rassicurazioni 296 ).

b. Della tecnica meditativa Buddhista; brano tratto dal libro di Michael Carrithers,

Buddha, pagine 55-57: << Il racconto accenna solo indirettamente ai risultati che il Buddha

inizialmente ottiene con la meditazione prima che l’illuminazione abbia luogo. Da un lato essi si

fondano sulla sua sperimentata consuetudine al pragmatismo meditativo e sul suo concentrarsi su

ciò che è in grado di confermare da sé e dentro di sé . Dall’altro lato, c’è ormai la sua consolidata

290 Genesi 1, 27 ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita291 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 29 Maggio e del 4 Settembre, Amrita292 Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggio del 25 Marzo 1992, MIR293 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 29 Maggio e del 4 Settembre, Amrita294 Michael Carrithers, Buddha, pagine 37-39, Einaudi Tascabili295 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 21 Luglio, Amrita296 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi dell’ 8 Aprile e del 21 Luglio), Mediterranee

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Page 49: 066 - La meditazione

vocazione all’analisi e alla critica. Infatti, pur avendo rifiutato la dottrina degli yogin, egli continua a

coltivare la consapevolezza degli stati fisici e mentali, consapevolezza che deriva dalla

competenza psichica degli yogin (.).(mia nota:la consapevolezza degli stati fisici e mentali non è

così importante come credeva il Buddha, mentre è importantissimo diventare consapevoli della

nostra vera natura imparando a conoscere se stessi 297 mediante l’autopsicanalisi 298 , così come

insegnano i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 ).

(,) Se è impossibile rintracciare una entità immutabile, un Sé con la esse maiuscola , attraverso e

dietro queste mutevoli esperienze, si può almeno riuscire a penetrare a fondo la natura di questi

effimeri processi psico-fisici (.)[ Mia nota: i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 insegnano

che la psiche è formata dal corpo astrale e dal corpo mentale ( si veda la pagina 230 del Dizionario

del Cerchio, Mediterranee); ne deriva che il corpo mentale è estraneo al corpo fisico dell’uomo; se

il Buddha avesse fissato il suo pensiero nel suo cuore, cioè dentro di sé, avrebbe trovato Dio e

tutto il sapere e perciò non avrebbe commesso errori nella sua dottrina].

(.) Sono fatti di cui è possibile avere testimonianza ed esperienza diretta, ed è su tali processi

che il Buddha concentra tutto il proprio interesse e la propria insaziabile curiosità. Se non può

trovare un Sé, può almeno trovare un sollievo (.)

(.) Questi sforzi danno luogo a un’indiscussa capacità meditativa (.), ( mia nota: sfortunatamente la

capacità meditativa del Buddha non fu sulla meditazione nel cuore, mentre l’uomo può avere le

due capacità meditative quella interiore e quella esteriore, come me per esempio; però, quando

scoprii che Satana mi aveva ingannato per la seconda volta io decisi di cessare la meditazione al

di fuori di me stesso (meditazione esteriore) ed è ciò che consiglio anche a Voi

(.) che però si discosta notevolmente dal genere di meditazione praticata dagli yogin . Difatti

questo interesse per l’esperienza diretta richiede non solo capacità di concentrazione, ma anche

una forma di attenzione e autocontrollo tramite cui il Buddha giunge a percepire ciò che

avviene nel suo corpo e nella sua mente . E appunto queste qualità, l’attenzione e la

padronanza di sé (satisampajanna), saranno predicate dal Buddha in tutti i discorsi della maturità.

Esse richiedono la capacità di attestare qui e ora con assoluta lucidità la nostra disposizione

interiore o esteriore ( e per estensione, quella del nostro prossimo). Il più importante dei testi

elaborati per la formazione dei discepoli sarà il Grande Discorso sui fondamenti dell’Attenzione (D

II 290 segg)… ( Mia nota: per quanto ne so l’attenzione del Buddha fu rivolta soltanto ai corpi fisico

e mentale (la mente), questo discorso non è grande perché è soltanto parziale in quanto alla

meditazione del Buddha manca il più e il meglio: l’ascolto del Signore Dio nella quiete interiore 299 ,

perché all’interno del nostro essere c’è il Signore 300 , il Tutto 301 ).

297 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee298 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 37 (Autopsicanalisi), Mediterranee299 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 143-144 (Stai nella quiete e ascolta. Non ti chiedo nulla di più), Mediterranee300 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 101-102 (All’interno del tuo essere), Mediterranee301 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 296-297 ( Tutto ; Tutto è perfetto ; Tutto-Uno-Assoluto), Mediterranee

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Page 50: 066 - La meditazione

(.) Tali fondamenti sono la percezione obiettiva, istantanea ed esatta del corpo, dei sentimenti,

dello stato d’animo e della natura mentale di colui che medita (.) (mia nota: per quanto ne so,

l’indagine del Buddha era soprattutto rivolta a percepire ciò che avveniva nel suo corpo e nella sua

mente; ciò risulta anche da poche righe sopra in grassetto; perciò non mi risulta che il Buddha

abbia indagato sui suoi sentimenti e sul suo stato d’animo).

(.) Sensazioni così acute presuppongono in certa misura l’univocità e equanimità degli

Assorbimenti, ma richiedono contemporaneamente una viva consapevolezza della benché minima

percezione (.) 302 (Mia nota: Il Signore Dio ha definito perdite di tempo le indagini fuori di sé sui

misteri della vita perché la loro spiegazione si trova nell’intimo dell’essere uomo, cioè nel suo

cuore dove c’è Dio 303 . Si veda Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte

interiori), Mediterranee; perciò le acute sensazioni fisiche che ebbe il Buddha ed hanno i Buddhisti

non sono importanti ).

(.) Lo straordinario contributo dato dal Buddha alla pratica della meditazione sta proprio

nell’importanza che egli attribuisce alla riflessione attenta e efficace, e all’approfondimento di tale

pratica (.) . (Mia nota: il contributo del Buddha alla pratica della meditazione non ha niente di

straordinario perché non è importante dominare parzialmente le fitte, i dolori, i pruriti, gli

impulsi a muoversi e a grattarsi 304 ( perché sono naturali nel nostro corpo fisico ), né è

importante l’analisi del nostro stato mentale 305 quantomeno per fini spirituali; non per nulla il

Signore Dio ha definito la meditazione fuori dell’uomo, come quella del Buddha, sull’origine e

l’estinzione della sofferenza nell’uomo 306 – cioè su uno dei misteri della vita , una perdita di

tempo 307 ).

(.) L’illuminazione sarebbe scaturita dalle conclusioni basate su tale riflessione. (mia nota: a

parere mio l’illuminazione del Buddha fu assai parziale, per quanto importante; infatti tale

illuminazione riguarda soltanto la scoperta del funzionamento della legge del karma; Siddhartha

intuì anche che la sete o bramosia per i piaceri della vita concorre a determinare le rinascite sulla

Terra (Seconda Nobile Verità) ).

(.) Com’è possibile valutare obiettivamente e analizzare i sentimenti e i comportamenti più

spontanei ? Ad esempio, sforzandosi di percepire le passioni in maniera spassionata non si finisce

per annullare lo scopo stesso dell’ indagine? La risposta a queste domande si trova nel percorso di

formazione che il Buddha aveva già intrapreso, per quanto non in maniera sistematica, durante la

sua ricerca. Nel perseguire le virtù meditative e l’ascetismo, il Buddha si era costantemente

esercitato a trascurare sensazioni e impulsi che comunemente sfociano in azione o reazione, e lo

avrebbero perciò distolto dall’obiettivo. Aveva ignorato i richiami della fame e della sete che si

302 Michael Carrithers, Buddha, pagina 55, Einaudi Tascabili303 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Gennaio, del 28 Marzo, 29 Maggio e del 4 Settembre, Amrita304 Damien Keown, Buddhismo, pagina 97, Einaudi Tascabili305 Damien Keown, Buddhismo, pagine 97, Einaudi Tascabili306 Michael Carrithers, Buddha, pagine 43-44, Einaudi Tascabili307 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee

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Page 51: 066 - La meditazione

associano al digiuno, così come aveva ignorato i dolori del corpo e le distrazioni della mente che

accompagnano una meditazione lunga e intensa (.).

(.) Il frutto di questa tenace disciplina – com’è testimoniato da coloro che si dedicano oggi

alla meditazione – è non solo la conquista di una serenità rinnovabile, ma anche la capacità di

infrangere abitudini antiche, automatiche ed incosce . Di solito si interrompe un digiuno per

mangiare, ma non è così per chi medita. Allo stesso modo si tende a mutare una posizione via via

più disagevole, ma colui che medita non si muove (.) (mia nota: ma che importanza ha il non

muoversi ai fini spirituali, se l’uomo nasce e vive sulla Terra per ampliare la sua coscienza ?

Nessuna! Ma anche in questo caso Satana fece credere al Buddha che fosse una cosa

importante ).

(.) Per comprendere la portata di questa meditazione si può tentare un esperimento: seduti

su di una sedia confortevole nella posizione più comoda possibile, proviamo a mantenere la

stessa posa per un’ora senza muoverci. Secondo i Buddhisti, nel giro di pochi minuti viene voglia

di grattarsi il naso, sgranchirsi le dita, spostare una gamba. Cosa accadrebbe, invece, se si

potesse assistere al formarsi e all’allontanarsi di tali stimoli senza compiere alcun movimento?. (.) (

Mia nota: anche questo non è utile né importante per fini spirituali per i quali l’uomo nasce e

vive su questa Terra ).

(.) Ciò non significa che gli impulsi con cui si reagisce a simili richiami in seguito

scompaiano. Non è così, o perlomeno non in misura definitiva. Semplicemente in chi medita tali

impulsi non portano ad alcuna reazione (.). ( mia nota: impulsi e reazioni del corpo fisico sono

naturali, mentre innaturale è la tecnica buddhista la quale non è utile né importante per i fini

spirituali per i quali l’uomo nasce e vive sul pianeta Terra. )

(.) Egli è sereno e la sua mente è flessibile (kammanna). Se crede può momentaneamente

ignorarli, come in un assorbimento, ma il suo antico rapporto con essi è pure mutato, perché

adesso può reagire in forma ragionata e non più automaticamente (.). .( mia nota: anche questa

possibilità non è utile né importante per i fini spirituali della vita dell’uomo sulla Terra ).

(.) Oltretutto, proprio perché tali reazioni e impulsi non svaniscono, per esaminarli e

sviscerarli egli può scegliere di esercitare l’attenzione, saldamente radicato nella sua ormai

istintiva equanimità.

(.) L’individuo normale che non possiede queste doti, può contemplare con lucidità

sensazioni dolorose o piacevoli, nonché impulsi e emozioni che lo accompagnano, solo nella

quiete della memoria, quando il tempo li ha messi al sicuro dalle loro conseguenze. Al contrario,

colui che medita impara a contemplarli immediatamente nell’istante in cui essi si manifestano.

Deve essere per questo che, in virtù del suo lungo tirocinio, l’asceta intento alla meditazione

avverte dolori, piaceri e stimoli con minore intensità ed urgenza, senza che ciò ne alteri la natura

sostanziale. E comunque, egli può sempre ricorrere alla memoria e all’osservazione degli altri

individui, per confermare quanto egli rileva a proposito delle proprie emozioni relativamente

controllate deve valere anche per emozioni meno controllate.

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Page 52: 066 - La meditazione

Questa nuova forma di meditazione si chiamerà meditazione introspettiva (vipassana).

È il metodo sperimentale del Buddha, il suo modo di raccogliere informazioni. Su queste

informazioni, riferite allo stato del suo corpo e della sua mente in un dato momento, si fonderà la

sua analisi della condizione umana 308 >> ( mia nota: quella del Buddha fu un’analisi incompleta

e inadeguata alle complessità dell’essere umano che ha uno Spirito ( La Scintilla Divina o Sé )

e corpi fisico, astrale, mentale e akasico o della Coscienza. Il metodo meditativo del Buddha

consisteva nella meditazione al di fuori dell’uomo; fu una meditazione inadeguata per l’analisi e la

complessità dell’essere umano che è Spirito, Goccia o Scintilla Divina o Sé, che anima l’uomo 309

con i suoi corpi fisico, astrale, mentale e akasico o della coscienza nei quattro piani o mondi del

Cosmo. Il corpo mentale è al di fuori del corpo fisico; il corpo mentale è solo collegato al cervello

del corpo fisico “(.) ma solo perché le cellule cerebrali sono simbioticamente unite con il corpo

mentale dell’individuo, tanto che il cambiamento delle une si riflette coercitivamente sulle

altre,114d 310 ).

Il Buddha, purtroppo per sé e per i suoi discepoli, non raccolse informazioni nel suo intimo,

cioè nel suo cuore, dove avrebbe trovato il Signore Dio e le Sue illuminazione e risposte 311 e

perciò ignorò lo Spirito di Dio e suo. Se avesse trovato il Signore Dio dentro si se non avrebbe

commesso errori nella sua dottrina per i quali si fà anche riferimento al paragrafo 21 del nostro

documento di questo stesso Catechismo “ Le scoperte e gli errori del Buddha Gotama Siddhattha “

.

c. << I quattro stati incommensurabili ( brano tratto dal libro di Damien Keown,

Buddhismo, pagina 94-95, Einaudi Tascabili):<< Tra i soggetti di meditazione più diffusi vi sono i

quattro “stati incommensurabili (brahma-vihara), cioè l’amore per il prossimo (metta), la

compassione (karuna), la gioia condivisa (mudita) e la serenità(upekkha). (mia nota: il Buddha

ebbe compassione 312 ) La pratica dell’amore altruistico contribuisce allo sviluppo di un

atteggiamento benevolo, amichevole e gentile nei e della gioia condivisa nei confronti di tutti gli

esseri viventi. Nella meditazione si comincia con lo sviluppare benevolenza nei propri confronti.

Questo espediente non è fondato sul narcisismo, ma sull’acuta osservazione che si è capaci di

amare gli altri solo nella misura in cui si è capaci di amare se stessi. Chi ha scarsa stima di sé o si

disprezza non sa amare gli altri in modo completo. Durante la meditazione si osservano il più

obiettivamente possibile i propri caratteri positivi e negativi, ripetendo mentalmente: “ Possa io

essere felice e libero dalla sofferenza (.) .[Mia nota: questo è uno scopo egoistico! Perciò non si

otterrà la felicità e la liberazione della sofferenza (Si veda Cerchio Firenze 77, Dizionario del

Cerchio, pagine 160-161 (Liberazione). Invece il conoscere se stessi senza scopi egoistici è

308 Michael Carrithers, Buddha, pagine 55-57, Einaudi Tascabili309 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee310 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 47 (Cervello), Mediterranee311 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Gennaio, del 28 Marzo, dell’8 Aprile, del 29 Maggio, del 17 e 21 Luglio, del 19 e 30 Agosto, del 4 Settembre e del 24 Novembre, Amrita312 Damien Keown, Buddhismo, pagina 25, Einaudi Tascabili

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Page 53: 066 - La meditazione

liberante così come insegnano i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77. Si veda Cerchio

Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee ].

(.) Poi, come l’esperto contadino che delimita il terreno e poi lo ara, si allarga

progressivamente il cerchio della propria benevolenza includendovi prima la famiglia, poi i vicini, la

città lo Stato, la Nazione, e infine tutti gli esseri delle sei direzioni. In ogni occasione si richiamano

alla memoria le gentilezze ricevute da altri anche nelle vite passate (mia nota: non è possibile! )

.

(.) Sviluppare questa universale benevolenza libera la mente dalla parzialità e dai

pregiudizi; si comincia così ad avere nei confronti degli altri un atteggiamento gentile e privo di

discriminazioni. I restanti tre stati incommensurabili si coltivano in modo simile. Attraverso la

compassione ci si identifica con la sofferenza degli altri, attraverso la gioia condivisa si è felici per

la loro felicità e buona sorte (.). (mia nota: si può condividere la gioia temporanea, ma non la

gioia duratura perché questa è tipica dei Santi: si veda Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato

rivelato, Vol I, page119, CEV srl, 03036 Isola del Liri (FR), Italia ).

(.) Coltivare la serenità garantisce che questi sentimenti siano sempre equilibrati e

adeguati alle circostanze 313 >>.

d. << La meditazione introspettiva ( “vipassana “ ), brano tratto dal libro di Damien Keown,

Buddhismo, pagine 96-99, Einaudi Tascabili : << Se la meditazione è una tecnica così potente,

perché Buddha abbandonò i suoi maestri ? Buddha se ne andò spinto dalla consapevolezza che

entrare in uno stato di trance, per quanto beato e sereno, era solo un temporaneo diversivo e non

una soluzione permanente alla sofferenza (.) ( mia nota: il Buddha non doveva cercare una

soluzione permanente alla sofferenza perché la sofferenza – insieme alle lotte e alle tentazioni - fà

parte della vita ideata e realizzata dal Signore Dio per salvare i Demoni per mezzo della vita e

dell’uomo 314 . Siddharta, cercò tale soluzione ma senza trovarla perché non c’è. Siddhattha non

capì che il dolore – associato alle lotte e alle tentazioni nella vita sulla Terra – ha uno scopo

sublime: salvare i Demoni per mezzo della Vita e degli uomini con il costante aiuto di Dio; si veda

Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 157-163 (La natura di Satana e le conseguenze della sua

caduta), Armenia. Il Buddha aveva una opinione negativa della vita, invece che positiva e

questo fu un altro dei suoi parecchi grandi errori ).

(.) Gli stati meditativi, come tutto nel samsara, sono transitori e non durano. Quei maestri e le loro

tecniche di meditazione non erano in grado di offrire una profonda visione filosofica della natura

delle cose, necessaria per la liberazione totale (.) (mia nota: la conoscenza del proprio stato

mentale insegnata dal Buddha non è “ una profonda visione filosofica della natura delle cose,

necessaria per la liberazione totale” ; la liberazione totale presuppone l’acquisizione della sapienza

e l’ampliamento della nostra coscienza ad opera del Cristo che fuga nell’uomo le Tenebre

313 Damien Keown, Buddhismo, pagine 94-95, Einaudi Tascabili314 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia

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Page 54: 066 - La meditazione

dell’ignoranza 315, particolarmente dell’ignoranza di Dio in cui sono immersi il Buddha e i Buddhisti.

Ne deriva che nemmeno il Buddha ottenne la liberazione totale perché la cercò con scopi

egoistici: liberarsi dalle sofferenze e dai karma negativi sospesi; perciò ne deduco che il Buddha si

debba reincarnare sulla Terra se nell’Aldilà non diventerà un discepolo del Signore Gesù Cristo 316 )

. (.) Buddha, perciò, sviluppò una tecnica di meditazione completamente nuova per arricchire gli

esercizi appresi dai Suoi maestri (.) [ mia nota: purtroppo si tratta di un arricchimento poco

importante perché la consapevolezza dell’esistenza di impulsi e di stimoli del corpo fisico

dell’uomo e il loro controllo non è utile né importante ai fini spirituali come già si è detto; non lo è

neppure la conoscenza del proprio stato mentale; queste sono cose del tutto inutili per la crescita

spirituale dell’uomo; per tale crescita, invece, è utilissima l’autopsicanalisi per conoscere noi

stessi insegnata dai Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 perché “L’uomo deve conoscere

se stesso, conoscere i propri limiti, capire fino a che punto è del mondo e fino a che punto è dello

spirito. Questo significa vivere una vita spirituale…Vivere spiritualmente significa essere sinceri

con se stessi (.) 317 “ ].

(.) Alle tecniche già descritte, che nel buddhismo prendono il nome generico di “meditazione che

calma la mente” (Samatha) , Buddha ne aggiunse un’altra detta “meditazione introspettiva”

( vipassana). La sua funzione non è indurre pace e tranquillità mentale, ma generare

un’introspezione (panna) penetrante e critica. Mentre nella meditazione della calma mentale

l’attività dell’intelletto si arresta a uno stadio iniziale ( quando si raggiunge il secondo jhana), nella

meditazione introspettiva l’obiettivo è quello di impegnare progressivamente le facoltà critiche in

una profonda analisi riflessiva del proprio stato mentale (.) (Mia nota: a parere mio la conoscenza

del proprio stato mentale è inutile per i fini spirituali, quei fini per i quali si vive, si nasce, si muore e

si rinasce sulla Terra finché non avremo trasceso il nostro egoismo; invece è utilissima la tecnica

insegnata dai Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 per conoscere se stessi 318 per mezzo

dell’autopsicanalisi di se stessi per conoscerci 319 ( vizi, difetti e altri limiti) con la

autopsicanalisi diventiamo consapevoli dei nostri vizi, difetti e altre povertà e così veniamo a

sapere anche che siamo egoisti ed egocentrici perché siamo dominati dal nostro io umano, figlio

della mente 320 ) ; attraverso tale autoconoscenza 321 possiamo trascendere l’egoismo che è in noi

superando l’io egoistico e umano 322 ) .

315 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 25 Dicembre, Amrita316 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 178, Armenia317 Cerchio Firenze 77, Maestro perché?, pagina 127 (Il significato di “vivere spiritualmente”), Mediterranee, Mediterranee318 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee319 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 37 (Autopsicanalisi), Mediterranee320 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagine 208-209 (io), Mediterranee321 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 35-36 (Autoconoscenza), Mediterranee322 Cerchio Firenze 77, La voce dell’ignoto, pagina 47 ; Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee. Il suggerimento del conoscere se stessi ci è stato dato circa 2500 anni fa. Lo si può riscontrare nel tempio di Delfi - antica città della Grecia - sul quale è scritto “ conosci te stesso”. Mia figlia Donatella, laureata in lettere antiche, mi ha detto che questo fu un insegnamento di Socrate.

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Page 55: 066 - La meditazione

(.) In pratica le due tecniche della calma mentale e dell’introspezione vengono utilizzate l’una a

sostegno dell’altra nella stessa seduta: la prima viene utilizzata per ottenere la concentrazione, poi

subentra l’introspezione per indagare e analizzare… .

(.) È impossibile praticare la meditazione introspettiva se non si è raggiunto almeno il livello di

calma mentale del primo jhana. Nella meditazione introspettiva si esamina ogni aspetto

dell’esperienza soggettiva frazionandola in quattro categorie: il corpo e le percezioni fisiche, le

sensazioni, gli stato d’animo, gli schemi mentali e i pensieri. Durante una tipica seduta di

meditazione si può procedere estendendo la consapevolezza dal ciclo della respirazione al resto

del corpo, e si noterà ogni minima sensazione, come fitte, dolori, pruriti, impulsi a muoversi e a

grattarsi . Non si reagisce a questi impulsi perché scopo dell’esercizio è proprio rendersi conto,

mediante la semplice attenzione, come le sensazioni fisiche compaiano e svaniscano senza

bisogno di reagire nel solito modo semiautomatico. Imparando ad osservare senza essere

coinvolti si infrangono gli schemi di risposta agli stimoli su cui si basa gran parte del

comportamento umano. Progressivamente emerge la consapevolezza di essere liberi di scegliere

come reagire in tutte le situazioni, senza essere condizionati da stimoli e sollecitazioni . La presa

delle abitudini e degli impulsi inveterati si allenta, e subentra un nuovo senso di libertà.

Gradualmente l’analisi si estende a tutto il corpo, e l’intelletto viene utilizzato come un bisturi per

sezionarne le varie parti e funzioni (.)… (mia nota : anche questo non è importante come credette il

Buddha ).

(.) Da ciò sorge la consapevolezza che il corpo non è nulla di più che un temporaneo

insieme di ossa, nervi e tessuti (.) (mia nota: invece il corpo fisico è molto importante, perché è il

mezzo con il quale si possono fare sulla Terra le esperienze necessarie per l’ampliamento della

nostra Coscienza), certamente non qualcosa di cui infatuarsi e per il quale sviluppare un eccessivo323attaccamento . , Poi l’attenzione viene rivolta alle sensazioni: piacevoli o spiacevoli che

siano, si osservano mentre nascono e svaniscono. La percezione della transitorietà diventa così

più acuta, e si sviluppa la consapevolezza che anche ciò che sembra più intimo, come le nostre

emozioni, sono stati temporanei che vanno e vengono (.). (mia nota : anche le sensazioni e le

emozioni sono molto importanti per la vita dell’uomo sulla Terra, ma il Buddha aveva un’opinione

negativa della vita umana e non ne capiva l’importanza 324 )(.) Poi si osserva il proprio stato

d’animo, le sue continue fluttuazioni di qualità e di tono; infine, il flusso dei pensieri che

attraversano la mente. Chi medita deve resistere alla tentazione di perdersi nei sogni a occhi

aperti e nelle inevitabili fantasie, e semplicemente osservare con distacco i pensieri e le immagini

che si susseguono come nubi attraverso il cielo azzurro o come bolle che salgono attraverso la

superficie dell’acqua in un bicchiere (mia nota : questo è vero!) Gradualmente, da questa

osservazione distaccata diventa chiaro anche che la mente conscia è solo un processo come

323 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 59-60 (Corpo fisico), Mediterranee324 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 157-163 (La natura di Satana e le conseguenze della sua caduta). Armenia ; Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 206 (Evoluzione), pagina 214 (Reincarnazione) ; pagina 217 (Vita microcosmica) ; Dizionario del Cerchio, pagine 238-240 (Reincarnazione) e pagine 308-310 (Vita ), Mediterranee

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Page 56: 066 - La meditazione

qualsiasi altro (.) (mia nota: la mente non è un processo e fa parte del un corpo mentale, uno dei

corpi dell’uomo 325 ) (.) Molti ritengono che la loro vita mentale sia la loro autentica essenza

interiore ( si pensi al famoso “penso, dunque sono” di Cartesio), ma la meditazione introspettiva

rivela che il fluire della coscienza è solo un aspetto della complessa interazione dei cinque fattori

dell’individualità e non ciò che “realmente si è” (.). ( mia nota: Il Buddha non sapeva come

realmente l’uomo fosse e perciò la teoria buddhica dei Cinque fattori è molto incompleta perché

manca del Sé o Scintilla Divina che è “(.) il fulcro dell’esistenza individuale non soggetto ad

evoluzione…326 “ ; è la Goccia, il Sé, la Scintilla Divina ammantata o no della coscienza 327 ). Il Sé

o Scintilla Divina è indispensabile anche alla “Reincarnazione ovvero alla “Trasmigrazione

della individualità in un corpo atto ad esprimere l’evoluzione conseguita, allo scopo di conseguire

evoluzione 328 “ ) (.). .

(.) Comprendere che non c’è un soggetto nascosto cui appartengono sensazioni, sentimenti,

stati d’animo e idee,… (mia nota: sensazioni, emozioni, sentimenti, stati d’animo e idee

appartengono all’uomo nella sua interezza e quindi all’uomo con la sua Scintilla Divina o Spirito o

Sé senza la quale non potrebbe vivere perché è la Scintilla Divina che lo anima; non dico io: l’ha

detto il Signore Dio; si veda Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee ) (.)

ma che esistono solo le esperienze; è l’intuizione che trasforma il nostro essere e avvia il

processo dell’illuminazione (.) ( mia nota: è il vivere che trasforma l’uomo, animato dalla sua

Scintilla Divina 329 , ma è vero che è l’intuizione che avvia il processo della illuminazione; ma senza

la Scintilla Divina o Sé non ci potrebbe essere né la vita dell’uomo, né il processo di illuminazione).

. (.) Riconoscere che in ultima analisi non esiste un soggetto (.) ( mia prima nota: questo non è

vero: esiste un soggetto che si reincarna in altri uomini: è la Scintilla Divina o Sé o Spirito;

si tratta di uno dei gravissimi errori del Buddha; si veda in questo stesso Catechismo il paragrafo

21 del nostro documento “ Le scoperte e gli errori del Buddha Gotama Siddhattha ).

(.) che ha i desideri, indebolisce e alla fine distrugge la bramosia, “ come una palma le cui radici

sono state distrutte e che non ricrescerà mai più “. Dal punto di vista dell’esperienza è come

scrollarsi di dosso un pesante fardello: i clamori dell’io, con le sue vanità, illusioni, brame e

delusioni sono ridotti al silenzio (.) ( mia nota: qui mi pare che si parli dell’io umano, non della

Scintilla Divina, la quale non ha vanità, illusioni,. brame e delusioni ).

(.) Il risultato non è una stoica passività, le emozioni non sono soppresse, ma semplicemente

liberate dalle sollecitazioni e distorsioni causate dalla forza gravitazionale dell’io (mia nota: non

esiste una forza gravitazionale dell’io ).(.) Nella misura in cui il girotondo della bramosia e della

gratificazione egoistica rallenta e si arresta, e subentra un più duraturo senso di pace e di

325 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 212 (Mente); Dizionario del Cerchio, pagina 60 (Corpo mentale) e pagina 180 (Mente), Mediterranee326 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito – Sé), Mediterranee327 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individualità e Individuo), Mediterranee328 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 214 ( Reincarnazione), Mediterranee329 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee

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Page 57: 066 - La meditazione

soddisfazione, gli altri esseri entrano a fare parte più pienamente del nostro orizzonte emotivo 330

>>.

(mia nota: non mi risulta che il Buddha abbia trattato dell’io, o sé inferiore o io umano o

piccolo sé, né della Goccia o Scintilla Divina o Sé – se non per negare l’esistenza del Sé o Scintilla

Divina. Il Buddha non parlò di Dio, l’Assoluto o Brahman 331 né di Krishna, Dio Incarnato 332 ; le

esistenze di Dio e della Scintilla Divina sono riconosciute dalla Bhagavad Gita 333 . Con la sua

dottrina il Buddha aprì un sentiero di Tenebre per i Suoi discepoli che si “allontana” dal sentiero

diretto che porta a Dio. Questo sentiero del Buddha, se liberò gli Indù dalle ignoranti aggiunte del

brahmanesimo all’insegnamento vedico 334, di fatto assoggettò i discepoli del Buddha ad un errore

cosmico, poiché ignorare Dio e la nostra Scintilla Divina o Sé è l’errore più grande che si possa

fare ( fu un errore del Buddha anche l’ignorare l’io umano o piccolo sé o sé inferiore perché esso è

molto importante per i suoi stimoli egoistici fino all’esistenza in cui l’uomo non diventa altruista e

riconosce il Signore Dio come Padre e Madre).

Il Buddha Gotama Siddhattha, non parlando dell’Assoluto (il Brahman) né del Sé o Spirito

perlomeno a quanto risulta dai libri di cui dispongo - in quanto “affermava di non aver trovato

nessuna prova dell’esistenza di un’anima personale ( atman) o del suo equivalente cosmico

(Brahman) 335 “ - di fatto insegnò una dottrina atea che non teneva conto dell’esistenza di

Dio e del Sé o Scintilla Divina nell’uomo, i Quali sono presenti – invece - nelle profondità

dell’uomo 336 .

Infatti il Signore Dio ha detto:<< (.) Dunque Io sono la sostanza che ti costituisce e lo

Spirito che ti anima, poiché tu sei in Me ed io sono in te figlio mio. Ma non mi fermo solo a questo,

perché rendo partecipe di me stesso ogni essere ed a ciascuno mi dono interamente senza

riserve, fino al punto che ogni distinzione, io e te, ogni separazione, sono solo illusorie, e lo sono

quel tanto necessario a farti esistere, a donare all’essere, la coscienza assoluta 337 >>.

Il sentiero del Buddha Gotama Siddhartha non conduce a Dio, ma nel cielo dei Buddhisti338 , il Nirvana 339 dove tutti costoro continuano a sentirsi separati mentalmente da Dio, mentre il

Signore non si separa mai da loro 340 . Essi non giungeranno alla filiazione divina finché non

eleggeranno il Signore Gesù – il Redentore-Salvatore dell’Umanità e di ogni uomo - a loro Maestro

e Signore.

330 Damien Keown, Buddhismo, pagine 96-100 (La meditazione introspettiva (vipassana), Einaudi Tascabili331Damien Keown, Buddhismo, pagine 50 e 88, Einaudi Tascabili332 Sri Aurobindo, Lo Yoga della Bhavagad Gita, pagina XX (Storia della Gita), Mediterranee333 Sri Aurobindo, Lo Yoga della Bhagavad Gita, Canto VI versetti 1-10, pagine 159-162 Mediterranee, ma scrivendo così il versetto 5: << mediante il Sé libera il sé e non degrada se stesso, poiché in verità solo il Sé è amico del sé e solo il sé è nemico del Sé >>.334 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore pagina 91 (La religione Buddhista), Mediterranee335 Damien Keown, Buddhismo, pagina 50, Einaudi Tascabili336 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 29 Maggio e del 4 Settembre, Amrita337 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee338 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 179-180 (Il mondo degli ideali sognati), Mediterranee339 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 193 (Nirvana), Mediterranee340 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio e 4 Settembre, Amrita

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Il Redentore ha detto nel XIX secolo a Jakob Lorber: << A quegli uomini che in questo

mondo non hanno mai avuto modo di conoscere il Mio insegnamento, nell’altro mondo vengono

date delle guide, che li conducono al ponte che si trova tra questo mondo e quello spirituale. Se

seguono le guide, potranno superare il ponte e raggiungere la vera vita. Se però, testardamente

permangono nelle loro convinzioni, saranno sempre valutati in base alla loro dottrina e alla

conseguente condotta di vita, e non giungeranno alla filiazione divina. Ma proprio per queste

anime che si sono condannate da sé, Io ho detto due volte due cose consolanti: cioè quanto vi

narrai la parabola del figlio perduto 341 e quando vi dissi che nelle casa di Mio Padre ci sono molte

dimore 342 – o per dirlo ancor più chiaramente, moltissimi luoghi di insegnamento e correzione, in

cui persino i demoni umani più perduti possono esseri istruiti e migliorati. Voi in eterno conoscerete

sempre nuove meraviglie create per voi (.) e in eterno non ne raggiungerete mai e poi mai la fine343 >> ).

e. << Il riepilogo (mia nota: della meditazione); brano tratto dal libro di Damien

Keown, Buddhismo, pagine 99-100, Einaudi Tascabili : La meditazione è molto importante ed è

il fulcro dell’ottuplice sentiero .Coltivando atteggiamenti come la benevolenza e utilizzando le

tecniche della meditazione della calma mentale, si sviluppa un profondo interesse morale per gli

altri. Sulla base di quest’ultimo si comincia ad agire spontaneamente per il bene del prossimo e a

considerare le loro esigenze sullo stesso piano delle nostre. La versione buddhista di una famosa

regola afferma: ” Poiché tutti gli esseri vogliono la felicità e rifuggono dalla sofferenza, non si

dovrebbe mai fare a qualcuno ciò che non si desidera sia fatto a noi “. Agendo in armonia con

questi principi si perfeziona la virtù (sila). Sviluppando la comprensione analitica mediante la

meditazione introspettiva, si giunge alla saggezza (panna) e si arrivano a comprendere le quattro

nobili verità: della sofferenza, dell’origine della sofferenza, della cessazione della sofferenza, della

via (.).( mia nota: si vedano le nostre critiche alla dottrina delle Quattro nobili verità (nelle quali il

Buddha commise degli errori gravissimi) nel paragrafo 15 del nostro documento “Il Buddha e i

Buddhisti” o in altri documenti sul Buddha di questo stesso Catechismo ).

(.) Le tre suddivisioni dell’ottuplice sentiero, moralità, meditazione e saggezza sono

dunque come i tre lati di un triangolo. Ma la meditazione non è solo un mezzo per accedere alla

virtù e alla saggezza: se così fosse si tratterebbe semplicemente di una tecnica che può essere

abbandonata dopo averla realizzata. Poiché Buddha continuò a praticare la meditazione anche

dopo aver ottenuto l’illuminazione (.) (mia nota:a parer mio l’illuminazione del Buddha fu limitata

alla scoperta del funzionamento delle regole della Divina Legge del Karma e che il godimento dei

piaceri coopera a dare origine alle rinascite sulla Terra; ciò nonostante tale illuminazione fu molto

importante perché consentì al Buddha di scoprire su se stesso che il comportamento virtuoso dona

341 Vangelo di Luca 15, 11-32342 Vangelo di Giovanni 14, 2343 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 178, Armenia

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all’uomo la pace, la serenità e la riduzione / sospensione karmiche del dolore finché l’uomo

continuerà a comportarsi virtuosamente 344 ) ,

(.) si può senza dubbio affermare che gli stati mentali raggiunti con la meditazione sono

esperienze umane valide per sé (.). ( mia nota:la conoscenza del proprio stato mentale non è

così importante come credette il Buddha e credono i Buddhisti perché tale conoscenza non

aiuta l’uomo a crescere spiritualmente, ma a dominare le sue fitte, i pruriti e simili e a conoscere, lo

stato della propria mente e del proprio corpo fisico e al massimo a provare sensazioni di

benessere; è molto più importante, invece, l’insegnamento dei Maestri disincarnati del Cerchio

Firenze 77 di conoscere se stessi, i nostri pregi, vizi, difetti e altri limiti o povertà perché tale

conoscenza ci aiuta a scoprire attraverso l’auto psicanalisi 345 il vero perché ci comportiamo in

un certo modo. Detti Maestri affermano che la conoscenza di noi stessi ci fa vivere

spiritualmente perché vivere spiritualmente significa essere sinceri con se stessi. “Se vi

illudeste di essere tutti dello spirito è come se firmaste una cambiale in bianco, che non potreste

mai pagare; né d’altra parte se credeste di essere tutti del mondo. Sono inutili i bellissimi

programmi quando poi, all’atto pratico, non avete la forza di sopportare le offese (.) 346”.

(.) “ Poiché il Buddha continuò a praticare la meditazione anche dopo aver ottenuto

l’illuminazione si può senza dubbio affermare che gli stati mentali raggiunti con la meditazione

sono esperienze umane valide per sé. Per fare un paragone, si impara a nuotare nuotando, poi si

continua a nuotare per pura soddisfazione e per il benessere che il nuoto procura 347 >>.

f. Mie opinioni sintetiche sulla meditazione buddhista

La meditazione sugli oggetti, i colori e sul respiro è una meditazione atea di scarso

valore; infatti la conoscenza degli stimoli del corpo fisico e la conoscenza del proprio stato mentale

hanno poco valore per il gaudio di Satana, il Sussurratore furtivo che sussurra nelle orecchie degli

uomini 348 . Satana – a parere mio - ingannò un'altra volta il Buddha facendogli credere che queste

meditazioni fossero importanti.

Non è nemmeno importante la meditazione introspettiva ai fini spirituali e tanto meno

rendersi conto “di fitte, dolori, pruriti, impulsi a muoversi e a grattarsi” senza reagire a questi

impulsi 349 .

E lo stesso dicasi del fare una profonda analisi del proprio stato mentale (meditazione

introspettiva) 350 .

344 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 49 (mantra del karma), Mediterranee345 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 37 (Autopsicanalisi), Mediterranee346 Cerchio Firenze 77, Maestro perché?, pagine 124-127 (L’autoconoscenza per un mondo migliore), Mediterranee347 Damien Keown, Buddhismo, pagine 99-100, Einaudi Tascabili348 Alessandro Nangeroni, Dizionario del Cerchio, pagina 113 (Satana), sura CXIV 4-5, Xenia Tascabili349 Damien Keown, Buddhismo, pagina 97, Einaudi Tascabili350 Damien Keown, Buddhismo, pagina 97, Einaudi Tascabili

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Io penso che Satana fece credere 351 al Buddha che anche con la meditazione al fuori

di se stesso fosse possibile scoprire “l’origine e l’estinzione della sofferenza 352 ” nell’uomo; in

proposito il Signore Padre-Madre-Dio di tutto il genere umano 353 - nel XX secolo - ha detto ad

Eileen Caddy della Comunità di Findhorn in Scozia che tale meditazione ad di fuori di se stessi è

una perdita di tempo 354 .

La meditazione Buddhista dona la pace e la serenità come tutte le altre meditazioni; ad

esempio quelle degli Indù e dei Cristiani.

13. I Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 hanno detto della meditazione

<< Come riposano i corpi astrale e mentale : Sapete quanto sia difficile non pensare a

niente. Chi vi riesce ? Concentrarsi significa pensare ad una sola cosa e solamente a quella: con

la propria mente fissare quella cosa, e ordinare alla mente di pensare quella cosa senza che essa

svicoli, senza che essa sfugga, che crei od operi di fantasia. Il Corpo mentale è un corpo che non

ha riposo.(.). (mia nota: ma se si sta in ascolto nel nostro intimo mondo si può pensare ad una

cosa sola: ascoltare per sentire la piccola voce di Dio o del Cristo ).

(.) Anche il corpo astrale segue un ciclo di riposo nel senso che a delle sensazioni violente

cerca di fare seguire delle sensazioni tenui: tra periodo di euforia e periodi di depressione è il

riposo del corpo astrale. Mentre il corpo mentale non ha mai riposo. Per sua natura è vivissimo,

prontissimo, duttile e malleabile, abituato ad essere sottoposto ad una infinità di sollecitazioni, che

vengono dal corpo fisico e dall’astrale, e anche dalla coscienza, quando c’è e più ancora dal Sé

spirituale. Direi quasi che il riposo del corpo mentale è in questo continuo mutare. La

concentrazione non è tanto difficile da raggiungersi quanto a mantenersi; e non stanca tanto il

volere concentrarsi quanto il volere continuare nella concentrazione: perché concentrarsi è dare

una nuova direzione all’attività del corpo mentale, quasi una nuova natura 355 >>.

Ciò posto, aggiungo: ho esperimentato personalmente un modo sicuro per bloccare il

pensiero per un quid di tempo la cui durata ignoro sempre, ma che non ho mai pensato di

quantificare o controllare:

- il primo modo che ho esperimentato dopo che ho fatto una domanda al Signore Dio è

stato quello di fare silenzio dentro di me per stare in ascolto della Sua risposta, perché è nella

quiete che il Signore ci risponde 356 . Il pensiero - e quindi la mente - rimane bloccato sull’ascolto

ed in tali condizioni è possibile l’ascolto telepatico.

351 Alessandro Nangeroni, Dizionario del Corano, page 43 (Esseri satanici), sura VI 112-113 e pagina 113 (Satana), sura CXIV 4 -5 (Il Sussurratore furtivo che sussurra nelle orecchie degli uomini), Xenia Tascabili 352 Michael Carrithers, Buddha, pagine 43-44, Einaudi Tascabili353 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 103-104, Mediterranee354 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee355 Cerchio Firenze 77, Maestro perché ?, pagina 155 (Come riposano i corpi astrale e mentale), Mediterranee356 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 143-144 (Stai nella quiete e ascolta. Non ti chiedo nulla di più), Mediterranee

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Page 61: 066 - La meditazione

Per me fu l’inizio della meditazione interiore e fu una intuizione; dopo scoprii - leggendo la

Rivelazione di Findhorn - che nessuno può interferire nella relazione tra l’uomo e il suo Dio,

perché tale relazione ha luogo nell’intimo dell’essere umano dove Dio è nel nostro cuore 357

. Ma fà eccezione l’Angelo Custode di ciascuno di noi 358; il mio si chiama Beniamino; forse fa

eccezione anche l’Angelo Guaritore; il mio si chiama Marco. Invece nelle meditazioni esteriori,

cioè all’infuori di noi come quelle buddhiste, sono innumerevoli, i buoni o i cattivi e in

genere gli esseri che possono intervenire nella mente dell’uomo 359 ; fra loro c’è anche il nemico

più pericoloso dell’essere umano: Satana e anche i suoi Demoni.

- Il secondo modo è quello dell’autopsicanalisi 360 per conoscere noi stessi,

attraverso la scoperta dei veri motivi per cui si compiono o si omettono le nostre azioni.

Riguardo al secondo modo i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze hanno detto tra l’altro

- “Sulla meditazione e l’analisi di se stessi. Come fare ?:” << Credo che sia semplicissimo:

basta farlo non per giornate intere, non per ore, ma che ci sia la voglia di farlo e di farlo con

sincerità. Analizzare se stessi: questo è importante; senza voler raggiungere nessun fine, né di

migliorarci né di progredire spiritualmente né di mettersi in contatto con il divino. State pure

tranquilli che il divino, fino a che non si è pronti, non si mette in contatto con nessuno.

Perché è l’uomo che deve mettersi in contatto con Dio, non è Dio che scende a lui: è chiaro

? Quindi, tutti quelli che vi promettono di farvi evolvere, di farvi raggiungere mediante

discipline e meditazioni forzate una maggiore evoluzione vi ingannano. Questo è

importantissimo: “ciascuno conosca se stesso”; e per “conoscere se stessi” (vedi) ci vuole molta

costanza, molta chiarezza d’idee e molta sincerità. Analizzare le proprie azioni nei confronti degli

altri, analizzarle, valutarle freddamente, come se si trattasse di un’altra persona: questo dicono i

Maestri. È importante fare questo con molta sincerità e dire: “Oggi io ho fatto così e così. Per

quale motivo ? Può essere per questo motivo, e può essere per un motivo completamente diverso

e opposto. Quale sarà quello vero?”. Questo è il problema da porsi, con freddo distacco e molta

semplicità e sincerità. Il motivo vero, che rispecchi il vostro vero essere, al momento opportuno

sarà identificato e riconosciuto; e da allora sarà difficile, se proprio non lo volete, ingannare se

stessi 361 >>;

- Autoconsapevolezza e inconscio. Come sboccia il fiore della comprensione ? << In certi

momenti la conoscenza di se stessi avviene a livello conscio, poi, per una parte che non si sa

spiegare, rimane invece a livello inconscio, inconsapevole. Ma questa parte non è destinata a

rimanere sconosciuta, perché sarebbe una contraddizione in termini, è vero ? È uno stato

357 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61(Le risposte interiori), Mediterranee ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Gennaio, del 28 Marzo, dell’8 Aprile, del 29 Maggio, del 17 e 21 Luglio, del 19 e 30 Agosto, e del 4 Settembre, Amrita 358 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 28 (Angelo Custode), Mediterranee.359 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 24 Novembre, Amrita360 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 137 (Autopsicanalisi), Mediterranee361 Cerchio Firenze 77, Maestro perché ?, pagina 122 (Sulla meditazione e l’analisi di se stessi. Come fare?), Mediterranee

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Page 62: 066 - La meditazione

transitorio, è solo un momento in cui, come dicevo prima, la parte nascosta della mente, la parte

inconsapevole, lavora vostro malgrado, a vostra insaputa, e poi improvvisamente sboccia il fiore

della comprensione. Ecco allora che d’improvviso, come un’illuminazione, con la parte

consapevole della mente voi riuscite a capire una verità di voi stessi. Ma questo, dice la vita, può

dare successivamente origine ad un nuovo fantasma della mente ( Per la nozione di “fantasmi

della mente“ vedi in particolare Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine

29-34, Mediterranee ); sì, perché la conoscenza di sé non è ancora totale. Nel momento in cui

avverrà, questa conoscenza totale, e che non ci si può aspettare in breve tempo, allora anche il

regno dei fantasmi della mente cesserà (.) 362 >>;

- del Samadhi: << Perché l’estasi, il samadhi degli indiani, è così raro e breve: C’è

proprio una difesa naturale. Se qualcuno andasse nello stato di coscienza detto Samadhi, uno

stato di beatitudine in cui il sentire che ha raggiunto si libera e abbraccia tutta la sua

consapevolezza; se la consapevolezza dell’uomo si estendesse oltre il campo creato dalla

percezione e abbracciasse tutta la sua coscienza, tutto il suo sentire di coscienza, quando la

struttura dell’individuo non fosse ancora forte ci sarebbe la possibilità di un danno. Quale per

esempio ? Quello di abbandonare la vita nei mondi della percezione (mia nota: la Terra e i mondi

astrale e mentale 363 ), di tagliare ogni collegamento con questi mondi. Ed allora deve esserci una

sorta di richiamo a vivere, quindi qualcosa che interrompe quell’esperienza. Al momento in cui

diventa pericoloso, c’è come un meccanismo, qualcosa che ti riporta indietro, a quella che deve

essere la tua realtà sia pure contingente, perché è quella che in quel momento devi vivere 364

>>.

- dello Yoga:<< Per spostare la propria attenzione ai piani più sottili bisogna, come norma

elementare, cercare di svincolarsi, liberarsi dall’illusione che il piano fisico sia il centro del Tutto,

che la vita nel piano fisico sia un’esclusiva del piano fisico, 211b. Le conquiste spirituali non si

conquistano affatto, non sono una mèta da raggiungere. La cosiddetta “Vita dello spirito” – che è

poi un “sentire” – non si impara, non si raggiunge con la gestualità e con la ritualità , 60d,

(vedi “Religiosità”), 79d, 29e, ( vedi “Liberazione”, 243g. Non è lo yoga di qualunque tipo che fà

avere determinati stati d’animo. Se una persona non ha la coscienza sviluppata, se non ha una

certa evoluzione, può fare tutto lo yoga che vuole ma non arriverà mai a questi stati di

beatitudine ( vedi “Samadhi” e “Estasi”) 247g, 26h 365 >>.

14. Il Signore Dio e l’uomo; il Sé o Spirito o Scintilla Divina e il sé o io umano o piccolo sé o

sé inferiore:

362 Cerchio Firenze 77, Maestro perché ?, pagina 123 (Autoconsapevolezza e inconscio. Come sboccia il fiore della comprensione), Mediterranee 363 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 184 (Mondi della percezione), Mediterranee364 Cerchio Firenze 77, Maestro perché ?, pagine 245-246 (Perché l’estasi, il samadhi degli Indiani, è così raro e breve), Mediterranee365 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 313 (Yoga), Mediterranee

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Page 63: 066 - La meditazione

Il Signore Dio è il Padre-Madre-Dio di tutto il genere umano 366 ; inoltre il Signore è anche il

Creatore di tutti gli esseri viventi .

Bisogna distinguere l’io 367 umano o piccolo sé o sé inferiore, che nasce nella mente

dell’uomo dal Sé o Scintilla Divina o Spirito 368, che è una Goccia dello Spirito di Dio nell’intimo

dell’uomo, lo Spirito che ci dà la forza di vivere 369 sulla Terra e negli altri tre piani o mondi del

Cosmo, astrale, mentale e Akasico o della Coscienza 370 .

I Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 ci insegnano che la Scintilla Divina è il fulcro

dell’uomo 371 .

Detti Maestri hanno dato anche le seguenti definizioni che possano aiutarci a capire il

Signore Dio e noi stessi:

1. << DIO – Causa delle cause. Prima causa increata. Inizio e fine del TUTTO che non

ebbe inizio né avrà fine. Origine e finalità di ogni emanazione. UNO eguale ASSOLUTO. Essere

ed Esistenza Unica che comprende ogni essere ed ogni esistenza essendo questi in Lui. Presente

in ogni cosa, pur trascendendo la totalità delle cose, è di queste origine nei Cosmi per Sua Natura:

interna = Amore, ed esterna = vita. È Colui che È 372 >>;

2. << IO – Egoistico concetto di se stessi creato dalla mente individuale la quale,

travisando l’intimo senso di individualità proveniente dalla più alta natura dell’individuo, fa sentire

questi separato e distinto dal cosmo 373 >>;

3. << SEPARATIVITA’ – ( Senso di separatività). È un’errata interpretazione che l’individuo

fa nell’intimo suo del “senso di individualità” per cui l’individuo si sente separato e distinto da tutto

quanto lo circonda. Il senso di separatività origina l’io con tutti i processi espansionistici 374 >>;

4. << GOCCIA O SCINTILLA DIVINA – SPIRITO – SÉ – Fulcro dell’esistenza individuale

non soggetto ad evoluzione. Emanazione Divina che determina l’individualità e la vita dell’individuo

o del microcosmo 375 >>;

5. << INDIVIDUALITA’- È la prima manifestazione di Dio per originare il mondo dei

microcosmi. È il fulcro dell’individuo. È la “Goccia”, il “Sé”, la “Scintilla Divina”, ammantata o no

della coscienza 376 >>;

6. << INDIVIDUO – Colui che è o sarà un “centro di coscienza e di espressione”, che

sottostando alla legge di evoluzione, potrà esprimersi in termini di coscienza. Individuo, per

estensione di significato, uguale anche a “microcosmo” 377 >>;

366 Eileen, Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 103-104, Mediterranee367 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagine 208-209 (io), Mediterranee368 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 (Goccia o Scintilla Divina – Spirito –Sé) Mediterranee369 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee370 Cerchio Firenze 77, , Dizionario del Cerchio, pagine 64-65 (Cosmo), Mediterranee371 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individualità), Mediterranee 372 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagine 205 e 206 (Dio), Mediterranee373 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208-209 (io), Mediterranee374 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 215 ( Senso di separatività), Mediterranee375 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 207 Goccia o Scintilla Divina – Spirito - Sé), Mediterranee376 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individualità), Mediterranee377 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 208 (Individuo), Mediterranee

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Page 64: 066 - La meditazione

7. << CORPO AKASICO - ( Uguale “coscienza”). Ciò che riceve e trascrive, facendola

diventare natura medesima dell’individuo, le Realtà che lo stesso individuo, esistendo, scopre ed

acquisisce. Non viene mai abbandonato dall’individuo nel corso delle molteplici incarnazioni, ma si

costituisce man mano che l’individuo evolve 378 >>.

15. Meditazioni di un Cristiano

Io sono pratico di meditazioni Cristiane, ma non di meditazioni orientali; ho meditato sulle

Verità della fede Cristiana e in particolare sui Misteri del Rosario (Gaudiosi, Gloriosi e Dolorosi).

I benefici delle mie meditazioni Cristiane – che troverete trascritte nel sito internet

dell’Ordine Gesù Redentore (www. ordinegesuredentore.it ) si possono riassumere così:

a. donano la pace e la serenità;

b. donano la capacità di vivere il presente e con ciò spariscono preoccupazioni e timori per il

futuro;

c. dimostrano all’uomo che esiste una vita ultrafisica in altri piani di esistenza dove lui stesso vive

nei mondi astrale, mentale e Akasico o della Coscienza, con gli omonimi corpi, anche mentre vive

sulla Terra;

d. nonostante le mie meditazioni, al mattino mi svegliavo riposato come se avessi dormito tutta la

notte;

e. si hanno visioni e teofanie di Dio, di Gesù, di Gesù Bambino, della Madonna e dei Santi; ad

esempio, io vidi una statua del Padre e in un’altra occasione il Suo volto, ma ricordai soltanto la

forma del naso, ma poi dimenticai anche quella; successivamente vidi un’altra volta il Padre

Celeste in trono sospeso nell’aria a 30/50 metri da me, ma vidi soltanto la Sua nuca perché Lo vidi

in trono dal di dietro;

f. sempre in meditazione sono stato invitato a Medjugorje verso la fine del 1994 o nei primi mesi

del 1995 da San Francesco D’Assisi - che vidi affaccendato in una grande stanza sotto l’Empireo –

con queste parole: “Vieni presto a Medjugorje”. Mi trovavo in un albergo di Trieste dove ero stato

per lavoro; perciò andai subito a prenotare un posto in pullman per Medjugorje durante la guerra

nella ex Jugoslavia;

g. ho visto innumerevoli Immagini della vita nell’Aldilà durante la notte – dall’anno 1990 all’anno

2011 - che ho trascritto il mattino dopo e che ho raccolto in tredici raccoglitori a disposizione di tutti

coloro che vorranno prenderne visione. Le trascrizioni di tali Immagini possono essere lette anche

nel sito Internet dell’Ordine Gesù Redentore (www.ordinegesuredentore.it) e sono a disposizione di

tutti. In quegli anni, nell’Aldilà, ho visto moltissime persone - per la maggiore parte sconosciute -

ma ho visto più volte anche la mamma Vanda e il babbo Gino detto Silvano;

h. nel 2011 ho smesso di meditare fuori di me perché Satana mi ingannò due volte per mettere

zizzania nella mia bella famiglia;

378 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagina 205 (Corpo akasico uguale Coscienza), Mediterranee

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Page 65: 066 - La meditazione

i, da allora vedo saltuariamente Gesù e la Madonna, ma senza meditare, così, improvvisamente; li

ho visti anche nel 2014: vidi per strada Gesù a circa cinquanta metri da me mentre attraversava

una piccola piazza; sapevo dove andava e che cosa avrebbe insegnato, ma al mattino non lo

ricordai più. Ho visto la Madonna in un giardino; era seduta accanto a me e ad altri due uomini ad

un tavolino quadrato; ad un certo punto si è alzata ed è andata in casa, dopo aver ricevuto da mio

genero Franco - che nel frattempo era venuto lì – due banconote.

l. qualche anno fa (oggi è il 16 Ottobre 2015) – dopo che avevo completato l’illustrazione dell’Islam

nel Catechismo dell’Ordine Gesù Redentore – il Signore Dio mi disse nella persona di Gesù:

“Illustra Buddha”; comprai subito sei libri sul Buddha – tutti quelli che trovai – li studiai e poi scrissi

alcuni documenti sulla dottrina del Buddha che troverete anche nel predetto sito internet

dell’Ordine Gesù Redentore nella cartella del Buddha;

m. il 15 Febbraio 2015, appena mi svegliai, udii questa frase: “ Faremo grandi cose insieme “ ; le

grandi cose le farà Dio nella persona di Gesù; io avrò l’onore di essere uno dei Suoi aiutanti; so già

cosa farò nell’Aldilà a Dio piacendo dopo l’evoluzione dopo il trapasso 379 : studierò le grandi

religioni dell’Asia alla luce delle Rivelazioni divine che ho studiato: la Bibbia, i Vangeli antichi

(Matteo, Marco, Luca, Giovanni e Tommaso), i Vangeli moderni (Jakob Lorber e Maria Valtorta), la

Rivelazione di Dio a Eileen Caddy – della Comunità di Findhorn in Scozia -, la Rivelazione degli

Angeli a Dorothy Maclean della stessa Comunità, la Rivelazione della Madonna a Medjugorje -

iniziata nel 1981 e tutt’ora in corso (Ottobre 2015) – e la Rivelazione dei Maestri disincarnati del

Cerchio Firenze 77. Poi illustrerò una per volta tutte le grandi religioni dell’Asia, quelle dell’India,

della Cina e del Giappone escluso il Buddhismo perché ho già illustrato la dottrina del Buddha.

Delle meditazioni degli Orientali non so quasi niente, ma penso che ottengano la pace, la

serenità e forse la capacità di vivere il presente senza timori e preoccupazioni i quali sono doni

divini importanti per vivere bene.

16. Note finali per la meditazione e raccomandazioni:

Gli uomini hanno un innato bisogno di Dio perché il Signore è dentro di loro, nel loro stesso

cuore 380 .

Tutto considerato tutti i meditanti sono alla ricerca di Dio o delle verità della vita – anche

coloro che sbagliano come il Buddha che meditò soltanto al di fuori di se stesso.

Lo Spirito di Dio che anima gli uomini 381 li stimola a cercare Se stesso e le verità della

vita che - in fondo in fondo – sono Dio stesso che è verità 382 .

379 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 175-180 (L’evoluzione dopo il trapasso), Mediterranee380 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 28 Marzo, dell’8 Aprile, del 29 Maggio, del 17 Luglio e del 4 Settembre, Amrita381 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee382 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 60-62 (Cos’è la verità?), Armenia

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Page 66: 066 - La meditazione

Molti meditanti non lo sanno, ma è possibile che lo Spirito di Dio li stimoli alla meditazione

perché il Signore – che è amore 383 - vuole essere scoperto per essere riamato.

Le Anime degli uomini sono cittadine del Cielo in temporaneo esilio nella Scuola della Terra;

in questo pianeta noi uomini commettiamo molti peccati o trasgressioni alle leggi divine (Decalogo384 e Comandamenti dell’amore 385 ), ma il Dio dell’amore e della vita per ridarci la cittadinanza

del Cielo non ci giudica nella persona di Gesù Cristo in base ai nostri peccati, ma in base

alle nostre opere, o buone azioni 386 , per poterci riabbracciare in Cielo al più presto

possibile.

La meditazione interiore è una pratica importantissima per tutti perché se il nostro

pensiero è concentrato nel nostro intimo dove abbiamo il cuore troviamo il Signore Dio che ci guida

con tutta la conoscenza, la saggezza, la comprensione e l’amore 387 ; ma è importantissimo anche

riflettere sulle ragioni che determinano le nostre azioni o omissioni per conoscere la verità su noi

stessi 388 perché solo conoscendola supereremo l’io egoistico e umano 389 .

Con tutto il rispetto per i Buddhisti si deve dire - nel loro interesse - che la loro meditazione

non è importante, perché è al di fuori di loro stessi ed è troppo lunga, ma soprattutto perché

essi non cercano Dio dentro di loro, ricerca e rapporto essenziali per vivere spiritualmente e

progredire nel nostro peculiare sentiero spirituale.

La meditazione buddhista, per quanto ne so manca anche dell’autopsicanalisi 390 di se

stessi per conoscersi, il che – come si è già riferito in questo scritto – corrisponde a vivere

spiritualmente 391 .

Fratelli Buddhisti, Gotama Siddharta era un maestro venuto sulla Terra per correggere gli

errori del Brahmanesimo e lo fece 392, ma ne commise due più grandi: ignorò sia il Signore Dio che

il Sé o Scintilla Divina o Spirito perché non trovò la prova della loro esistenza 393 ; nelle sue

meditazioni fuori di sé Siddhattha non poté trovare Dio perché il Signore era dentro lui stesso, nel

suo stesso cuore 394 , ma il Buddha non lo sapeva.

Siddhartha se avesse fissato il pensiero nel suo intimo avrebbe trovato il Signore Dio e in

tal modo non avrebbe commesso errori nella sua dottrina perché avrebbe avuto a sua

383 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 42, Mediterranee384 Deuteronomio 5, 6-22385 Levitico 19, 17-18 ; Deuteronomio 6, 4-9 ; Vangelo di Matteo 22, 34-40386 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 181-184 (Il giorno del giudizio e la resurrezione della carne), Armenia387 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee ; Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 Gennaio, 28 Marzo, dell’8 Aprile e del 21 Luglio, Amrita388 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee389 Cerchio Firenze, La voce dell’ignoto, pagina 47, Mediterranee390 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 37 (Autopsicanalisi), Mediterranee391 Cerchio Firenze 77, Maestro perché?, pagina 127 (Il significato di vivere spiritualmente), Mediterranee392 Cerchio Firenze 77, Per un mondo migliore, pagine 90-91 (La religione Buddhista), Mediterranee393 Damien Keown, Buddhismo, pagina 50, Einaudi Tascabili394 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Gennaio, del 28 Marzo, dell’8 Aprile, del 29 Maggio, del 17 e 21 Luglio, del 19 e 30 Agosto e del 4 Settembre, Amrita

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disposizione “ (.) tutta la conoscenza, tutta la saggezza, tutta la comprensione e tutto l’amore (.)395” .

Io sono uno qualunque, ma rispetto al maestro Gotama Siddhattha ho avuto la possibilità

di studiare:

- l’Antico e il Nuovo Testamento (i Vangeli antichi del Signore Gesù, incluso quello di San

Tommaso );

- la Rivelazione moderna del diciannovesimo secolo del Signore Gesù a Jakob Lorber,

austriaco ( il solo Grande Vangelo di Giovanni è di 11 volumi; i libri sono 33 in tutto);

- la Rivelazione moderna del ventesimo secolo del Signore Dio a Eileen Caddy, della

Comunità di Findhorn in Scozia;

- l’Evangelo del Signore Gesù rivelato a Maria Valtorta in 10 volumi ( il Signore ha fatto

rivivere a Maria nel ventesimo secolo parte della Sua vita privata e tutta la Sua vita pubblica );

- la Rivelazione della Madonna a Medjugorje in Croazia, iniziata nel 1981 e tutt’ora in corso

(Ottobre del 2015).

- la Rivelazione degli Angeli a Dorothy Maclean della Comunità di Findhorn avvenuta

anch’essa nel 20° secolo;

- la Rivelazione filosofica dei Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77, fatta a Firenze nel

20° secolo per mezzo del medium Roberto Setti.

Con tali insegnamenti ho potuto individuare gravissimi errori del Buddha, di cui ho

parlato anche nel paragrafo 21 del nostro documento “ Le scoperte e gli errori del Buddha Gotama

Siddhattha “ di questo stesso Catechismo; degli errori del Buddha ho parlato anche in questo e in

altri documenti che troverete nella cartella del Buddha Gotama Siddhatta (tali gravissimi errori si

riflettono sul Buddhismo, che ne ha commessi anche di suoi ).

Indicare gli errori che secondo me il Buddha ha fatto è stato un dovere fraterno nel vostro

interesse, poiché la verità libera 396 e fuga le Tenebre dell’ignoranza di Dio, il Padre-Madre-

Dio di tutti gli uomini 397 .

Il Buddha fu un uomo e perciò - per quanto grande ricercatore e pensatore - non fece le

leggi della vita, prerogativa di Dio, e tantomeno creò la vita però Siddhartha intuì le regole

della legge del karma e che le rinascite sulla Terra sono causate anche dalla sete per i piaceri del

mondo e della carne; purtroppo, però, Siddharta ideò un metodo di meditazione non importante e

inutile ai fini spirituali del quale si è già parlato.

Siddhartha intuì anche che i comportamenti virtuosi 398 uniti alla meditazione donano la

pace, la serenità e talvolta la riduzione / sospensione del dolore finché l’uomo si comporterà

virtuosamente 399 .395 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee396 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Gennaio e del 24 Novembre, Amrita ; Vangelo di Giovanni 8, 31-32 e Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 60-62 (Cos’è la verità?), Armenia397 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 103-104, Mediterranee398 Michael Carrithers, Buddha, pagine 78-81, Einaudi Tascabili399 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 49 (Mantra del karma), Mediterranee

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Page 68: 066 - La meditazione

I doni karmici sopra indicati non sono doni del Buddha o della sua dottrina, ma doni del

Signore Dio ai Suoi figli virtuosi, doni che sono previsti dalla legge karmica per gli uomini di tutti i

popoli e religioni del mondo che si mantengono giusti, misericordiosi e puri 400 .

Come abbiamo già detto nel precedente paragrafo 4, al massimo, potete venerare il

Buddha come un santo nei vostri templi e nelle vostre case; perciò al posto d’onore dei vostri

templi, delle vostre case o di ogni altro luogo dovreste mettere un simbolo di Dio: un grande sole

nella parete dietro l’altare maggiore; il sole simbolizza il Signore Dio; tale sole avrà i raggi

puntiformi ( che simbolizzano noi uomini ).

Sull’altare maggiore dei vostri templi, nel centro, dovreste mettere una statua del Signore

Gesù con il Sacro Cuore fuori dal petto, a figura intera, e a braccia aperte a significare l’abbraccio

a tutti gli uomini; accanto al Signore dovreste mettere una statua più piccola della Madonna;

dovreste mettere il Buddha in un altare laterale secondario dei templi. Dovreste mettere immagini e

piccole statue di Gesù e della Madonna anche nelle vostre case.

Tornando al Buddha: nonostante la sua dottrina la nascita, il dolore, la malattia, la

vecchiaia, le lotte, le tentazioni, le rinascite e la morte sono rimaste sulla Terra anche dopo

l’illuminazione parziale del Buddha ( limitata come ho già detto), poiché Siddhattha non può

avere modificato la vita e le leggi divine perché tutto è nelle mani di Dio 401 .

Ciononostante il Buddha ebbe grandi meriti, primo fra tutti quello di aver intuito le regole di

funzionamento della divina legge del karma e che il godimento dei piaceri del mondo e della carne

contribuisce a dare origine alle rinascite sulla Terra.

La vita sulla Terra con tutti gli esseri viventi come la conosciamo, esposta a lotte,

tentazioni e dolori 402 si è rivelata all’onniscienza di Dio come l’unico modo per salvare i

Demoni dal Male inventato da Satana.

La vita sulla Terra con le sue miserie e sventure di tutti i generi, terremoti e maremoti

inclusi, costringe gli uomini a riflettere su se stessi e la vita umana 403 ; da queste riflessioni

sorgono intuizioni che inducono molti uomini a capire le ragioni del dolore e a diventare Cristiani in

tutte le Nazioni del mondo, anche in Oriente.

Fratelli Orientali convertitevi “ (.) perché il Regno dei Cieli è vicino 404 ; la vicinanza non è

temporale ma spaziale 405 , perché il Signore Dio è dentro di noi, nel nostro cuore 406 .

Riemerge anche da questo scritto che il Buddha era soltanto un uomo e come tale non

poteva assolutamente cambiare le leggi della vita; poteva soltanto scoprire come altri maestri o

guru del mondo, il modo di fare trovare agli uomini la pace, la serenità e talvolta la riduzione o

400 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 49 (Mantra del Karma), Mediterranee401 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi de 20 Marzo e del 14 Dicembre, Amrita402 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 162, Armenia403 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagine 133-137 (Il significato della miseria, della malattia e del dolore), Armenia404 Vangelo di Matteo 4, 17405 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 28 Marzo, del 1 Giugno e del 15 Dicembre, Amrita406 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Gennaio, del 28 Marzo, dell’8 Aprile, del 29 Maggio, del 17 e 21 Luglio, del 19 e 30 Agosto e del 4 Settembre, Amrita

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sospensione del dolore, benefici previsti dalla legge del karma o legge di causa e di effetto 407 , ma

soltanto fino a che l’uomo si manterrà giusto, misericordioso e puro 408 . Quindi i Buddhisti non

devono attribuire al Buddha qualità divine o poteri che appartengono soltanto all’unico Dio,

l’Assoluto.

Se i Buddhisti, e in genere tutti gli altri Non Cristiani, vogliono essere liberati dalla catena

delle nascite e delle morti si devono rivolgere al Signore Gesù, Redentore e Salvatore di tutti gli

uomini di qualunque epoca, popolo o religione 409; essi si potranno rivolgere a Lui, la Presenza

Divina nell’uomo 410 , sulla Terra o nell’Aldilà per conoscere e vivere la Sua Dottrina al meglio delle

loro possibilità; in tal modo otterranno la filiazione divina; “ (.) se però testardamente permangono

nelle loro convinzioni, saranno sempre valutati in base alla loro dottrina e alla conseguente

condotta di vita, e non giungeranno alla filiazione divina (.) 411 “ , come probabilmente accade

anche al Buddha nel Nirvana.

Inoltre: i Buddhisti e tutti i Non Cristiani, se vorranno, potranno rivolgersi anche alla Mamma

del Signore Gesù, la Nuova Eva 412 , in quanto la Madonna, Maria di Nazareth, è la Corredentrice

ed anche la madre del genere umano rinato a Dio 413 e l’eterna “portatrice di Gesù “. In proposito

Ella disse: “ Io sono l’eterna Portatrice di Gesù. Egli è nel seno mio, come tu l’hai visto lo scorso

anno, come Ostia nell’ostensorio. Chi viene a me lui trova. Chi a me si appoggia, Lui tocca. Chi a

me si volge, con Lui parla. Io sono la sua veste. Egli è l’anima mia. Più, più ancora unito, ora, di

quanto non fosse nei nove mesi che mi cresceva in seno, il Figlio mio è unito alla sua mamma. E

si assopisce ogni dolore, e fiorisce ogni speranza, e fluisce ogni grazia a chi viene a me e mi posa

il suo capo sul seno (.) 414.

Il cammino evolutivo delle Anime sulla Terra è molto, molto lungo; infatti alle Anime

occorrono moltissime incarnazioni terrestri in uomini differenti e in differenti continenti per ampliare

la Coscienza degli uomini per mezzo della reincarnazione e delle correzioni della legge del karma

o legge di causa e di effetto 415 per arrivare allo stadio del superuomo; questo tempo lunghissimo è

di oltre cinquantamila dei nostri anni attraverso a tutto il pianeta Terra 416 .

Tuttavia la Salvezza o Liberazione arriverà per ognuno di noi soltanto dopo che avremo

imparate le lezioni della vita con l’aiuto determinante del Signore Dio e del Signore Gesù,

coadiuvato dalla Mamma, la Corredentrice 417 .

407 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 153-156 (Karma) e pagine 157-159 (Legge di causa e di effetto o legge karmica), Mediterranee408 Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 43-49 (La dinamica del karma), Mediterranee409 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagine 160-161 (“Il ritorno” di Gesù), Mediterranee410 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 144, Mediterranee411 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 178, Armenia412 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Volume I, pagina 86, CEV srl, 03036 Isola del Liri (FR), Italia413 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Vol. I, pagina 246, CEV srl, 03036 Isola del Liri (FR), Italia414 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Vol. I, pagina 119, CEV srl, 03036 Isola del Liri (FR), Italia415 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 157-159 (Legge di causa e di effetto o Legge karmica), Mediterranee 416 Cerchio Firenze 77, Oltre l’illusione, pagina 185, Mediterranee417 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Volume I, pagina 96, CEV srl, 03036 Isola del Liri (FR)

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La Madonna disse: “ Io prego per voi. Ricordatevelo. La beatitudine d’essere nel Cielo,

vivente nel raggio di Dio, non mi smemora dei miei figli che soffrono sulla Terra. Ed io prego. Tutto

il Cielo prega. Poiché il Cielo ama. Il Cielo è carità che vive. E la carità ha pietà di voi. Ma se non

ci fossi che io, vi sarebbe già sufficiente preghiera per i bisogni di chi spera in Dio. Perché io non

cesso di pregare per voi tutti, santi e malvagi, per dare ai santi la gioia, per dare ai malvagi il

pentimento che salva. Venite, venite o figli del mio dolore. Vi attendo ai piedi della Croce per darvi

grazia (.) 418 .

A tutti i fratelli Non Cristiani che possono permetterselo suggeriamo un pellegrinaggio a

Medjugorje in Croazia poiché è un luogo di delizie spirituali; non resteranno delusi e potranno

anche guarire dalle loro malattia fisiche o spirituali 419 .

Vi suggeriamo alcune preghiere cristiane che troverete nel nostro Catechismo; sono

preghiere semplici: al Padre Nostro, al Padre-Madre-Dio, alla Grande Madre Spirito Santo, al

Signore Gesù; e poi c’è l’Ave Maria, il Gloria, il Credo, l’Atto di dolore, la preghiera all’Angelo

Custode e altre.

E quanto alle meditazioni vi suggeriamo quelle sui Misteri della vita e quelle sui Misteri del

Rosario dalle quali derivano grandi Grazie come ci dice la Madonna da Medjugorje 420 .

Gli uomini che si convertiranno a Dio, incluso i Buddhisti, dovranno essere calmi e sereni

come bambini nelle braccia della loro mamma 421 , perché il Signore Dio è anche la loro Mamma

che consola 422 e ama 423.

Chi si converte a Dio abbracciando la Cristianità deve sapere che il cammino di un

Cristiano è difficilissimo, perché l’imitazione del Cristo 424 - che volontariamente dette la Sua stessa

vita a Dio per la redenzione dei peccati degli uomini - è molto difficile.

Per imitare Gesù Cristo è necessario vivere i Vangeli, ma non è affatto facile, perlomeno

per me; innanzitutto è necessario conoscere i Vangeli; perciò dobbiamo averli per leggerli e

meditarli per non più di quindici minuti per volta come la Madonna ci suggerì il 10 Dicembre 1925

per mezzo di Lucia di Fatima 425 .

Si imita Cristo anche sperando che la vita continui dopo la morte sulla Terra. Chi medita

sulla morte deve allegramente pensare alla vita eterna in Cristo e con Cristo in Dio 426 .

Chi non può comprare i Vangeli può scaricarseli da Internet.

418 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Volume I, pagina 119, CEV srl, 03036 Isola del Liri (FR), Italia419 Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggio dell’11 Settembre 1986, MIR420 Maria di Nazareth, Messaggi da Medjugorje, Messaggi dell’ 8 Agosto 1985, del 12 Settembre 1985 e del 20 Febbraio1985, MIR421 Salmo 131 (130), Lo Spirito dell’infanzia, versetto 2 422 Isaia 66,13423 Isaia 49,15424 Tommaso da Kempen o Kempis, L’imitazione di Cristo, San Paolo425 AA. VV. , Pregate, Pregate, Pregate, pagina 248, MIR426 Vangelo di Giovanni 17, 20-21

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Chi non può comprare i Vangeli, né può scaricarseli da Internet, deve osservare il

Decalogue 427 e i Comandamenti dell’amore 428 .

Il Decalogo è questo:

1. << Io sono il Signore Dio tuo: non avrai altro Dio fuori di Me. Solo al tuo Dio ti

prostrerai, lui solo adorerai. Non avrai altri Dei di fronte a me (mia nota:

nemmeno il Buddha Gotama Siddhattha);

2. Non nominare il nome di Dio invano;

3. Ricordati di santificare le feste 429 ;

4. Onora il padre e la madre;

5. Non uccidere;

6. Non commettere adulterio;

7. Non rubare;

8. Non pronunciare falsa testimonianza;

9. Non desiderare la donna d’altri;

10. Non desiderare la roba d’altri 430 >>.

I Comandamenti dell’amore sono questi:

1. << Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua

mente;

2. Amerai il prossimo tuo come te stesso ( Tutta la Legge di Mosè e tutto l’insegnamento

dei Profeti dipendono da questi due Comandamenti 431 ) >>.

I Buddhisti che si convertiranno al Cristianesimo dovranno smettere di meditare sugli

oggetti, i colori e il respiro 432 ; non mediteranno più per ore o per giornate, nemmeno per la

meditazione introspettiva (vipassana) 433 ma ogni volta essi mediteranno per quindici minuti

soltanto - nel loro intimo mondo come suggerisce la Madonna 434 . I Buddhisti mediteranno - nel

loro intimo - sui misteri della vita 435 incluso quello - se vorranno – “sull’origine e l’estinzione della

sofferenza” nell’uomo. I Buddhisti mediteranno anche sulle verità della Fede Cristiana e se non le

conosceranno mediteranno sulle Verità dei Vangeli. Se non conosceranno nemmeno i Vangeli

mediteranno sulla nascita, vita, morte, resurrezione e ascensione al Cielo del Signore Gesù Cristo,

sui Comandamenti del Decalogo e su quelli dell’Amore che ho sopra elencato.

427 Deuteronomio 5, 6-22428 Levitico 19, 17-18 ; Deuteronomio 6, 4-9 ; Vangelo di Matteo 22,34-40429 Le feste principali dei Cristiani sono tutte le Domeniche, il Santo Natale ( 25 Dicembre), la Santa Pasqua, l’Epifania del Signore ( 6 Gennaio), la Pentecoste ( 12 Giugno) e l’Immacolata Concezione della Vergine Maria, la mamma del Signore Gesù ( 8 Dicembre)430 Deuteronomio 5, 6-22431 Levitico 19, 17-18; Deuteronomio 6, 4-9 ; Vangelo di Matteo 22,34-40432 Michael Carrithers, Buddha, pagine 35-44 (La meditazione), Einaudi Tascabili433 Damien Keown, Buddhismo, pagine 96-100 (La meditazione introspettiva, vipassana), Einaudi Tascabili434 AA. VV. , Pregate, Pregate, Pregate, pagina 248, MIR435 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 61 (Le risposte interiori), Mediterranee

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Ciò che si consiglia di fare ai Buddhisti si consiglia anche ai fedeli delle altre

religioni che non adorano ancora l’unico vero Dio del Quale indegnamente vi parlo e del Quale vi

ho riferito solo una piccola parte di ciò che il Signore stesso ci insegna nella Bibbia e nella

Rivelazione di Findhorn, in Scozia, ad Eileen Caddy.

Le preghiere Cristiane sono importanti, ma senza le azioni, cioè le opere buone, non

sono nulla. “Vivi la Mia parola detto Dio a Findhorn nel XX secolo 436 E lo stesso dicasi per tutte

le altre preghiere del mondo perché le buone opere sono più importanti del pregare.

La prima opera spirituale del Cristiano è quella di combattere la buona battaglia contro se

stesso iniziando con il conoscere se stesso 437 ; la seconda è quella di fare opere buone; la terza è

quella di pregare e di meditare dentro di sé, cioè nel proprio intimo dove c’è il cuore, perché il

Signore Dio dimora in noi 438 .

I Vangeli, cioè la dottrina di Cristo, sono la spiegazione del Decalogo 439 .

L’unico vero Dio, il Padre-Madre di tutti gli uomini ha manifestato tre Esseri Divini - il Padre

( il Padre del Cristo ), la Grande Madre Spirito Santo 440 che apparve a La Salette, in Francia, a

due pastorelli, Melania e Massimino il 19 Settembre 1846 441 e il Figlio Gesù Cristo ( la Santissima

Trinità ) – per rendersi visibile e comprensibile agli uomini 442 .

Dio vi benedica fratelli Buddhisti e insieme a voi benedica tutti gli altri uomini della

Terra.

A tutti raccomandiamo anche di studiare i Messaggi elencati nel Corso Divino sul pensiero,

Messaggi che abbiamo selezionato dal libro di Eileen Caddy, Le porte interiori, Amrita; troverete

disponibile il predetto elenco anche nel nostro sito Internet www.ordinegesuredentore.it ; troverete

detto elenco nella cartella di Mente e Pensiero di questo stesso Catechismo. Chi conosce l’inglese

può comprare il libro originale di Eileen Caddy: “Opening doors within”, published by Findhorn

Press, The Park, Findhorn, Forres IV36 0TZ, Moray, Scotland.

436 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagine 99-100 (Vivi la Mia parola), Mediterranee437 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55 (Conoscere se stessi), Mediterranee438 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 23 Gennaio, del 28 Marzo, del 29 Maggio, del 21 Luglio e del 4 Settembre, Amrita439 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Vol. VII, pagine 123-124, CEV srl, 03036 Isola del Liri (FR), Italia440 Tommaso Apostolo, Il Quinto Vangelo, trad. Mario Pincherle, pagine 101-105, Macroedizioni441 Giuseppe Barbero, La Vergine a La Salette, pagine 18-27, San Paolo442 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 40, Armenia

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